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Considerazioni sui "Protocolli dei Savi di Sion"


proxer
Estimable Member
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Giorni fa, qualcuno ha richiamato l'attenzione su questo documento. Documento che ha avuto un ruolo esecrabile nella storia recente e che, ancora oggi, tende a suscitare sentimenti violenti, rabbiosi antagonismi e lugubri ricordi, tanto che, quasi tutti preferiscono liquidarla sommariamente.

Visto che il documento in questione ha contribuito, direttamente o indirettamente, a sterminare milioni di ebrei, non credo sia eticamente corretto liquidarlo con commenti sommari.
Vale quindi la pena soffermarsi e compiere qualche considerazione sulla sua storia e sui personaggi che hanno ruotato intorno ad esso.

Nella Russia di Nicola e Alessandra di Russia e del mistico Rasputin, c'erano gruppi esoterici influenti o addirittura molto potenti.
Tra il 1890 e il 1910, uno di questi gruppi si formò intorno a un personaggio conosciuto come Monsieur Philippe, e intorno al suo mentore, che fece visite periodiche alla corte imperiale zarista. Il mentore di Monsieur Philippe era un uomo chiamato Papus, l'esoterista francese legato a Jules Doinel (fondatore della chiesa neocatara in Linguadoca), Péladan (che affermava di aver scoperto la tomba di Gesù), Emma Calvé e Claude Debussy.
Insomma, la "rinascita dell'occultismo francese" della fine del XIX secolo, non soltanto era arrivata a San Pietroburgo, ma i suoi esponenti godevano del ruolo privilegiato di confidenti dello zar e della zarina.

Il gruppo esoterico di Papus e di Monsieur Philippe era contrastato da altri potenti interessi: c'era ad esempio la granduchessa Elisabetta, impegnata a piazzare i suoi favoriti intorno al trono imperiale. Uno dei favoriti della granduchessa era un individuo piuttosto spregevole, conosciuto dai posteri sotto lo pseudonimo di Sergyei Nilus.

Intorno al 1903, Nilus presentò allo zar un documento estremamente polemico che, a quanto sembrava, attestava l'esistenza di una pericolosa cospirazione.
Nilus si aspettava che lo zar gli fosse riconoscente per la rivelazione, ma rimase amaramente deluso. Lo zar affermò che il documento era un falso vergognoso, e ordinò la distruzione di tutte le copie e Nilus fu bandito dalla corte.
Naturalmente il documento, o almeno una sua copia, sopravvisse.
Nel 1903 fu pubblicato su un quotidiano, ma non suscitò interesse.
Nel 1905 fu ripubblicato, questa volta come appendice a un libro di un illustre filosofo mistico, Vladimir Soloviev.
A questo punto cominciò a destare attenzione. Negli anni che seguirono divenne uno dei documenti più famigerati del XX secolo.

Il documento era un trattato o un presunto programma sociale e politico. E' apparso sotto titoli diversi, tra i quali il più comune è I protocolli dei savi di Sion. I Protocolli,si affermava, provenivano da fonti specificatamente ebree. E per molti antisemiti, a quel tempo, costituivano la prova convincente di una "cospirazione giudaica internazionale".
Nel 1919, ad esempio, furono distribuiti alle truppe dell'armata bianca russa; e nei due anni successivi quelle truppe massacrarono ben 60.000 ebrei, ritenuti responsabili della Rivoluzione del 1917.

Nel 1919 i Protocolli, vennero fatti circolare anche da Alfred Rosenberg, destinato a diventare il principale teorico e propagandista del razzismo per conto del Partito nazionalsocialista tedesco. In Mein Kampf, Hitler si servì dei Protocolli per alimentare i suoi pregiudizi fanatici, e sembra che credesse ciecamente nella loro autenticità.
In Inghilterra i Protocolli furono immediatamente presi sul serio dalla Morning Post. Persino il Times, nel 1920, li prese altrettanto sul serio, e solo più tardi ammise il proprio errore.
Oggi gli esperti concordano nel ritenere che i Protocolli, almeno nella forma attuale, siano un falso perverso e insidioso.
Tuttavia, sono ancora in circolazione nell'America Latina, in Spagna e persino in Gran Bretagna, come propaganda antisemita.

