Disumano punire cos...
 
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Disumano punire così i furbi del cartellino

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Georgejefferson
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Cioe' fammi capire, perche cambiare mansione (in senso peggiorativo) ridurre soldi e poi all'estremo licenziare sarebbe paternalistico...e licenziare in tronco no?


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Black_Jack
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Brava, allora dopo che sei andata a Bruxelles a prendere a calci in culo chi vi siede (espressione tua - non mia - che denota la velleitarietà dell'intento) dopo e non prima parla di licenziamento dei furbetti del cartellino.
Finché la tua importantissima azione di contestazione al potere (i calci in culo...a Draghi? Alla Merkel? Dicci a chi...) resta un pio proposito anche il licenziamento resterà un pio proposito. Giusto?

L'etica del lavoro cor culo dell'artri, vonno fa'...


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rossland
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Brava, allora dopo che sei andata a Bruxelles a prendere a calci in culo chi vi siede (espressione tua - non mia - che denota la velleitarietà dell'intento) dopo e non prima parla di licenziamento dei furbetti del cartellino.
Finché la tua importantissima azione di contestazione al potere (i calci in culo...a Draghi? Alla Merkel? Dicci a chi...) resta un pio proposito anche il licenziamento resterà un pio proposito. Giusto?

L'etica del lavoro cor culo dell'artri, vonno fa'...

E' davvero incredibile con quanta tenacia si difenda la pratica in uso dei dipendenti pubblici che timbrano ed escono, fingendo di dimenticare sia tutti quelli che nel pubblico impiego, invece, hanno una loro etica che (sono fessi?) che li fa timbrare e restare sul posto di lavoro per tutte le ore pattuite per contratto, sia tutti gli altri lavoratori che fanno la stessa cosa nel privato.
Lo spostamento continuo del focus della discussione sulla situzione generale, occulta il tema così che i truffatorini statali vanno protetti mentre la gente perbene, quella che lavora nella pubblica amministrazione e nel privato risspettando i patti sottoscritti con il contratto di lavoro, diventano invisibili, quasi il loro rispetto del contratto di lavoro non fosse altrettanto implicito nel thread in discussione.
Trovo questo modo di ragionare confuso e pasticciato, utile forse a giustificare le proprie piccole ladruncolerie e dica però molto sul perché siamo messi come siamo messi e come ci siamo arrivati.


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Georgejefferson
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Aspetta Ross, stiamo dialogando non facendo le squadre contrapposte.

Chi difende il furbetto? Chi l'ha scritto?

Io ho scritto che concordo con la punizione pesante (ma insieme ad altre cose verso certi vertici, ma lasciami stare un attimo).

Tu scrivi che sarebbe paternalistico, e licenzieresti in tronco.

Allora perche non sarebbe paternalistico licenziare in tronco? Se non e' per punizione, per cosa e' ?


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Black_Jack
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Trovo questo modo di ragionare confuso e pasticciato, utile forse a giustificare le proprie piccole ladruncolerie

Complimenti, non mi aspettavo niente di diverso.
Non sono io che difendo le mie presunte piccole ladruncolerie, sei tu che hai bisogno di sfogare il tuo livore piccolo borghese, quel rancore atavico dei "vorrei ma non posso".
Quando non avete argomenti sparate calunnie gratuite. Tipico della vostra razza.
Io purtroppo per te non devo timbrare alcun cartellino.

Ti spiego una cosa e poi chiudo perché ho capito il soggetto: quei furbetti del cartellino li discplineresti in un mese probabilmente senza nemmeno un provvedimento disciplinare. Basterebbe che i capi, i quadri, la dirigenza, la proprietà (cioè lo Stato, l'alta burocrazia) ne avessero la volontà

Allora chiediti come mai non succede. Perché tu certe cose non le puoi sapere ma allo "Stato" interessa davvero la massima efficienza mentre è a certi "privati" che interessa avere uno Stato che non funziona perché cosí possono evitare un invadente controllore e regolatore, possono - con il sostegno degli imbecilli manovrati come marionette - ridurre questo Stato a una entità completamente innocua solo per i loro privatissimi fini.

