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FMB - Magna Grecia


Tao
 Tao
Illustrious Member
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La UE chiede alla Grecia di tagliare gli stipendi nominali dei dipendenti statali (1).
Che conseguenze se qualcuno “ordinasse” un simile provvedimento all'Italia?

Il totale dei dipendenti pubblici nella penisola è di oltre 3.200.000 unità (3.213.521 nel 2003 secondo la ragioneria dello stato, 3.108.803 nel 2002 secondo un’elaborazione del dipartimento della funzione pubblica su base OCSE/PUMA.
Ma come sono distribuiti sul territorio nazionale?
Da qui parte la “disinformazia” dei giornali “mainstream”.

Trovo sul Corriere della Sera “Il fatto che i dipendenti della pubblica amministrazione siano più numerosi nel Lazio è scontato. Pesa ovviamente il ruolo di capitale della città di Roma, dove hanno sede tutti i ministeri. Ma la seconda regione italiana dove i dipendenti pubblici sono più numerosi è la Lombardia, base elettorale della Lega Nord, il partito più contrario a concedere generosi aumenti ai lavoratori di quel settore”. E ancora “il pubblico impiego conta in Lombardia su 412.935 lavoratori, appena 492 meno del Lazio” (2).
Questo pezzo di merda del Corriere evita accuratamente di calcolare il fatto che la Lombardia ha il DOPPIO degli abitanti del Lazio. E gli stranieri residenti, il TRIPLO.

Più onestamente la CGIA di Mestre ci informa che “al Nord ci sono 1.339.953 unita' (50 ogni 1000 cittadini), al Sud 1.234.687 (59 ogni 1000 abitanti). E' il Lazio la regione con il piu' alto numero di statali ogni 1.000 abitanti (76,6), la Lombardia quella con il piu' basso (43,6)” (3).
Esempio di grossolane bugie con le quali avremo sempre più a che fare in questa italia terminale.

E come vanno gli stipendi statali nel Lazio?
A gonfie vele. Per loro non esiste crisi, tempesta finanziaria o “default” di sorta.
Il quirinale ci costa 241 milioni di euro (più dell’Eliseo, più di Buckingham Palace, molto più della Casa Bianca). I costi per pagare le pensioni dei commessi del parlamento fra il 2007 e il 2009 sono passati da 77,8 a quasi 90 milioni, con un aumento del 14,3%. Nel 2009, sempre la spesa per le sole pensioni ”dirette” dei commessi ha probabilmente sfiatato gli 80 milioni. Cifra che divisa per 598 dipendenti pensionati fa, tenetevi forte, 133.695 euro ciascuno. Quindici volte e mezzo l’importo di una pensione media Inps.

Eliminare TUTTE le assemblee provinciali, come pretenderebbero i finti rivoluzionari, comporterebbe un mero risparmio annuale di 60 milioni di euro.
Esistono poi 650mila auto blu con un valore medio per auto di 60.000 euro (3,9 MILIARDI di euro all'anno) senza contare gli autisti, le scorte, le spese per benzina, autolavaggi, in maggioranza da Roma in giù.

Le statistiche fornite ufficialmente sono comunque “edulcorate”. Quando dicono che Isernia, per dire, è la città con meno criminalità. Ma quanti abitanti e quanta complessità sociale ci sono a Isernia? Oppure quando affermano che gli immigrati sono meglio integrati in Sardegna, senza menzionare che gli stranieri nell’isola sono, su popolazione, circa UN DECIMO di quelli che ci sono nelle regioni padane. Facile “integrare” se praticamente gli extracomunitari non esistono.

L’agenzia delle entrate, bontà sua, ci fa sapere che solo il 3 per mille dei contribuenti dichiara oltre 150mila euro annuali. E sono soprattutto lavoratori dipendenti e pensionati (4).
Omesso di specificare che questi “dipendenti e pensionati” sono in gran parte statali perché difficilmente qualcuno, escludendo dirigenti di banche e multinazionali, percepisce cifre simili dal comparto privato. Da rilevare pure che le retribuzioni pubbliche aumentano SEMPRE più dell’inflazione programmata e reale (5).

Quando si parla di riforma delle pensioni, si nomina l’INPS e mai gli enti previdenziali dei dipendenti pubblici. Vietato chiedere sacrifici a ministeriali, parlamentari, magistrati, prefetti, questori, segretari comunali, dipendenti Rai, diplomatici, generali delle forze armate, amministratori di Alitalia, Coni, Poste, Ferrovie a quant’altro.

Gli statali in Padania, in certi settori, provengono in massa dalle regioni centromeridionali.
Anche i rappresentanti dei cittadini.
Ricordate Debora Serracchiani?
La romanissima esponente del PD fu dai media “pompata” a livello di popstar come “avvocato friulano”, al tempo delle “europee”. Da quando è stata mandata a Strasburgo l’avete più sentita?
Lei si becca 20mila euro mensili garantiti mentre i giovani laureati del Friuli devono arrabattarsi per guadagnare 800 euro da precari.

I concorsi pubblici sono truccati per farli vincere ai meridionali e poi catapultarli al Nord a fare da “satrapi” di stampo alessandrino: presidi, prefetti, sovraintendenti, amministratori Asl.
Ai sudisti fanno fare i magistrati, in America hanno i giudici neri e donna. Così i “poteri forti” li tengono meglio al guinzaglio.
Tutta gente che va in pensione al 100% dell’ultimo stipendio cioè 3mila-5mila-7mila, anche 10mila euro NETTI mensili.
Ma sapete dov'è l’ironia? Che i peggio retribuiti sono infermieri, insegnanti, poliziotti, soccorritori, coloro che “sul campo” si prendono le maggiori responsabilità al servizio dei cittadini.

