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Crisi. Altre idee

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mincuo
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Seguendo il mio post recente: Debito. RIFORME (cioè un'altra maniera di pensare) e per far vedere che esistono vari livelli, metto qui qualcosa sulle recessioni (sempre un'altra maniera di pensare) che è di Richard Koo.
Anche lui naturalmente non è dell'Università di Roccacannuccia, [cioè quel che viene somministrato regolarmente ed è lo standard miserabile Italiano mantenuto dallo Stato] ma è il capo economista di Nomura.

Questo è un paper vecchio (2011) ma sempre utile.
http://www.paecon.net/PAEReview/issue58/Koo58.pdf

Come utili questi suoi libri:
-Escape from Balance Sheet Recession and the QE Trap
-The Holy Grail of Macro Economics

N.B.
Koo non è l'unico e nemmeno è il top del "pensare diversamente".
Solo un assaggio.


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spadaccinonero
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potresti tradurre/sintetizzare per quelli che non hanno le competenze tecniche?
grazie


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Mi unisco alla richiesta di spada.


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cdcuser
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interessante.

Utilizzando la macchina etichettatrice, Richard Koo puó essere classificato come un post-keynesiano, in pratica (mi si corregga se non ho compreso bene e se semplifico troppo) lui dice che il mondo é in una balance sheet recession (espressione da lui concepita) guidata da alti livelli di debito del settore privato che é caratterizzata da un cambiamento nel comportamento del settore privato al risparmio (ad esempio pagamento di debito), piuttosto che di spesa, che rallenta l'economia attraverso una riduzione dei consumi da parte delle famiglie o degli investimenti da parte delle imprese.

Ed é su questo che bisognerebbe "concentrarsi" e trovare/applicare delle soluzioni, invece dell'utilizzo dei QE Programs che helps in the short run .... but hurts the economy in the long run

e si finisce in una QE Trap, dove attualmente sarebbero "impantanati" gli USA

http://www.ritholtz.com/blog/2013/10/criticism-by-architect-of-japanese-quantitative-easing-of-fed-policy/

e Richard Koo é stato uno degli "architetti" del programma QE giapponese (perlomeno cosí ho trovato sul web) ed afferma anche che:

In a sense, quantitative easing is meant to benefit the wealthy. After all, it can contribute to GDP only by making those with assets feel wealthier and encouraging them to consume more.(In un certo senso, il quantitative easing è destinato a beneficiare i ricchi. Dopo tutto, può contribuire al PIL solo facendo sentire piú ricchi quelli con un patrimonio e incoraggiandoli a consumare di più.)

aspetto [quello del non aiuto all'economia dello strumento QE] molto dibattuto da economisti e addetti ai lavori ( http://www.washingtonsblog.com/2013/10/3-academic-studies-show-that-quantitative-easing-doesnt-help-the-economy.html ) e guarda caso anche Ben Bernake, a capo della FED dal 2006 al 2014, nel 1988 affermava che Quantitative Easing Doesn’t Work ( http://www.washingtonsblog.com/2010/10/bernanke-knew-back-in-1988-that-quantitative-easing-doesnt-work.html ) poi se ne sará dimenticato o ha cambiato idea 😈

ho trovato interessante anche la soluzione che Koo da per l'eurozona:

Solution for Euro: allow only nationals to buy government bonds

One way to solve this eurozone-specific problem of capital shifts would be to prohibit member nations from selling government bonds to investors from other countries. Allowing only the citizens of a nation to hold that government’s debt would, for example, prevent the investment of Spanish savings in German government debt. Most of the Spanish savings that have been used to buy other countries’ government debt would therefore return to Spain. This would push Spanish government bond yields down to the levels observed in the U.S.and the U.K., thereby helping the Spanish government implement the fiscal stimulus required during a balance sheet recession.

...

In order to maximize efficiency gains in the single market, the new restriction should apply only to holdings of government bonds. German banks should still be allowed to buy Greek private sector debt, and Spanish banks should still be allowed to buy Dutch shares.

...

Ending the eurozone’s crisis will require a two-pronged approach. First, international bodies like the EU and ECB need to declare that member countries experiencing balance sheet recessions must implement and maintain fiscal stimulus to support the economy until private sector balance sheets are repaired. Second, eurozone member nations must declare that in ten years they will prohibit the sale of government debt to anyone other than
their own nationals.
The first prescription would provide the international organizations’ seal of approval for the fiscal stimulus needed to stabilize economies afflicted by balance sheet recessions, while the second would prohibit savings in countries like Spain from being invested in German government bonds. Without these two “game changers,” forcing eurozone nations in balance sheet recessions to engage in fiscal consolidation will simply make the problem worse

@mincuo, secondo il tuo parere la ritieni valida come soluzione?

