"a) se non si elimina questo cancro che ha occupato ogni ganglio di potere in questo paese, dai palazzi della politica alla finanza, dagli enti alle fondazioni, dalle partecipate ai sindacati...
andrà sempre peggio, sotto ogni punto di vista."Questo cancro, in realtà, ha occupato le coscienze degli individui, coscienze le quali si sono rese disponibili, per un motivo o per l'altro, per necessità, per convenienza o semplicemente per compatibilità ed è questa, in realtà, la malattia che si deve eliminare, non esiste altra terapia.
Non si elimina un potere se non si sradicano le sue cause e i suoi effetti nella coscienza. Quando ciò non viene fatto il risultato può essere e sarà solo quello di eliminare un parassita per lasciare spazio ad un altro altrettanto letale.
...a parer mio il miglior commento in assoluto 😉
So che in una società come la nostra, dove regna la completa sfiducia verso il prossimo, scommettere sulla condivisione e la solidarietà, piuttosto che sulla contrapposizione e l'individualismo è un'impresa immane, ma c'erano gli spazi per farlo, a mio parere. Ora molto meno.
Se l'individualismo fosse di quello sano "a la Stirner", non sarebbe in contrapposizione con i concetti di solidarietà e condivisione, al contrario. Purtroppo la maggior parte dei miei ex-connazionali ha urgente bisogno di occhiali per miopi: non vedono al di là di un palmo di naso, da sempre corrono dietro al vantaggio immediato "confidando nello stellone" e perdono in tal modo di vista la prospettiva a medio e lungo termine.
Nella crisi, diversi strati in via di declassamento hanno incontrato il soggetto sociale che ha ereditato dall'operaio massa prima, e dall'operaio sociale poi, il ruolo centrale nel processo di ricomposizione di classe : il precariato cognitivo. Oggi questo soggetto ha individuato nel M5S una parziale rappresentanza politica.
Non pretendo di parlare a nome dell'area dell'Autonomia, ma appartenendo a quella scuola di pensiero, ho seguito da vicino il dibattito sul M5S.
Vi propondo il link a una registrazione di un interessante dibattito organizzato da Uninomade sulle elezioni di febbario, a cui hanno partecipato due compagni dell'area dell'Autonomia che hanno votato M5S, Bifo e un rappresentate del Movimento NoTAV.
http://www.spreaker.com/user/4673832/dentro_l_ingovernabilita_diretta?utm_source=widget
E' da qui che ho preso, fra l'altro, la "domanda stupida" di cui sopra.
Qui, invece, trovate, una pagina di Uninomade con interventi su questo argomento (e non solo), firmati, fra gli altri, da Toni Negri e Sergio Bologna.
http://www.uninomade.org/elezioni-e-ingovernabilita/
Sono due palle, lo so, ma si tratta di analisi non banali e consiglio senz'altro a fernesto di farsi forza , leggere e ascoltare, potrebbe trovarci qualcosa che lo aiuti a uscire da certi schematismi. L'operaismo è sempre stato considerato l'eresia delle eresie, fuori dall'album di famiglia della sinistra italiana, e anche in questo caso, non ci smentiamo!
Parole chiavi: "Nessuna nostalgia per padri e madri che non abbiamo mai avuto."
Non ci credo che Bifo & C. abbiano votato 5Stelle neanche se li vedo . O è una balla o erano ubriachi . Jor-el cosa ci vedi in comune ( tranne la tastiera del computer ) tra l'operaio cognitivo e dei birilli che non possono nemmeno scoreggiare se Grillo e Casaleggio non lo scrivono sul loro blog ( blog commerciale ) ? In teoria l'operaio cognitivo un blog commerciale lo dovrebbe come minimo hackerare ... e spalare letame sulla casa del suo proprietario . E poi non ce lo vedo l'operaio cognitivo che stà li a occuparsi di "casta" , scontrini , Travaglismo vario e ius sanguinis . Però certo , la tastiera e il www .... la tastiera e il www se è per quello li usa anche Bill Gates .. allora l'operaio massa cognitivo dovrebbe essere alleato anche di Bill Gates ...
Non ci credo che Bifo & C. abbiano votato 5Stelle neanche se li vedo . O è una balla o erano ubriachi . Jor-el cosa ci vedi in comune ( tranne la tastiera del computer ) tra l'operaio cognitivo e dei birilli che non possono nemmeno scoreggiare se Grillo e Casaleggio non lo scrivono sul loro blog ( blog commerciale ) ? In teoria l'operaio cognitivo un blog commerciale lo dovrebbe come minimo hackerare ... e spalare letame sulla casa del suo proprietario . E poi non ce lo vedo l'operaio cognitivo che stà li a occuparsi di "casta" , scontrini , Travaglismo vario e ius sanguinis . Però certo , la tastiera e il www .... la tastiera e il www se è per quello li usa anche Bill Gates .. allora l'operaio massa cognitivo dovrebbe essere alleato anche di Bill Gates ...
