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Gli Usa affondano!


Tao
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Marcello De Cecco su Affari & Finanza di Repubblica di Lunedì 10 Marzo compie una disamina dell’attuale situazione finanziaria internazionale cercando di spiegare le ragioni della crisi che sta attanagliando la maggior parte dei paesi industrializzati. Secondo l’economista i mercati delle materie prime e delle valute sono ormai dominati dalla speculazione, le migliaia di hedge fund ed anche di normali fondi di investimento che esistono e devono offrire risultati positivi ai loro investitori, dopo aver subito batoste anche pesanti dai mercati immobiliari e da quelli dei derivati finanziari e assicurativi, si sono decisamente e massicciamente spostati sulle merci e sulle valute, i cui mercati dunque si trovano ora ad essere letteralmente inondati da ingenti risorse finanziarie; questa quindi sarebbe la causa principale dell’aumento spropositato dei relativi prezzi.

I fondi pensione ad esempio, dovendo far fronte a necessità sempre crescenti di uscite finanziarie, per l’invecchiamento dei propri aderenti, sono costretti a cercare incrementi di valore veloci e corposi, senza badare troppo al rischio che gli investimenti possono presentare. De Cecco ci dà uno spunto per mettere in risalto il vero obbiettivo che il mondo economico, finanziario, nonché sindacale (confederale) e politico hanno perseguito e continuano a perseguire nel convincere i lavoratori dipendenti ad aderire ai fondi pensione.

Ora per (loro) fortuna una percentuale comunque significativa di questi sembra non abbia, allo stato attuale delle cose, ancora abboccato alle fandonie propagandate da moti loschi “figuri” sempre pronti a parlare della necessaria modernizzazione che bisogna perseguire ad ogni costo, pena il sicuro peggioramento delle condizioni generali di vita. Ma ciò che più irrita è fuor di dubbio l’atteggiamento del sindacato, soprattutto confederale, che si è letteralmente speso al fine della miglior riuscita del suddetto tranello; ma siccome l’inconsistenza ed incapacità dei suoi dirigenti è cosa da far letteralmente rabbrividire, mi sovviene il dubbio che effettivamente questi non sono, per la maggior parte, ancora coscienti della reale portata della questione ed in qualche maniera c’è ancora in loro una percentuale di buona fede non proprio trascurabile.

Il leit motiv della propaganda è che aderendo ai fondi pensione si liberano risorse di cui le imprese possono usufruire comunque al fine di potenziare il proprio livello competitivo generale con conseguenti ricadute positive sull’intera società, ciò però senza considerare minimamente gli attuali assetti di potere sia nazionali che internazionali e di come quindi i rapporti inter-capitalistici si vanno riconfigurando. Perché è proprio qui il nocciolo della questione, non esiste il libero mercato con le sue sicure facoltà positive ma esistono gruppi sociali che interagiscono (confliggendo) fra di loro all’interno della formazione sociale particolare, la quale a sua volta si trova “immersa” nella formazione sociale mondiale (potremmo dire che la situazione socio-economica, cosicché come quella politica di una particolare “parte” o “porzione” sia surdeterminata da quella globale); siamo entrati in una fase fortemente dinamica (ciò anche in virtù di una caratteristica secondo me intrinseca dell’organizzazione sociale capitalistica che si estende non solo spazialmente e geograficamente, ma anche in profondità, innovando a velocità sempre più sostenuta le proprie risorse scientifiche, tecnologiche e sociali) la quale vede nuovi protagonisti (potenze) sul “palcoscenico” mondiale con il chiaro intento di superare la propria marginalità (venendosi così a delineare il cosiddetto policentrismo lagrassiano), ma tutto questo comporta chiaramente l’infittirsi e l’aumento del livello di complessità delle relazioni a qualsiasi livello, e non solo al livello mercantile che è quello che più facilmente si mostra alla nostra vista. Quindi la liberazione, con conseguente immissione nei mercati finanziari, di capitali che lo sviluppo dei fondi pensione comporta, nell’attuale fase, è molto più probabile che abbia come effetto preponderante il rafforzamento del potere e relativa influenza degli apparati finanziari, piuttosto che un’espansione della produzione e della produttività d’impresa; ciò è molto più vero in paesi come l’Italia, la cui classe politica dirigente non riesce e non vuole in termini decisionali, assumere un ruolo guida nella politica economica con la conseguenza che la “finanziarizzazione” del capitale comporta una divaricazione sempre crescente tra le esigenze più “sane” e specifiche delle attività produttive (quali appunto una continua crescita della produttività non basata esclusivamente sulla compressione dei salari e dei diritti e più in generale dei costi, ma su investimenti di lungo respiro finalizzati principalmente a costanti e progressivi innovazioni di processo e prodotto con conseguenti ricadute positive su sviluppo ed occupazione) e quelle più prettamente di carattere finanziario (essendo queste ultime improntate al raggiungimento di saggi di profitto elevati ed in un arco temporale piuttosto breve, intendendo con saggio di profitto la quantità di profitto in rapporto al capitale investito).

