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Epifania


GioCo
Noble Member
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E' il 6 gennaio. Sono le TRE del mattino. MERDA!!! Il mio demone (di nuovo 😣 ) mi sveglia. Mi impone l'assoluta priorità.

Me, miserabile essere incapace persino di allacciarsi le scarpe "da solo"... Oggi è l'epifania e solo il nome dovrebbe dirci che è più Natale del Natale stesso. Un giorno dove "la qualsiasi", cioè le forze nefarie dell'oltremondo tutte, hanno cercato in ogni modo di ridurre, scolarizzare, contenere. Ora abbiamo una vecchia che rappresenta esattamente la cosa più miserabile. Per età, per genere, per intento...

"Ciucciati il calzino", dice quel personaggio che ha il compito di dirci quanto siamo patetici e inutili. Ha il compito di svilire e di riportare tutto al massimo del minimo in cui riconoscerci. Ecco però la stranezza, il "miracolo": il massimo del minimo che porta doni. Quali doni ? Poveri ? Si, no... Come sempre, non è che ciò che c'è ma ciò che manca ad avere valore...

Il mio demone mi dice che è ora di "parlare chiaro" e questo è il dono dei doni. Non roba mia, intendiamoci, come ripeto sono un mero esecutore, solo un "servo" per qualcosa e che constata di non possedere nulla e di non poter offrire per ciò proprio nulla. Ma ciò che veicolo ha valore in sé e chiunque senza sforzo lo può constatare liberamente, me compreso. Questo è il "valore", il senso (ultimo) stesso dell'atto di condividere più puro, IL dono in quanto dono. Quel "non appartenere" a prescindere. Ma di cosa sta cianciando il @GioCo e perché tante ellissi, tanto "girarci attorno" ?

Tutta la realtà che vi circonda, tutto ciò che avete attorno, vi dice non da qualche minuto ma da qualche migliaio di anni, una sola cosa: che al centro dovete mettere la Mente. Certo, lo si fa spesso per tramite della "politica della seppia" per cui può anche essere che a parole venga messo al centro il Cuore. Come il romanzo "Cuore". Ecco, immaginate di avere come avete gli occhi che vedono tutti i colori così come li vedete, ma i vostri "ragionamenti" rimangono in bianco e nero. Posso parlare di colori, usare le parole che li indicano, ma voi vedrete solo e sempre bianco e nero.

Ci vuole quel "rendersi conto" che tutto, ma proprio tutto quello che abbiamo vissuto fino pochi istanti prima era uno "svarionare" perché abbiamo messo al centro la Mente. L'organo che permette di "vedere", quell'occhio che tutto vede, è il Cuore. Non in un senso astratto ma fisico. Non c'è nessuna astrazione. E' proprio un organo, come la vista e l'udito, solo che non è la vista e nemmeno l'udito. Fa parte di un processo, di un procedere, di un meccanismo che se non usato correttamente, semplicemente porta a svarionare. Voglio dire che "svarionare" diventa non solo possibile, ma un passaggio che "accade" senza che ce ne possiamo rendere conto. Perchè "rendersi conto" non avviene con la Mente ma con il Cuore, mettendo al centro il Cuore come organo sensibile.

Tra le tante cose che riguardano la scolastica, la Mente che torna al centro come un elastico, è il campo di battaglia. Per ciò se metti al centro la Mente metti al centro la guerra (dentro di te). Poi, dato che in te c'è guerra, ciò che sta dentro, per riflesso, diventa il senso di ciò che sta fuori. La guerra inizieramo quindi a "vederla" ovunque e questo ci impone di procedere con "giudizio", quello che abbiamo perduto. Non nel senso "saggio" (quindi) ma nel senso critico e distruttivo. Avremo l'assoluta necessità di distinguere il buono dal cattivo, senza effettivamente però avere gli strumenti per poterlo fare. Come un cieco dalla nascita che non ha mai sperimentato i colori e che voglia farci la morale (imponendola con la forza) sul perché il rosso è meglio del verde. Svarionamento, surrealtà, grottesco diventano evidenza e si propagano senza freni eppure se tieni la Mente al centro, non li Vedi. Banalmente, non li Vedi. Escludi (nella Mente) tutto quello che ti permetterebbe di Vedere. Perché l'organo che fornisce Senso e Valore lo escludi pedissequamente. Ma se non possiamo renderci conto di avere messo al centro la Mente nel riflettere, perché la Mente impedisce che ci si renda conto di averla messa al centro nel riflettere, come si fa ?

