Per Vic (e altri ap...
 
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Per Vic (e altri appassionati di neolitico)


The_Essay
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
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Ciao!
Tempo fa mi hai chiesto cosa facesse il barbiere nel neolitico.
Purtroppo quel post lo ha letto,ha preso un appuntino, e mi ha pregato di dirti (alla prima occasione utile), di andare su tale link ,farti una idea e gradirebbe pure una cortese risposta,
1)circa le ambientazioni,
2)la grafica
3)"il mito del buon selvaggio" e una sfliza di altre cose
che non ripeto perchè lo farebbe apparire permalosetto.
Bye Bye The Essay
https://www.youtube.com/watch?v=LJ2iH57Fs3M
https://www.youtube.com/watch?v=kM47aBj6f0g&ebc=ANyPxKraCniTxV_xlEUwqYoZdho90kiyQn9dGDrZ30aY6ptwxdvc_X47tQ2WCV2U9fUbrbbwV7Lc
Se ti ha incuriosito e vuoi vedere di più,
non lasciarti infastidire dall'introduzione del ragazzino
https://www.youtube.com/watch?v=UQA3UtJRqn4


Citazione
vic
 vic
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 6373
 

Carissimo barbiere,

devo deluderti, non sono un gran fanatico di videogiochi.

Pero' mi rendo conto che il cinema neolitico era ben fatto.
Essi' che le cineprese di pietra sono pesantucce anzicheno.
Si nota la loro ottima stabilita', non come i soliti video di YouTube continuamente ballonzolanti.

La scena dell'accensione del fuoco con una pietra mi fa venire in mente un reality show della tele della Svizzera tedesca. Per tutta un'estate realizzarono dei servizi direttamente dai dintorni delle grotte in cui vivevano, quell'estate li', dei volontari neolitici. Raccontavano come fosse stato difficilissimo accendere un focherello con le pietre. E delle altre mille altre peripezie neolitiche cui si trovarono confrontati, nota bene d'estate. Mi sa che d'inverno, li' nel Giura, sarebbero morti di freddo, congelati come quei famosi mammuth della tundra siberiana.

Il piu' bel film sull'uomo neolitico per me e' quello realizzato dal grande Buster Keaton in b/n. Se ce la fai, caro barbiere, scaricalo da qualche parte. Ma non guardarlo assieme a tua moglie! Non vorrei che ti randellasse in testa.

Ciao


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Matt-e-Tatty
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Registrato: 3 anni fa
Post: 2484
 

Il piu' bel film sull'uomo neolitico per me e' quello realizzato dal grande Buster Keaton in b/n.

Ricordi per caso il titolo?

Il più bel film che ho visto sull'argomento si intitola "La guerra del fuoco".
Però che sia più o meno realistico non saprei dirlo.


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The_Essay
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 1138
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Ciao!
@Vic
Ti ringrazio per la risposta!
Intanto non sono un fanatico dei videogiochi, ho postato i link per stimolare un poco di evasione..e per la curiosità e far vedere certa grafica.
Hanni fa ho provato certi simulatori, di auto di formula uno, oppure sim. di volo e affini su di un pc costruito per tale scopo da un amico del barbiere e con dei joestick particolari.
Ebbene tali simulatori facevano provare ad es la sensazione di che si prova con una ruota di auto da formula uno sul cordolo della pista....,etc. insomma roba per curiosi; oppure simulatori di aerei etc.

Ricordi il titolo di tale film di Buster Keaton in b/n?
Per spiegare l'ambientazione del gioco che vi ho linkato, aggiungo tale altro articoletto che spero non risulti noioso!

@Matty
Grazie per la segnalazione

Aggiungo tale link che spiega, per qualcuno fosse interessato, per il suddetto gioco segnalato:

http://www.isolaillyon.it/2016/03/02/far-cry-primal-recensione-e-gameplay.html

“Sei ancora quello della pietra e della fionda,/ uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
/ con le ali maligne, le meridiane di morte,/ t’ho visto – dentro il carro di fuoco,
alle forche,/ alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,/ con la tua scienza
esatta persuasa allo sterminio,/ senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
/ come sempre, come uccisero i padri, come uccisero/ gli animali che ti videro per la prima volta.
/ E questo sangue odora come nel giorno/ Quando il fratello disse all’altro fratello:
/ «Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
/ è giunta fino a te, dentro la tua giornata./ Dimenticate, o figli,
le nuvole di sangue/ Salite dalla terra, dimenticate i padri:/
le loro tombe affondano nella cenere,/ gli uccelli neri, il vento,
coprono il loro cuore.”
– Salvatore Quasimodo, L’uomo del mio tempo

Benvenuti, Isolani! Oggi voglio condurvi in un viaggio nel tempo che,
grazie ai ragazzi di Ubisoft Montreal, può essere affrontato molto
rapidamente e che ci porterà dall’Anno Domini 2016… al 10.000 avanti Cristo!

