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Franceschetti - Alcune precisazioni


Tao
 Tao
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Alcune precisazioni in merito all'articolo sulla questione ebraica

A seguito dell'articolo sulla questione ebraica ( http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=7819&mode=thread&order=0&thold=0 ), come era prevedibile, sono seguite diverse critiche.

Si va dalle accuse di essere filo-nazista, a quelle di essere filo-ebraico, ma non mancano anche, su ComeDonChisciotte, critiche più fantasiose del tipo "Paolo si è innamorato di un'ebrea" o quella di chi mi ha rimproverato di non aver fatto cenno all'origine aliena degli ebrei.

Scrivo due righe per precisare il mio pensiero perché alcuni fraintedimenti - specie quelli in malafede e fatti apposta per creare confusione - li voglio assolutamente evitare, facendo chiarezza sul mio rapporto con l'editore Effedieffe, e chiarendo, in sintesi, la mia posizione sulla questione ebraica, che non è né filoebraica né filocattolica, né filomassonica, nè filobuddista, filoalcunché.

Iniziamo dal primo equivoco, il riferimento ai colloqui avuti con l'editore di Effedieffe, Fabio De Fina, e Maurizio Blondet.

Prima precisazione. Con queste persone abbiamo da qualche tempo una frequentazione abituale. Solange ha stretto quello che è un vero e proprio rapporto di amicizia. E anche io li frequento abbastanza spesso, da poter dire che c'è un rapporto (almeno da parte mia) anche di affetto, e non di semplice conoscenza, specie per i modi carini e affettuosi che hanno.

Ciò non toglie che, come è normale, su alcune questioni siamo abbastanaza divisi e spesso ci prendiamo reciprocamente in giro, io chiedendo a Fabio quando è che mi pubblica il Canone Buddista, e lui dicendo che prima o poi mi convertirà al Cristianesimo.

Seconda precisazione. Con Effedieffe Solange ha talvolta un rapporto di collaborazione, e non escludo che succeda anche per me in futuro.

Abbiamo infatti in comune con l'editore Effedieffe diverse cose, prime tra tutte lo spirito di ricerca su alcune questioni, e la voglia di impegnarci per un mondo migliore.

Non a caso alcuni tra i libri più interessanti che ho letto sono proprio di Effedieffe o comunque sono distribuiti e venduti dalla sua casa editrice (il libro di Epiphanius "Massoneria e sette segrete", quello di Savino sull'omicidio rituale ebraico, e quello su Maria Maddalena e la dea dell'ombra, ad esempio),

Il fatto di partire da premesse comuni, non significa che anche le conclusioni (o tutte le premesse) debbano essere comuni.

Per farmi capire bene ed evitare equivoci voglio fare un parellelo. Dissento anche in modo netto su alcune cose scritte da Solange in questo sito (come il suo articolo sulla scuola, ove secondo lei occorrerebbe migliorarla studiando la retorica e la logica, idea assurda che deve probabilmente aver partorito in uno di quei giorni in cui vede tutto di traverso e sarebbe capace di sostenere che Giuliano Ferrara è magro, simpatico ed equilibrato). Sono diviso talvolta da Solange anche per quanto riguarda i fini del mio agire, e i metodi (perlomeno alcuni).

Tuttavia abbiamo senz'altro un fine comune, quello di volere un mondo migliore e di lavorare per questo, ed è questo che mi fa appoggiare il suo lavoro e che (credo) fa lavorare Solange con me.

Analogo parallelo vale per Effedieffe, ove ci accomuna la volontà di un mondo migliore, anche se fini e metodi sono talvolta diversi.

E talvolta, come dimostra il lavoro fatto da me e Solange in questi anni, la diversità di fini e di metodi può essere una ricchezza, anzichè un problema, perchè se era per me, con i miei soli metodi, non avrei scoperto quasi nulla di ciò che abbiamo portato alla luce fino ad oggi.

Prendere le distanze da una persona su alcuni punti, insomma, non sempre significa prendere le distanze su tutto, ma talvolta significa cercare di avvicinarsi su un punto che si ritiene fondamentale.

Il mio accenno ad Effedieffe era in realtà una provocazione, ben sapendo che prima o poi l'editore avrebbe letto il mio articolo, e ci saremmo trovati nuovamente a cena a parlarne. Ed è una provocazione che è dovuta al particolare indirizzo del sito effedieffe, per cui auspico che loro, anche più di altri, si occupino in futuro del tema.

Era inoltre una provocazione volta a sottolineare un aspetto della questione ebraica di fondamentale importanza.

Quello degli omicidi rituali contemporanei, infatti, ritengo sia uno dei problemi più gravi che abbiamo. Beninteso... è più grave scatenare una guerra come quella in Iraq che ha fatto oltre un milione e mezzo di morti, o una guerra come quella in Vietnam, perché il numero di vittime è superiore e i disastri collaterali anche. Ma il fenomeno dell'omicidio rituale contemporaneo è di fondamentale importanza per capire che viviamo in una vera e propria Matrix, o un Truman Show se si preferisce, dove il potere uccide chi gli pare, dando poi la colpa a gente che c'entra poco o nulla nella vicenda, e per giunta dando pure un rilievo mediatico a tutta la storia.