Evinco che non hai letto niente dei link che ti ho proposto e che, soprattutto, non hai ascoltato il dibattito. Per quel che riguarda Bifo e il M5S, puoi visitare la sua pagina di facebook (si chiama Franco Berardi) e leggere i suoi post prima e dopo le elezioni di febbraio. Comunque la sua dichiarazione di voto per il M5S fu pubblica. Riguardo al precariato cognitivo (che tu non hai idea di che sia), per Grillo hanno votato circa 8 milioni di Italiani che, secondo te, sono tutti dei "birilli che non possono nemmeno scoreggiare se Grillo e Casaleggio non lo scrivono sul loro blog", vero? Così come quelli che hanno votato PDL sono tutti "fascisti" e quelli che hanno votato PD sono tutti "revisionisti", giusto?
Io pensavo sinceramente di poter fare un discorso serio, ma vedo che qui non ci sono nemmeno le basi minime.
Lo stesso, amici come prima. Grillini brutti stronzi cattivi fasssisti. Operai tutti bravi, nobili e compagni.
"Autonomi" o ex tali che hanno votato 5 Stelle :
Franco Berardi detto "Bifo"
Antonio Negri detto "Toni"
Oreste Scalzone
Sergio Bologna
tutto il collettivo di Uninomade
pressochè tutta la dirigenza della Confederazione Cobas, che esprime anche un senatore del M5S
i centri sociali "autonomi" dell'area torinese ed ovviamente della Val Susa
e poi tra i "non autonomi" ma storicamente riconducibili alla sinistra rivoluzionaria dei settanta a seguire
Dario Fo ( almeno questo dovresti saperlo )
i Carc, che esprimono anche un deputato M5S
il Campo Antimperialista
il blog Sollevazione, organo del MPL
Giorgio Cremaschi
la Rete 28 Aprile della Cgil
il Comitato No Debito
Franco Russo, ex parlamentare prima del Pdup e poi di Rifondazione
il Comitato Lavoratori e Cittadini "Liberi e pensanti" di Taranto, quelli dell' Ape-Car per intenderci ...
se poi vogliamo buttarla sugli artisti ed intellettuali "de sinistra", a parte Adriano Celentano che forse "de sinistra" non è stato mai ma che certo era diventato negli ultimi anni un icona dell'antiberlusconismo, osannato come tale pure da "Il Manifesto" .... ci sono
Antonello Venditti
Luciano Ligabue
Fiorella Mannoia
Antonio Albanese
Enzo Jannacci ( a Febbraio ancora campava e votava)
Andrea Camilleri
Stefano Benni
Paolo Flores D'Arcais
Oliviero Beha
Se poi parliamo di economisti certamente "de sinistra", troviamo
Alberto Bagnai
Emiliano Brancaccio
Beppe Scienza
Loretta Napoleoni
Luciano Vasapollo
dal giro delle varie riviste di economia e di politica edite da Vasapollo ( e dal sindacato Usb ) proviene poi certamente il senatore dei 5 Stelle Pepe, noto "bolivariano" ....
e almeno 4 parlamentari romani dei 5 Stelle, tra cui il portavoce Roberto Fico, provengono dal vecchio Partito Umanista e dalle battaglie per l'acqua pubblica, prima con la campagna referendaria e poi contro la privatizzazione dell' Acea romana ...
Il capogruppo al Senato del M5S Vincenzo Crimi proviene invece dal centro sociale Magazzino di Brescia ed ha anche collaborato a Radio Onda d'Urto, sempre di Brescia ... radio storica, sin dai settanta, della sinistra bresciana ...
Il Prof. Paolo Becchi è un'anarchico "storico" di Genova, come del resto anche Gianroberto Casaleggio ... tutti e due a suo tempo assistenti del leader e teorico anarchico Gianfranco Faina all'Università di Genova/Balbi ...
e sicuramente dimentico qualcuno in ogni tipo di elenco ...
Io ho sempre votato Rifondazione (immagino che questo mi faccia "venire da SX") e alle ultime elezioni se pur non convintissimamente ho votato M5S.
C'ho voluto vedere di buono la genuinità di Grillo nel sostenere la democrazia diretta e questo nonostante il suo comportamento sia spesso contraddittorio (mi son dato una giustificazione su cui sorvolo).
La realtà è che le basi attive dei "partiti di sx" R.C. e PDS-PD è da 20 anni che provano ad inserire nei partiti meccanismi di controllo di tipo "diretto" ma i vertici dei partiti proprio non ci hanno voluto sentire...
Un merito di Grillo è (secondo me) quello di aver, non solo, portato l'argomento a dibattito nazionale, ma l'aver anche voluto caparbiamente dimostrare che la democrazia diretta può essere una realtà già adesso percorribile *(e forse qui ha sbagliato...) cercando di smantellare il mantra del "popolo coglione" che è si coglione ma se glielo ripeti pure di continuo... alla fine lo convinci e lo rendi ancora più "coglione"...
