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Ecologia, Economia e giullari


GioCo
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
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"Sono solo un giullare" diceva con una punta di amarezza la Guzzanti negli anni '90, gli anni della rottamazione della politica italica 1.0, quella servita per impiatare un idea mercantilista nel profondo della nostra psiche (come piacerebbe a Freud).

All'epoca era impegnata a "denunciare" con grante phatos l'esercizio amorale della politica di un imprenditore "sceso in campo". Uno a cui piancevano le bambine (tipo lei)... Ma le pagava bene però! Infatti lei nel frattempo, declinando, ha smesso di fare show, mentre le escort del nonnetto hanno fatto carriera.

Dai, divertiamoci!

Non cogliete il lato ironico? Non pensate anche voi che chi ha messo in piedi questo passaggio storico fosse certamente perverso ma anche sadicamente goliardico? Ricordo bene come in quel periodo agli operai della FIAT venne detto dai padroni "la festa è finita". Passato qualche decennio vediamo come la stessa tiritera, nonostante la migliore democrazia difesa dai jiletjune, sia finita com'è finita anche in Francia: Macron è ancora lì e la demolizione controllata dell'economia europea è arrivata anche da loro.

Puntuale direi.

Ma poi, come non pensare da cattivelli che i giullari siano a volte complici, non necessariamente consapevoli ma comunque complici, dato che storicamente sono figure che si divertivano a dire la verità per sputtanare il potere compiacendo il popolino ignorante ma che il potere usava proprio perché questo oltre a incensare lo status (in fondo venivano lasciati fare ed era quindi una concessione "calcolata" se non addirittura compensata) dava l'impressione che qualcuno tenesse alto il vessillo della "migliore" morale pubblica, di fatto permettendo che la decandenza proseguisse inarrestabile il suo marciulento percorso.

Non che l'abbia mai considerata molto questa "moralità" pubblica, in specie quando per sett'antanni constati che ti ha bombardato le meningi per convicerti che "più consumi più la società migliora" e poi salvi pure la demoniocrazia che ti fa star bene, pensa a tutto il meglio ed è giusta per ciò per definizione.

Dovevamo difendere (consumando) il nostro tenore e poi dopo averci ridotto a un schifo ingolfato di porcherie è arriata "la nuova moralità" col sorrisetto dallo stesso pulpito: "sai che c'è, consumi troppo!" e poi mi dispiace ma devo proprio dirtelo: la festa è finita. Per te!

Ahahahaha, io penso che questi si spancino dalle risate nel fare i loro progetti. Il cinismo dalle loro parti è un esercizio pratico per vedere chi riesce a tirare fuori le idee migliori.

A me ad esempio non pare un caso che la "guida" (spirituale) della rivoluzione in politica nostrana e per rasare al suolo gli ultimi scampoli della cosiddetta "prima repubblica" sia stato un comico che ha subito un processo per omicidio e ha un figlio accusato di stupro e che lo abbia fatto col "vaffanculo" che doveva "mandare tutti a casa". In effetti non ci ha mai specificato chi doveva essere mandato a casa tra i politici ma valutando i risultati forse non intendeva quelli corrotti fino al midollo, perché di quelli non ne ho visto uno mollare la poltrona, in compenso è venuto a mancare quel migliore residuo di onestà che era rimasto. Hanno tolto di mezzo gli impiastri insomma.

Ne trovo incoerente (a questo punto) che all'estero un comico che spara ai parlamentari "corrotti" per finta e in TV guidi allo stesso modo la "demolizione" controllata della economia europea tramite la corruzione più florida di sempre a suon di piste di coca e bombe (vere) mollate suoi suoi cittadini. Che poi siano o meno accusati di russofilia questi suoi connazionali è straordinariamente coerente con il resto del cinismo globalizzato.

Ma che vogliamo dire della bimba autistica che apostrofa i potenti perché inquinano? Già che sia una persona con l'autismo a farlo qualche domandina dovrebbe sorgere obbligatoria tra le menti zombie e pazienza se la famiglia sua tutta la sfrutta biecamente per costruire un santino da dare in pasto alle masse festanti. Tipo "gobbo di Notre Dame" dell'ultima ora. E' carina, ha un bel faccino e poi se programmata bene riesce pure a fare la sua parte "gasata". Ma perché la sua "lotta" si basa sulla bigiata scolastica? Protesta col pezzetto di cartone fuori dalla scuola. No dentro, fuori!

