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Hannover: il Ttip è già scritto


Rosanna
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Perché l’elite è sempre dal lato giusto della Storia
A Hannover Obama e la Merkel ci rassicurano: il Ttip è già scritto
di Alvise Pozzi - 26 aprile 2016

Complice un viaggio in Europa a ridosso delle varie feste della Liberazione, il presidente americano non si è fatto sfuggire l’occasione di reiterare il pensiero unico dominante. Così, ispirandosi al lessico tanto caro alle celebrazioni della Resistenza, ha subito elogiato “la leadership della Merkel” perché, sulla gestione dei migranti, “è dal lato giusto della Storia e deve essere ammirata”. Prima però di entrare nel merito della disarmante dichiarazione, vorrei soffermarmi proprio sulla retorica di una frase così abusata che ormai ci scivola addosso senza che neppure ci accorgiamo della fregatura implicita. In effetti, è proprio il senso stesso a esserne stravolto perché, mentre rimanda a una certa superiorità morale fatta di scelte difficili spesso pagate a costo della vita, nella pratica si rivela invece semplicemente il ritrovarsi affianco del più forte; l’unica parte giusta tout court. Così una frase ideata per celebrare l’eroismo (a torto o a ragione) dei partigiani contro l’occupazione tedesca, riesce abilmente a essere traslata sulla Cancelliera che comanda con il pugno di ferro sull’Europa. Non risulta che a sprezzo della sua vita (e nemmeno della sua carriera!) Angela Merkel abbia salvato vite di sfortunati profughi; anzi, prima si è profusa in messaggi di accoglienza indiscriminata che hanno gettato nel caos la Grecia e i Balcani; poi ha fatto rapidamente marcia indietro sotto pressioni degli alleati bavaresi e, infine, ha imposto agli europei di pagare sei miliardi al sultano Erdogan, un fulgido paladino nel rispetto dei diritti umani, per bloccarli temporaneamente oltre confine. Però, se certi riconoscimenti ti vengono attribuiti dal premio nobel per la Pace che casualmente è anche il presidente del governo più guerrafondaio del mondo, è ovvio che siano graditi.

D’altronde a pensarci bene l’elite che governa l’Occidente è sempre a priori dalla parte giusta della Storia e non potrebbe essere altrimenti. Questa classe dirigente internazionale è rivoluzionaria in senso giacobino, sempre un passo avanti rispetto a un popolino che deve condurre a strappi verso nuove e più alte forme di progresso storico e sociale. I cambiamenti devono essere calati dall’alto e propagandati fino allo sfinimento (o inducendo il sacro terrore), affinché la gente comune infine li accetti come propri; mica imposti come dottrina, quello sarebbe inaccettabile totalitarismo! Quando Obama (o la futura presidentessa Clinton) afferma che l’Inghilterra deve restare nella UE, usa l’imperativo solo con fare paternalistico. Quando poi dice che “ora è il momento di varare il Ttip e che gli Stati Uniti sono pronti a farlo quest’anno”, c’è da credergli. Quando rassicura il cittadino europeo che gli standard saranno elevati, come le tutele per il lavoro e per l’ambiente, come si fa a dubitarne? Infondo ricordano i discorsi di un’elite di un’epoca lievemente più lontana che prometteva che con l’Euro “ si sarebbe lavorato meno e guadagnato di più”. Insomma quando l’elite decide che bisogna andare oltre e si mette a suonare il piffero mediatico, bisogna dargli atto che ha una volontà di ferro e una costanza invidiabile. Non importa se intanto le cose vadano a rotoli, o se qualche nazione decida di mettersi di traverso; quando una decisione è presa è automaticamente dal lato giusto della Storia e la Storia non si può mica fermare.