Il metro è il conflitto. Il senso stesso del conflitto (interiore) è "guerra" che è "instabilità". In guerra non si può capire nulla. Si può solo "esagerare".

Fate attenzione mentre procediamo a come questo ragionamento sia "pulito", "cristallino". Quando avete letto a prescindere qualcosa di simile ? Chi vi ha concesso altrettanto ? Solo il Cuore. Non che se l'avete fa la differenza, si può averlo e non saperlo usare. Come appunto la vista, si può vedere i colori ma non saperli distinguere e quindi il raziocinio si appiattisce sulla differenza dicotomica "vero" e "falso". Questo significa che viene "semplificato il discorso" ad esempio tramite slogan, tipo quelli per il tifo da stadio ? No, semplicemente si mette al centro la Mente e la Mente ha le sue regole e le sue caratteristiche e quando si mette al Centro del Riflettere la Mente, si seguono banalmente le regole della Mente. Tutto ciò che riguarda la scolastica, riguarda l'ubbidire, il credere e il combattere. Cioé mettere al centro la Mente che poi diventa lo Svarionamento, come quello filosofico di Nietzsche che lo ha portato alla follia.

La Mente ha le sue regole che non sono quelle del Cuore. Quindi posso mettere al centro la Mente e "calcolare", cioè usare il principio del calcolo che è una misura e che occorre per fare quello che la Mente consente di fare. Cioè misurare, ordinare in senso quantitativo e matematico. Che non è banale, intendiamoci. E' un Opera molto complessa, come la strategia militare. Non è banale. Anche quella è un Opera molto complessa. Quindi non si sta banalizzando come nel romanzo "Cuore" l'Animo o la Mente. E' l'Ordine che conta e l'Ordine ci dice che se metti al centro il Cuore nel Riflettere, tutto va a posto. Vedi Chiaro. Hai la possibilità di dare il valore corretto e quindi bilanciato, perché introduci alla quantità la profondità della qualità. Vedi che il Mondo non è solo un effetto dell'efficacia, ad esempio la forza e l'agilità del Leone, ma dell'efficienza, ad esempio il fatto che il Leone occupa una nicchia ecologica precisa e che la sua esistenza è in equilibrio con l'ambiente quando l'ambiente è sano e la sua presenza quindi è solo una componente di un Ordine più vasto. Ma tu non puoi "vederlo" con la misera Mente. Non è lo strumento adatto.

Ora, il trasumanesimo è solo l'ultimo tentativo "scolastico" di tenere al centro, disperatamente mi viene da aggiungere, la Mente nel riflettere. Perché nella Mente avviene il conflitto e chi è il "nemico" che nella Mente ci obbliga a combattere anche se oltre ogni evidenza evidente non lo vogliamo e tentiamo per ciò "inutilmente con tutto noi stessi" di evitarlo ? Anche quello non è umano. Come ciò che promana dal centro che è naturalmente il Cuore. Tuttavia quello che si trova nella Mente è IL "disumano", nel senso che rimane "alieno alla cosa umana", ci spinge ad essere svarionati, mentre il Cuore rimette al centro la questione umana proprio perché Vede dall'esterno e al di sopra delle parti in conflitto rimanendo però consapevole. Rimette Ordine nell'Uomo e quindi allontana il conflitto. Fa Silenzio nella Mente. Vedere mettendo al centro il Cuore, fa Silenzio nella Mente. Mentre al contrario, mettere al centro la Mente agita il Cuore e rende inquieti.

Meccanicamente e per conseguenza senza appello e in via Ferrea.

