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Egregore


oriundo2006
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Leggo su Telegram un rimando a Facebook su di un argomento che da tempo ci interessa: la manipolazione mentale.

https://www.facebook.com/100064364422480/posts/pfbid02bgw6Funb267DRDGfPR3DJ7b12VYgCxvzcNpENegPnfvwwCYM3yyrkkbmH1Ecsdwml/

Ve lo riporto:

''..

L' EGREGORE
Facciamo attenzione ai nostri pensieri e alle nostre emozioni.
“...Un’egregore è un soggetto energetico-informazionale del mondo sottile, creato dagli uomini e collegato ad alcuni stati, idee, desideri, aspirazioni umane.
Un’egregore sorge necessariamente in presenza dell’uomo e usa, anche inconsapevolmente, l'energia del pensiero, della parola, o dell’azione. In questo contesto le tradizioni, le usanze, i riti, le festività, i miracoli ed altre cose simili non sono altro che le azioni magiche. Più sono dettagliate e più sono osservate, maggiore è la loro influenza magica sulle persone.
Dal punto di vista della fisica, l’egregore come una formazione di campo rappresenta un solitone (un “pacchetto” ondulatorio), o un risonatore. Prendiamo un collettivo di lavoro: basta che soltanto il 4% dei colleghi sostenga intensamente un’idea: la loro coscienza collettiva inizierà a funzionare in qualità di risonatore, influenzando gli altri.
Ammalandosi, l’uomo si allaccia all’egregore di una certa malattia. Partono gli scambi tra lui e questa formazione. L’uomo alimenta questo parassita ondulatorio con i suoi pensieri, con le emozioni e sofferenze, mentre l’egregore alimenta la stessa malattia nell’uomo. I momenti negativi nell’attività delle egregore si manifestano quando queste iniziano ad appianare le individualità umane facendole corrispondere a certe idee; allora anche l’uomo inizia ad essere l’esecutore delle volontà delle egregore."
(Boris Ratnikov)
Intanto si può continuare:
Esistono delle egregore naturali: del paese, della città, della famiglia. Andando a vivere in un altro paese l'uomo perde gradualmente il legame con questo tipo di egregore. L'azione delle egregore naturali si manifesta a livello genetico; per esempio, i prodotti alimentari cresciuti nel posto dove si vive apportano il maggior beneficio.
Le egregore artificiali:
delle religioni
dei movimenti sociali
dei partiti politici
del consumo (alcol, tabacco, giochi d'azzardo, shopping)
delle enti, delle organizzazioni
degli ordini magici, delle sette
delle correnti filosofiche
delle scuole creative... ecc.
Oggi le egregore dei soldi, dei partiti, dei paesi e delle religioni hanno raggiunto delle dimensioni notevoli. Forniscono ai loro adepti le informazioni/idee, ma li controllano anche. A volte spingono la gente a fare delle azioni che vogliono (nella maggior parte dei casi non è un male). Il problema sorge quando l'uomo cade sotto l'influenza delle egregore distruttive (terrorismo, dipendenze, alcolismo, sette ecc).
Anche la coscienza umana è una struttura energetico-informazionale che vibra con una determinata frequenza. Questa frequenza è individuale e la può influenzare soltanto un oggetto con una frequenza simile ("il simile attira il simile"). Una coscienza ad alta frequenza non può essere influenzata da un impulso con una frequenza bassa, una persona sviluppata spiritualmente è praticamente al di fuori dell'area delle influenze negative.
Tra una persona e un egregora si stabilisce un CANALE capace di trasmettere un segnale che influenza la coscienza umana, ed esiste anche il canale inverso, dall'uomo all'egregore..''.
 

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oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
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La prima domanda è questa: possono le onde 5G sviluppare egregore trasmettendo segnali 'subliminali' utili al controllo delle masse ?

Secondo: possono piccoli gruppi altamente selezionati fungere da 'detonatori' di psicosi/pensieri di massa sia 'consumistici' che 'politici' che sopratutto VALORIALI dando loro una 'presentabilità' ed una 'ufficialità', facendoli dunque uscire allo scoperto come punti di vista rispettabili ? Ad esempio: 'tutto andrà bene' detto senza prove e senza alcun ragionamento di supporto.

Perchè è questo 'trascinamento' di idee collettive che sta accadendo da qualche tempo a questa parte. Il suo contrario, l'apatia sociale nasconde anch'essa un consenso intimo verso certe 'cose' e non altre: prima fra tutte l'obbedienza al Comando e la 'simpatia' o l' 'antipatia' verso certi 'soggetti' e non altri.

Naturalmente il cambio dei soggetti positivi in negativi avviene per confermare il dominio, per 'rinverdirlo' e per sottrarre energie psichiche altrimenti dirottate verso un giudizio autonomo e tanto altro.

Come avviene allora la selezione del 'messaggio' ? Qual'è la sua fonte segreta ? Chi  ne sono gli autori ?

E sopratutto possono ceti siti come questo fungere da 'gruppo di controllo' sulle tendenze della società intera, dando ai 'controllori' il polso della situazione per meglio prenderne le 'misure' appropriate per poi dirottarle su di una massa appecorata ?