Hanno bisogno di un grande aiuto però. Una piccola borghesia ringhiosa, rabbiosa e cretina, piena di frustrazioni, in cerca di un capro espiatorio, che gli faccia da "opinione pubblica".

P.S.: Hai capito quello che ho scritto? I furbetti li disciplini in un mese, ok? Però in qul caso non avresti sfoghi...e allora dai, gridiamo insieme..."Licenziateliiii...ci vuole l'etica del lavorooooo..."


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rossland
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Aspetta Ross, stiamo dialogando non facendo le squadre contrapposte.

Chi difende il furbetto? Chi l'ha scritto?

Io ho scritto che concordo con la punizione pesante (ma insieme ad altre cose verso certi vertici, ma lasciami stare un attimo).

Tu scrivi che sarebbe paternalistico, e licenzieresti in tronco.

Allora perche non sarebbe paternalistico licenziare in tronco? Se non e' per punizione, per cosa e' ?

Il licenziamento risponde a una logica dare/avere chiara implicita nei patti che si sottoscrivono firmando un contratto di lavoro.
Il paternalismo è quella partica per cui il detentore della patria potestà applica premi e punizioni non su una base di dare/avere (fai i compiti e ricevi in premio la macchinina, non li fai e non la ricevi e in più di impedisco di giocare con le vecchie macchine)., ma in base al sentimento del momento e in base alle proprie convenienze e utilità, manipolando a piacimento le proprie stesse regole per ottenere di sfuggire alla propria parte di doveri/diritti (meriteresti che non ti cmoprassi la macchinina perché i compiti non li hai fatti però, siccome sei mio figlio e ciò che dice la maestra non conta niente a casa mia, te la compro ma tu non dirlo alla mamma).
Tradotto: io stato so che esistono le regole sui contratti dei dipendenti pubblici che prevedono che se il dipendente ha comportamenti scorretti e truffaldini lo posso licenziare però, dato che mi è utile il suo voto, la sua complicità a coprire le mie truffaldinerie, il progetto di ridurre tutti i lavoratori (pubblici e privati) a servi ricattabili, perdono il truffatorino che mi ruba le ore di lavoro perché è proprio di elementi truffatorini e manipolatori che avrò bisogno in futuro per farne i miei personali spioni, le mie orecchie e i miei occhi quando devo/dovrò individuare chi licenziare e chi tenere alla prossima riduzione del personale necessaria a far aumentare artificiosamente il bilancio di esercizio.
Il paternalista è sempre un po' mafiosetto, nel io ti do/tu mi dai è implicito che entrambi troviamo accordi ex lege così che sappiamo di poter contare l'uno sulla complicità dell'altro nel coprire altre trufferie che dovessero esserci utili.
Insomma, io stato in quanto detentore del potere è "buono" e perdona il "furbetto"; in cambio, esige per quel perdono non dovuto, la complicità del perdonato affinché contribuisca a elogiarne pubblicamente i meriti occultandone i vizi.
Questi paternalismi mafiosetti sono l'ossatura non scritta di ogni amministrazione pubblica, non solo in Italia a dire il vero, difficile da correggere al punto che, come ricordava più sopra un altro commentatore, si arriva al punto che, anche davanti al giudice (dipendente pubblico anche lui), si impone il reintegro dei dipendenti pizzicati (e filmati) che all'aeroporto aprivano i bagagli dei passeggeri per rubare macchine fotografiche o computer o altri beni di valore.
Mi dirai: si tratta di dimensioni diverse, il truffatorello che timbra e va a farsi la spesa non è comparabile.
No, certo. Ma appunto: se anche il adruncolo organizzato dell'aeroporto è perdonato, perché non perdonare e punire con il dietro lavagna infantile entrambi?
Tanto il danno lo paga pantalone, cioè sia chi lavora onestamente (che patisce la pessima nomea per tutti i truffatori del pubblico impiegao pur essendo persona perbene) che il lavoratore privato (che invece a parità di reato paga con il licenziamento il furto delle ora in busta paga.
Il paternalista è figura decisiva e presente ovunque, in ogni ambiente.
Ma sempre, ovunque si trovi, è l'ambigua figura di cui diffidare.