Ma tornando a De Cecco, egli prosegue scrivendo che per le merci prevale nettamente la speculazione al rialzo in quanto ancora forti sono le aspettative di crescita dei paesi emergenti, soprattutto la Cina, alimentando la convinzione che tali paesi potranno così continuare ad aumentare i propri consumi di beni primari per svariati anni ancora; la stessa Cina d’altro canto, esercita oramai un influsso notevole su una gran quantità di prodotti manufatti dei quali è diventata il primo produttore mondiale. Per quanto riguarda le valute invece, i relativi mercati sono dominati dalle quotazioni di quelle principali, in particolare da quello che accade al Dollaro ed all’Euro, e subito dopo da come si comportano lo Yuan cinese e lo Yen giapponese. Ma poiché il Dollaro fluttua liberamente sui mercati, il comportamento fortemente espansivo della Fed si ripercuote immediatamente sul cambio dell’Euro, altra unica importante valuta a fluttuare liberamente. «La banca centrale europea, − prosegue De Cecco − non si sa quanto saggiamente, ritiene che il sistema finanziario europeo non sia talmente fragile da richiedere la stessa cura che la Fed sta impartendo a quello americano, a base di continui e corposi ribassi dei tassi di interesse.» Essa è preoccupata principalmente di contenere l’inflazione, ma questo comporta il continuo aumento del cambio Euro/Dollaro e la prevedibilità di tale tendenza induce l’ulteriore rivalutazione dell’Euro, invitando la speculazione al rialzo, che pensa di non avere nulla da temere per i prossimi mesi. Le autorità cinesi e giapponesi invece sono fortemente decise ad intervenire per evitare che le loro valute si apprezzino eccessivamente, dato che puntano principalmente a rafforzare le esportazioni più che ad espandere i consumi interni. D’altro canto l’impennata del prezzo del petrolio ha messo a disposizione dei paesi produttori una massa tale di dollari che il loro impiego fornirà altra “benzina” alla speculazione, e provocherà nuovi acquisti di azioni di banche ed attività industriali e commerciali da parte dei fondi sovrani di tali paesi (in realtà qui l’autore non cita i fondi sovrani cinesi, anch’essi protagonisti in questi ultimi tempi di diverse acquisizioni negli USA; la Cina sembra essere attualmente il paese al mondo con le più alte riserve di dollari grazie al continuo aumento dell’esportazione dei propri prodotti verso i mercati statunitensi). «A partire dalla fine del sistema dei cambi fissi − continua ancora il nostro autore − nel 1971, il cambio del dollaro è passato attraverso cinque fasi, di durata ed intensità piuttosto varia. I ribassi si sono alternati ai rialzi, ma finora ciascun massimo e ciascun minimo è stato inferiore a que
llo precedente. Nel 2002 il dollaro, ad esempio, era tornato al livello di prima della fine del sistema di Bretton Woods. Poi però è iniziato il nuovo declino, che dura tuttora, e che ha finora raggiunto il ribasso massimo proprio in questi giorni.» Qui è bene sottolineare come le politiche monetarie perseguite dalle autorità americane in totale accordo con le più potenti istituzioni finanziarie di quel paese, hanno avuto in ogni caso pesantissime ripercussioni a livello mondiale. Ad esempio il predecessore di Greenspan, Volcker, il quale rimase in carica dal 1979 al 1986 perseguì una politica di altissimi tassi di interesse con lo scopo principale di salvare il dollaro dalla caduta libera che minacciava il suo ruolo come moneta di riserva globale; ciò, in conseguenza della forte rivalutazione della valuta americana rispetto alle altre principali valute, provocò non solo la caduta delle esportazioni con conseguente crisi industriale interna, ma anche lo strangolamento, a causa degli alti tassi d’interessi, delle economie di molti paesi più arretrati che si erano nel frattempo indebitati con la speranza di avviare il proprio sviluppo; questa fase terminò con la grandiosa crisi del 1987, che ripeto, ebbe ripercussioni pesanti anche negli stessi Stati Uniti in termini soprattutto di deindustrializzazione di importanti, fino ad allora, settori produttivi. Con l’avvento di Greenspan a capo della Fed, si assistette ad un cambio di paradigma con una politica monetaria generalmente espansiva, tranne una breve parentesi che anche questa volta portò ad una grave crisi simile a quella del 1987, precisamente nel 1997-98 coinvolgendo pesantemente la Russia ed altri paesi asiatici. Ma ciò che, a mio avviso, ha contraddistinto l’era Greenspan (si fa per dire, poiché la linea strategica viene definita di comune accordo da tutto l’establishment) sono state le riforme attuate in ambito finanziario con il preciso scopo di permettere alle istituzioni finanziarie americane di potersi dotare di tutti gli strumenti ritenuti necessari atti a liberare tutto il proprio potenziale “bellico”, al fine di reperire le risorse necessarie a fronteggiare l’avanzare dei paesi in via di sviluppo. Tali riforme, culminate con l’abolizione del Glass Steagall Act nel 1999 (questa legge fu approvata nel 1933 come risposta alle cause della crisi del ’29, essa fissava norme per controllare le speculazioni bancarie, prevedendo fra le altre cose, l’impossibilità di controllare e/o detenere società d’intermediazione finanziaria da parte delle banche di investimento), hanno permesso alle grandi banche di finanziare gli speculatori, impacchettare e cartolarizzare crediti; in particolare con le cartolarizzazioni i prestiti che le banche concedono, molte volte con tanta facilità senza preoccuparsi delle reali garanzie di solvibilità che i contraenti possono offrire, vengono spezzettati e trasformati in titoli, al fine di poterli rivendere sui mercati di tutto il mondo, scaricando così completamente i rischi soprattutto sui piccoli risparmiatori.

Ma è interessante come conclude l’articolo De Cecco, egli sottolinea che alcuni osservatori ritengono necessario che la globalizzazione debba svilupparsi su basi nuove, «perché le sue fondamenta attuali hanno permesso allo stesso tempo che prevalgano liberismo sfrenato e mercantilismo a oltranza da parte dei paesi più forti. E di questo sono prova sia gli squilibri sui mercati dei cambi che le soluzioni come la creazione di onnipossenti fondi di investimento sovrani, controllati dai paesi creditori. L’agire di questi fondi, che è squisitamente politico [corsivo mio] anche se in apparenza resta entro i confini della massimizzazione dei rendimenti finanziari e delle convenienze economiche, contribuisce potentemente alla trasformazione della globalizzazione da un liberismo di facciata al mercantilismo aperto e generalizzato. Quest’ultimo è un regime che assai raramente ha coinciso a lungo con la pace mondiale» Qui con mercantilismo De Cecco con molta probabilità designa quel tipo di politica economica che vede la classe politica dirigente decisamente al timone nelle più importanti scelte strategiche e che privilegia soprattutto la conquista dei mercati esteri, in altre parole una sorta di simbiosi tra politica ed economia con il chiaro e specifico intento del rafforzamento della potenza dello Stato. Tesi questa molto interessante che ritengo debba discendere da una visione che in qualche modo si avvicina a quella da noi condivisa, la quale vede l’attuale fase come caratterizzata fondamentalmente dalla sviluppo di nuove potenze in grado di interagire in maniera conflittuale e significativa con la potenza che ancora oggi può essere definita principale, cioè gli USA.

In definitiva, concludo dicendo che De Cecco mi sembra un economista ben più illuminato di tanti altri che si limitano a porsi ad un livello di analisi piuttosto superficiale facendo derivare il tutto da una insufficiente regolamentazione dei mercati finanziari; detto in altre parole i vari organi preposti al controllo e alla vigilanza sarebbero stati, fino a questo momento, incapaci di trovare i mezzi all’altezza della situazione necessari per fronteggiare la nuova fase caratterizzata dall’immissione sui mercati di strumenti nuovi e comunque di complessità vieppiù crescente, quindi ne discende che gli effetti della crisi che si fa sempre più incipiente, si potrebbero limitare tramite l’adozione di provvedimenti atti esclusivamente a rendere più chiari e trasparenti i mercati e le operazioni poste in essere dagli stessi attori finanziari. Non una parola quindi sulle cause strutturali della fase che stiamo attraversando, analisi queste dunque che ci lasciano sempre comunque un po’ “sospesi”, dato che esse vengono elaborate anche con lo scopo di far passare l’idea che i fatti posti sotto esame sono e devono essere appannaggio esclusivo degli istituti e organismi preposti, cioè una questione meramente tecnica da addetti ai lavori e non una questione primariamente socio-politica, afferente cioè alle varie strategie che le potenze del globo attuano per prevalere nella competizione mondiale.