Immaginate quanti denari spendiamo per combattere quei “mulini a vento” che sono mafia, camorra e ndrangheta.
Perché queste organizzazioni non esistono!
La “mafia” è solo che a certi terroni fotte un cazzo delle leggi italiane. Non c’è differenza concettuale né sostanziale tra Riina, Provenzano, i casalesi con i “bravi” falsi braccianti, falsi invalidi, falsi dentisti, falsi finanzieri che truffano vecchiette. Non esiste un “gene” del “latitante” o del “pregiudicato”.
Se la ndrangheta inonda l’Europa con la droga è perché a Roma invece di potenziare Malpensa preferirono il porto di Gioia Tauro, facendolo divenire principale portale d’ingresso degli stupefacenti nel vecchio continente.

Parrebbe impossibile ma c’è chi sta perfino meglio dei dipendenti delle direzioni capitoline.
Alla regione siciliana ogni sudordinato intasca 42 mila euro, più 40% sullo stipendio medio di uno statale che a sua volta è il 40% più alto di un dipendente privato di pari grado (6).
In quattro anni paghe aumentate del 38%. Direttori a riposo con 5.300 euro al mese. I “regionali” hanno diritto a 35 mila giornate di permessi: come se in 150 non andassero mai in ufficio
Oltre al proprio personale, la regione paga (33 milioni) gli addetti delle scuole materne e 6.700 forestali.
La Sicilia ha un deficit annuale di decine di miliardi di euro prontamente ripianati con le tasse riscosse dai pensionati padani che dopo 40 anni di versamenti spesso non arrivano a 1000 euro.

A Sud i soldi, chissà perché, sono sempre “dovuti” nonostante la criminalità e illegalità diffuse, le frodi continue al SSN, INPS, UE sotto gli occhi di tutti. In Padania invece dove si pagano imposte esose, canone tv e le “marchette” previdenziali niente è garantito. Qui s’impongono sempre più pesanti ticket allo scopo di ripianare le ruberie e gli sprechi sanitari generati altrove.
E’ la “meritocrazia” baby!

Intanto il “sistema paese” è impegnato in uno sforzo senza precedenti per calunniare e demonizzare Milano, unica realtà metropolitana italiota che per il complesso finanziario-industriale abbia una (seppur) vaga rassomiglianza con Parigi, Londra o Francofone. O forse ritengono che Casoria, patria della Noemi, possa competere con la conurbazione Tokyo - Yokohama, Rosarno misurarsi con le zone di espansione cinesi di Shanghai e Shenzhen?

Per questo è impensabile che si realizzi il FEDERALISMO FISCALE perché il bilancio dello stato è troppo “etnicamente” spostato verso il centro sud.
La “Magna Grecia” è un’immensa macchina costruita per rubare soldi ai ci
ttadini onesti, anche laziali e meridionali beninteso. Un “magna magna” galattico artatamente piazzato dietro il paravento della “costituzione”.

Le grandi aziende straniere non abituate al sistema dell’elusione/evasione, schiacciate dalla pressione fiscale al 65%, stanno rapidamente mollando gli ormeggi, lasciando la penisola.
Dappertutto gli operai salgono sui tetti delle fabbriche implorando per non perdere i miseri mille euro mensili, minacciando gesti inconsulti.
E’ la cupa disperazione dei lavoratori ad “unire il paese”. Solamente.

A proposito di “disinformazia”, l’arte della manipolazione dell’informazione.
Continuano a blaterare che bisogna tagliare le pensioni perché ci sarebbe l’“invecchiamento della popolazione”.
Ma scusate. Su 5 milioni di immigrati regolari almeno 4 milioni è costituito da giovani e giovanissimi. Quindi la distribuzione ponderale delle fasce d’età nella popolazione NON si sta spostando verso la terza età. Eppoi, non ci hanno sempre detto che gli extracomunitari pagano le pensioni dei nostri anziani?
Come vedete ogni notizia è un’illusione ottica, un gioco di prestigio dialettico.
L’italia tutta è, in verità, un’enorme montatura atta a FREGARVI i soldi e TOGLIERVI diritti. Proprio a voi “fieri di essere italiani”.

Se le autorità internazionali richiedessero decurtare gli stipendi ai dipendenti statali ci troveremmo di fronte all’estremo paradosso che a soffrirne di meno sarebbero i cittadini padani.
Bizzarra possibilità, che dite?
Bruxelles chiederà all’italia di diminuire gli stipendi pubblici, Roma Ladrona taglierà salari e liquidazioni degli operai. Ancora una volta.
Il caro prezzo di non avere saputo fare la SECESSIONE.

F. Maurizio Blondet
Fonte: http://falsoblondet.blogspot.com/
Link: http://falsoblondet.blogspot.com/2010/02/magna-grecia.html
8.02.2010

1 )
http://borsaitaliana.it.reuters.com/article/businessNews/idITMIE60T00D20100130
2 ) http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/30/MAPPA_DEI_DIPENDENTI_PUBBLICI_co_9_050330031.shtml
3 ) http://www.wuz.it/news/28161/sud-statali-mille.html
http://www.eltrononline.info/2008/01/26/dipendenti-pubblici-basta-falsita/
4 ) http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=89589&sez=HOME_NOSTRISOLDI
5 ) http://www.polisblog.it/post/4564/salari-in-italia-nel-pubblico-aumenti-del-47
6 ) http://forum.fuoriditesta.it/attualita-politica-economia/101847-dipendenti-pubblici-in-sicilia-che-felicita.html


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