per finire, da un'intervista di qualche mese fá sempre di Richard Koo http://www.cnbc.com/2015/03/13/why-were-at-risk-of-a-qe-trap-nomura-economist.html egli afferma:
They [Fed policy makers] should not rush into a rate rise; they should reduce the balance sheet when people are not worried about inflation,

la questione del rialzo dei tassi da parte della FED, che sembra avverrá il prossimo mese, é una "faccenda" che mi interessa molto,

@mincuo, so benissimo che non puoi parlare/scrivere su parecchie cose, credo soprattutto per etica professionale oltre a NDA presumo, ma suppongo che ti avranno "chiesto" elaborazione di scenari di impatto su questo aspetto, sarebbe molto interessante peró se potresti accennarne qualcosa oppure indicazioni dove trovare qualcosina, anche se lo reputo difficile.

grazie.


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mincuo
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Koo per semplificare individua una fase "Yang" dell'economia e una fase "Yin" (il cosiddetto "balance sheet recession"). Durante lo "Yang" [crescita], le imprese vogliono aumentare profitti e le famiglie consumano gran parte dei loro aumenti di stipendio. I principi economici tradizionali sono circa validi per lui durante lo "Yang". Nei periodi "Yin" invece gli attori economici danno una maggiore importanza alla riduzione del debito che non alla massimizzazione del profitto.
Il modo in cui le economie entrano in recessione per lui è il seguente:
-Il settore privato accumula crescenti livelli di debito per acquistare asset finanziari e immobili.
-I prezzi delle attività salgono troppo in funzione della domanda e alla fine la bolla scoppia e il settore privato si trova con i valori che calano e un debito elevato. Spesso gli investitori più informati sono in grado di vendere in anticipo, ma la gente comune no.
-Il settore privato poi inizia ristrutturazione dei bilanci - vuole bloccare l'indebitamento - non importa quanto in basso vadano i tassi di interesse, non prende più prestiti.
-Ogni sforzo è volto a pagare il debito (deleveraging).
-Le famiglie aumentano il loro risparmio e riducono spesa perché diventano pessimisti sul futuro.
- I tentativi di pompare liquidità nelle banche falliscono perchè manca domanda. Si crea quindi una spirale.

-Secondo Koo l'unica via d'uscita è principalmente attraverso spesa pubblica.

[Io condivido parzialmente].

-Quella che tu chiedi sui titoli residenti è coerente con la sua impostazione, cioè di un parallelo aumento della spesa.

[Io condivido parzialmente, nel senso che lui dà per scontata una allocazione buona della spesa, mentre io assolutamente no, qui in Italia].


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Grazie molte cdcuser e mincuo.


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mincuo
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Più o meno (vado a memoria) lui da 7 anni per ciascuno dei due cicli finanziari.
Ho trovato anche questo che forse spiega meglio:

E anche questo:


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mincuo
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Questo per chi è interessato anche a cose tecniche.
http://www.cfainstitute.org/learning/products/library/pages/index.aspx?Topic=K050&SecondaryTopic=&Format=&PubID=&Series=&
SubSeries

Questo invece Richardd Koo (14 Luglio 2015) per chi capisce Inglese
"Out of the Balance Sheet Recession and into a QE Trap"

http://video.cfainstitute.org/services/player/bcpid3577743869001?bckey=AQ~~,AAABE5oc3_E~,Leu10fA0D1sc9Dh9wz3oyrstQJ-PkzpJ&bctid=3654438144001

Anche se uno non capisce molto - dopo la presentazione (di un altro) - parla lui ma mostra grafici e tabelle.

Val la pena se uno fa uno sforzo.


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sankara
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N.B.
Koo non è l'unico e nemmeno è il top del "pensare diversamente".
Solo un assaggio.

Grazie allora per "l'antipasto", Mincuo, confidando che ci farai "assaggiare" altro. Rimanendo alle tesi di Richard Koo, non avendo molta dimestichezza con l'inglese, una domanda: "Balance Sheet" significa "Stato patrimoniale" (così almeno ho trovato su alcuni dizionari online)? Sbaglio se dico che -ad una prima superficiale scorsa- le sue tesi si innestano sul solco della "deflazione da debito" descritta nella omonima opera di Irving Fisher sulla crisi del 1929 (anche se forse proprio tu hai detto una volta che non fu lui il primo a teorizzarla)? Vale a dire quella teoria che descrive la crisi economica derivante dallo scoppio di una bolla finanziaria prodotta da un eccesso di debito privato? Per una descrizione delle fasi in italiano forse può essere utile questo articolo qui

http://icebergfinanza.finanza.com/2014/10/03/deflazione-da-debiti-cosa-potrebbe-accadere/

Se "balance sheet" significa "Stato patrimoniale" -vale a dire il documento contabile che riporta attività, passività e capitale sociale di un'impresa- allora con questa espressione Richard Koo voleva focalizzare l'attenzione sia sulla svalutazione delle attività reali e/o finanziarie susseguenti allo scoppio di una bolla (che figurano nell'attivo dello Stato patrimoniale), sia all'entità dei debiti (che figurano nel passivo dello stesso documento contabile). Correggimi se ho sbagliato qualcosa, grazie.