F. D'Attanasio
Fonte: http://ripensaremarx.splinder.com/
13.03.08


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Per come don 14marzo2008

pseudo controanalisi

Premesso questo veniamo all'articolo ed all'analisi che si fa di questo DeCecco.
Un analisi esaudiente dato che non è fatta di ipotesi, bensì di dati certi ed accertati, ma nonostante ciò questo DeCecco non arriva alla verità assoluta, al nocciolo della questione e cioè ALLE VERE RAGIONI DI QUESTA CRISI SISTEMICA.

Per essere più chiari le crisi in atto sono 2:una ciclica, immobiliare, quindi subprime,(o se vogliamo subprime quindi immobiliare) fuga della massa dei capitali dalla finanza strutturata (ed anche dalle borse,anche se a piccoli passi)e gettarsi alla ricerca del profitto nelle materie prime, con tanto di paracadute nei beni rifugio come oro e metalli preziosi(e monete come F.S,-e a rischio proporzionato e calcolato yuan, rublo)poiché la speculazione sulle materie prime non può essere condotta per lungo tempo, dato che finirebbe per spremere definitivamente l'economia reale.
Questa vista nell’ottica superficiale,con il modo di ragionare che oramai è prassi in occidente, e cioè come nel medio accontentarsi delle apparenze, in ogni modo sarebbe una crisi ciclica, una come le tante che sono successe in passato e che si risolverebbero e ricomporrebbero nel volgere di un anno, due. anche tre.

Però questo DeCecco e tutti gli economisti letti dal sottoscritto non "ragionano" sul dato di fondo, cioè dove nasce e come si genera l'attuale crisi, che bollano solo come di carattere speculativo, pur riconoscendo che c'è comunque una logica politica.
(per logica politica si intende il fatto che greenspan in fondo-e bernanke oggi- è come il ragioniere di fiducia di un impresa che ubbidisce ai titolari e che ha pochissimi margini di azione individuale.Greenspan ha dichiarato per esempio che la priorità di clinton erano i conti a posto, cioè il bilancio sia statale che federale doveva risultare attivo.Cosa che ha fatto se consideriamo che clinton ha lasciato la casa bianca nel 2000 con un attivo di 250miliardi di dollari. Mentre per ciò che concerne bush greenspan ha dichiarato che il "pazzoide" è uno che ama il rischio, cioè investire ricorrendo al debito per cercare di ottenere realizzi e guadagni superiori, come la guerra in iraq ed afganistan, dove con i soldi e soprattutto la pelle degli altri bush ha tentato l'azzardo, la giocata della vita:impradonirsi del medio oriente e di tutte le sue ricchezze petrolifere.
Il nuovo medio oriente che sarebbe dovuto nascere in effetti fa parte di questa giocata, questo azzardo fatto da bush al prezzo di 3000miliardi di dollari, comportando il relativo fallimento con conseguenze disastrose non solo per gli Usa ma per tutto l'occidente in primo luogo, con relative ripercussioni globali.(fatta eccezione per le compagnie petrolifere, gli speculatori e gli alleati delle petromonarchie che hanno gonfiato i loro profitti).

Appunto c'è una logica politica sia nella guerra in medio oriente e sia nel gonfiarsi della bolla speculativa immobiliare con relativi subprime.
GIà SOLO IL FATTO CHE SIANO STATI CONCESSI PRESTITI A SOGGETTI CHE NON SOLO NON FORNIVANO GARANZIE, MA ADDIRITTURA ERA CERTA LA LORO INSOLVENZA DOVREBBE FAR RIFLETTERE!
Quale persona, nemmeno un allocco, presterebbe dei soldi consapevole di non averne la restituzione!
Certo, attraverso i derivati il rischio insolvenza è stato "spalmato" un pò dappertutto come una sorta di catena di Santantonio(esempio:una banca tedesca che garantiva la fatturazione dell'export di un industria tedesca verso un cliente americano si è vista costretta dalla banca americana di riferimento dell’importatore a riscuotere l'importo della fattura di quanto esportato negli Usa anche in azioni e strumenti derivati:cioè noi ti paghiamo la fattura dell'export del tuo cliente tedesco però devi prendere come corrispettivo in parte anche qualche derivato, ovvero la riassicurazione di un credito concesso nel settore immobiliare), PERò COME SI FA A CREDERE CHE CHI SI è ASSUNTO NEGLI USA QUESTO RISCHIO, NON AVESSE UN AVALLO POLITICO?
COME SI FA A CREDERE CHE UN BANCHIERE DEL LIVELLO DI GREENSPAN(per potere)NON SI RENDA CONTO CHE SI STANNO BUTTANDO VIA MILIARDI DI DOLLARI, PRESTANDOLI A GENTE CHE DI SICURO NON LI RESTITUIRA'?...

Ma perché tutto questo?
Come nasce e da cosa si genera la crisi dei subprime relativa al settore immobiliare?Perché si è dovuto "gonfiare" il settore immobiliare?

Che necessità c'era di incentivare fino allo stremo un settore che dovrebbe espandersi quando l'economia tira, mentre è stato tenuto "gonfio" artificialmente offrendo addirittura crediti a clienti sicuramente insolventi?Con bassissimi tassi di interesse?
Perché per mantenere sopra la media o nella media la crescita del pil c'è stata la necessità di espandere anche artificialmente il settore immobiliare?
Settore tra l'altro usato per sostenere elevato il livello dei consumi individuali, concedendo mutui alle famiglie dietro l'ipoteca della casa di proprietà!

Perché c'è stata la necessità di utilizzare questo sotterfugio?(col senno del poi è un sotterfugio quello di stimolare consumi e crescita in maniera artificiale, con tassi di interesse bassi, incentivando i singoli e quindi una grossa parte della massa a ricorrere al debito, con mutui ipotecari, acquisti a rate,uso di carte di credito etc).

Certo dove c'è da fare profitto, anche nelle disgrazie altrui gli sciacalli si gettano a capofitto, gli avvoltoi spolpano la preda, gli speculatori badano al profitto, e per fare quel lavoro non si può avere il cuore tenero.
Anche se qualche sciacallo ci ha lasciato i denti, qualche avvoltoio è rimasto spennato qualche speculatore stavolta non ha guadagnato perché se il profitto era elevatissimo anche il rischio era tale.

