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Di Battista: Referendum anche per l’Italia


Rosanna
Famed Member
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Inghiterra: è brexit, per Di Battista il “Referendum è la strada giusta anche per l’Italia”

È Brexit: gli inglesi sono fuori dall’Unione Europea e scrivono la storia: è l’alba di una nuova Europa, dove ci si può ribellare e da dove si può anche andare via.

Non è bastato il “solito” omicidio ad orologeria scattato una settimana prima del voto della deputata laburista filo europeista Jo Cox, a cambiare l’esito del voto.

Non chiamateci complottisti, prendiamo semplicemente atto delle evidenti circostanze, all’indomani dell’omicidio, Cristine Lagarde presidente del F.M.I., insieme a tutti vertici Europei brindava sorridendo, dichiarando: “ il pericolo brexit è scampato”, come volete interpretare questi fatti?

Ma torniamo alla brexit, il fronte del Leave ha vinto il referendum sulla permanenza della Gran Bretagna in Ue. Il Leave è al 52%, con quasi un milione di voti di vantaggio. Con questo voto, il Regno Unito dice addio all’Unione Europea. Ed arrivano i primi contraccolpi del “mercati”, crolla la sterlina che ha toccato i minimi dal 1985 e colano a picco le borse di Tokyo, Seul, Sidney.

Skynews ipotizza le dimissioni del premier David Cameron già domani. Il voto non è stato compatto, in Scozia ha vinto il Remain (1,66 milioni contro 1,01 milioni). In Irlanda del Nord ha vinto il Remain (0,44 milioni di voti contro 0,34). In Galles ha vinto il Leave (0,85 milioni di voti contro 0,77). Questo fa presupporre che ci saranno ulteriori code, la Scozia ad esempio si prepara a chiedere nuovamente un voto di secessione dalla Gran Bretagna.

Da oggi l’Europa in ogni caso, non sarà più la stessa, il significato di questo voto va oltre la semplice uscita dell’Inghilterra dalla EU, che apre scenari di emulazione imprevedibili.

Ieri c’era stato un comunicato di Beppe Grillo, che aveva fatto storcere il naso agli stessi iscritti al movimento: “Il Movimento 5 Stelle è in Europa e non ha nessuna intenzione di abbandonarla. Se non fossimo interessati all’Unione Europea non ci saremmo mai candidati; qui, invece, abbiamo eletto la seconda delegazione italiana. L’Italia è uno dei Paesi fondatori dell’Ue, ma ci sono molte cose di questa Europa che non funzionano. L’unico modo per cambiare questa ‘Unione’ è il costante impegno istituzionale, per questo il Movimento 5 Stelle si sta battendo per trasformare l’Ue dall’interno”.

Un comunicato che molti elettori del movimento hanno recepito come una doccia fredda, infatti poco dopo è arrivata la parziale correzione di Alessandro Di Battista, che ospite alla serata organizzata dall’ambasciata britannica di Roma, in occasione del referendum sulla Brexit in Gran Bretagna dichiarava : “Quello che è certo è che non appena a un popolo è permesso di scegliere si vedono i risultati. Quella è la strada, anche per noi”. Correzione che ha rasserenato gli animi dei grillini, da sempre favorevoli dall’uscita dalla Eu e dall’euro.

Gli inglesi dunque hanno sbattuto la porta in faccia all’unione europea, i sudditi di sua maestà, almeno da quello che è uscito dalle interviste, non sopportavano i vincoli, i lacci che i vertici europei impongono ai lori aderenti in tema di economia e commercio e sopratutto non sopportavano la perdita della loro sovranità nazionale, orgogliosi di essere sudditi di sua maestà la “regina”, la sola a cui si sentono obbligati ad ubbidire.

Cosa succederà, non è difficile prevederlo. Ci sarà immediatamente, la risposta “rabbiosa e punitiva” dei vertici europei verso la Gran Bretagna, così da intimidire eventuali tentativi di emulazione. Poi tutto dipenderà da come realmente si metterà per i britannici, se come prevediamo, la loro economia migliorerà, a dispetto dei gufi, anche forti del fatto che saranno liberi di fare affari con i russi, non essendo più vincolati alle sanzioni europee, be allora, per gli europeisti si metterà veramente male.

http://fattieavvenimenti.altervista.org/inghiterra-brexit-battista-referendum-la-strada-giusta-anche-litalia/


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helios
Illustrious Member
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Post: 16537
 

I toni sono troppo trionfalisti.

Non si sa ancora che cosa potrebbe succedere in realtà.

Le procedure per uscire dalla UE non sono ancora state attivate.


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PietroGE
Famed Member
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Post: 4100
 

Cosa succederà, non è difficile prevederlo. Ci sarà immediatamente, la risposta “rabbiosa e punitiva” dei vertici europei verso la Gran Bretagna, così da intimidire eventuali tentativi di emulazione. Poi tutto dipenderà da come realmente si metterà per i britannici, se come prevediamo, la loro economia migliorerà, a dispetto dei gufi, anche forti del fatto che saranno liberi di fare affari con i russi, non essendo più vincolati alle sanzioni europee, be allora, per gli europeisti si metterà veramente male.

