Chiese, religioni, pacifismo, fuori dalla NATO...

Quanto massimalismo parolaio, inconcludente, illusioni a piene mani.

Siamo realisti!!!
La modernità imperialista porta con sé tanto le nuove psicologie sociali, che politici e menestrelli vari sanno penetrare, quanto le guerre e le crisi che hanno fatto saltare nel passato e le faranno saltare in futuro.
Non può incantare la scienza marxista l'illusione pacifista, le mobilitazioni giovanili in preghiera, le raccolte di firme per le più disparate illusioni, niente può scongiurare le future mobilitazioni di guerra.
Il secolo imperialista è lì a dimostrare il contrario, solo a considerare nei grandi conflitti la dialettica fra il gioco di rimessa di un'ideologia di rassegnazione e le funzioni molteplici di elaborazione politica, di cura della tenuta sociale del fronte interno o di formazione delle leve di ricambio per il ceto dirigente.O si è rivoluzionari o tutti vengono intruppati dalla classe economicamente dominate.
Anche i preti furono impiegati selezionati nel retroterra del suo insediamento rurale. Nelle due guerre mondiali in Italia, furono il cappellano che benediva il reparto, i vescovi interventisti o conciliatori, il parroco rimasto a predicare in paese e l'Azione Cattolica che formava i quadri per la successione al fascismo.

"Fuori dalla Nato" o dentro, tutti saranno reclutati all'Europa dalle radici cristiane, ma non ci sarà Europa senza le guerre dell'imperialismo europeo.
Oggi solo i rivoluzionari organizzano le forze più coscienti per la rivoluzione, contro le guerre imperialiste.