Cosa era rimasto da fare?

Hito caro..
Non essere così chiaro chè poi ai sinistri manca la parola e solo sperano che il tuo post se ne vada a ramengo desolato e dimenticato.
Su argomenti stringenti è gente affetta da balbuzie.
Senza onore ne vergogna.
Alceste in home (vivvaddio commmunnistta così! ma non sinistro, ma non ziniztro) una risposta la tenta (che tenta in ogni post) e mi pare in sintesi si possa definire orgoglio nazionale.
Se c'è, c'è costruzione di un popolo e di una nazione e, per l'uno e per l'altra, si esige il meglio.
Dalla dirigenza si esige efficienza, esempio, controllo, buon senso e già tanto viene di suo. Da tutti gli altri amor patrio orgoglio e cura della propria storia e identità, senso civico, serietà.
Ma sono ormai cose che non si possono neppure pensare in questa Patria a pezzi, in questo mondo buio nel quale siamo stati venduti (la guerra l'abbiamo in effetti persa) a potentati il cui interesse e fine è la nostra distruzione e annichilimento.
Solo così spieghi la fedeli e genia cantando.
Questi sono i complici dei nostri nemici i traditori del popolo e della nazione.

Non si tratta neppure di appartenenza politica, certo il fascismo, con tutti i suoi limiti, evidenziava i contorni nostri, la nostra appartenenza come popolo e, vivvaddio (e due) come razza (Urca! Questa è grossa! Ha detto razza..). Ma anche questa, che è una spudorata verità vera vera, tornerà in discussione, è certo, spero solo non troppo tardi e soprattutto senza sopraffazione degli uni sugli altri. Ma le pere non sono mele, non sono banane, non sono cocomeri.
E i limiti geografici propri, prima della rivoluzione colorata del frigorifero e altri modernismi, della verdura definivano l'appartenenza.
Ma geografia? Niente più geografia!
Così ti sciogli in in una maleodorante vellutata da minipimer e diventi irriconoscibile, sminuzzato in una poltiglia senza gusto colore caratteristica.

E ancora che ho tempo anche se ormai non ho molta voglia di far ciacole:

In home si grafica su quanti negri bisogna accogliere per stare al passo vivi/morti.
Tralascio che nazione è territorio, lingua, etnia quindi, come dire, posso essere disinteressato ad un'Italia negra? Ma fosse anche eschimese o slava.
Io voglio terroni e polentoni. Voglio i dialetti e il formaggio di fossa e il panino con la milza. Voglio Sordi e Gasman nella grande guerra.

Comunque, dicevo, in home si sragiona su vivi e morti, devo risolvere nunc et semper il problema demografico? Asili nido gratuiti, 300 euri/figlio mese, casa gratis a chi ha più di cinque figli, etc.
E ci rimettiamo a trombare senza gomma. E i negri li lasciamo in ammerega.
Ma di questi che ci governano a chi interessa? Interesserà qualcosa a chi ti prende il tuo piccolino e gli inietta un forse veleno?

Ma perchè non siamo in piazza a milioni a gridare ehi! Io sono italiano e voglio andare a testa alta e lasciami stare e trattami bene e agevolami la vita non il contrario! Dammi sicurezza di vita e benessere pezzo di merda non il contrario!

Io ho Firenze, Milano, Roma, Napoli, Trento, Palermo, Arezzo, Venezia, Pescara, Lecce, Lucca, Genova... (ma non c'è cittadina che non sia splendida in questa super Nazione)
Io ho tutta l'arte, tutta la musica, tutta la storia, tutte le invenzioni.

Io sono Italiano cazzo! Rispettatemi! Pezzi di merda!

Oooohhh... sinistro mio sempre armato di manifesto e repubblica....quanto male stai facendo.

@mazzam
Ma perchè quelli di sinistra hanno dimenticato le loro origini e adesso si danno anima e corpo al globalismo, con qualche utile idiota che gioca il ruolo di inventore di nuovi paradigmi, per non guardare al passato che funzionava, ma restare sempre con lo sguardo inebetito e sognante rivolto al futuro incerto che avanza inesorabile. I valori erano i medesimi, tanto da creare difficoltà ad alcuni storici. Poi il caos, il liberismo economico... e così, quasi senza che se ne abbia percezione si arriva alla parola "patrioti" che diventa una parola d'odio... Che Guevara diceva "Patria o muerte"... i sinistri locali hanno preferito il coma farmacologico -.-