Franco Berardi Bifo - Mi vergogno e chiedo scusa

Non ci sono molte cose delle quali mi vergogno, della mia vita passata. Qualcuna sì, ma poche. Però ce n’è una che negli ultimi tempi è diventata una vergogna gigantesca. Non che mi impedisca di dormire la notte, in verità (credo che non ci riuscirebbe neppure la bomba nucleare). Però mi perseguita come uno schizzo di merda sulla camicia.

Nel 2013 dopo aver ascoltato un tizio dalla voce stridula che in un comizio prometteva il salario di cittadinanza, ho votato per il movimento cinque stelle. Mi è sempre stato un po’ sul cazzo quell’idiota presuntuoso, ma quando la Rai lo aveva cacciato per alcune battute irriverenti avevo messo da parte la mia naturale antipatia e avevo preso a rispettarlo come persona perseguitata dal potere.

Non ho mai creduto nel castello di stronzate confezionate dal signor Casaleggio, che nel 2010 diceva cose da apologeta ritardatario della rete che per me già erano vecchie nel 1995.

Di rete me ne occupo da quando Casaleggio e Grillo andavano all’asilo, e ho capito che la democrazia elettronica è una sciocchezza quando Microsoft lanciò Explorer. Ma non ho votato M5S per ragioni ideologiche. Pensai che fosse una pietra da scagliare contro il dominio della finanza che stava distruggendo l’Unione europea. Abbattere la dittatura della troika per salvare l’Unione europea è l’idea che mi fece votare per Grillo.

Amici più intelligenti di me me lo dissero subito: ad esempio quei pignoli wu ming mi trattarono da cretino. Avevano ragione e ora debbo scusarmi pubblicamente.

Le cialtronate di Grillo sono apparse alla luce del sole subito dopo la clamorosa affermazione elettorale del 2013, e si sono intensificate fino a farmi venire il voltastomaco.

L’alleanza coi razzisti inglesi dell’UKIP mi ha fatto perdere l’appetito per una settimana, non volevo uscire di casa per il timore che qualche persona decente mi sputasse in faccia sapendo che avevo votato per gente così. Avrei lasciato colare lo sputo lungo la guancia non potendo negare di averlo meritato.

Poi è arrivata la giravolta: il grande stratega di Genova ha lasciato i razzisti dell’UKIP per appoggiare un partito liberal finanziario, poi è stato messo alla porta come si fa con gli impostori, ed è ritornato dall’immondo Farage chiedendogli perdono, e Nigel, che è un gran signore ha risposto che si perdonano i tradimenti se il coniuge che tradisce accetta tutte le condizioni. Posso essere fiero di avere votato per gente così raffinata?

Posso essere fiero di avere votato per una lista in cui c’è un giovanotto di nome Di Battista per il quale i migranti possono anche annegare?

Della signora Raggi non so molto. Quello che mi colpisce è il fatto che ha solamente amici fascisti e mascalzoni. Naturalmente sono fatti suoi, ma come mai quello stridulo Grillo che stabilisce regole ferree per i suoi subordinati non ha pensato di fare una regola che dice semplicemente: chi ha lavorato al servizio di Cesare Previti è pregato di stare alla larga?

Negli ultimi giorni il capo indiscutibile ha dichiarato che ci vogliono statisti forti per governare (ma come? non c’era la democrazia diretta?), e ha indicato in Putin e Trump i garanti della pace perpetua a venire.
A questo punto mi corre l’obbligo di chiedere scusa, come sto facendo. Mi corre, mi corre, mi corre.
Chiedo scusa per aver votato una lista di fascistoidi privi di dignità.
Chiuso l’argomento.

Chiuso? Non proprio.Possiamo almeno sperare che dopo la figuraccia invereconda agli occhi d’Europa e dopo la performance della signora sindaca romana sia inevitabile il declino della forza politica grillista?

Mi dispiace, non è così.
Se credete che Grillo perda seguito solo perché tutti ora possono vedere quanto sia cialtrone, allora non avete capito la lezione del trumpismo vincente.
Chi ha votato Trump non lo ha fatto perché pensava che costui sia una brava persona, rispettosa delle leggi, bravo imprenditore e buon patriota. Chi lo ha votato lo ha comprensibilmente fatto per vendicarsi. Vendicarsi contro la sinistra asservita ai programmi del ceto finanziario globale, la sinistra che ha tradito i lavoratori privatizzando e deregolando più di quanto la destra abbia mai potuto fare.
E’ la sinistra di governo che ha aperto la porta ai fascisti e ai ciarlatani. E’ la sinistra che dobbiamo ringraziare se l’Europa si disintegra.
Trump insulta una donna, un disabile, un militare americano morto ma musulmano, un eroe di guerra ferito dai vietcong? Bene, io voto per lui.
Trump ha evaso le tasse da sempre, ha fatto lavorare immigrati e non li ha pagati? Bene, è la ragione per cui voto per lui.
Trump è un uomo del Ku Klux Klan, un assassino potenziale, un ignorante spaventoso? Bene, assomiglia a me e lo voto.
Anche io ho votato Grillo per odio contro la sinistra che ci ha venduti, che ha tradito sistematicamente i lavoratori, e che ci ha preso il voto per poi portarlo in dono alla signora Thatcher e a Sergio Marchionne. Come non capirmi?
Un po’ mi vergogno, come vi ho già detto, però non negatelo: avevo anche io le mie ragioni.

Franco Berardi Bifo
Fonte: www.facebook.com
Link; https://www.facebook.com/franberardi/posts/10212163297892756
27.01.2017