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rossland
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Trovo questo modo di ragionare confuso e pasticciato, utile forse a giustificare le proprie piccole ladruncolerie

Complimenti, non mi aspettavo niente di diverso.
Non sono io che difendo le mie presunte piccole ladruncolerie, sei tu che hai bisogno di sfogare il tuo livore piccolo borghese, quel rancore atavico dei "vorrei ma non posso".
Quando non avete argomenti sparate calunnie gratuite. Tipico della vostra razza.
Io purtroppo per te non devo timbrare alcun cartellino.

Ti spiego una cosa e poi chiudo perché ho capito il soggetto: quei furbetti del cartellino li discplineresti in un mese probabilmente senza nemmeno un provvedimento disciplinare. Basterebbe che i capi, i quadri, la dirigenza, la proprietà (cioè lo Stato, l'alta burocrazia) ne avessero la volontà

Allora chiediti come mai non succede. Perché tu certe cose non le puoi sapere ma allo "Stato" interessa davvero la massima efficienza mentre è a certi "privati" che interessa avere uno Stato che non funziona perché cosí possono evitare un invadente controllore e regolatore, possono - con il sostegno degli imbecilli manovrati come marionette - ridurre questo Stato a una entità completamente innocua solo per i loro privatissimi fini.

Hanno bisogno di un grande aiuto però. Una piccola borghesia ringhiosa, rabbiosa e cretina, piena di frustrazioni, in cerca di un capro espiatorio, che gli faccia da "opinione pubblica".

P.S.: Hai capito quello che ho scritto? I furbetti li disciplini in un mese, ok? Però in qul caso non avresti sfoghi...e allora dai, gridiamo insieme..."Licenziateliiii...ci vuole l'etica del lavorooooo..."

La borghesuccia ringhiosa, rabbiosa e cretina ti da una notizia: ride leggendo ciò che pensi di aver capito.

Due: se i furbetti li disciplini in un mesetto, avanti, proponiti per l'operazione disciplina e avrai il mio voto.

I furbetti fanno comodo a "certi privati"?
Non ne dubito, le cronache sono lì a dimostrarlo.
Ma dimostrano insieme che i furbetti sono della stessa razza, certo non integerrimi servitori dello stato da difendere e a cui salvare il posto di lavoro anche se pizzicati a frodare lo stato.


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MarioG
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Non sono io che difendo le mie presunte piccole ladruncolerie, sei tu che hai bisogno di sfogare il tuo livore piccolo borghese, quel rancore atavico dei "vorrei ma non posso".
Quando non avete argomenti sparate calunnie gratuite. Tipico della vostra razza.

Ogni razza ha il suo livore, come si puo' ben vedere...

Comunque, esiste ancora una pratica che si chiama "licenziamento per giusta causa".
Allora i casi sono due: o fare finta di presentarsi al lavoro e allontanarsi alla chitichella non e' una giusta causa, oppure un certo settore impiegatizio ammette solo cause "piu' giuste" degli altri.

Qui la Merkel, Draghi... non c'entrano nulla.

Non c'entrano nemmeno i dirigenti, che gia' sarebbero per 3/4 da licenziare anche senza giusta causa per altre ragioni.

PS. Riguardo l'invadenza "controllatrice" e "regolatrice", beh, a quella non sarebbe male darei una "regolatina" a sua volta.


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Black_Jack
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@Rossland

Quello che credo di aver capito?
Io ho letto

"utile forse a giustificare le proprie piccole ladruncolerie

Questo cosí come lo hai scritto è un tentativo di accusare l'interlocutore di difendere i lavoratori incriminati solo perché commetterebbe anche lui "ladruncolerie" simili.
Se é cosí sei effettivamente una borghesuccia rancorosa, non si scappa.
Se invece non ti riferivi a me ritiro quello che ho detto ma ti faccio presente che come lo hai scritto sembrava proprio un gratuito attacco ad hominem in mancanza di argomenti seri.