Peccato per le 35-90 mila persone che si sono ieri trovate a Hannover per manifestare contro il Ttip; loro invece sono dalla parte sbagliata e dovranno farsene una ragione. E, sempre da quella stessa parte, ci possiamo mettere gli austriaci che domenica hanno votato male, gli olandesi che hanno indetto un referendum populista sull’Ucraina, i greci che volevano sbarazzarsi della Troika fino a arrivare ai peggiori di tutti: quei milioni di russi che si ostinano a votare un personaggio come Putin. Evidentemente c’è un certo perverso fascino anche nello stare dalla parte sbagliata; come da piccoli quando per giocare si usano gli indiani invece dei cowboys. Inoltre l’elite ha un altro innegabile vantaggio dalla sua: quando vuole può addirittura riscrivere la Storia. Certo, non interamente, ma a piccoli pezzi. Il presidentissimo infatti ricorda anche agli smemorati che “l’Unione Europea è la maggiore conquista economica e politica dell’era moderna” e che “nessun Paese europeo ha rivolto le armi contro un altro e che per questo non c’è bisogno di muri”. Glissando alla grande che ciò non è accaduto proprio a causa della cortina di ferro e che, appena crollata, le armi hanno ripreso a sparare in Jugoslavia e tuttora in Ucraina. Però, se te lo dice l’elite, c’è da crederci e chi, sano di mente non vorrebbe, se non farne parte, non credere a questa verità rassicurante?

http://www.lintellettualedissidente.it/esteri-3/perche-lelite-e-sempre-dal-lato-giusto-della-storia/


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illupodeicieli
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Sempre ieri a La7, durante il tg delle 13 e 30, hanno parlato in breve del trattato e , mantenendosi molto sul vago, infatti non hanno menzionato l'acqua tra i beni/servizi che potrebbero essere privatizzati (da noi, a fronte di un referendum che lo doveva proibire) mentre citavano l'energia in senso lato, e si dava notizia del fatto che non esiste un testo consultabile. Per contro era l'occasione buona per far sapere, che chi decide è la commissione e che gli europarlamentari contano molto poco: non che in Italia, da noi, in parlamento sia molto diverso. Così come si poteva parlare dell'ininfluenza dei referendum.


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annibale51
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Che una multinazionale possa "multare" uno stato per migliaia di miliardi evidenzia la demenzialità di chi ha scritto certe regole. Siamo tornati all' impero romano? Gli uffici studi che hanno steso certi scritti sono da licenziare subito, se invece risultassero corrotti...carcere a vita. In pratica con questi trattati è come se la democrazia non esistesse. A cosa serve votare dei deputati, un parlamento, un governo se le loro politiche economiche sono ingessate dalle cause delle multinazionali? Quale futuro si prospetta per noi e per i nostri figli? Quello che decidiamo noi o quello che decidono Google e Monsanto? Questi partigiani che hanno combattuto contro i fascisti e ci governano da 60 anni si sono accorti che ci hanno venduto alla Monsanto? IMHO da abolire subito simili scemenze e processare coloro che le hanno proposte e FIRMATE. In pratica il MIO VOTO e quello di OGNUNO di NOI non conta un pippio. Anzi: stare attenti a chi si vota perché Monsanto può fregarci la casa! Vi sembra normale? Non so se la cura si possa chiamare fascista, comunista, nazionalsocialista, socialista, capitalista o semplicemente DEMOCRATICA, so che questi trattati hanno gli effetti di un Alto Tradimento verso il popolo.


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Jor-el
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Vabbe', il padrone ha fatto un giro nella stalla per vedere se le vacche ingrassano.

Un caso teorico. Una multinazionale, mettiamo la Philip Morris, denunciala Francia perchè, con una legge, il Parlamento e il Governo Francese hanno in qualche modo danneggiato la potente compagnia.
IL processo si svolge negli USA e, alla fine, vince la PM.
Mettiamo che il Governo Francese non riconosca l'esito del processo, non ritiri i provvedimenti e non paghi le multe. Cosa succede? Partono delle sanzioni contro la Francia? E se il resto della UE fosse solidale con la Francia? La PM denuncia tutti? Assolda un esercito di mercenari e invade la Francia?
Secondo me l'applicazione della norme del TTIP sarà graduale e avverrà parallelamente a ulteriori cessioni di sovranità dei singoli paesi membri dell'UE alle istituzioni dell'UE stessa. Prevedo un brusca accelerazione dell'integrazione politica, con forti ricatti nei confronti dei paesi titubanti. Per questo motivo c'è tanto mistero sui contenuti del trattato, perchè , nella sua interezza, ancora non è compatibile con l'UE così com'è adesso. Nell'esempio ho citato la Francia perchè è il paese che ha più da perdere ed è l'unico che potrebbe opporre qualche resistenza. La Germania come nazione non esiste, l'Italia Idem. La Grecia è stata spezzata e la Spagna è sotto ricatto. I paesi dell'ex Patto di Varsavia potrebbero rendersi conto del casino in cui stanno per ficcarsi, ma gli USA hanno lavorato molto per mettere alla guida di quelle nazioni i loro sodali.


