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Cromosomi X e Y: riflessioni stravaganti di un pensatore single a vita...


oriundo2006
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Notoriamente le cose stanno così: ‘’..La femmina ha due cromosomi X (identici e di grandi dimensioni poiché contengono molti geni), il maschio ha un cromosoma X e un cromosoma Y più piccolo..’’ ( Fonte: ISS ).

Obbligatoriamente dobbiamo concludere che è prevalente a livello generale il cromosoma X, latore di differenziazione sessuale se connesso ad un Y altrimenti vettore di identità ( nella differenza del corredo genetico ). Caratteristiche dunque ‘femminili’ sono presenti sia nell’ uomo che nella donna: la cosa pare sensata in quanto funge da ‘attrattore’ dell’ uomo verso la controparte femminile e viceversa. La ‘somiglianza’ genetica fondata sugli X, oppure la loro compatibilità è dunque quell’elemento che fa ‘scoccare la scintilla’ della ‘amore’ tanto lodato da poeti e scrittori, e molto esaltato dala stampa femminile, quanto assai poco ‘romantico’ in effetti. E’ un elemento materiale ‘nascosto’ che produce il ‘flash’ che poi porta al congiungimento carnale.

Tralascio le altre ipotesi, tuttavia interessanti … tra l’altro l’ omosessualità potrebbe avere una base genetica anch’essa e dunque essere ‘naturale’ anche se non finalizzata alla riproduzione ( deficit dell’elemento Y o di entrambi ).

Lasciando questi discorsi, le religioni hanno potentemente ‘giocato’ su questi aspetti ‘femminili’ e ‘femminilizzanti’ presenti nel genoma umano. Il cristianesimo in particolare se ne è fatto vettore attraverso una figura ‘para-femminile’ di un ‘buon Gesù’ ‘vergine’ ( dunque non attirato dal ‘sesso’ considerato come ‘violento’ perchè ‘penetrativo’ ), insieme ad una donna anch’essa ‘vergine’ e dunque lontana dalla penetrazione sessuale, considerata come ho detto ‘violenta’ perchè inserisce un elemento ‘maschile’ nel corpo ‘femminile’. Ulteriori riflessioni sono possibili ma qui mi fermo: ho pietà dei miei pochi lettori quasi tutti cattolici.

Quello che vorrei concludere è molto semplice. Le donne sono il 55/60% del genere umano sulla Terra. Si può dire da sempre sono lontane dalla violenza e dalla guerra, anche se esempi storici esistono come anche quelli leggendari.

Mettersi contro questo elemento femminile, che è presente anche negli uomini, celebrando la violenza,la ‘Bia' ( la cui radice è affine a quella della ‘vita’, ‘Bios' ) significa poco alla volta aver il ‘mondo' contro, anche se tale elemento può essere ‘giustificato’ in virtù di un discorso complessivo, a cui è bene notarlo, la stragrande maggioranza è estranea perchè è estranea al ragionamento: è faticoso e comunque non sposta i termini della questione. Ed in effetti è poi così, anche se di conseguenze ne produce comunque ( ad esempio un notevole consumo di carta da scrivere e di inchiostro, oggi egregiamente sostituito dal computer ).

Venendo ai nostri giorni, la politica di quel Paese che esercita in modo aperto la violenza e la esercita con viva soddisfazione è destinata al tracollo trascorso un poco di tempo: l’ elemento femminile maggioritario le si oppone come pure parte del mondo maschile, oggi di suo assolutamente ‘desessualizzato’ di caratteristiche fortemente  ‘penetrative virili’ almeno in occidente.

Lo vediamo ad esempio in Russia vs Ucraina: in entrambi i paesi le ragioni di un armistizio complessivo stanno diventando prevalenti. Nessuna e nessuno vuole morte e sterminio ne in casa propria ne altrui. Vivi e lascia vivere si potrebbe dire il mantra che ha conquistato il mondo…e le ragioni le lasciamo al tempo che verrà. Ragione e buonsenso prevalgono nettamente…anche se hanno i loro limiti.

Dunque, se avete avuto la lodevole pazienza di seguirmi finora, quell’ israele immondo, sionista, talmudista e cabalista che danza sui cadaveri altrui, specie di bambini innocenti come delle loro madri, HA INDUBITABILMENTE PERSO. E’ finito e basta nella coscienza collettiva dell’ Umanità, coscienza che è ‘femminile’ o meglio legata a valori ‘umanistici’ che hanno trovato nell’ elemento femminile la loro sede ‘naturale’: la conservazione della Vita.