Ma a parte questo, cioè la questione speculativa e relativa crisi che non sarebbe altro che una questione ciclica.Di fondo, all'origine c'è un altro problema, anzi il PROBLEMA DEI PROBLEMI CHE NE DE CECCO E NESSUN ALTRO ANALISTA ECONOMICO HA INDIVIDUATO:
questa crisi anche se ha un apparenza ciclica è SISTEMICA!

Ovvero non si risolverà come è successo per tutte le altre crisi del passato che avevano una caratterizzazione ciclica, leccandosi le ferite, salvando il salvabile e ricominciando come si fa dopo che è passato un uragano che ha scoperchiato il tetto e danneggiato la casa:cioè riparando i danni e ricominciare daccapo.

No stavolta oltre alla tempesta che ha scoperchiato il tetto c’è stato un terremoto che ha danneggiato le fondamenta della casa, per cui essa va ricostruita fin dalle sue basi, perché ripararla sulle basi attuali significa un sicuro e pericoloso crollo.

LA CRISI ATTUALE SI GENERA CON LA DEREGULATION INIZIATA NEGLI ANNI 80, CON LA GLOBALIZZAZIONE, della quale gli Usa sono stati i primi a sfruttarne i vantaggi cioè profitti per le imprese che hanno delocalizzato, prodotti a basso costo ed inflazione contenuta per i consumatori e GLI USA SONO I PRIMI A PAGARNE LE CONSEGUENZE cioè perdita di posti di lavoro,frenata dell'espansione e della crescita poiché dove è stata creata nuova occupazione, ovvero nel settore servizi, questa non ha creato valore aggiunto alla ricchezza, anzi ha comportato una contrazione dei salari E QUINDI PER MANTENERE ALTO IL LIVELLO DI VITA E DEI CONSUMI SI è RICORSO AD OGNI FORMA DI DEBITO, FINO AI SUBPRIME PUR DI MANTENERE GI STESSI STANDARD SIA DEI CONSUMI(perché il settore immobiliare negli Usa era oramai diventato un bene di consumo incentivato e stimolato per mantenere nella media il Pil).E SIA DELLA CRESCITA DEL PIL, necessaria allo scopo di avere fiducia presso gli investitori di titoli di stato americano e pagare tassi di interesse bassi.

CRISI SISTEMICA PERCHé è TUTTO L’OCCIDENTE A TROVARSI DIFRONTE A QUESTO PROBLEMA.

Perché gli Usa,l’amministrazione bush, attraverso il pnac scritto negli anni
90 e successivamente attraverso l’atto di ricostruzione di difesa(defense rebuilding act)del 2000 hanno invaso il medio oriente? Ricorrendo ad una false-flag?
Dal punto di vista strategico il pnac è quanto di più lungimirante e logico per una nazione che vuole mantenere ed affermare il ruolo di impero.
Purtroppo per loro,(gli usa) e per tutti,(noi europei) il pnac è stato gestito da “pazzoidi”, che come rumsfield neppure conoscevano la realtà irakena non distinguendo le differenze tra sciti e sunniti.
Altri infatuati dalle ragioni di Israele fino a condizionare gli eventi dove ne usa ne Israele hanno ottenuto vantaggi, peggiorando la situazione, come nello scellerato intervento in Libano nel 2006, dove
Oppure l’arroganza con la quale hanno trattato e gestito il rapporto con i paesi europei:O CON NOI O CONTRO DI NOI!
Diktat che testimonia il fatto di chi realmente osteggia l’unione politica europea:
GLI USA PER NON RISCHIARE DI AVERE UN ANTAGONISTA POLITICO QUALE POTREBBE ESSERE L’UE CHE PARLA CON UNA SOLA VOCE, preferiscono allearsi con i singoli paesi a seconda dei partiti politici che dominano la scena, spalleggiati(gli usa)dall’Uk che con un europa unita politicamente perderebbe il suo ruolo di antagonista e dovrebbe poi adeguarsi.
A dimostrare ciò vi è l’articolo apparso ieri su repubblica dove sono estrapolati interventi di 2 intellettuali americani, tali Kagan e Kupchan, i quali da classici americani dimostrano di non capire un cazzo, SE NON IL SOLITO E SOLIDO OPPORTUNISMO:il dopo bush significa riallacciare i rapporti con l’europa, alla quale oltre al sostegno sul dollaro da parte dell’euro e della bce che sembra una succursale delle fed, la quale opera per spalmare l’inflazione di dollari americani in ambito globale, rimanendo apprezzato e quindi riferimento che mantiene inalterati gli equilibri economici globali, SE NON FOSSE CHE AD APPROFITTARE DELL’EURO FORTE SONO ANCHE E SOPRATTUTTO CINA E GIAPPONE A DISCAPITO DELLA PRODUTTIVITà EUROPEA.
Opportunismo americano che nel dopo bush, chiederà all’ue un intervento più sostanzioso in afganistan e magari anche in ….iran!
(berlusconi si è già offertO; RITIRO CONTINGENTE DAL LIBANO PER SPOSTARLO IN AFGANISTAN E SCONFIGGERE I “CATTIVI” TALEBANI, i quali stannio vincendo e vinceranno perché hanno ragione, e la nato sembra che stia in afganistan solo per salvaguardare le coltivazioni di oppio.

Fatta questa doverosa parentesi, e ritornando alla crisi sistemica si può dire che per esempio in europa i singoli e quindi la massa per mantenere gli standard di vita avuti fino a qualche anno fa si trovano difronte ad un bivio:o fare come gli americani 10 anni fa, cioè ricorrere al debito, con le conseguenze già viste, ovvero perdere di quello che si dispone e trovarsi in mezzo ad una strada e vivere magari in una roulotte, o non avere più credito e rischiare la fame e sfamarsi presso le varie caritas oppure RESTRINGERE LA CINGHIA, ACCETTANDO SALARI DECURTATI IN CONCORRENZA CON GLI IMMIGRATI, E LAVORI UMILI, LIMITARE I CONSUMI E BADARE SOLO ALL’ESSENZIALE.

Insomma la crisi non è ciclica, cioè si risolve non cambiando niente,e rimanendo le cose ed il sistema in generale come lo abbiamo sempre vissuto.
LA CRISI è SISTEMICA, CIOè OCCORRERANNO MOLTI ANNI PER RIOSOLVERSI, E SARà NECESSARIO CAMBIARE RADICALMENTE SISTEMA E MODO DI VIVERE.

