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TI: la ricetta di Tito per la RSI


vic
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http://www.liberatv.ch/articolo/30455/la-ricetta-di-tito-tre-proposte-salvare-la-rsi-lezioni-d-economia-i-tre-direttori-dei

La ricetta di Tito: "Tre proposte per salvare la RSI: lezioni d economia, i tre direttori dei giornali al Quotidiano, piu' attenzione all'uso "dell'esperto" al TG"
Scoppiettante intervento dell'avvocato Tettamanti nel dibattito sulla crisi della SSR in Ticino: "Saremo tutti uniti nel difendere e pretendere i 200 e oltre milioni, ma non quale versamento da Cassa del Mezzogiorno..."

21 agosto 2015

COMANO - Da quel 14 giugno, da quando cioe' gli svizzeri si sono espressi in votazione popolare sulla televisione pubblica, e' partito un dibattito con un'onda lunga che fatica ad arrestarsi. Soprattutto in Ticino, dove la maggioranza critica si e' fatta sentire forte nonostante i 200 milioni di franchi che vengono messi a disposizione della nostra RSI. Il Corriere del Ticino ospita oggi un intervento di Tito Tettamani sulla questione. Un articolo che, nello stile del personaggio, non risparmia stilettate polemiche, passaggi densi di sarcasmo e qualche proposta concreta, che certo fara' discutere.

Tettamanti comincia il suo "pezzo" dipingendo le reazioni avute in casa RSI dopo la legnata nelle urne: "Da un lato - scrive Tettamanti sul CdT - lo stupore e la chiusura del presidente della CORSI (*). L'espressione di una "classe padrona" (i Pedrazzini, lo sono anche per lignaggio e storia di famiglia) sorpresa e stupita che il popolo ignorante sobillato da qualche mestatore non capisca sforzi e successi, in fondo siamo i primi e cosa volete di piu'? Tipo non parlate e non disturbate il conducente. Diverso l'atteggiamento del direttore generale Canetta, che sembra di una generazione piu' giovane. Magari un po' veltroniano, pero' dice: se sbagliamo ci correggerete, parliamone"

"Saremo tutti uniti nel difendere e pretendere i 200 e oltre milioni, ma non quale versamento da Cassa del Mezzogiorno, bensi' contributo alla terza Svizzera senza la quale non esiste la Confederazione elvetica. Ovvio che le pretese verso gli eroganti e la solidarieta' confederale si basano su tre premesse: rigore, efficienza, condivisione", puntualizza l'avvocato che, per passare dalle parole ai fatti formula tre proposte concrete al termine del pezzo pubblicato sul Corriere.

La prima: "Con l'Istituto Bruno Leoni - think-tank liberale italiano - siamo riusciti ad ottenere la licenza dalla BBC delle lezioni del premio Nobel Milton Friedman dal titolo "Liberi di scegliere, liberi di imparare" che abbiamo sottotitolato in italiano. Con l'Istituto siamo lieti di mettere gratuitamente a disposizione della RSI queste lezioni di sicuro valore anche televisivo, visto che sono state trasmesse dalla BBC. Milton Friedman e' scuola di Chicago, liberale, per alcuni addirittura neoliberale. Vogliamo parlare di Keynes? Giustissimo, basta chiamare il professor Baranzini che lo ha studiato per una vita. Questa e' cultura con condivisione degli spazi, cultura che non puo' dipendere dall'auditel".

La seconda: "Per tre giorni alla settimana durante il "Quotidiano" si diano 10 minuti autogestiti a turno ai tre direttori dei quotidiani locali Caratti, Dillena, Mesoniat".

La terza: "Attenzione al ricorso all'esperto durante il "Telegiornale". In alcuni temi il parere della scienza e' univoco, in altri e' divergente (spesso in economia). In tal caso l'esperto non puo' che esprimere la sua opinione che pero' nell'ambito di un telegiornale diventa non informazione ma indottrinamento. Quindi, o se ne invitano due o meglio il giornalista incaricato si sforza di riassumere e spiegare i possibili diversi giudizi nella materia. L'informazione si limiti ai fatti, le discussioni, le divergenti tesi siano rinviate al dibattito".

E ora vedremo se Maurizio Canetta rispondera' agli stimoli dell'avvocato Tettamanti.

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(*) Cooperativa dei soci della RSI

-- NB --
La RSI viene sussidiata prevalentemente da chi paga il canone nella Svizzera tedesca, per una semplice questione demografica. La chiave di riparto mette percio' a disposizione della RSI una somma notevole che corrisponde a ca. quattro volte alle capacita' del suo bacino d'utenza.
Quando si sentono alla RSI filosofeggiamenti sull'italianita' e sulla Svizzera italiana, in realta' si tratta di difendere la torta radiotelevisiva.
Va anche detto che la RSI e' il piu' grande datore di lavoro del Canton Ticino, per cui si puo' tranquillamente affermare che il PIL cantonale lo sostiene l'ente pubblico e parapubblico.

Quelli della RSI parlano al microfono e dallo schermo in continuazione di crisi.
Fanno solo finta di saperne qualcosa, in quanto loro sono proprio gli ultimi a toccare la crisi con mano. Al massimo la osservano da lontano nel tempo libero. Altro privilegio da casta: basta solo pensare alla eta' di pensionamento piuttosto bassina, che chiunque altro puo' solo sognare. E non parliamo degli stipendi stratosferici dei quadri. E del posto garantito a vita. Insomma dentro la RSI si puo' tranquillamente dire che se la tirano, e pure molto. Oh, poi c'e' la faccenda che sono quasi tutti socialisti. Ma che strano!

-- 4.a proposta alla RSI (mia)
Cavolaccio, vi volete decidere a parlare in modo approfondito di LENR?
Per favore possibilmente senza chiamare l'esperto del nulla Attivissimo.
Lasciate pure perdere gli economisti, che su questo tema sono ignoranti come buoi.

Aho', Canetta, mi senti?


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