Di nuovo, non è che la guerra, ad esempio a Gaza, cessa se tu metti al centro il Cuore nel riflettere. E' ovvio che non si tratta di questo. E' un processo che riguarda la Mente Collettiva che deve smettere di rimanere al Centro e diventare strumento. Indispensabile certamente, ma non il Centro del Riflettere. Non è lo strumento al Centro del Riflettere e se ci finisce, domina in noi e per ricaduta fuori da noi, lo svarionamento e con esso il conflitto. Domina tutto ciò che contraddice l'Opera Saggia e sensata, domina la crudeltà del "non rendersi conto", del non riuscire a Vedere quello che accade, del non riuscire a dare una semantica Ordinata. Ne hai una confusa, caotica e assurdamente dipendente dall'emozione.

Immagina di stare in un aereo che precipita in stallo. Tutta la strumentazione impazzisce, gli allarmi suonano, le spie lampeggiano come un albero di Natale, gli indicatori di volo che restituiscono i metri e le misure girano indicando tutto e niente. Mentre vivi questo caos, tutto ciò che Vedi è che precipiti. Non puoi che disperatamente tentare di recuperare un controllo, perché non ce l'hai. Pensi di averlo perché hai in mano la cloche ma non ce l'hai perché la masturbi disperatamente senza ottenere ciò che lo strumento dovrebbe consentire: guida. Stai in cabina di comando, ma non comandi un tubazzo di nulla. Ora, cosa accade nei luogi di conflitto o nel resto del pianeta dove domina la strategia della guerra ibrida asimmentica e l'estrazione di valore, financo delle terre rare ? A parte l'illusione, cosa ?!? Cosa accade nei centri di comando e di Potere se non che promana "svarionamento grottesco" in cui è promosso solo l'inutile per sostituirlo all'urgente e necessario ?

E' come se la politica del caos, cioé della seppia, sia cercata e voluta, mantenuta e protetta. Non si può "protestare" ribadendo il buon senso, non si può "disturbare il manovratore" mentre sta cercando di recupare controllo o si viene esclusi. Buttati fuori dal consesso di qualsiasi consesso. Più si procede e più la recrudescenza con cui tutto ciò si manifesta non fa che ripeterci sempre e solo la stessa identica cosa.

Non ti stai rendendo conto. Non stai mettendo al centro il Cuore. Stai usando la Mente per qualcosa che la Mente non è progettata per fare. Stai nella confusione e fuori dal controllo e questo ti rende disperato. Al punto che "il caos" diventa il tuo Dio.

Internet e il tecnoragno. Come Shelob, come i Gesuiti o gli Aschenazi al centro della rete. Nel principio rappresentano la stessa cosa, la stessa identica cosa. Che appartiene al mondo bigio, al Mondo dei Morti. Promana da lì... E' una roba morta e si vede, è evidenza evidente se la vuoi vedere. Quando hai in mano uno smartphone hai in mano roba morta, di morti, per i morti e che per ciò non può che renderti un non-morto. E' evidenza, semantica e Visiva incontrovertibile. Non c'è possibilità di errore se metti al centro il Cuore.

Questo vuol dire che dobbiamo temere la tecnolgia e bla bla bla... No, non indico l'oggetto. Tutto sto pippotto occorre per "rendersi conto". Un passaggo semplice, banale, quasi nullo. Ma che fa la differenza. Cambia tutto. Tanto che poi ti viene da dire "ma come ho fatto a non pensarci prima ?!?". Banale, perché non era roba del pensiero, non apparteneva alla Mente, non promanava da lì... Ma se non metti al centro il Cuore non te ne puoi accorgere.

Non noti che la disperazione nella lotta per estromettere il Cuore arriva a infilarti nel cervello un microchip ?!? Puro svarionamento... Puro Caos... Puro non senso collettivo... Non lo noti ? Non noti che tutto viene continuamente ridotto a una politica dicotomica "pro questo contro quello" ?

Ma chi ti fa un discorso altrettanto pulito e cristallino ? Dove lo leggi un altro discorso del genere ? "La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte..." ed è brutta. E' una strega ed è inquietante. Perché se metti al centro la Mente non puoi che vedere quello che ti allontana dalla coerenza (dentro di te).