Le immense manifestazioni con un seguito incredibile di donne, che si sono mosse anche e più in Paesi notoriamente dediti alla loro oppressione formale ( perchè eredi di una religione ‘maschile’ del ‘bios’  ma anch’essi fortemente criticati al loro interno proprio per questo ), lo testimoniano alquanto e non c’è bisogno di dire di più. Hanno perso ed hanno perso anche in patria, tra gli stessi ebrei israeliani come anche di altri paesi. 

Perdono oggi i sionisti come hanno perso in passato i nazisti come anche i fascisti, la cui ideologia era guerresca e poco sensibile agli altri aspetti della vita, ovvero alla ragione primordiale di quell’elemento femminile: la vita deve continuare sulla Terra e ad essa è ostile la violenza, la ‘bia’. Questa deve essere limitata e finalizzata a chiudere al più presto la parentesi bellica ( gli americani lo hanno capito assai bene con i loro bombardamenti ‘chirurgici’ ovvero sottratti alla percezione della violenza atroce ). Ogni altra considerazione la lascio a voi: mi limito a chiedermi se ‘tamas’ allora sia proprio l’ elemento femminile, quello che determina l’ oscuramento’ fondamentale della Vita umana Cosciente necessario proprio alla riproduzione ‘cieca’ della Vita comunque ed ovunque…ma questo lo lascio ai cultori delle filosofie orientali, tipo l’ ottimo Sbrega...

Le cose però non si fermano qui: l’orologio del processo va implacabilmente avanti lungo un sentiero prefissato.

Oggi infatti questo rifiuto della ‘violenza’ è diventato parossistico e conduce al rifiuto della femminilità come oggetto di attività ‘penetrativa’ del maschio ( omosessualità femminile ) come anche ad una generale caduta della libido maschile che storicamente e direi necessariamente è legata al ‘bios’, cioè a quell’elemento vitale riproduttivo perchè penetrativo che ci fa nascere uomini e donne.

Possono i due aspetti, quello ‘penetrativo’ e quello ‘violento’ essere scissi in modo da recuperare una attività sessuale riproduttiva ‘naturale’ oppure ci avviamo indubitabilmente e di necessità alla produzione dell’ uomo in una macchina, escludendo quindi ogni ‘aspetto violento’ ?

Oppure questo aspetto ‘violento’ tale non è ( K. Lorenz ) ed anzi è la maniera migliore per esercitare l’ impulso alla vita ( Nietzsche ) che trascende sè stesso nella sua affermazione ‘assoluta’, dunque anche ‘violenta’ come violento può essere qualsiasi effetto che distrugga consolidate e false maniere di vita, tra cui religioni ampiamente negative ?

Noi oggi siamo a confrontarci con questi problemi immensi senza trovare soluzione: abbiamo un elemento Y troppo debole ? Un tempo un salutare taglio di teste accompagnato da chiavate colossali ( che avrebbero smosso il torpore del DNA ) sarebbe stato l’ epilogo naturale...

 

 

 

 

 


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BrunoWald
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Tocchi una tematica assai vasta e complessa, di cui probabilmente non sono all'altezza, ma ritengo comunque importante contribuire in qualche modo alle riflessioni che proponi. Dopotutto, sono uno dei tuoi pochi lettori ma nient'affatto cattolico, anzi decisamente "pagano" (ammesso che questo termine abbia senso riferendosi a qualcuno nato in una città del XX secolo...) 😉

Indubbiamente, il testosterone tra le altre cose favorisce una certa aggressività, e d'altra parte la donna in condizioni naturali ha il fine supremo e impersonale di dare alla luce ed aver cura di "nuova vita", cosa apparentemente incompatibile con distruzioni e spargimenti di sangue.

Eppure...

La "donna dolce e gentile" è un prodotto dell'immaginario maschile, in grandissima misura per crearsi una specie di rifugio psicologico, chiaramente legato alla memoria dell'archetipo materno, che permetta di alleviare l'opprimente destino del maschio, di dover essere sempre forte e vincente, per poter competere con gli altri maschi per il possesso delle femmine, nonché (fino a un paio di generazioni fa, in occidente) dover essere pronto a tutto per difendere la patria (ossia, il focolare) dall'aggressione di eventuali nemici. Questa è stata la realtà nuda e cruda per un'interminabile successione di generazioni umane. Una realtà condivisa solidarmente da entrambi i sessi: solo che nel gioco dei ruoli, imposti ampiamente da leggi biologiche e psicologiche, non dal "maschilismo" o cose del genere, la donna ha capitalizzato il simbolismo che le è proprio, facendo fare nel contempo il lavoro sporco agli uomini, come osservava giustamente @uomospeciale.