Siete pronti per dare uno sguardo a ‘Far Cry Primal’?
Il setting è l’Europa centrale di circa 12.000 anni fa, un’enorme vallata chiamata Oros, popolata da lupi, licaoni, tigri dai denti a sciabola e – manco a dirlo – mammuth.
In questo luogo sono finiti dispersi i pacifici Wenja, soggiogati dai cannibali Udam, dai pitturati Inzila e dagli altri pericoli – di natura umana e non – della zona. Takkar, il personaggio nei cui panni ci caliamo, rigorosamente con visuale in prima persona, ha il compito di radunare i Wenja superstiti, evitando di farsi ammazzare in un mondo ostile
e selvaggio.
Combatti-e-fuggi è la reazione primeva del cervello umano, governata dall’amigdala, ed è quella che innegabilmente ci si ritrova a provare ogni volta che si decide di avventurarsi fuori dalla caverna del proprio insediamento.
Che dobbiate affrontare cannibali, adoratori del Sole, rinoceronti
pelosi o leoni di montagna, quel che è certo è che Oros non manca di mettervi a dura prova: anche un branco di piccoli dhole, poco più che dei licaoni, può darvi filo da torcere, attaccandovi di notte e da direzioni differenti.

Il parco degli strumenti offensivi è ridotto rispetto ai precedenti episodi della saga,
per ovvie ragioni di coerenza storica: ci sono quindi arco e frecce, la clava e la lancia (che può, all’occasione, fungere anche da arma a distanza, se impiegata con sufficiente mira).
Come cacciatori, è possibile muoversi per le floride lande di Oros seguendo il proprio istinto, particolarmente simile all’Occhio dell’aquila della saga di ‘Assassin’s Creed’, che mette in evidenza gli oggetti con cui si può interagire, gli animali, i nemici e le risorse che è consentito raccogliere.
Nel gioco è presente anche una limitata componente ruolistica, che dà la possibilità di investire i punti “Abilità” per sbloccare una serie di skill tree, indispensabili per sopravvivere mano a mano che la mappa si amplia e i nemici si fanno sempre più forti e difficili da affrontare.
Non manca anche una componente gestionale, in realtà piuttosto
semplificata: portando a compimento le missioni della trama principale e le quest secondarie, che vengono spesso generate randomicamente dal motore di gioco, si salvano più Wenja, che vanno così ad abitare nel nostro villaggio (e/o in quelli affiliati alla nostra base principale);
questo e la maniacale raccolta di risorse ci consente di apportare modifiche e sbloccare potenziamenti, oltre ovviamente ad attirare nuovi abitanti presso l’insediamento da noi gestito.

Una nota che non può che scaldarci il cuore è la presenza di un elemento fantasy non di poco peso, consistente nei trip che il nostro Takkar è costretto a subire dallo sciamano Tensay, che gli propina bibitoni composti da ogni genere di schifezze (tra cui gli occhi dei nemici sconfitti);
questa pratica, a prima vista tutt’altro che igienica, consente al protagonista di “viaggiare” nel mondo spirituale e di imparare come soggiogare gli animali selvatici con la sola imposizione delle mani.
Ben presto, dunque, potrete ritrovarvi come compagno un bel lupacchiotto e, proseguendo nella storia, persino un orso o un leone. Il compagno animale (eco di conoscenze druidiche) è sostanzialmente collezionabile, ci segue ovunque desideriamo e può accorrere in nostro soccorso
senza pensare alla propria incolumità; in caso di morte possiamo riportarlo in vita dandogli da mangiare
(notoriamente in ‘Far Cry Primal’ un tocchetto di carne cura ogni male, con buona pace dei vegani!), oppure semplicemente selezionandolo dall’apposito menù, il tutto senza rinunciare al gufo, che possiamo chiamare a piacimento e che favorisce un approccio più tattico, “marcando” i nemici nelle zone sorvolate e dandoci un netto vantaggio nel caso decidessimo di attaccare gli accampamenti avversari.
I punti da toccare sarebbero milioni, ragion per la quale spero, con il video qui sopra, di aiutarvi a capire quanta bellezza, quanto divertimento e quante ore di gioco si possano celare nel mondo di ‘Far Cry Primal’. Vi lascio ad un giudizio sintetico sul gioco e vi ricordo che il nuovo capitolo di ‘Far Cry’ è disponibile dal 23 febbraio per PC, PS4 e Xbox One.


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