Sul fatto che basterebbe un mese: bastano gli occhiacci del capo quando il lavoratore sa che non ha più l'appoggio di quelli a cui fa riferimento per la sua impunità.
Si tratta di una fitta rete di complicità che vanno dai livelli bassi a quelli alti con la manina di qualcuno "privato" che si trova in una posizione che lo colloca "in mezzo" fra pubblico e privato.

Quindi, con simpatia se ho frainteso e senza se avevo capito bene, ti voglio dire che i piccolini che fanno i furbetti sono sostanzialmente ininfluenti. Ci siamo, per cortesia? Non fanno né caldo né freddo e, credimi, li sistemi in un batter d'occhio.
Non ti fare ingannare, che il pubblico italiano funzionerebbe in una maniera splendida; basta considerare non dico ENI ma la RAI e l'Alitalia che avevano sviluppato delle potenzialità straordinarie e che sono state svilite intenzionalmente da quelli che comandano, non dai piccoli impiegati che effettivamente facevano i furbetti in ogni modo. Ma anche lavoravano.

Da ragazzo facevo part time i programmi di filodiffusione classica per la RAI e li portavo a visionare a un certo ufficio dove c'erano tre dirigenti.
In tre o quattro anni non li ho mai, dico MAI, visti lavorare; sempre a chiacchierare o a leggere riviste di giardinaggio. Però la RAI andava, aveva quattro orchestre sinfoniche che chiamavano i più grandi solisti e direttori d'orchestra, aveva messo su il quinto canale della Filo che è ancora oggi un'opera meritoria.
Oggi di orchestre RAI ce n'è una sola e l'azienda anche se gestita con criteri più "da privato" ha gli stessi problemi di quando era tutta pubblica.

Vabbe', ci siamo capiti anche se so che è inutile perché l'istinto porta inevitabilmente a scegliere l'opzione col capro espiatorio, sennò non c'è gusto.
Vi state dando la zappa sui piedi da soli e non lo capite.


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rossland
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@Rossland

Quello che credo di aver capito?
Io ho letto

"utile forse a giustificare le proprie piccole ladruncolerie

Questo cosí come lo hai scritto è un tentativo di accusare l'interlocutore di difendere i lavoratori incriminati solo perché commetterebbe anche lui "ladruncolerie" simili.
Se é cosí sei effettivamente una borghesuccia rancorosa, non si scappa.
Se invece non ti riferivi a me ritiro quello che ho detto ma ti faccio presente che come lo hai scritto sembrava proprio un gratuito attacco ad hominem in mancanza di argomenti seri.

Sul fatto che basterebbe un mese: bastano gli occhiacci del capo quando il lavoratore sa che non ha più l'appoggio di quelli a cui fa riferimento per la sua impunità.
Si tratta di una fitta rete di complicità che vanno dai livelli bassi a quelli alti con la manina di qualcuno "privato" che si trova in una posizione che lo colloca "in mezzo" fra pubblico e privato.

Quindi, con simpatia se ho frainteso e senza se avevo capito bene, ti voglio dire che i piccolini che fanno i furbetti sono sostanzialmente ininfluenti. Ci siamo, per cortesia? Non fanno né caldo né freddo e, credimi, li sistemi in un batter d'occhio.
Non ti fare ingannare, che il pubblico italiano funzionerebbe in una maniera splendida; basta considerare non dico ENI ma la RAI e l'Alitalia che avevano sviluppato delle potenzialità straordinarie e che sono state svilite intenzionalmente da quelli che comandano, non dai piccoli impiegati che effettivamente facevano i furbetti in ogni modo. Ma anche lavoravano.

Da ragazzo facevo part time i programmi di filodiffusione classica per la RAI e li portavo a visionare a un certo ufficio dove c'erano tre dirigenti.
In tre o quattro anni non li ho mai, dico MAI, visti lavorare; sempre a chiacchierare o a leggere riviste di giardinaggio. Però la RAI andava, aveva quattro orchestre sinfoniche che chiamavano i più grandi solisti e direttori d'orchestra, aveva messo su il quinto canale della Filo che è ancora oggi un'opera meritoria.
Oggi di orchestre RAI ce n'è una sola e l'azienda anche se gestita con criteri più "da privato" ha gli stessi problemi di quando era tutta pubblica.