Intendiamoci: non sto parlando di scelte consapevoli, ma di meccanismi ampiamente inconsci che non sono giudicabili in termini etici, per biasimare l'uno o l'altro. Esistono persone buone, di entrambi i sessi: ma la donna media (come anche l'uomo medio) non è affatto dolce e gentile, proprio come l'essere umano in genere non è "fondamentalmente buono": proprio per niente. Al contrario, siamo (mediamente) avidi, egoisti, invidiosi, meschini, bugiardi, cattivi, violenti e/o prepotenti se possiamo esserlo impunemente ricavandone un vantaggio. L'uomo comune non è migliore dei potenti: è solo che, al contrario di questi, è stato condizionato a reprimere i suoi istinti peggiori.

La donna è violenta in modo diverso, più subdolo, ed è anche estremamente abile in questo gioco a livello psicologico; se la guerra è sempre esistita e l'hanno fatta gli uomini, la donna ne è sempre stata complice e beneficiaria (oppure vittima, al pari degli uomini, in caso di sconfitta). Perché qui i sessi non c'entrano, non hanno "libertà di scelta", sono meri strumenti, ognuno a suo modo, di dinamiche impersonali, sia biologiche che culturali. Nella 2GM mentre gli uomini erano al fronte, molte donne lavoravano nell'industria bellica, producendo armi assassine: non sono a conoscenza di scioperi femminili di massa contro la guerra, per non parlare dell'atavico costume di andare a letto coi vincitori, senza chiedere conto di quanto sangue grondino le loro mani (anche questo è biologicamente determinato, e perciò non giudicabile).

Nicolai Lilin ha postato il video di una ragazza israeliana, di forse diciott'anni, gioire oscenamente delle immagini che mostravano bambini e neonati morti, ovviamente palestinesi, dicendo loro "vi amo perché siete morti!" Gli uomini che uccidono e torturano in guerra agiscono semplicemente a un livello più brutale e grossolano, ma il principio di fondo è il medesimo. Forse è un mio limite, ma non vedo questo "elemento femminile" ergersi contro la guerra e gli altri orrori del nostro mondo, e il "vivi e lascia vivere", al pari della coscienza collettiva dell'umanità e i suoi valori umanistici, reali o presunti, mi sembrano dipendere più che altro dall'innalzarsi del tasso di benessere generale reso possibile dalla tecnologia.

Se fame, necessità e paura tornassero a bussare alle nostre porte, rivedremmo la ferocia belluina delle generazioni passate, senza se e senza ma (per citare un ritornello in voga...).

Questo post è stato modificato 5 mesi fa 4 volte da BrunoWald

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BrunoWald
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Aggiungo due parole su un tema specifico che hai trattato, che ritengo di grande importanza.

Sappiamo che il Bios, la vita, è reso possibile dal gioco e interazione degli opposti: quanto maggiore è la tensione sessuale, prodotta dalla polarizzazione, tanto più grande è la forza vitale. L'occidente contemporaneo ci offre un chiaro esempio del contrario, come tu stesso hai osservato, parlando di "una generale caduta della libido maschile che storicamente e direi necessariamente è legata al ‘bios’, cioè a quell’elemento vitale riproduttivo perchè penetrativo che ci fa nascere uomini e donne."

Ciò si spiega facilmente: anzitutto la produzione di testosterone è stimolata da attività "muscolari" oggi scoraggiate o ritenute superflue, inoltre la parallela quasi-scomparsa della femminilità non poteva che produrre questo risultato. Maschiette ed effeminati: un mix assai poco stimolante, a mio personalissimo parere. Il fatto stesso che la virilità venga diffamata, o vista con sospetto, o percepita come una "minaccia", ci indica il livello di degenerazione e decadenza che caratterizza questi nostri tempi; ma anche la femminilità vera, con tutto il suo magnetismo e potere di fascinazione, è ormai qualcosa di sconosciuto alla maggior parte degli individui "XX" che incontriamo per la strada (fuori d'Europa per fortuna le cose non sono ancora arrivate a questo punto, ma la direzione purtroppo è quella).