I Protocolli, almeno nella versione italiana segnalata sul blog, presentano niente meno che un programma per la dominazione totale del mondo. A una prima lettura appaiono come il programma machiavellico di un gruppo di individui decisi a imporre un nuovo ordine mondiale e a diventarne i dominatori supremi.
Il testo propugna una cospirazione tentacolare, votata al disordine e all'anarchia e mirante a rovesciare i regimi esistenti, a infiltrarsi nella massoneria e in altre organizzazioni del genere, e infine ad assumere il controllo assoluto delle istituzioni sociali, politiche ed economiche del mondo.
Gli autori anonimi dei Protocolli dichiararono esplicitamente di aver manovrato interi popoli secondo un piano politico che nessuno ha mai neppure intuito nel corso di molti secoli.
A un lettore moderno, i Protocolli possono apparire ideati da un'organizzazione romanzesca, come la Spectre, l'avversaria di James Bond nei romanzi di Ian Fleming.
Quando furono pubblicati per la prima volta, però, i Protocolli vennero presentati come redatti durante un Congresso giudaico internazionale svoltosi a Basilea nel 1897.
L'affermazione è stata confutata ormai da molto tempo.
Si sa che le prime copie dei Protocolli furono scritte in francese, e al Congresso di Basilea, nel 1897, non era presente neppure un delegato francese. Inoltre, si sa che una copia dei Protocolli circolava già nel 1884, ben tredici anni prima del Congresso di Basilea.

La copia del 1884 apparve nelle mani di un membro di una loggia massonica, la stessa di cui Papus era membro, e di cui divenne in seguito Gran maestro.
Gli studiosi moderni hanno accertato che i Protocolli, nella versione pubblicata originariamente, sono basati almeno in parte su un'opera satirica scritta e stampata a Ginevra nel 1864.
L'opera fu redatta, per attaccare Napoleone III, da un certo Maurice Joly, che in seguito fu arrestato. Joly viene presentato come appartenente a un ordine rosacrociano.
Che sia vero o no, è comunque certo che era amico di Victor Hugo; e Hugo, che condivideva le antipatie di Joly per Napoleone III, faceva parte di un ordine rosacrociano.

Si può quindi provare in modo indiscutibile che i Protocolli non uscirono dal Congresso giudaico di Basilea del 1897. L'interrogativo ovvio, perciò, è questo: da dove provenivano?
Gli studiosi moderni li ritengono un falso, un documento interamente spurio fabbricato da antisemiti decisi a screditare il giudaismo. Tuttavia, gli stessi Protocolli confutano la tesi dell'origine giudaica.
Ad esempio, contengono un certo numero di riferimenti enigmatici, che chiaramente non sono giudaici.
Ma questi riferimenti sono così palesemente non giudaici che non possono neppure essere stati plausibilmente fabbricati da un falsario.
Nessun falsario antisemita dotato di un minimo d'intelligenza avrebbe inventato riferimenti del genere per screditare il giudaismo, perché nessuno sarebbe stato disposto a credere che fossero d'origine giudaica.
Ad esempio, il testo dei Protocolli, nella versione italiana del 1921, segnalato proprio sul blog, termina con queste parole: "Firmato dai rappresentanti di Sion del 33esimo Grado".

Perché un falsario antisemita avrebbe inventato questa espressione?
Perché non avrebbe cercato invece d'incriminare tutti gli ebrei, anziché i pochi "rappresentanti di Sion del 33esimo Grado"?
Perché non avrebbe dichiarato che il documento era stato firmato, poniamo, dai rappresentanti del Congresso giudaico internazionale?
Inoltre, i "rappresentanti di Sion del 33esimo Grado" non sembrano avere alcun legame con il giudaismo o con una cospirazione internazionale ebraica. Semmai, sembrano riferirsi a qualcosa di massonico. E il 33esimo grado della massoneria è quello della cosiddetta "Stretta osservanza", il sistema massonico introdotto da Karl Gotthelf von Hund.

I Protocolli contengono anomalie ancora più flagranti.
Il testo parla ripetutamente, ad esempio,
di una "nostra massoneria socialista" e di un "Re di Israele che diventerà il Patriarca Mondiale".
Afferma che il futuro sovrano sarà "germogliato dal Seme Santo di Davide".
Asserisce che "il Re di Israele diventerà il vero Papa dell'Universo: il Patriarca della Chiesa Internazionale".
Come espressioni del pensiero giudaico, queste affermazioni sono clamorosamente assurde.