Mentre cinesi ed indiani stanno adeguandosi agli standard occidentali, IN OCCIDENTE DOBBIAMO COMINCIARE AD ADEGUARCI AGLI STANDARD CINESI SE VOGLIAMO SOPRAVVIVERE…ALTRIMENTI il rischio non è solo quello di ritrovarci in mezzo ad una strada a chiedere l’elemosina a quegli extracomunitari integrati che accettando lavori e sacrifici sono riusciti a sopravvivere, MA IL RISCHIO ALTISSIMO è QUELLO DI ARRIVARE A FARE(la prossima generazione)i cinesi dei cinesi, i quali oggi insieme alle petromonarchie sono gli unici ad aver accumulato e disporre della ricchezza reale, della valuta da produzione di tutto l’occidente .
(valuta reale, differente dalla valuta speculativa che è solo un clic sul Pc)pronta a riversarsi in occidente per comprare tutto il comprabile, COMPRESI NOI CITTADINI OCCIDENTALI.

C’è la necessità assoluta INNANZI TUTTO di una risposta politica, che purtroppo ne in europa ne in Italia(soprattutto) NON SI è IN GRADO DI DARE!

Risposta politica che consiste nel cercare si salvare il salvabile, CONSERVARE,MANTENERE, attraverso uno stimolo reazionario che coinvolga il pecorume.
In occidente ci si sta avviando in un nuovo medio evo, dove le teste sono appiattite, al punto di non accorgersi, di non rendersi conto di quello che sta succedendo.

Basta solo dire che occorreva il governatore di bankitalia per accorgersi che i salari in Italia sono tra i più bassi in europa e non fanno fanno fronte ad una inflazione dei prezzi dei beni di consumo necessari dove finalmente l’istat ci dice che l’inflazione al consumo è del 5%...con difetto perché i beni di necessità e consumo giornaliero, più le tasse sono aumentati in un anno in media del 10%.

Insomma occorre che sia il pontefice a dire che il problema delle famiglie, che l’incertezza è dovuta a problemi economici, e fare ed allevare figli è costoso prima che sacrificante.

Una massa che continua a votare le stesse persone, SENZA RENDERSI CONTO CHE STA AVVENENDO LA CINESIZZAZIONE OVVERO UN LIVELLAMENTO VERSO IL BASSO DELLA MASSA..e questo però non solo in Italia ma in tutto l’occidente.


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Per come don 14marzo2008

pseudo controanalisi

Premesso questo veniamo all'articolo ed all'analisi che si fa di questo DeCecco.
Un analisi esaudiente dato che non è fatta di ipotesi, bensì di dati certi ed accertati, ma nonostante ciò questo DeCecco non arriva alla verità assoluta, al nocciolo della questione e cioè ALLE VERE RAGIONI DI QUESTA CRISI SISTEMICA.

Per essere più chiari le crisi in atto sono 2:una ciclica, immobiliare, quindi subprime,(o se vogliamo subprime quindi immobiliare) fuga della massa dei capitali dalla finanza strutturata (ed anche dalle borse,anche se a piccoli passi)e gettarsi alla ricerca del profitto nelle materie prime, con tanto di paracadute nei beni rifugio come oro e metalli preziosi(e monete come F.S,-e a rischio proporzionato e calcolato yuan, rublo)poiché la speculazione sulle materie prime non può essere condotta per lungo tempo, dato che finirebbe per spremere definitivamente l'economia reale.
Questa vista nell’ottica superficiale,con il modo di ragionare che oramai è prassi in occidente, e cioè come nel medio accontentarsi delle apparenze, in ogni modo sarebbe una crisi ciclica, una come le tante che sono successe in passato e che si risolverebbero e ricomporrebbero nel volgere di un anno, due. anche tre.

Però questo DeCecco e tutti gli economisti letti dal sottoscritto non "ragionano" sul dato di fondo, cioè dove nasce e come si genera l'attuale crisi, che bollano solo come di carattere speculativo, pur riconoscendo che c'è comunque una logica politica.
(per logica politica si intende il fatto che greenspan in fondo-e bernanke oggi- è come il ragioniere di fiducia di un impresa che ubbidisce ai titolari e che ha pochissimi margini di azione individuale.Greenspan ha dichiarato per esempio che la priorità di clinton erano i conti a posto, cioè il bilancio sia statale che federale doveva risultare attivo.Cosa che ha fatto se consideriamo che clinton ha lasciato la casa bianca nel 2000 con un attivo di 250miliardi di dollari. Mentre per ciò che concerne bush greenspan ha dichiarato che il "pazzoide" è uno che ama il rischio, cioè investire ricorrendo al debito per cercare di ottenere realizzi e guadagni superiori, come la guerra in iraq ed afganistan, dove con i soldi e soprattutto la pelle degli altri bush ha tentato l'azzardo, la giocata della vita:impradonirsi del medio oriente e di tutte le sue ricchezze petrolifere.
Il nuovo medio oriente che sarebbe dovuto nascere in effetti fa parte di questa giocata, questo azzardo fatto da bush al prezzo di 3000miliardi di dollari, comportando il relativo fallimento con conseguenze disastrose non solo per gli Usa ma per tutto l'occidente in primo luogo, con relative ripercussioni globali.(fatta eccezione per le compagnie petrolifere, gli speculatori e gli alleati delle petromonarchie che hanno gonfiato i loro profitti).

Appunto c'è una logica politica sia nella guerra in medio oriente e sia nel gonfiarsi della bolla speculativa immobiliare con relativi subprime.
GIà SOLO IL FATTO CHE SIANO STATI CONCESSI PRESTITI A SOGGETTI CHE NON SOLO NON FORNIVANO GARANZIE, MA ADDIRITTURA ERA CERTA LA LORO INSOLVENZA DOVREBBE FAR RIFLETTERE!
Quale persona, nemmeno un allocco, presterebbe dei soldi consapevole di non averne la restituzione!
Certo, attraverso i derivati il rischio insolvenza è stato "spalmato" un pò dappertutto come una sorta di catena di Santantonio(esempio:una banca tedesca che garantiva la fatturazione dell'export di un industria tedesca verso un cliente americano si è vista costretta dalla banca americana di riferimento dell’importatore a riscuotere l'importo della fattura di quanto esportato negli Usa anche in azioni e strumenti derivati:cioè noi ti paghiamo la fattura dell'export del tuo cliente tedesco però devi prendere come corrispettivo in parte anche qualche derivato, ovvero la riassicurazione di un credito concesso nel settore immobiliare), PERò COME SI FA A CREDERE CHE CHI SI è ASSUNTO NEGLI USA QUESTO RISCHIO, NON AVESSE UN AVALLO POLITICO?
COME SI FA A CREDERE CHE UN BANCHIERE DEL LIVELLO DI GREENSPAN(per potere)NON SI RENDA CONTO CHE SI STANNO BUTTANDO VIA MILIARDI DI DOLLARI, PRESTANDOLI A GENTE CHE DI SICURO NON LI RESTITUIRA'?...