Proprio su questo è stato infatti smentito ....
* percorribile non nell'ambito dell'architettura dello Stato ma in quello interno ai partiti
Va anche considerato che ciò che dice (anche se molto vagamente) sul lavoro non è molto lontano da alcune considerazioni di Marx...
Da senzasoste.it, sito e rivista cartacea livornese vicini alle impostazioni storiche dell'autonomia operaia, un giudizio condivisibilmente critico ma tuttaltro che ostile al M5S.
Beppe Grillo, quando il topo si mangiò il gatto
All'indomani delle regionali siciliane scrivemmo che Beppe Grillo era il gatto che poteva mangiarsi il topo della politica istituzionale. C'è andato molto vicino nel febbraio di quest'anno. Ma chi usa metafore che vengono dalla Cina, quella del gatto e del topo è di Deng, deve sapere che queste contengono sempre un insopprimibile gusto per le metamorfosi. Possiamo così affermare, ripensando alle figure della metamorfosi politica, che stavolta il topo si è mangiato il gatto.
Ma per quali motivi il gatto, il movimento 5 stelle, si è fatto mangiare dal topo della politica istituzionale?
C'è un motivo forte di cui tener conto. Le elezioni amministrative sono un processo politico molto diverso da quelle per il parlamento. Anche nelle dimensione metropolitana romana. Il mainstream mediale, che nei mesi scorsi aveva giocato a favore di Grillo ingigantendone l'assenza dalle tv, per vincere sui territori è solo un'arma tra quelle a disposizione. Arma che non può essere usata da sola, pena il lancio di un canditato senza radici, e che deve essere sovrapposta ad una serie di processi di comunicazione territoriale. Per questo motivo candidature senza volto, anche se si accompagna a quello di Grillo, alle amministrative non funzionano più. E' già una fase differente dalle amministrative 2012 quando il voto al M5S , trainato dal brand Grillo, funzionava come avvertimento complessivo al ceto politico che occupa la centralità della scena politica da due decenni. Le elezioni politiche sono passate, un'altra tornata non è ancora in vista, e quindi questo processo di comunicazione politica tramite avvertimento non funziona più. Candidare sui territori figure anonime , che non dicono niente ai processi di comunicazione territoriale, stavolta non fa scattare il processo di identificazione da folla solitaria che riconosce sé stessa. Magari in lotta contro "la casta". Scatta piuttosto quello dell'astensionismo e del distacco da personaggi, pratiche, proposte, linguaggi nei quali il territorio non si identifica.
Perchè da una parte l'elettorato giovanile, richiamato in servizio alle politiche dall'ascesa di Grillo, letteralmente non vede la dimensione della politica territoriale. E se trova figure anonime si allontana.Dall'altra l'elettorato tradizionale, quello che rimane sul territorio a votare, non riconosce candidati che si presentano come "persone senza qualità", medie e e della società civile, senza che oggi tutto questo sia riconosciuto come una qualità. Nella dinamica complessiva di astensionismo, prodotta a questi fenomeni, i residui, sociali ed umani, dell'elettorato Pd-Pdl finiscono per così per contare. E' il destino di quelle che sono chiamate le democrazie mature. Quel modello anglo americano in cui vota un elettore su due, dove i ceti sociali più sono subalterni e più sono spoliticizzati, nel quale una minoranza coagulata in una forma simulacrale di opinione pubblica diviene maggioranza elettorale e viene rappresentata come maggioranza politica e spesso come unico soggetto sul campo.
Sappiamo che nel M5S ci sono persone che lavorano per colmare il profondo gap esistente tra conoscenze, competenze possedute nel movimento e realtà politica. Gap che, in alcuni casi, è impressionante. Ma non è colpa di nessuno. Anzi è indice che i saperi che contano, quelli che effettivamente danno competenza, non sono immediatamente a disposizione della società ma sono privatizzati, bene di mercato indisponibile al collettivo.Ma effettivamente la buona volontà non basta. Il M5S può invertire la tendenza, che vuole privatizzati i saperi utili per l'emancipazione della società, solo se si contamina con pratiche, linguaggi, saperi politici complessivi e realmente radicati nella dimensione territoriale. E se entra in una dimensione del lavoro politico maggiormente aderente a tutto lo spettro linguistico e comunicativo della dimensione locale. Se, culturalmente parlando, si imbastardisce.
A livello nazionale l'incedere della crisi potrebbe riportare in sella Beppe Grillo magari azzeccando le campagne di comunicazione. A livello dei territori per il movimento 5 stelle il lavoro è più difficile ma, se ben fatto, probabilmente più prezioso. Intanto però il topo si è mangiato il gatto. Il teatro delle ombre della politica vive di questi paradossi.
Per Senza Soste, nique la police
29 maggio 2013
http://www.senzasoste.it/nazionale/beppe-grillo-quando-il-topo-si-mangio-il-gatto