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Il “caso dei calzini di Mesiano”


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Il “caso dei calzini di Mesiano” è una specie di gossip come tanti altri e si presta all’ironia e allo sfruttamento propagandistico come molte notizie del genere. Questa volta però forse sfugge una cosa anche a Voi che scrivete. Uno dei problemi maggiori del paese è proprio l’esagerata mancanza di legalità e ogni osservatore straniero non esiterà a dire che trovandoci nel paese della Mafia ciò è del tutto normale. A noi che siamo nati qui e ci siamo dentro la cosa appare del tutto secondaria, è come il pesce che vive nell’acqua senza sapere di che si tratta o dell’uomo primitivo che pur
respirando non aveva la benché minima idea di cosa fosse l’aria che inalava e che gli consentiva di mantenersi in vita. Ogni tanto, un paio di volte l’anno, da RAI3 a Canale5 le signorine del TG, leggendo il notiziario, dicono timidamente e con aria meravigliata che da certe statistiche pare che
la Mafia sia “l’azienda” Italiana che produce più fatturato, addirittura più di quasi tutte le principali aziende (quelle normali) messe insieme. Tutto questo denaro verrà pure riposto in qualche banca compiacente in attesa di riconversione e poi un fatturato di tale entità non può certo essere controllato da un’autorità politica o giudiziaria, lo capirete bene, si tratta di quantità di denaro che può comperare tutto o seppellire paesi interi, figuriamoci se qualche persona, pur autoritaria, possa fermare certe faccende. Mesi fa nelle Puglie una ventina di mafiosi sono andati a casa perché dopo un anno buono di tempo il magistrato preposto non aveva potuto depositare gli atti necessari affinché proseguisse la loro detenzione, che sarebbe dovuta essere molto più lunga, come stabilito nei processi.

Giusto ieri un notiziario della sera, su una delle principali reti TV Italiane, parlava di un mafioso che avrebbe dovuto scontare una pena complessiva di circa quaranta anni e che invece è tornato a casa per un motivo analogo al precedente; poiché è una persona di S. Giovanni Rotondo supponiamo sia un devoto che abbia ricevuto una grazia. Quando accadono fatti e fattacci si mettono in croce presunti colpevoli, politici e personaggi vari purché sia gente che in TV o sui giornali vada bene, abbia un buon seguito e così via. Forse sfugge che alcune figure, pure importanti non compaiono mai o solo di passaggio, non vengono citate o molto poco, eppure a guardare bene si tratta proprio degli attori principali, di quelli che determinano l’esito di certi accadimenti, persone chiave insomma. Certo è dai tempi della Rivoluzione Francese che quelli che comandano veramente e i loro agenti hanno nell’anonimato la difesa più forte. Il “caso dei calzini di Mesiano” ha alle spalle un movimento di capitali pari a circa un miliardo di euro (si dice 750mln).

Noi comuni mortali vediamo un paio di persone come De Benedetti e Berlusconi che sarebbero gli interessati principali nel contenzioso, punte dell’iceberg da mostrare perché sono famosi e la loro rivalità è nota, la cosa fa sempre notizia, si scrive, i lettori aumentano, i pubblicitari pagano, ecc.

Non c’è nulla di strano se in questa vicenda viene mostrata anche la persona del magistrato che ha determinato un certo esito della vicenda, forse si è soltanto interrotta un po’ la consuetudine di tenere nell’anonimato gli agenti di certe vicende e sfugge così a qualcuno che pochi uomini poco noti spesso determinano cambiamenti e capovolgimenti di portata storica che poi vengono attribuiti a personaggi-fantoccio messi sul palcoscenico del paese, chi a fare il primo ministro chi l’imprenditore famoso; e intanto coloro che hanno suggerito a chi di dovere di determinare l’andamento dei fatti continuano indisturbati a restare nell’ombra e a non essere, non dico sospettati di averci a che fare, ma neppure sospettati di esistere.

Penna bianca
19.10.2009


Citazione
rocks
Eminent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 32
 

Io, dopo aver ascoltato tutta la trafila di opinioni ho cogitato che:
Quel famigerato calzino turchese è apparso al mattino, in una trasmissione che viene guardata da chi? Pensionate/i? Casalinghe/i? Giovani disoccupati? Insomma quella trasmissione ha un target e il servizio era impacchettato apposta per questo target di medio bassa cultura. Usava il linguaggio a metà fra Striscia, Le Iene, ma con contenuti da Domenica 5, Tg4 o Studio Aperto. Quelli fanno comunicazione a buoni livelli, non sono fessi. Fesso è colui che in tutt'altra fascia oraria risponde a quel servizio (che avrebbe meritato una risposta del tipo? Calzini turchesi? Ma che domande fa scusi, che ne so io dei calzini turchesi di Misiano...) comunicando a gente che ha un altro livello di istruzione e soprattutto di comunicazione. Da anni ormai ci aspettiamo qualcosa di importante e quel freschino si presenta col calzino turchese, senza immaginare che la strategia mediaset presupponeva già la seconda risposta: "Ah e quando si viola la privacy degli imputati nessuno si scandalizza più!" Beh, io in genere ho sempre visto servizi su imputati che approfondivano l'eventuale crimine commesso e non le chiacchere al ristorante o i calzini e l'atteggiamento davanti al barbiere. Mi sono reso conto in questi giorni che più di un personaggio di centro-destra editoriale, ma anche politico è dotato di una pochezza di argomentazioni da lasciare sgomento. Secondo me stanno utilizzando le riserve e prim o poi anche quelle molleranno, consci della figura barbina che fanno tutte le volte che appaiono in tv.


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