Ma perché tutto questo?
Come nasce e da cosa si genera la crisi dei subprime relativa al settore immobiliare?Perché si è dovuto "gonfiare" il settore immobiliare?

Che necessità c'era di incentivare fino allo stremo un settore che dovrebbe espandersi quando l'economia tira, mentre è stato tenuto "gonfio" artificialmente offrendo addirittura crediti a clienti sicuramente insolventi?Con bassissimi tassi di interesse?
Perché per mantenere sopra la media o nella media la crescita del pil c'è stata la necessità di espandere anche artificialmente il settore immobiliare?
Settore tra l'altro usato per sostenere elevato il livello dei consumi individuali, concedendo mutui alle famiglie dietro l'ipoteca della casa di proprietà!

Perché c'è stata la necessità di utilizzare questo sotterfugio?(col senno del poi è un sotterfugio quello di stimolare consumi e crescita in maniera artificiale, con tassi di interesse bassi, incentivando i singoli e quindi una grossa parte della massa a ricorrere al debito, con mutui ipotecari, acquisti a rate,uso di carte di credito etc).

Certo dove c'è da fare profitto, anche nelle disgrazie altrui gli sciacalli si gettano a capofitto, gli avvoltoi spolpano la preda, gli speculatori badano al profitto, e per fare quel lavoro non si può avere il cuore tenero.
Anche se qualche sciacallo ci ha lasciato i denti, qualche avvoltoio è rimasto spennato qualche speculatore stavolta non ha guadagnato perché se il profitto era elevatissimo anche il rischio era tale.

Ma a parte questo, cioè la questione speculativa e relativa crisi che non sarebbe altro che una questione ciclica.Di fondo, all'origine c'è un altro problema, anzi il PROBLEMA DEI PROBLEMI CHE NE DE CECCO E NESSUN ALTRO ANALISTA ECONOMICO HA INDIVIDUATO:
questa crisi anche se ha un apparenza ciclica è SISTEMICA!

Ovvero non si risolverà come è successo per tutte le altre crisi del passato che avevano una caratterizzazione ciclica, leccandosi le ferite, salvando il salvabile e ricominciando come si fa dopo che è passato un uragano che ha scoperchiato il tetto e danneggiato la casa:cioè riparando i danni e ricominciare daccapo.

No stavolta oltre alla tempesta che ha scoperchiato il tetto c’è stato un terremoto che ha danneggiato le fondamenta della casa, per cui essa va ricostruita fin dalle sue basi, perché ripararla sulle basi attuali significa un sicuro e pericoloso crollo.

LA CRISI ATTUALE SI GENERA CON LA DEREGULATION INIZIATA NEGLI ANNI 80, CON LA GLOBALIZZAZIONE, della quale gli Usa sono stati i primi a sfruttarne i vantaggi cioè profitti per le imprese che hanno delocalizzato, prodotti a basso costo ed inflazione contenuta per i consumatori e GLI USA SONO I PRIMI A PAGARNE LE CONSEGUENZE cioè perdita di posti di lavoro,frenata dell'espansione e della crescita poiché dove è stata creata nuova occupazione, ovvero nel settore servizi, questa non ha creato valore aggiunto alla ricchezza, anzi ha comportato una contrazione dei salari E QUINDI PER MANTENERE ALTO IL LIVELLO DI VITA E DEI CONSUMI SI è RICORSO AD OGNI FORMA DI DEBITO, FINO AI SUBPRIME PUR DI MANTENERE GI STESSI STANDARD SIA DEI CONSUMI(perché il settore immobiliare negli Usa era oramai diventato un bene di consumo incentivato e stimolato per mantenere nella media il Pil).E SIA DELLA CRESCITA DEL PIL, necessaria allo scopo di avere fiducia presso gli investitori di titoli di stato americano e pagare tassi di interesse bassi.

CRISI SISTEMICA PERCHé è TUTTO L’OCCIDENTE A TROVARSI DIFRONTE A QUESTO PROBLEMA.

Perché gli Usa,l’amministrazione bush, attraverso il pnac scritto negli anni
90 e successivamente attraverso l’atto di ricostruzione di difesa(defense rebuilding act)del 2000 hanno invaso il medio oriente? Ricorrendo ad una false-flag?
Dal punto di vista strategico il pnac è quanto di più lungimirante e logico per una nazione che vuole mantenere ed affermare il ruolo di impero.
Purtroppo per loro,(gli usa) e per tutti,(noi europei) il pnac è stato gestito da “pazzoidi”, che come rumsfield neppure conoscevano la realtà irakena non distinguendo le differenze tra sciti e sunniti.
Altri infatuati dalle ragioni di Israele fino a condizionare gli eventi dove ne usa ne Israele hanno ottenuto vantaggi, peggiorando la situazione, come nello scellerato intervento in Libano nel 2006, dove
Oppure l’arroganza con la quale hanno trattato e gestito il rapporto con i paesi europei:O CON NOI O CONTRO DI NOI!
Diktat che testimonia il fatto di chi realmente osteggia l’unione politica europea:
GLI USA PER NON RISCHIARE DI AVERE UN ANTAGONISTA POLITICO QUALE POTREBBE ESSERE L’UE CHE PARLA CON UNA SOLA VOCE, preferiscono allearsi con i singoli paesi a seconda dei partiti politici che dominano la scena, spalleggiati(gli usa)dall’Uk che con un europa unita politicamente perderebbe il suo ruolo di antagonista e dovrebbe poi adeguarsi.
A dimostrare ciò vi è l’articolo apparso ieri su repubblica dove sono estrapolati interventi di 2 intellettuali americani, tali Kagan e Kupchan, i quali da classici americani dimostrano di non capire un cazzo, SE NON IL SOLITO E SOLIDO OPPORTUNISMO:il dopo bush significa riallacciare i rapporti con l’europa, alla quale oltre al sostegno sul dollaro da parte dell’euro e della bce che sembra una succursale delle fed, la quale opera per spalmare l’inflazione di dollari americani in ambito globale, rimanendo apprezzato e quindi riferimento che mantiene inalterati gli equilibri economici globali, SE NON FOSSE CHE AD APPROFITTARE DELL’EURO FORTE SONO ANCHE E SOPRATTUTTO CINA E GIAPPONE A DISCAPITO DELLA PRODUTTIVITà EUROPEA.
Opportunismo americano che nel dopo bush, chiederà all’ue un intervento più sostanzioso in afganistan e magari anche in ….iran!
(berlusconi si è già offertO; RITIRO CONTINGENTE DAL LIBANO PER SPOSTARLO IN AFGANISTAN E SCONFIGGERE I “CATTIVI” TALEBANI, i quali stannio vincendo e vinceranno perché hanno ragione, e la nato sembra che stia in afganistan solo per salvaguardare le coltivazioni di oppio.