Vabbe', ci siamo capiti anche se so che è inutile perché l'istinto porta inevitabilmente a scegliere l'opzione col capro espiatorio, sennò non c'è gusto.
Vi state dando la zappa sui piedi da soli e non lo capite.

La borghesuccia rancorosa in effetti si chiede: qual è la ragione per cui qualcuno che lavora onestamente, una persona che magari è inorridita dalle cronache quotidiane dalle quali emergono quintalate di affari frutto di corruzione e patti sotto banco fra pubblici amministratori e private società, difende il dipendente pubblico contro il giusto licenziamento se beccato a timbrare il cartellino per poi uscire a fare la spesa che la legge definisce frode ai danni dello Stato?
Come sarà mai possibile, si chiede sempre la borghesuccia ringhiosa e cretina, che qualcuno non veda che in entrambi i casi di tratta di dipendenti pubblici che considerano la cosa pubblica mezzo da cui trarre grandi o piccoli e perfino infimi benefici personali?
Forse la borghesuccia rabbiosa vede un collegamento nella modalità di intendere l'onestà e considera disonesto chiunque e a qualsiais livello frodi con l'inganno qualcuno sia questo il proprio collega, lo Stato o fosse anche il comune intendere dell'importanza dell'onesta nelle realzioni fra umani?
E' un bel mistero...


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Georgejefferson
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Rossland, a parte che queste crociate mediatiche servono per legittimare la totale liberta' di licenziare per preparare il terreno all'esubero indotto dalle macchine / automazione...senza che lo stato sociale si metta di mezzo, e quindi lo stupido del cartellino licenziato,viene preso come esempio di morale per il popolo, ma i fini sono altri...a parte questo (che e' la realta').

A livello di principio (perche stiamo parlando di questo no?) la posizione di partenza dei grossi capitalisti e politici loro camerieri (attenzione, ho scritto grossi capitalisti) nei contratti dare / avere non e' la stessa del semplice lavoratore, e in piu, la clausola del licenziamento nel contratto:

Primo: e' sempre meno disciplinato collettivamente e in piu e' scritto come vuole il padrone
Secondo: la licenziabilita' e' esattamente una "punizione"...anche se nel contratto sara scritta con altri termini.

Quindi, per quale motivo la punizione come mansione peggiore, poi pesanti sanzioni ed infine licenziamento se proprio lo stupido non la capisce..

Sarebbe una punizione paternalisa...mentre invece il licenziamento in tronco no?

E' fuori logica.

Fermo restando che comunque le nostre sono chiacchiere di sfogo.
I fatti sono che vogliono la botte piena (avanzamento tecnologico e automatismi)
E la moglie ubriaca (nessuno o quasi stato sociale per convertire il lavoro nel campo del sociale)

Ma alla lunga (dal punto di vista del sistema mondo) il sistema crolla per mancanza di domanda (una volta che anche il resto del mondo arriva alla piena produttivita delle macchine) e quindi servono sempre le industrie degli armamenti per distruggere e ricostruire...distruggere e ricostruire in un Loop infinito pieno di criceti che corrono.

Questi i fatti.


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Black_Jack
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@Rossland

per cortesia, non quotare per intero, metti un richiamo e basta sennó ingolfi la pagina.

Detto questo, ci sono due casi:

Caso A)

Stavi veramente dicendo che sostengo che il vero responsabile non è il furbetto perché io stesso a mia volta faccio il ladruncolo. In questo caso sei una borghesuccia cretina e rancorosa.

Caso B)

Non ce l'avevi con me (e allora magari spiegami cosa intendevi dire che non è chiaro). In questo caso ritiro quello che ho detto e avrei degli argomenti per rispondere a quello che scrivi, che "teoricamente", a livello di conversazione distratta, può anche avere un senso ma "realmente" è una assurdità abbastanza grave perché è proprio quella maniera di pensare facilona che ha portato l'Italia a farsi espropriare della sua sovranità, prima monetaria e adesso politica.

Per cortesia chiariamo questo punto e poi se ti fa piacere proseguiamo (nel caso B, si intende...).