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sankara
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-Secondo Koo l'unica via d'uscita è principalmente attraverso spesa pubblica.
[Io condivido parzialmente].
-Quella che tu chiedi sui titoli residenti è coerente con la sua impostazione, cioè di un parallelo aumento della spesa.
[Io condivido parzialmente, nel senso che lui dà per scontata una allocazione buona della spesa, mentre io assolutamente no, qui in Italia].

Considerato l'assetto politico-economico in Italia, se ho compreso bene sei quindi piuttosto scettico sull'ipotesi che, intervenendo attraverso la spesa pubblica, si possa ottenere una uscita dalla spirale recessiva. Come premessa per un funzionamento delle tesi di Koo occorrerebbe dunque un profondo rinnovamento della struttura di potere in Italia, in particolar modo della burocrazia e dello Stato? O hai in mente altre soluzioni?


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mincuo
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Diciamo più estensivamente bilancio.


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mincuo
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-Secondo Koo l'unica via d'uscita è principalmente attraverso spesa pubblica.
[Io condivido parzialmente].
-Quella che tu chiedi sui titoli residenti è coerente con la sua impostazione, cioè di un parallelo aumento della spesa.
[Io condivido parzialmente, nel senso che lui dà per scontata una allocazione buona della spesa, mentre io assolutamente no, qui in Italia].

Considerato l'assetto politico-economico in Italia, se ho compreso bene sei quindi piuttosto scettico sull'ipotesi che, intervenendo attraverso la spesa pubblica, si possa ottenere una uscita dalla spirale recessiva. Come premessa per un funzionamento delle tesi di Koo occorrerebbe dunque un profondo rinnovamento della struttura di potere in Italia, in particolar modo della burocrazia e dello Stato? O hai in mente altre soluzioni?

-Sì certo, se no moltiplichi i guai invece che ridurli, qui da noi. Fanno l'assalto alla diligenza, solito.
-Ci sono anche altre cose che io farei ma è un po' lunga....


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sankara
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-Ci sono anche altre cose che io farei ma è un po' lunga....

Se volessi in caso anche fare solo qualche accenno, giusto per avere un'idea di cosa intendi e di altre "ricette" oltre all'aumento della spesa pubblica...


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mincuo
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-Ci sono anche altre cose che io farei ma è un po' lunga....

Se volessi in caso anche fare solo qualche accenno, giusto per avere un'idea di cosa intendi e di altre "ricette" oltre all'aumento della spesa pubblica...

No, non faccio accenno perchè sarebbe un piano coordinato che coinvolgerebbe TUTTE le forze economiche, sociali (in senso ampio, cultura, arte, professioni, scuola...) e politiche e quindi è escluso che si possa fare con le paturnie destra e sinistra ecc...
Non mi ci metto nemmeno...
Mi astengo. 🙂

P.S. Il mio obiettivo (di questo post e dell'altro) è solo quello di far vedere che non c'è solo la sclerosi intellettuale e la testa 50 anni indietro che viene fatta trangugiare qui.
Esiste dell'altro (poi giusto o sbagliato...) ma di un livello diverso.
Per me è normale leggere queste cose da anni anche perchè io le trovo a pagamento, ma ho cercato di provare a vedere cosa si trova gratis.
E si trova più di qualcosa.
Chiaramente in Italiano, che è una specie di cantina ammuffita dove dentro stanno delle mummie imbalsamate, purtroppo pure parlanti, si trova poco.


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sankara
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P.S. Il mio obiettivo (di questo post e dell'altro) è solo quello di far vedere che non c'è solo la sclerosi intellettuale e la testa 50 anni indietro che viene fatta trangugiare qui.
Esiste dell'altro (poi giusto o sbagliato...) ma di un livello diverso.
Per me è normale leggere queste cose da anni anche perchè io le trovo a pagamento, ma ho cercato di provare a vedere cosa si trova gratis.
E si trova più di qualcosa.
Chiaramente in Italiano, che è una specie di cantina ammuffita dove dentro stanno delle mummie imbalsamate, purtroppo pure parlanti, si trova poco.

Beh, è già moltissimo in effetti. A costo di ripetermi, proprio perché in italiano in merito a crisi e "balance sheet recession" c'è poco o niente, questi scritti possono essere utili come inizio?

http://icebergfinanza.finanza.com/2014/10/03/deflazione-da-debiti-cosa-potrebbe-accadere/

www.unitus.it/dipartimenti/distateq/garofalo/deflazione.pdf


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