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Dalle migrazioni pre-capitalistiche...


Anonymous
Illustrious Member
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...alle migrazioni capitalistiche.

L'umanità deve i progressi fondamentali della sua storia anche alla determinazione con cui si è mossa alla ricerca di nuove terre, più ospitali, fino a giungere alla conquista del mondo.
C'è tuttavia una differenza fondamentale tra le migrazioni pre-capitalistiche e quelle originate dallo sviluppo capitalistico: mentre per i popoli "barbari" e per la stessaq società antica, le migrazioni erano imposte dai limiti delle forze produttive e dalla loro incapacità di sostenere popolazioni crescenti ai medesimi livelli di vita, nella società capitalistica le migrazioni sono prodotte proprio dallo sviluppo delle forze produttive, dalla ricerca ai fini del profitto di nuove merci e di nuovi mercati, ma soprattutto, negli ultimi secoli, dall'estensione del capitalismo all'agricoltura (che aumenta moltissimo la produttività rispetto ai rapporti precapitalistici, ma nel contempo riduce di parecchio la forza-lavoro necessaria). Se è vero che l'umanità si è sempre mossa alla ricerca di migliori condizioni di vita (e molti uomini lo hanno fatto individualmente per sete di avventura), non vi è dubbio che tra le cause della forte accelerazione dei flussi migratori dell'epoca del capitalismo vi sia in primo luogo la accentuata dinamica demografica della nostra specie.

Anche se in tale dinamica si riassumono una serie di fenomeni molto complessi che hanno a che fare con l'economia, la politica, la religione, la famiglia, il costume, lo Stato, ecc; la determinante fondamentale è rappresentata dallo sviluppo delle forze produttive, cioè dalla capacità di produrre le risorse necessarie (in termini di alimentazione, ma anche di abitazioni, cure sanitarie, ecc.) al mantenimento di una quota maggiore o minore dei bambini che vengono generati.

Non è evidente casuale il fatto che le grandi tappe dell'espansione demografica della specie, e quindi della accelerazione dei flussi migratori, siano state successive alla Rivoluzione agricola prima e alla Rivoluzione industriale poi, ed alla loro progressiva estensione su scala planetaria.( prima parte)


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spadaccinonero
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Post: 10314
 

adattando una frase di klausner il risultato è questo

il popolo dei comunisti non ebbe un glorioso passato, perciò fu costretto a restare in contemplazione di un glorioso futuro

ma...
andiamo avanti

8)


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venezia63jr
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Post: 1229
 

Meno male che nel giorno dei defunti il nostro babuskin ci ricorda del fu glorioso passato del comunismo, che da solo e senza l'aiuto di nessuno sprofondo' nella tomba e li' vi rimase per secoli dimenticato.

P.S= qualcuno puo' migliorare questo epitaffio per la lapide della tomba del comunismo?


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
Registrato: 2 anni fa
Post: 10314
 

@Venezia

i rossi sono come l'Araba Fenice, risorgono dalle ceneri tutte le volte...

"qui giace un'idea che ha portato con se milioni di vite innocenti ; affinché questo non si ripeta, nei secoli che verranno, la sacra lama di Michael eviterà che i demoni di passaggio possano riesumare il mostro rosso"

8)

ti piace il "miglioramento?"

😀


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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
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Secondo uno dei massimi demografi italiani, Massimo Livi Bacci ("Storia minima della popolazione mondiale", Ed. Loescher) l'incremento annuo della popolazione mondiale passa dalla quasi stabilità dello 0,008% del 10.000 a.C. (quando la popolazione mondiale poteva essere di 4-5 milioni di cacciatori-raccoglitori), allo 0,03% dell'anno 1 (moltiplicandosi dunque per 5, per effetto della Rivoluzione agricola), allo 0,064% del 1750 (moltiplicandosi ancora per due per effetto della progressiva, ma lenta, trasformazione dei popoli del mondo da cacciatori e raccoglitori in agricoltori e allevatori); allo 0,60% del 1950 (moltiplicandosi addirittura per 10 in due secoli per effetto della Rivoluzione industriale e della prima, veloce ondata di estensione del capitalismo).

Dallo 0,008 allo 0,60% abbiamo un incremento di 75 volte del ritmo di crescita della popolazione mondiale, che si spiega solo con lo sviluppo delle forze produttive da cui dipende la sopravvivenza di un numero crescente di individui.
Dal 11750 al 1950 la popolazione mondiale, che in primo luogo il risultato della capacità della specie di produrre e mantenere esseri umani, passa da 770 milioni (livello al quale era arrivata dopo centinaia di migliaia di anni e dopo diecimila anni di Rivoluzione agricola) a 2530 milioni.

Ancora più sconvolgente sarà la dinamica del ciclo "irripetibile" in 60 anni, dal secondo dopoguerra ad oggi la popolazione triplicherà, aggiungendo 5 miliardi di esseri umani e portando così il totale a 7,5 miliardi...!


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MarioG
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Registrato: 2 anni fa
Post: 3055
 

Seguiamo affascinati questi post informativi sulle dinamiche demografiche e migratorie dei nostri progenitori, fin dai tempi remoti.
Chissa' se poi, sotto questo profluvio di brevi saggi etnografici, si vuole andare a parare da qualche parte...
Mah!
🙄


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mincuo
Illustrious Member
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Post: 6059
 

Dallo 0,008 allo 0,60% abbiamo un incremento di 75 volte del ritmo di crescita della popolazione mondiale, che si spiega solo con lo sviluppo delle forze produttive da cui dipende la sopravvivenza di un numero crescente di individui.

Le "forze produttive" sono un portato, una conseguenza.

E' dipeso dalla quantità di energia disponibile, dal suo utilizzo (tecnologia) e dal suo costo.
Dall'energia animale sei passato a quella dei combustibili fossili, a bassissimo costo e con la macchina a vapore, il motore a scoppio e l'energia elettrica....hai poi avuto "le forze produttive".

N.B. Il bisnonno di Marx l'aveva previsto.


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
Registrato: 2 anni fa
Post: 10314
 

cito

Massimo Livi Bacci ("Storia minima della popolazione mondiale", Ed. Loescher)

come sempre : complimenti per le fonti

XD

voi non siete veri RIVOLUZIONARI, avete escluso, ad esempio, dalla lotta di classe i proletari venusiani che vengono sfruttati dalla borghesia del pianeta Nibiru

SCIOVINISTI che non siete altro

8)

solo noi, i comunisti intergalattici, siamo i veri rivoluzionari

😉


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