Fatta questa doverosa parentesi, e ritornando alla crisi sistemica si può dire che per esempio in europa i singoli e quindi la massa per mantenere gli standard di vita avuti fino a qualche anno fa si trovano difronte ad un bivio:o fare come gli americani 10 anni fa, cioè ricorrere al debito, con le conseguenze già viste, ovvero perdere di quello che si dispone e trovarsi in mezzo ad una strada e vivere magari in una roulotte, o non avere più credito e rischiare la fame e sfamarsi presso le varie caritas oppure RESTRINGERE LA CINGHIA, ACCETTANDO SALARI DECURTATI IN CONCORRENZA CON GLI IMMIGRATI, E LAVORI UMILI, LIMITARE I CONSUMI E BADARE SOLO ALL’ESSENZIALE.

Insomma la crisi non è ciclica, cioè si risolve non cambiando niente,e rimanendo le cose ed il sistema in generale come lo abbiamo sempre vissuto.
LA CRISI è SISTEMICA, CIOè OCCORRERANNO MOLTI ANNI PER RIOSOLVERSI, E SARà NECESSARIO CAMBIARE RADICALMENTE SISTEMA E MODO DI VIVERE.

Mentre cinesi ed indiani stanno adeguandosi agli standard occidentali, IN OCCIDENTE DOBBIAMO COMINCIARE AD ADEGUARCI AGLI STANDARD CINESI SE VOGLIAMO SOPRAVVIVERE…ALTRIMENTI il rischio non è solo quello di ritrovarci in mezzo ad una strada a chiedere l’elemosina a quegli extracomunitari integrati che accettando lavori e sacrifici sono riusciti a sopravvivere, MA IL RISCHIO ALTISSIMO è QUELLO DI ARRIVARE A FARE(la prossima generazione)i cinesi dei cinesi, i quali oggi insieme alle petromonarchie sono gli unici ad aver accumulato e disporre della ricchezza reale, della valuta da produzione di tutto l’occidente .
(valuta reale, differente dalla valuta speculativa che è solo un clic sul Pc)pronta a riversarsi in occidente per comprare tutto il comprabile, COMPRESI NOI CITTADINI OCCIDENTALI.

C’è la necessità assoluta INNANZI TUTTO di una risposta politica, che purtroppo ne in europa ne in Italia(soprattutto) NON SI è IN GRADO DI DARE!

Risposta politica che consiste nel cercare si salvare il salvabile, CONSERVARE,MANTENERE, attraverso uno stimolo reazionario che coinvolga il pecorume.
In occidente ci si sta avviando in un nuovo medio evo, dove le teste sono appiattite, al punto di non accorgersi, di non rendersi conto di quello che sta succedendo.

Basta solo dire che occorreva il governatore di bankitalia per accorgersi che i salari in Italia sono tra i più bassi in europa e non fanno fanno fronte ad una inflazione dei prezzi dei beni di consumo necessari dove finalmente l’istat ci dice che l’inflazione al consumo è del 5%...con difetto perché i beni di necessità e consumo giornaliero, più le tasse sono aumentati in un anno in media del 10%.

Insomma occorre che sia il pontefice a dire che il problema delle famiglie, che l’incertezza è dovuta a problemi economici, e fare ed allevare figli è costoso prima che sacrificante.

Una massa che continua a votare le stesse persone, SENZA RENDERSI CONTO CHE STA AVVENENDO LA CINESIZZAZIONE OVVERO UN LIVELLAMENTO VERSO IL BASSO DELLA MASSA..e questo però non solo in Italia ma in tutto l’occidente.


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Al fine analista dell'economia globale.
noto che fai sempre dei doppioni nei post.
Almeno abbi la creanza di cancellarli.
Di cazzate und analisi basta e avanza una sola copia.
Per il contenuto....stendiamo un velo pietoso ti/vi parlate adosso.
E poi sei quello che dice che il mondo è in mano a pochi????
Se ti dicono che sei furbo picchiali VISO PALLIDO


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Anonymous
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Per ciò che concerne il doppione non è colpa mia.
Quando faccio click su invio se il tasto riceve 2 input non so come fare.
E se qualcuno mi suggerisse come cancellare il doppione gliene sarei grato, visto che non so come si fa.

E veniamo a Dav.
Già il fatto che tu attacchi con violenza chi non pensa come te dimostra i tuoi limiti.
E nel caso il tuo limite è non capire niente di economia globalizzazione e massimi sistemi.
Massimi sistemi intesi come coloro che danno indicazioni ai pastori che guidano il gregge di pecore.
Coloro che danno indicazioni sarebbero i massimi vertici delle varie trilaterali, bidelberg, massonerie varie.
Comitati ristrettissimi di qualche decina di persone.
Poi ci sono i pastori, cioè i politici, gli intellettuali.
Poi ci sono le pecore, le quali non sono tutte uguali.

Ci sono le pecore come te, che vivono in disparte, belando addosso a chiunque non bruchi la stessa erbetta.
Pecore come te che ce l'hanno con il mondo, che pensano di capire, mentre non hanno capito niente.
Pecore come te, che magari andavano in giro fieri con lotta continua in tasca, bene in vista per contraddistinguersi, SENZA RENDERSI CONTO CHE LOTTA CONTINUA ERA STAMPATO PRESSO UNA TIPOGRAFIA DI PROPRIETà DI PERSONE SUL LIBRO PAGA DELLA CIA.

Per ciò che concerne le analisi, se è vero che i destini del mondo sono in mano a pochi è anche vero che c'è una logica nella politica economica.
ovvero per il vero potere quello che conta è avere il controllo totale della massa, pardon delle pecore.
non è una questione solo di soldi, ma anche e soprattutto di emancipazione, cioè che il pecorume possa sfuggire al controllo di questi potentati.
Pecorume occidentale il quale dopo alcuni decenni di benessere, pancia piena e sollazzamento rischiava di addormentarsi, E QUESTA CRISI è IL MODO PER SVEGLIARE LE PECORE, PERCHé A STOMACO VUOTO POI VENGONO GLI STIMOLI.