Il fatto che la penetrazione sessuale (essenza della virilità su una molteplicità di piani simbolici) sia considerata qualcosa di "violento", e l'atto che genera la vita sia equiparato allo stupro tout court dalle frange più psicopatiche del femminismo, è la riprova della natura profondamente patologica della nostra epoca, intossicata da una vera e propria cultura di morte, che si manifesta sia nella prassi che simbolicamente in tutte le forme possibili. E concordo entusiasticamente con te sul fatto che un salutare taglio di teste, accompagnato da chiavate colossali, a questo punto sarebbe l'unico antidoto possibile!

PS: entusiasticamente è un modo di dire, date le circostanze. Il "taglio di teste" significa rimuovere le cause dei mali che stiamo vivendo, e dunque coloro che li promuovono, se l'umanità vorrà avere un futuro. In quanto alle "chiavate", possono intendersi in senso letterale o come una metafora del trionfo del bios, dell'eros, della gioia di vivere che potrebbe esplodere solo allorché le mura della prigione o lager che ci stanno costruendo attorno saranno finalmente abbattute. Erotismo e amore per la vita sono inseparabili.

Questo post è stato modificato 5 mesi fa 2 volte da BrunoWald

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oriundo2006
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Caro BrunoWald, queste nostre tarde considerazioni su di un mondo in via di scomparsa, ci devono far capire una cosa: tutto questo NON è un esito 'naturale' del processo storico della 'ominazione' ma è 'prodotto' deformato e deformante di chi odia la natura: 'naturans' e 'naturata', ovvero il 'Deus Sive Natura' spinoziano. E' inutile chiedersi chi siano costoro. Sempre i soliti, quelli che hanno fatto dell' inversione delle regole naturali la loro bandiera oscena contro il mondo intero. Tu già lo sai come me ed altri. Io scrivo come un messaggio in bottiglia per chi è troppo giovane per capire. Finchè potrò farlo...


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BrunoWald
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Sostanzialmente siamo d'accordo, come quasi sempre, solo che tendo ad evitare di toccare certi tasti per rendere possibile il dialogo anche con persone legate a prospettive puramente razionali (per meglio dire, prospettive limitate a ciò che appare, cioé quello che la nostra cultura considera "reale" e pertanto ammissibile come tema di dibattito). Ma probabilmente il mio è un errore, con cui si perde in profondità ciò che si guadagna in ampiezza.

Ad esempio, penso che gli attacchi del 11 settembre siano stati non solo un esperimento di ingegneria sociale, ma soprattutto la "messa a terra" di un rito magico in cui si invocavano le energie di uno specifico Arcano dei Tarocchi, in essenza un sacrificio umano destinato a battezzare nel sangue e nel terrore (i classici ingredienti cari a qualcuno...) la nuova era in cui stiamo vivendo. Ma la maggior parte degli interlocutori non è pronta a prendere nemmeno in considerazione una prospettiva del genere, per cui mi ritengo soddisfatto nel far loro notare che la versione ufficiale di quell'evento è semplicemente irricevibile: eppure c'è chi si rifiuta di accettare persino l'evidenza, figuriamoci i retroscena occulti!

Tornando al nostro tema, che la malvagità della natura umana sia il prodotto di certe interferenze, è altamente probabile. Ma il tema di fondo è che tale malvagità esiste, indipendentemente dalla sua origine, ed è proprio questo ciò che non riescono a mettere a fuoco tante persone educate ad una visione del mondo irrealistica, che infatti non a caso credono di poter opporre al male concetti naive quali "democrazia", "giustizia", "non violenza" e simili. È questo, a mio parere, il principale ostacolo a qualsiasi cambiamento, e la ragione per cui certi discorsi restano sempre limitati a quattro gatti.


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ducadiGrumello
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un'altra discussione molto stimolante, come sempre nei batti & ribatti fra Oriundo e Bruno (e Sarah, quando c'è). Mi ha colpito un punto toccato da @Oriundo, l'accenno alla distanza dalla natura dei mostri che vediamo in azione oggi e, più in generale, nel passato, anche remoto. Credo che sia in fondo un motivo di speranza, il piano, abominevole, contiene in sè i germi del fallimento. Io non penso - o magari è solo una speranza - che ciò che si distacca in modo così netto dalle leggi naturali abbia una prospettiva di sopravvivenza troppo lunga, nella cicatrice della separazione la morte mette le uova, come diceva Garcia Lorca. Anche se i fautori del piano cercheranno di causare la maggior sofferenza possibile, ancor più se dovessero accorgersi di essere avviati alla sconfitta. Pensieri un po' sconnessi, me ne rendo conto, sono piuttosto preso in cantina e l'affaticamento fisico si fa sentire


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