La GB non è la Grecia, cari signori. La risposta al Brexit da parte della UE che si legge nei siti (ad esempio su quello di Der Spiegel) più che rabbiosa sembra disperata e impaurita. Hanno paura che vengano messi in discussione i pilastri sui quali si è costruita questo abbozzo di regime : una specie di Unione Sovietica d'occidente. E queste colonne portanti sono la globalizzazione, l'immigrazione e il liberalismo.

Da notare l'assenza di una analisi degna di questo nome nei siti di giornali "ufficiali". Si teme il "contagio", il "populismo" la "destra nazionalista", manca la presa d'atto del fallimento della politica economica europea e della crisi che sta arrivando a distruggere la classe media italiana ed europea. Che cosa suggeriscono di fare? : Combattere il populismo, intensificare l'unione fiscale e politica dell'Europa integrare i milioni non integrabili che sono venuti negli ultimi anni ecc. ecc.

C'è un parallelo significativo tra il destini dell'URSS e quello della UE. Nella URSS il nemico principale era in controrivoluzionario, nella UE è il populista e razzista, l'URSS doveva essere il sol dell'avvenire la UE è stata propagandata come la prosperità divenuta realtà economica. All'uomo nuovo senza proprietà privata si contrappone l'uomo multiculturale senza identità. E via dicendo. Una è fallita 20 anni fa senza sparare un colpo o quasi, l'altra sta fallendo e temo non sarà uno sviluppo molto pacifico.


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Giovina
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Post: 2001
 

Non bisogna fare confusione tra referendum su euro e referendum su Europa. Poi Di battista manco e' di Maio, anche se intorbidano le acque entrambi.


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
Registrato: 2 anni fa
Post: 10314
 

considerando che in Italia ci sono più pro eu/euro che anti, il referendum sarebbe una zappa sui piedi...

ci vuole una forza politica che si prenda il compito di ridarci le sovranità cedute e non dei saltimbanchi che vogliono "cambiare" l'eu dall'interno...


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Arcadia
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Post: 1704
 

Carlo Sibilia

6 minuti fa ·
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Ma cosa c'è di difficile nel capire che siamo contrari a QUESTA Europa ? E non certo abbiamo intenzione di scappare subito senza ragionare per il solo fatto di essere contrari. Sarebbe irragionevole. E poi, pensateci: neanche il Parlamento Italiano ci piace e neanche come viene governata l'Italia ci piace. Ma non per questo scappiamo a gambe levate. Anzi il contrario. Abbiamo deciso di entrare nelle istituzioni proprio per migliorarle ogni giorno.
E a giudicare dai risultati qualche obiettivo lo abbiamo raggiunto. O vogliamo già dimenticare il cambiamento storico di Roma e Torino avvenuto meno di 5 giorni fa? Siamo contrari agli effetti dell'Unione Monetaria sulla nostra economia. Quello sì. Vogliamo uscire fuori dall'euro, non fuori dall'Europa. Mi auguro nessuno voglia identificare l'Europa con l'euro.
Sarebbe un'offesa a quelli che hanno pensato all'Unione Europea come solidale e pacifica tra popoli. E poi il MoVimento 5 Stelle è abituato a non imporre la propria visione, ma a chiedere al popolo cosa vuole attraverso i referendum o in rete. E siamo anche abituati a rispettare il verdetto del popolo. Ecco perché abbiamo rifiutato 42milioni di euro del finanziamento pubblico ai partiti. Perché gli italiani hanno scelto così nel 1993 a larga maggioranza.
La storia del Regno Unito e quella dell'Italia sono molto differenti.
Il popolo britannico ha deciso per abbandonare questa esperienza che, evidentemente, ha ritenuto dannosa.
Dio benedica la scelta di ogni popolo sovrano.
‪#‎Brexit‬ è una pietra miliare della storia europea perchè impone un momento di riflessione non più rinviabile. Riflessione che non può più essere ignorata.
L'Europa è ad un bivio : o cambia (per aiutare i cittadini ) oppure sparisce (per aiutare lobby e banche). Noi ci auguriamo prevalga la prima ipotesi. Ma se dovesse prevalere la seconda si creeranno nuove forme di collaborazione fra Stati. No, non ci sarà l'invasione dalle cavallette e non pioveranno rane. Basta con questo stupido terrorismo psicologico-mediatico.
Se ci fate caso, gli unici che stanno letteralmente tremando sono i mercati e le borse, ma quelli sono enti e business privati che poco o nulla hanno a che fare con il benessere dei cittadini. Il benessere del mercato non è necessariamente il benessere del cittadino. Purtroppo questo sillogismo non esiste.
Viva la sovranità al popolo. Viva i popoli coraggiosi e pronti ad affrontare insieme e pacificamente le sfide del futuro. Ho la sensazione che #Brexit sia solo la prima.


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
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Post: 10314
 

@arcà

manco il peggior pd avrebbe potuto scrivere un post del genere...

il 5s si arrampica sugli specchi, non può non sapere che per uscire dall'euro bisogna prima stracciare i trattati eu


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[Utente Cancellato]
Famed Member
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Post: 3719
 

Quest'affermazione non corrisponde alla realtà e pubblico un post in proposito. 😯


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