Come possiamo difendercene ? Chiedo per mio cuggino, ovviamente... !

 


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mystes
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sarah
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" E soprattutto possono certi siti come questo fungere da gruppo di controllo sulle tendenze della società intera, dando ai controllori il polso della situazione per meglio prenderne le misure appropriate per poi dirottarle su una società appecorata?"

Io penso di sì. Anzi, ne sono abbastanza convinta. Diciamo che, su un piano decisamente concreto, qualsiasi azione di "controllo" sarebbe ben poco efficace senza una conoscenza approfondita dello scenario, delle idee che, magari più di altre, possono diventare un ostacolo al radicamento di convinzioni collettive. Se la censura avesse davvero i connotati classici con cui la vediamo nel nostro immaginario, allora spazi come questo semplicemente non esisterebbero. E se ci possiamo consolare pensando che un minimo di libertà di espressione sia comunque possibile anche oggi, dovremmo comunque prendere in considerazione l'utilità per il potere di avere delle "finestre di osservazione" ove un campione di perfetti sconosciuti come noi esprime ciò che pensa. Nel linguaggio della comunicazione in rete esiste il termine "echo chambers" che vorrebbe designare degli spazi internet in cui si ritrovano gruppi che condividono idee simili su una serie di tematiche e dialogano senza correre il rischio di confrontarsi con opinioni troppo difformi dalle proprie. La definizione, come il concetto in sé, non mi piace. Non mi piace perché implica il fatto di poter classificare queste realtà in base a categorie predefinite di giusto o sbagliato, buono o cattivo, vero o falso. Ai cosiddetti esperti di comunicazione che si fregiano di conoscere a fondo questa realtà legata alla diffusione della rete non può essere sfuggito il suo potenziale, ovvero la possibilità di accedere piuttosto facilmente al cuore delle tendenze di pensiero. Forse alcuni di questi spazi sono anche "incentivati" ad esistere per questo scopo: è sufficiente, ad esempio, che un falso profilo si inserisca in una discussione lanciando una provocazione o un cenno ad una tematica di interesse per osservare il risultato in termini di "reazione". Personalmente, nella mia piccola, fin troppo piccola dimensione, ho sempre avuto la netta sensazione che alcune delle parole affidate a spazi come questo non vengano lette solo da chi condivide con me determinate opinioni o interessi poiché vi è la potenzialità che esse talvolta diventino oggetto di osservazione. In questo modo, ad esempio per disinnescare sul nascere un pensiero che potrebbe portare a rivendicazioni, prese di posizione o manifestazioni pubbliche ( e gli esempi dal 2021 ad oggi non mancano affatto ), è possibile inserire in certi contesti degli "elementi di disturbo" atti a confondere, confutare o demotivare idee assolutamente logiche e legittime. 


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sarah
Honorable Member
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Poi c'è l'altro tema, importantissimo, legato alla formulazione di messaggi in grado di generare psicosi o pensieri di massa, come sono stati giustamente definiti. Il fenomeno legato ai partiti politici, alla pubblicità dei prodotti e alla diffusione di mode è stato studiato a fondo, attribuendone il successo alle abili doti di psicologi, esperti di comunicazione, conoscitori delle abitudini di consumo nonché ai creatori di immagini pubbliche da incollare a candidati politici e personaggi dello spettacolo. Io però non riesco a smettere di pensare che gli ultimi anni abbiano rappresentato un salto di qualità in questo senso. Ai partiti si può aderire oppure no, le mode si diffondono e finiscono, spesso sostituite da altre tendenze utili e mantenere attivo il mercato di qualche cosa. Ma la mancanza di senso critico e il senso di appartenenza al gruppo non mi sembrano dinamiche del tutto sufficienti a spiegare ciò che è avvenuto di recente. Perché di recente non è nato un nuovo partito, né una nuova moda e neppure una nuova corrente filosofica o letteraria. Di recente abbiamo assistito al diffondersi ( almeno inizialmente nella quasi totalità delle persone ) della convinzione di dover partecipare ad un sacrificio collettivo apparentemente senza "premio finale", se non quello rappresentato da un'indefinita sensazione di appagamento morale. Oltretutto a significati invertiti. Io direi un bel salto in avanti. Non si è trattato di file davanti a un centro commerciale per comprare qualcosa, né di folle ad un concerto ma di masse umane ansiose di offrirsi quali vittime: perdere il reddito, sottoporsi a pratiche "mediche" inutili e grottesche, separarsi dai familiari. Ecco, cosa può aver generato un messaggio così potente? Le idee suggerite da @oriundo2006 sono materiale interessante, a questo punto, così come le domande che vengono poste. Quell'assurdo "andrà tutto bene", che razza di potere ha avuto sulle menti di tutti? Un solo slogan pubblicitario, per quanto indovinato, mai avrebbe portato a tanto. C'è stato dunque altro a giocare qualche ruolo. E soprattutto, allora, vorrei chiedere io: cosa "non ha funzionato" nei pochi che non hanno creduto e sono rimasti scettici? Si potrebbe continuare...


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