Come i bimbi nostrani col lockdown e la scuola a distanza. Buttati fuori.

Un atomo, "wait a moment"! Ma non era la scuola deputata a formare le giovani leve del futuro che avrebbero dovuto risolvere gli annosi problemi ecologici? No, perché a me risulta che siano parecchi anni che gli ecologisti militanti lottano per questo obbiettivo. Dal WWF alla nostrana "Goletta Verde" della RAI ne abbiamo fatta tanta di strada (perfettamente inutile) per l'ecologia. Abbastanza da farci venire il sospetto che forse è un altra di quelle idee partorite dal cinismo di gente "al Top". Del tipo che ci si agita un sacco per non andare da nessuna parte.

Ma poi, avendo millanta mila problemi ambientali GRAVISSIMI di cui c'è solo l'imbarazzo della scelta, provocati da questo industrialesimo selvaggio che avvelena acqua, aria e terra a un ritmo crescente e di cui i diretti responsabili sono a portata di voce della bimbetta, qual'è il problema cruciale individuato?

Il clima.

Che può anche essere, dato che storicamente le rivoluzioni umane sono state accompagnate spesso da scovolgimenti climatici, cioè da un cambiamento dell'entropia (aumento medio delle temperature). Ma alle nostre condizioni attuali sembra veramente un altra batutta ironica, degna di una di quelle barzellette da settimana enigmistica. Tipo: "Oh guarda! Un elefante sul nostro divano ha cacato... Credevo fosse il cane".

Peccato che non basti "il clima". Perché se almeno fosse indivuato il motivo coerente, potremmo anche fare qualcosa di sensato per quello (almeno) ad esempio concepire riserve d'acqua dove il clima si farà più torrido. Ma no, se l'imperio è un "vaffaculo" è evidente che non può esserci niente di sensato! Soprattutto se pensavamo fosse diretto ai "potenti corrotti" e invece no, era il loro vaffa e ce lo hanno reso obbligatorio, al punto che adesso ce lo dicamo tra noi non potendolo più rivogere a loro.

Perché nel frattempo è diventato tabù pensare male di chi ti sputtana un giorno si e l'altro pure.

Vaffa perché non hai fatto il bene degli altri eseguendo gli ordini che negano ciò che fino a ieri rendevano moralmente obbligatorio "fare il bene degli altri" che adesso non va più bene. Se non ci avete capito una ciulla della supercazzola è tutto a posto. Va bene così: il caos (da discoteca) era il fine.

Insomma, dalla prima alla seconda repubblica, il paese è stato il simbolo di una transizione, dall'happy days della serenità senza cervello all'essere svenduti per trenta denari al macello dai giullari che ti hanno riempito la coppa di vino fino a un istante prima coi tuoi soldi. Tipo il Gatto e la Volpe alla locanda con Pinocchio. Si scommette un guadagno straordinario col tuo culo già svenduto e se c'è da perdere perdi solo tu.

Cioè si scommette si, ma sempre e solo col culo degli altri.

Se ieri a guidare la festa, diciamo il DJ, era il produttismo industriale, il giovinotto in giacca e cravatta che faceva il colletto bianco contro le tute blu svonce di grasso, salvo poi essere tutti in balera a sbevazzare come non ci fosse un domani, oggi è lo stesso incasinatore globalista che ha cambiato casacca e parrucca per essere "salvatore" del Mondo col ruolo di speculatore. Abbiamo allora da una parte i DEM e dall'altra un "nazifascismo" d'accatto, ugualmente ridicoli nel darsi gomitate per sedersi al gioco delle poltrone che si riducono a ogni giro, guidati dal ritmo frenetico growl metal global-socialista del drago di turno.

Non potrebbe altrimenti: è un drago!

Vebbé mi fermo, ma potrei andare avanti: fatelo voi. Il senso generale credo sia chiaro ed è certamente amaro.

Per noi. O no?


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