Ecco perché cerco di sensibilizzare varie persone su questa tematica che ritengo fondamentale, anche con provocazioni esplicite come quella di inserire una citazione esplicita nell'articolo.

Vado quindi a precisare il significato del mio articolo.

Non è un attacco alla Chiesa cattolica. Se è un attacco, lo è solo nella misura in cui ho attaccato anche la massoneria, e l'élite ebraica.

Non è un articolo a favore degli ebrei. Al contrario, chi legge attentamente, noterà che ho detto delle cose anche più gravi di quelle che vengono dette normalmente dalla propaganda antisemita. Non mi risulta infatti che qualcuno (al di fuori della Carlizzi, di Cosco, e di Pamio, in passato) avessero mai accostato il problema degli omicidi contemporanei all'ebraismo e alla cultura ebraica. E questo è un aspetto del problema di una gravità tale, che quando le persone ne prendono coscienza rimangono scioccate.

La mia posizione sulla questione ebraica è da una parte più grave di quella della maggioranza degli "antisemiti", che non si accorgono degli omicidi rituali attuali, e non si accorgono che la cultura ebraica pervade tutto.

La mia posizione è però anche diversa, perchè non ritengo che la colpa sia degli ebrei (neanche della minoranza al potere); attribuisco invece la responsabilità di questa situazione a tutte le forze in gioco, compresi i cittadini normali.

Compreso me fino a qualche tempo fa, quando non mi rendevo conto di nulla, e compreso, forse, anche il me stesso di adesso, per gli errori che continuo involontariamente a fare.

Riconosco che, nella lotta di potere che c'è stata nei secoli, se oggi non avessimo questa élite, ne avremmo un'altra, quindi dare la colpa ad una sola parte è limitato e non porta a nulla, se non a creare confusione.

Guardando al presente, invece, la responsabilità va riconosciuta in ciascuno di noi.

Il mio pensiero è che il cambiamento riguardo ai problemi di cui trattiamo nel blog, venga da una presa di coscienza di tutte le persone in buona fede, siano esse massoni, cattolici, musulmani, atei, politici, o altro ancora.

Il miglioramento deve venire partendo dal basso, e dall'interno di queste organizzazioni e/o categorie, salvando il meglio della Chiesa cattolica, della massoneria, dell'islam, nel rispetto di tutti.

Finché i massoni continueranno a vedere i mali della Chiesa e non riconosceranno quelli della propria organizzazione, finché i cattolici considereranno sempre "attacchi alla Chiesa" sollevare le questioni della pedofilia, dello IOR, e qualsiasi altra critica presente o passata a questa istituzione, finché si dividerà il mondo in ricchi e poveri, fascisti e comunisti, africani ed europei, il mondo resterà come è.

La p
ace ad ogni costo e senza condizioni, sia in noi sia verso gli altri, credo sia la soluzione.

Inoltre credo che il cambiamento verrà anche quando io riuscirò ad apportare certi cambiamenti al mio comportamento o ai miei pensieri (cambiamenti su cui non mi soffermo, per evitare che questa parte del post venga derisa o strumentalizzata), perchè ho una lunga serie di aspetti che, finchè non cambieranno anche in me, non credo che mi potrò definire "evoluto".

E proprio per questo non posso accusare gli altri, siano essi ebrei, africani cattolici o musulmani, di essere come sono.

Poscritto.

Forse il sunto migliore del mio pensiero può venire da un colloquio che tempo fa ebbi con la figlia dodicenne di una mia amica, la quale, mirabilmente, a seguito di una serie di domande, ha sintetizzato le mie idee meglio di chiunque altro.

"La mamma mi ha raccontato che fai proprio una vita di merda. I tuoi colleghi ti sbattono fuori dallo studio, i tuoi genitori non ti parlano, ora vai in moto e ti sabotano la moto...".

"Non è proprio vero che faccio una vita di merda. Pensa come stanno quelli che vivono in Iraq sotto le bombe, o gli africani che vendono borse ai lati della strada, sotto la neve. Sono sempre più fortunato io, non credi?".

"Ma anche la guerra è voluta dalla massoneria?"

"Eh sì".

"Ma allora i soldati sono tutti massoni?"

"No, quelli no, solo quelli che comandano. I soldati sono spesso solo stupidi, oppure non avevano altra scelta, oppure erano troppo giovani per capire".

"Ma i tuoi genitori e i tuoi colleghi di studio sono massoni? Sarà mica che la moto te l'hanno sabotata loro?"

"No, loro non c'entrano. Loro non mi hanno sabotato la moto. Anche loro sono solo stupidi, ma non sono cattivi e non ce l'hanno con me".

ì"Ho capito. Allora per fare andare meglio il mondo forse bisognerebbe eliminare gli stupidi, non la massoneria".

Paolo Franceschetti
Fonte: http://paolofranceschetti.blogspot.com
Link: http://paolofranceschetti.blogspot.com/2011/01/alcune-precisazioni-in-merito.html
3.01.2011


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