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spadaccinonero
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per come la vedo io questo trattato è una formalità o meglio un ulteriore prolungamento del trattato di yalta

di fatto possono già fare quello che vogliono, parliamo quindi di eliminazioni di eventuali sassolini sulla loro strada rappresentanti da iter democratici

della serie

se oggi impiegano un mese per accontentarli con il ttp ci metteranno due settimane

se così non fosse la ratifica di tale trattato non sarebbe così certa


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Jor-el
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Monete di occupazione:

L'Amlira

L'EUR

Notare la somiglianza tra le due banconote. Come le Amlire, gli EUR non recano le immagini di monumento nazionali o di personaggi eminenti (capi di stato, artisti, religiosi ecc), ma solo motivi neutri, ornamentali. Tipico delle cosidette "monete di occupazione", o "di guerra".


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spadaccinonero
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cito da Jor-el

"non recano le immagini di monumento nazionali o di personaggi eminenti (capi di stato, artisti, religiosi ecc), ma solo motivi neutri, ornamentali."

bravissimo, la freddezza della banconota eurista la dice lunga sulla sua natura...

questo particolare è molto importante

e la c di copyright l'hai notata?

8)

la trovi accanto alle sigle della bce


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Jor-el
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Il copyright della BCE sulle banconote deriva dal demenziale meccanismo di stampa ed emissione delle stesse, unico al mondo. Le banconote, infatti, vengono stampate a cura delle singole banche centrali (non della BCE) nelle quantità ad esse assegnate. I dollari, invece, li stampa la FED e basta, è ovvio che è lei che, per conto del Governo USA, ha il monopolio dei dollari. La BCE, invece, non stampando gli Euro, si riserva la proprietà del brand "EURO" sulle banconote, affermando non un monopolio di tipo pubblico, ma un'autentica proprietà privata. Essendo la BCE di proprietà di 12 banche centrali, i diritti sull'EUR sarebbero da ripartire fra queste 12. Ma essendo le Banche Centrali a loro volta società di proprietà di soggetti privati, quella (c) significa che i diritti sull'EUR sono da ripartire fra soggetti privati.
Per quel che ne so di come funzionano i diritti di copyright, mi sembra l'unica spiegazione.

Un'altra stranezza: sugli EUR non ci sono le scritte che c'erano sulle vecchie Lire: "Pagabile a vista..." e "Lo Stato punisce..."


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spadaccinonero
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Il copyright della BCE sulle banconote deriva dal demenziale meccanismo di stampa ed emissione delle stesse, unico al mondo. Le banconote, infatti, vengono stampate a cura delle singole banche centrali (non della BCE) nelle quantità ad esse assegnate. I dollari, invece, li stampa la FED e basta, è ovvio che è lei che, per conto del Governo USA, ha il monopolio dei dollari. La BCE, invece, non stampando gli Euro, si riserva la proprietà del brand "EURO" sulle banconote, affermando non un monopolio di tipo pubblico, ma un'autentica proprietà privata. Essendo la BCE di proprietà di 12 banche centrali, i diritti sull'EUR sarebbero da ripartire fra queste 12. Ma essendo le Banche Centrali a loro volta società di proprietà di soggetti privati, quella (c) significa che i diritti sull'EUR sono da ripartire fra soggetti privati.
Per quel che ne so di come funzionano i diritti di copyright, mi sembra l'unica spiegazione.

Un'altra stranezza: sugli EUR non ci sono le scritte che c'erano sulle vecchie Lire: "Pagabile a vista..." e "Lo Stato punisce..."

anche qui hai fatto centro

chi sono i falsari?

😉


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