Dopo i tempi biblici, nella tradizione giudaica non figura più nessun Re, e lo stesso principio della regalità è divenuto del tutto irrilevante.
Il concetto di un Re, sarebbe stato privo di senso per gli ebrei nel 1897 quanto lo sarebbe oggi; e questo nessun falsario poteva ignorarlo.

Anzi, i riferimenti citati sembrerebbero più cristiani che giudaici.

Negli ultimi due millenni, l'unico "Re dei Giudei" è stato soltanto Gesù; e Gesù, secondo i Vangeli, era delle "radici dinastiche di Davide".
Se qualcuno fabbrica un documento per attribuirlo a una cospirazione ebraica, perché vi include riferimenti palesemente cristiani?
Perché parla di un concetto specificatamente e inequivocabilmente cristiano come quello di un Papa?
Perché parla di una "chiesa internazionale" anziché di una sinagoga o di un tempio internazionale?

Se i Protocolli erano interamente frutto di un'immaginazione propagandistica antisemita. è difficile concepire un propagandista tanto inetto, ignorante e disinformato.

Ecco riassunte qui di seguito le conclusioni che si possono trarre circa i Protocolli dei savi di Sion:

1) Esisteva un testo originale sul quale si basava la versione pubblicata dei Protocolli. Questo testo originale non era un falso. Al contrario, era autentico. Ma non aveva nulla a che fare con il giudaismo o una "cospirazione giudaica internazionale".
Proveniva piuttosto da un'organizzazione massonica o da una società segreta d'orientamento massonico che incorporava la parola "Sion".

2) Il testo originale sul quale si basava la versione pubblicata dei Protocolli non doveva essere inevitabilmente provocatorio e infiammato nel linguaggio. Ma poteva includere un programma per acquisire potere, per infiltrare la massoneria, per controllare le istituzioni sociali, politiche ed economiche.
Un simile programma sarebbe stato perfettamente in armonia con le società segrete del Rinascimento, con la Compagnia del Santo Sacramento e le istituzioni di Charles Nodier.

3) Il testo originale sul quale si basava la versione pubblicata dei Protocolli era finito nella mani di Sergyei Nilus.
Nilus, inizialmente. non intendeva screditare il giudaismo. Al contrario, portò i Protocolli allo zar con l'intenzione di screditare il gruppo esoterico alla corte imperiale, il gruppo di Papus, Monsieur Philippe e altri membri della società segreta in questione.
Prima di farlo, quasi sicuramente modificò il linguaggio, rendendolo molto più velenoso e infiammato di quanto fosse inizialmente. Quando lo zar lo respinse, Nilus consegnò per la pubblicazione i Protocolli nella versione manipolata.
Non erano serviti allo scopo primario di compromettere Papus e Monsieur Philippe, ma potevano ancora essere utili per uno scopo secondario: fomentare l'antisemitismo.
Anche se i suoi principali bersagli erano Papus e Monsieur Philippe, Nilus era ostile anche al giudaismo.

4) La versione italiana dei Protocolli, pubblicata sul mensile fascista "La vita Italiana" nel 1921, è stata ripresa e pubblicata sul sito www.juliusevola.it. Questo sito, che s'ispira al barone Julius Evola, filosofo, pittore e poeta italiano con dichiarata propensione verso l'ideologia nazionalsocialista, non può certo essere considerato una fonte neutrale, disinteressata e attendibile.

5) Per concludere, la versione pubblicata dei Protocolli, non è un testo completamente falso. Piuttosto, è un testo radicalmente modificato.
Ma nonostante le alterazioni si possono scorgere certi elementi della versione originale, come in un palinsesto o in certi passi della Bibbia.
Queste vestigia (che si riferivano a un Re, un Papa, una Chiesa Internazionale e a Sion) probabilmente significavano poco o nulla per Nilus.
Sicuramente, non le ha inventate lui. Ma se erano presenti, Nilus, data la sua ignoranza, non avrebbe avuto motivo di eliminarle.
E se questi elementi non erano riconducibili al giudaismo, potevano esserlo a una società segreta.
Come si scoprirà in seguito erano, e sono tuttora, di estrema importanza per il Priorato di Sion.

Ma quella del Priorato di Sion è un'altra storia, che seppur riprenda il termine Sion, non ha nulla a che vedere con il giudaismo neppure quella.