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rossland
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Rossland, a parte che queste crociate mediatiche servono per legittimare la totale liberta' di licenziare per preparare il terreno all'esubero indotto dalle macchine / automazione...senza che lo stato sociale si metta di mezzo, e quindi lo stupido del cartellino licenziato,viene preso come esempio di morale per il popolo, ma i fini sono altri...a parte questo (che e' la realta').

A livello di principio (perche stiamo parlando di questo no?) la posizione di partenza dei grossi capitalisti e politici loro camerieri (attenzione, ho scritto grossi capitalisti) nei contratti dare / avere non e' la stessa del semplice lavoratore, e in piu, la clausola del licenziamento nel contratto:

Primo: e' sempre meno disciplinato collettivamente e in piu e' scritto come vuole il padrone
Secondo: la licenziabilita' e' esattamente una "punizione"...anche se nel contratto sara scritta con altri termini.

Quindi, per quale motivo la punizione come mansione peggiore, poi pesanti sanzioni ed infine licenziamento se proprio lo stupido non la capisce..

Sarebbe una punizione paternalisa...mentre invece il licenziamento in tronco no?

E' fuori logica.

Fermo restando che comunque le nostre sono chiacchiere di sfogo.
I fatti sono che vogliono la botte piena (avanzamento tecnologico e automatismi)
E la moglie ubriaca (nessuno o quasi stato sociale per convertire il lavoro nel campo del sociale)

Ma alla lunga (dal punto di vista del sistema mondo) il sistema crolla per mancanza di domanda (una volta che anche il resto del mondo arriva alla piena produttivita delle macchine) e quindi servono sempre le industrie degli armamenti per distruggere e ricostruire...distruggere e ricostruire in un Loop infinito pieno di criceti che corrono.

Questi i fatti.

Concordo pienamente sui fatti, e in buona parte con quasi tutte le tue considerazioni al commento qui sopra.
Certamente questa discussione stiamo affrontando il tema dal lato "principio", e in linea di massima il licenziamento può essere considerato la punizione paternalistica quanto la sanzione differendo solo (diciamo) negli esiti sul lavoratore.
Però non posso concordare sul punto:
"...Primo: e' sempre meno disciplinato collettivamente e in piu e' scritto come vuole il padrone"

Questo (per ora) riguarda solo la contrattualistica del privato, dove è già da tempo in atto il licenziamento come forma implicita del ricatto cui il lavoratore è oggi soggetto.
Ma è appunto sul "principio" di questo ricatto che pongo l'attenzione: con quale forza potrà mai battersi per resistere a tutela dei propri diritti il lavoratore del pubblico impiego che per primo non rispetta i patti?
La questione, per chiarirmi, non è mai emersa fra quelle che hanno riguardato il cambio delle regole nel mondo del lavoro del settore privato.
Perché i rari casi in cui si sono verificate frodi o comportamenti scorretti, il lavoratore ha subito il licenziamento per "giusta causa" senza che in sede di giudizio, di fronte alle prove portate dal datore di lavoro, nessun giudice ha mai imposto il reintegro del lavoratore che veniva chiamato in giudizio: reato c'era, reato ha punito. Con il previsto licenziamento.
Ora, ritengo che tutti, in qualunque campo, abbiamo maggior forza (a patto che serva ancora a qualcosa perché, come dicevo, concordo con i "fatti" che tu ricordi nel tuo commento) nel difendere il terreno delle conquiste sociali solo se i nostri comportamenti sono corretti e rispettosi dei patti sottoscritti.

Ho letto ora il pezzo che ti linko, giusto perché è in tema e da alcuni numeri su cui riflettere.
Ripeto: concordo con te (e con altri) su tutti gli altri punti, ma non posso avvalorare la tesi per cui il lavoratore mantiene il diritto al posto di lavoro anche se froda per il solo fatto che licenziarlo è "disumano".
Si attenga alle regole e questo non solo aiuta a migliorare la nostra percezione del mondo in cui viviamo, ma darà maggiore forza a tutti i lavoratori che potrebbero meglio capire, avendolo già subito) quanto sia ingiusto licenziare chi fa il proprio lavoro solo per soddisfare le esigenze di bilancio imposte da banche e finanziarie extra europee.

