Sono in Italia da tre giorni e mi fermerò altri due, sono per sbrigare qualche pratica, in una città del nord est dove possiedo una casa.
Stasera ho incontrato qualche conoscente, ho mangiato qualcosa, poi mi sono avviato verso un viale, solitamente affollato, per un gelato.
Era tardi, poche persone ai tavoli e sono stato colpito dalla figura di un ragazzo estremamente magro e altissimo, maglione e pantaloni che, senza dare nell'occhio, sbirciava nei cassonetti.
Cerco in tasca qualche euro, lo seguo e quando lo raggiungo gli faccio un gesto, abbasso lo sguardo e gli metto in mano le monete.
Il problema nasce perché, per un attimo, incrocio i suoi occhi. Uno sguardo pulito, sorpreso.
Mi sono incamminato verso casa con il rammarico di non avergli dato una banconota.
La città pullula di questuanti organizzati. Che mondo difficile da leggere!
Scusate lo sfogo.
Mi ricorda un viaggio fatto molti anni fa a Sri Lanka. La guida mi dice di non fare mai l'elemosina ai bambini, perchè non vuole che acquisiscano la mentalità dell'accattonaggio: devono lavorare e cercare di sfamarsi in altri modi. Mi dice invece di guardare tra chi l'elemosina proprio non la cerca, e lì si trovano le persone che bisogna aiutare. Sono vecchi, invalidi o semplicemente sfortunati. E non te lo dicono, anzi tentano di nasconderlo. C'era un vecchio che si muoveva appena, con due grossissimi occhiali da vista. Gli allungo una banconota. Credo che lo sguardo fosse identico a quello che hai visto tu.