Se la maggioranza si accorgesse, facesse quel benedetto passo del "rendersi conto" che la Mente è stata messa dalla scolastica al centro e che tutto il Mondo del Pensierio dentro di noi non fa che lottare per tenere al centro la Mente, cioè il luogo del conflitto dove il pensiero (a noi alieno) può essere installato, anche elettronicamente e non solo dalle nefarie forze dell'oltretomba, perché è il luogo ove si procede per la possessione che può tranquillamente essere una possessione tecnologica, non è obbligatorio sia per forza di una sola fonte, basta e avanza la propaganda ad esempio, allora diventerebbe automatico capire che il Cuore è il centro e che dal Cuore non promana alcuna inquietudine se si mette Ordine dentro di noi. Promana inquietudine solo se al centro abbiamo messo la Mente, cioè il Pensiero.

Ripeto, non vuol dire che sia "semplice". Non c'è nulla di semplice se non nel principio. Già solo le prime conseguenze di un indicazione come quella che qui è data sono eccezionalmente complesse. Fuori dalla portata di qualsivoglia prevedibilità e in tempi molto rapidi. Tuttavia senza quel passaggio collettivo e generalizzato "semplice" del "rendersi conto" per una massa minimia sufficiente a fare la differenza, nulla nei processi in atto andrà per chiunque nella direzione intesa e sperata. Tutto continuerà entro la politica dello specchio a dare il diametrale opposto di quanto inteso. Se intendete pace avrete guerra e se intendente riflettere avrete svarionamento. Se volete caos avrete Ordine che si imporrà con forza crescente, se volete vincere, perderete.

Ci troviamo in un punto in cui tutto è portato alle sue massime conseguenze (esagerate) e proprio per mettere il muso, come si fa con l'animale quando non vuole capire, dov'è la nostra stessa merda. Stiamo facendo quel passaggio ? Ci stiamo "rendendo conto" ? No. Si procede come nulla fosse verso il disastro garantito.

Stiamo precipitando e qualsiasi tentativo di prendere il controllo della situazione forzando le cose ci esclude. Perché nello specchio questo accade: tenti di prendere il controllo con la forza e per ciò con la forza vieni estromesso.

Rimettere al centro il Cuore significa riflettere per la prima volta in via coerente. Significa, a prescindere da quanto accade "fuori", Vedere Chiaro. Da ciò procede l'azione Saggia e in Armonia con quanto accade. Che può essere del tutto impensata e impensabile. Non è nulla di solito di inuitivo o di riscontrabile in via diretta, nulla di eclatante, nulla di "magnifico" o "sensazionale". Nulla che non stia nel miserabile più miserabile. Perché stava oltre l'attenzione, concentrata com'era dalla disperazione. Tipo morire di sete con un bicchiere d'acqua li accando e a portata di mano. Se non lo vedi, muori. Banalmente. Male pure. Hai tutta la facoltà di ottenere l'acqua, puoi averne quanta ne vuoi, puoi bere quando vuoi, il bicchiere ti sta li accanto a disposizione ma tu non lo Vedi e ti lamenti della tua Sete che ti fa stare male. Ti si dice dov'è il bicchiere, ti viene portata la manina dove si trova, ma tu concentrato come sei nel lamentarti che hai sete, la togli da lì... E ti inca%%i pure come una iena perché non vuoi "essere controllato"... Vuoi la libertà, i diritti, la volontà di fare quello che vuoi che è morire di sete. Con il bicchiere pieno lì accanto e a portata di mano.

Insulti il Creato, te la pigli con Dio, Cristo o qualsiasi cosa ti paia Santo perché hai sete e stai male e nessuno fa nulla per placare la tua sete (di giustizia). Con il bicchiere accanto. Ti basta allungare la manina e chi c'è li fuori spera che tu ti decida ad allungarla e ad afferrare sto benedetto bicchiere. Ma tu non sai cos'è un bicchiere, non sai cos'è "acqua", non sai afferrare e nemmeno bere. Però pensi di sapere e tutto non fa che dirti che il Pensiero è quello giusto. Va bene, se non fosse che non ti stai preoccupando di imparare queste cose dal momento che non credi ti servano. Vuoi spegnere la sete e basta e constati che non ci riesci.

Con il transumanesimo, con il virtuale, con la droga, in qualsiasi modo, vuoi solo spegnere la tua sete senza dover metter al centro il Cuore e imparare a dissertarti da solo.

Riuscite a confutare in qualsiasi modo quello che avete appena letto ?


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