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Doppio attacco aereo alle colombe del Papa


helios
Illustrious Member
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27/01/2014 06:05
Doppio attacco aereo alle colombe del Papa
All'Angelus assalite da un gabbiano e un corvo. In centro l’unica difesa sono i falconieri

«Mi raccomando, liberatele verso il basso», si era preoccupato di dire il Pontefice ai due bimbi dell’Azione Cattolica per evitare che rientrassero al caldo nello studio papale. E, infatti, sì. Ieri le due colombe lanciate dalla finestra di Papa Bergoglio, come tradizione vuole in occasione della Carovana della pace, sono riuscite a spiccare il volo senza intoppi. Al contrario di quanto era accaduto in una situazione analoga con Benedetto XVI. Il loro viaggio verso il cielo, però, si è fermato dopo pochi secondi. Entrambe sono state prese di mira da un gabbiano e un corvo, attaccate violentemente. E uno dei due volatili non ha avuto fortuna, come immortalato negli scatti fotografici.

La paura per l’aggressività di rapaci e uccelli marini in quel della Capitale, per la verità, non è solo un problema di colombe, piccioni & company. È una questione che negli ultimi mesi non fa dormire sonni tranquilli ai romani, soprattutto a quelli che abitano in centro o che vivono in appartamenti vista Tevere. E pure ai turisti che scelgono di soggiornare perlopiù in alberghi di lusso in zone centrali come via del Babuino, ad esempio, Borgo e Fontana di Trevi. In special modo i gabbiani, oggi, si sono trasformati negli incubi delle terrazze romane. Se ne stimano oltre 20.000 nell’intera città. Diverse segnalazioni sull’argomento sono giunte al nostro giornale. Come quella di una signora milanese trasferitasi a Roma che non riesce più a riposare la notte da quando è approdata vicino Piazza Venezia. L’angolo della sua dimora che più ama – vale a dire la terrazza – è praticamente diventato il suo tormento quotidiano. «La mia famiglia non riposa più da due anni, cioè da quando siamo venuti qui da piazza Euclide: sentiamo tutte le notti i gabbiani litigare in continuazione sopra i tetti, si sbranano. Ho il terrore per l’incolumità di mio figlio, nel condominio abbiamo paura perché attaccano l’uomo. D’estate non possiamo prendere il sole, i tendoni sono sempre un’indecenza, non posso lasciare nemmeno i cuscini fuori». E ancora si sfoga: «Ho fatto uno studio insieme ad altri romani. C’è proprio un’invasione della città, oltre al fatto che stanno rovinando i monumenti con i loro escrementi corrosivi. Siamo completamente assaliti, la situazione è peggiorata negli ultimi mesi, anche perché i gabbiani si riproducono con velocità pazzesca anche in relazione alla tanta immondizia che regna. La sporcizia e le baracche sul fiume non hanno dato di certo una mano. Non serve nemmeno mettere le fiaccole».

In un famoso albergo a cinque stelle nei pressi di Piazza del Popolo sembra che abbiano addentato le colazioni dei clienti e persino le tazzine di caffè, facendole volare di sotto: incursioni non proprio alla Livingston. «Grane» pure nei pressi del Gianicolo, come evidenzia un altro residente: «Afferrano ogni cosa capiti loro sotto tiro. A un mio amico che ha un attico al Pantheon hanno nidificato sul tetto e non sa più come fare ad uscire in terrazzo: se ci prova lo attaccano». «L’unico metodo naturale – spiega la signora ora residente in centro – è quella di chiamare i falconieri, che facendo volare i falchi con lanci mirati riescono ad allontanarli. Mi sono documentata, hanno usato questo metodo alle Terme di Caracalla, quando l’estate scorsa c’è stata l’invasione e non si riusciva ad assistere agli spettacoli (hanno beccato pure un guardiano). Ma sono state solo azioni-tampone: dovrebbero farlo in tutta Roma, a gennaio quando nidificano. Anche in certe aree periferiche, come vicino alla discarica di Malagrotta, è il delirio. Ho contattato su internet un falconiere specializzato. Insieme agli altri condomini vogliamo chiamarlo: sui nostri tetti ce ne sono oltre una quarantina. È un problema non indifferente. L’altra sera sono stata ad un concerto al Vittoriano, per il chiasso che facevano i gabbiani non si riuscivano a sentire nemmeno i musicisti. E poi sono pericolosi».

http://www.iltempo.it/roma-capitale/2014/01/27/doppio-attacco-aereo-alle-colombe-del-papa-1.1212860


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remox
Reputable Member
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Giusto per la precisione.....non è un corvo, ma una cornacchia di cui Roma è piena (al contrario dei corvi).

Non bisogna certo essere ornitologi...


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