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energia nucleare: una scelta impossibile


lino-rossi
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
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non so se è già "passato" su CDC; nel dubbio ...

http://www.fisicamente.net/SCI_SOC/index-1869.htm


Citazione
vic
 vic
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6373
 

Articolo che dice molto.

Una decisione che un governo deve prendere e' comunque quella se un paese possa permettersi di perdere competenza nel settore nucleare. L'italia sta perdendo il treno delle reazioni nucleari a bassa energia. Quelle che avvengono in situazioni particolari nella materia condensata. Non sono per ora tecnologie ingegnerizzate per produrre energia, ma potrebbero divenirlo ben presto. Il fatto e' che rischiano di essere tecnologie piuttosto semplici e quasi casalinghe, quindi adeguate per un sistema distribuito di produzione energetica. Il che potrebbe essere in palese conflitto con troppi interessi. Tocca allo stato incentivare la ricerca pura ed applicata in questa direzione. Certo e' che senza persone sufficientemente formate sara' ben difficile capirne qualcosa.

Un altro tema che tange la questione nucleare e' un tema non piu' di moda ma che era nell'aria qualche decennio fa'. Si tratta della tecnologia nucleare quasi tradizionale basata sul ciclo del torio. Sarebbe un settore su cui l'Italia potrebbe lanciarsi, acquisendo un know how pressoche' unico al mondo. I reattori al torio sono del tutto staccati dalla filiera militare in quanto con il torio non si possono realizzare bombe tradizionali. Inoltre il torio e' un elemento relativamente diffuso nella crosta terrestre, molto di piu' dell'uranio. Il problema dell'esaurimento delle scorte non si porrebbe.

Trovo strano che si sia lasciato cadere il tema. Le spiegazioni possibili potrebbero essere di diversi tipi: o l'idea non e' realizzabile, oppure troppo costosa, oppure interessa troppo poco gli ambienti nucleari in quanto non vi sono agganci di tipo militare.

Detto cio', indirizzarsi verso fonti meno problematiche e' cosa astuta e, visti i rischi del nucleare, forse anche conveniente. Bisogna pero' ampliare il ventaglio del concetto di energia alternativa, tirando in ballo anche tecnologie per ora di competenza solo degli ambiti militari oppure di brevetti finiti nel dimenticatoio per evitare collusioni con le forze di mercato dominanti.


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