Il pezzo:
http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2016/20-gennaio-2016/aumentano-malati-settore-pubblico-2302472796647.shtml


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Black_Jack
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@George

È inutile girarci intorno (sei un finto rivoluzionario, tu).
Le regole per gli statali sono sempre esistite, figurati se non è previsto il licenziamento per chi fa finta di lavorare.
Sappiamo tutti, dico tutti, che per "insubordinazione" è previsto il licenziamento quindi di cosa chiacchieriamo?
Il problema però è che esitono delle complicità coi sindacati, con la politica, con i vari livelli della dirigenza che è sempre legata a misteriose o evidenti camarille private per cui per evitare che i lavoratori si sindacalizzino sul serio gli si garantisce l'impunità per le marachelle.

Mi sono spiegato? Se li licenziassero ossia se si fosse sempre applicato il regolamente alla lettera a quest'ora gli statali si sarebbero sindacalizzati in maniera seria e questo per i gruppi di potere nazionale sarebbe una tragedia perché lo statale ha una forza politica enorme.

Allora che adesso si gridi che si vuole licenziare in quarantotto ore è solo fumo negli occhi per accontentare l'opinione pubblica, per dargli in pasto un capro espiatorio in modo che (l'opinione pubblica) non prenda una vera coscienza politiica.
"Ho tanti motivi per essere incazzato...dovrei scendere in piazza...dovrei sindacalizzarmi anche io...ma è rischioso e faticoso...ECCO...mi danno un "untore" sul quale scaricare la colpa...darò addosso a lui e mi sfogherò".

Questo è, nient'altro.

Solo che una persona in età adulta non può non capire queste cose. È veramente inammissibile che la gente sia a questo livello di idiozia.

Eppure è cosí e mentre ci accapigliamo fra noi i poteri forti si appropriano di questo Paese con la gente che nemmeno capisce cosa sta succedendo...si meritano tutto, sono contento che gli capiti.


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Matt-e-Tatty
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Aspetta che la riscrivo in maiuscolo:
il thread è partito dalla doamnada se sia o meno disumano licenziare l'assenteista frodatore dello stato o se non basti una qualche punizione perché "tiene famiglia"

E charivo, in altro commento a questo thread, che non solo il dipendente pubblico che froda è giusto licenziarlo esattamente come avviene in qualsiasi altro posto di lavoro privato, ma che se ha bisogno di solidarietà sociale prima recuperi l'etica sul lavoro, poi si unisca agli altri lavoratori per fronte comune con loro, quelli che disoccupati e in miseria pur tenendo famiglia lo sono già, per andare a Roma e a Bruxelles a pigliare a calci chi vi siede.

Il problema dal mio punto di vista (che, ti assicuro, non è interessato visto che io sono un partitaivato e la mia signora è un'impiegata nel settore privato licenziabilissima) è che con la scusante fornita da un esiguo numero di cialtroni (assenteisti, fancazzisti, disonesti etc) stanno disgregando il diritto ad una vita decente di tutti nel nostro paese.

E' cominciato tutto anni fa con gli slogan "meno Stato più mercato", e così facendo si sono spartiti il bene pubblico e hanno precarizzato tutto il paese. Ora hanno bisogno di un Cavallo di Troia per farlo nel settore pubblico (che è anche strategico) e saltano fuori scandali e scandaletti dei disonesti. Un po come lo scandalo di mani Pulite che a distanza di anni (credo) abbiamo capito tutti a cosa serviva.

Io non ce l'ho con te Rossland, ce l'ho con quella mentalità, quella del: meno stato più mercato, nel pubblico non fanno un cazzo, previlegiati, nel privato licenziano etc. perché è proprio con questo sistema che ce lo hanno messo nel ....!
E oltre a questo, ho pochissima fiducia in certi controllori, una minaccia come quella di tagliare totalmente i viveri è un argomento molto forte per un dipendente pubblico a cui si chiede di chiudere gli occhi, non capita per caso.


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