Per esempio, per ciò che concerne l'economia, basterebbe che la bce giochi sui tassi dell'euro per rimanere a galla.
Però non lo fa!

tu caro dav lo sai il perché?
dovresti capirlo!

Poi il divario tra pecorume occidentale e pecorume orientale è troppo marcato e questo crea squilibri nel sistema economico globalizzato, per cui c'è la necessità di riequilibrare le cose.
Senza aspettare che le economie emergenti raggiungano gli standard occidentali, SARANNO GLI OCCIDENTALI A LIVELLARSI AGLI STANDARD CINESI.

Quindi vista dal mio punto di osservazione la crisi è sistemica, cioè non riguarda solo bolle finanziarie cresciute a dismisura che non hanno corrispettivi reali(es.nelle borse globali circolano valori cartacei,10 volte il pil globale), e quindi debbono riallinearsi con i valori reali dell'economia, quindi quello che viene definito ciclico e passa e si risolve in un anno o 2.

No, la crisi è sistemica perchè in occidente si dovrà adeguare gli standard di vita al ribasso, ed avvicinarsi appunto alla massa cinese.

Se invece la cosa è vista dal punto di osservazione di quella decina di persone che manovra il sistema, l'occidente ha bisogno di svegliarsi, di reagire a questa decadenza.
Non si fanno più figli. Problemi di obesità non solo fisica, ma mentale.
Troppo benessere toglie gli stimoli.
Troppo ricorso a psicanalisti e psicologi.
Troppa frammentazione, al punto che in caso di una guerra, di un attacco che ci viene portato MAGARI DA POPOLAZIONI AFFAMATE COME QUELLEARABE O AFRICANE, soccombiano senza neppure accorgercene.

c'è bisogno di azioni volte a ritrovare stimoli.
c'è bisogno(secondo i loro disegni)di UNA SVOLTA REAZIONARIA, per fronteggiare la nuova situazione:
l'est asiatico. la cina, i paesi arabi del golfo, quelli del mediterraneo, l'africa, E POI L'EST EUROPA E LA RUSSIA..la russia destinato a diventare il vero dominus politico globale.

basta così...ma tu dav che analisi fai?
cioè tu che hai sempre dubbi scomodi e quindi non saresti imbecille, fammi partecipe del tuo punto di vista!

non mi dire che aspetti ancora marx!
(a proposito, a londra quando scrisse quella cazzata insieme ad engels, lo sai che era "mantenuto" dai fratelli grembiuli?)

PER CUI C'è BISOGNO DI UNA CURA DIMAGRANTE

ma dav, che problemi hai?
perché sei così aggressivo?
sei forse gay e non lo vuoi ammettere?
oppure sei irrealizzato ed invidi chi prova a ragionare non solo diversamente da te, MA PROVA A CAPIRE PIù DI TE!

A volte ragioni come un prete, il quale è talmente radicato con la dottrina che gli hanno inculcato che solo a provare a discutere diventa paonazzo e si incazza!

Dav, spiegami perché ti comporti in questo modo!
Tu che mi sfotti e ti incazzi con me, dovresti sapere, cioè te lo dico, che io da anni faccio analisi e previsioni, E FINORA NON HO SBAGLIATO,E PURTROPPO IL PEGGIO DEVE VENIRE, IN AMBITO OCCIDENTALE E GLOBALE.
Comunque bene o male in Italia non sarà peggio di altri paesi, e paradossalmente la situazione di precarietà generale dove viviamo ci potrà aiutare.
A PATTO CHE AVVENGA UNA SVOLTA REAZIONARIA,conservatrice atta a salvare il salvabile.
(LO SCRIVEVA ANCHE GELLI PIù DI 30 ANNI FA...e lui i conosceva certi "programmi" di quei comitati ristretti).


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Anonymous
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Hai la tastiera difettosa,hai un viruz anche nel cervello , sei difettoso tu e di questo ne sono certo.
Basta schiacciare la x a fianco a edit e cancelli il post coglioncello
La netiquette dice cosi ma sai na sega tu di netiquette.

E veniamo a noi: attacco con violenza(?) personaggi che decantano la massoneria razzisti di c...a che parlano di musi gialli.Sempre
Attento alle pecore come me potresti finire sbranato.
Io non mi incazzo mai e in particolar modo su un forum, non vengo qui a sfogare le mie frustrazioni di precario( sia nel lavoro che nel cervello) non sono ne di sinistra ne di destra e sopratutto disprezzo i leghisti ,"appartengo" solo a me stesso .
Mi sembri ossessionato dai gay...hai avuto una triste infanzia sei stato molestato sei un culattacchione nascosto?
Comunque come ti ho già scritto in precedenza se hai una moglie una compagna piacente mandamela che ritorna a casa contenta .
Intanto ti consiglio di acquistare un piccolo flessibile cosi insieme alla barba tutte le mattine ti tagli le corna e eviti di rimanere piantato nella porta quando tenti di uscire.
Visto che fai previsioni da tempo fammi un pronostico giusto per il superenalotto!!!!!
Sopra tutto ricordati che non sei nessuno, non conti un azzo, e il tuo livore ti porterà presto alla tomba.
Intanto ti consiglio di andare a questo link e sentire la segreteria

http://www.splinder.com/mediablog/pulcia/media/5827563?context=album

Tanta cippa e niente lippa


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gadfly27
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Hanno distrutto l"America e l"Iraq.........


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Smettila di usare il pc del call center non è giusto.
Lavora,produci & crepa.
Leghista


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gadfly27
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Smettila di usare il pc del call center non è giusto.
Lavora,produci & crepa.
Leghista

Non so di che cazzo parli..Leghista =sionista shylockista.
Cessa di rompere i coglioni..addios


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Smettila di usare il pc del call center non è giusto.
Lavora,produci & crepa.
Leghista

Non so di che cazzo parli..Leghista =sionista shylockista.
Cessa di rompere i coglioni..addios


O esaurito ma chi ti ha cercato?
sei anche incapace di leggere?
Cosa ti rompo che non hai niente in mezzo alle gambe?


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gadfly27
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La connezione è piuttosto fra l"occupazione
di terre islamiche e il terrorismo.


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gadfly27
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È diventata la Humpty Dumpty Superpower.
Nessuna sorpresa se fra un paio d"anni
gli zionisti obligherano gli americani di
accettare il talmud come religione
nazionale.

La Svizzera,l"Austria e il Giappone firmano
contratti di comprare gas dall"Iran.

Chi se ne frega degli USA...e di Israele.


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