Fonti bibliografiche:

I Protocolli dei Savi Anziani di Sion, www.jiuliusevola.it

Protocoles des Sages de Sion de Editions C.E.A, Paris 1943

Web Of Gold by Guy Patton & Robin Mackness

The Holy Blood and the Holy Grail by Michael Baigent, Richard Leigh and Henry Lincoln

Il Tempio e la loggia, di Michael Baigent e Richard Leigh

Il complotto Stargate, di Lynn Picknett e Clive Prince


Citazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

non volendo considerare il resto delle bubbole che racconti mi spieghi esattamente questa tua iniziale affermazione per la quale
"Visto che il documento in questione ha contribuito, direttamente o indirettamente, a sterminare milioni di ebrei, non credo sia eticamente corretto liquidarlo con commenti sommari. "
p.s
"Nel 1919 i Protocolli, vennero fatti circolare anche da Alfred Rosenberg"
(un ebreo ! )
VISTO che? VISTO COSA?quali sarebbero le prove per le quali questo libro è stato la causa del presunto sterminio ebraico?
Questo libro ha assunto valore solo dopo la seconda guerra mondiale come prova provata dell'esistenza dell'antisemitismo europeo.
Questo libro è il capro espiatorio che consente agli ebrei di continuare ad accusare chiunque ed impunemente di antisemitismo.
L'accusa di antisemitismo rivolta sempre e comunque impunemente dagli ebrei contro chiunque ed in ogni occasione , è una accusa gravissima di reato,cioè accusa un individuo di avere l'intenzione di provocare uno sterminio. Questa accusa non suffragata da prove reali e tangibili deve diventare un reato al pari della DIFFAMAZIONE !! ed invece è utilizzata dalla lobby ebraica,dalla lobby dei giornalisti ebrei e da certa parte delle PROCURE GIUDAIZZATE per perseguire la critica e il dissenso politico verso l'operato della lobby ebraica e di israele.[/b]


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vimana2
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2528
 

Anzi, i riferimenti citati sembrerebbero più cristiani che giudaici.

Negli ultimi due millenni, l'unico "Re dei Giudei" è stato soltanto Gesù; e Gesù, secondo i Vangeli, era delle "radici dinastiche di Davide".
Se qualcuno fabbrica un documento per attribuirlo a una cospirazione ebraica, perché vi include riferimenti palesemente cristiani?
Perché parla di un concetto specificatamente e inequivocabilmente cristiano come quello di un Papa?
Perché parla di una "chiesa internazionale" anziché di una sinagoga o di un tempio internazionale?

Le radici dinastiche di Gesù è appunto una tradizione ebraica che poi è diventata cristiana! Ma scusa l'ebraismo attendeva il messia di sangue nobile....discendente di David!
Il Messia è stato riconosciuto da pochi ebrei e da quelli che allora erano " I gentili".
Ma scusa se loro attendono ancora il Messia è ovvio che si attengono ancora alle scritture che parlano di un discendente di David!

Riguardo alla parola Papa, nn è di matrice Cristiana ma Pagana e cmq è una parola neutra, pontefice.....
Loro parlano di Istituire una nuova chiesa universale che si baserà sulle inventate "leggi noaiche", perchè, sempre sencondo le inventate tradizioni del talmud, chi segue le leggi noaiche è cmq salvo!

A me sembra che sono a buon punto questi programmi dei savi, ora manca solo l'attacco finale che logicamente nn si basa sui punti forti della chiesa, altrimenti nn avrebbero progressi, ma si basano sui punti deboli del clero, cioè la corruzione, soprattutto morale....in particolare i recenti casi di violenza sessuale sui bambini da parte dei preti pedofili!


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grilmi
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 334
 

Mmmm nonostante tutto il progetto è ancora lontano, al massimo dopo molti sforzi e forzature possono fare in modo di far dimettere il papa e metterne un altro vero o finto giustizialista che faccia qualche riforma interna, svenda un po di immobili della chiesa ecc...ma la comunita cristiana è piu difficile da modificare tout court, punto primo perche nonostante il palese torto di alcuni preti colpevoli la massa legata a esso si unisce ancora di piu per difenderlo come simbolo di chiesa(si è visto nelle due trasmissioni delle Iene di qualche settimana con le prove inconfutabili video e la gente che ha minacciato non solo a parole l inviato) e punto secondo perche 2000anni di storia non si sradicano con un paio di accuse di pedofilia, seppure siano un fatto grave.


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