Il falso problema d...
 
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Il falso problema dell'invecchiamento della popolazione


antanar
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http://www.hescaton.com/wordpress/il-falso-problema-dellinvecchiamento-della-popolazione/

Da più parti, tra blogger, economisti, commentatori e anche comuni cittadini è abbastanza diffusa e condivisa la tesi dell’insostenibilità del sistema pensionistico, a causa del progressivo invecchiamento della popolazione e quindi da più parti si ipotizzano e spesso si concretizzano ricette più o meno condivisibili, come innalzare continuamente l’età pensionabile, ridurre le pensioni, altri come la Boldrini aprono a massicce migrazioni di immigrati per arrivare in futuro a 66 milioni (poi mi chiedo perché dovremmo arrivare per forza a quella cifra), altri ancora chiedono politiche favorevoli all’incremento demografico e si spingono ad ipotizzare un’Italia con 100 milioni di anime (vorrei ricordare che l’Italia ha già una densità della popolazione superiore alla Cina ad esempio).
tweet-boldrini-migranti

In questa sede però non voglio criticare chi afferma che il decremento demografico renda insostenibile il sistema, perché hanno perfettamente ragione, dal punto di vista monetario e capitalista il sistema non sarà assolutamente sostenibile. E quindi veniamo a scoprire che il regime economico capitalista oltre a non funzionare nell’abbondanza come abbiamo visto nell’articolo La necessità di superare il capitalismo, è incapace anche di gestire il decremento demografico, che se vogliamo è un’altra forma di abbondanza, diminuendo le persone aumentano i capitali disponibili, lo spazio e i beni esistenti.

Quindi appurato che chi sostene il collasso del sistema a causa dell’invecchiamento della popolazione ha perfettamente ragione, come scritto in un articolo come questo e appurato che questo è assolutamente logico valutando la situazione dal punto vista monetario in un sistema capitalista, noi vogliamo valutare il fenomeno in questione da un angolatura diversa, parallela se vogliamo, ma non per questo irreale.

Cos’è la moneta? Non vogliamo iniziare la diatriba su cosa sia la moneta, ma penso possiamo essere tutti d’accordo che la moneta è il contraltare della produzione esistente, dei prodotti, dei servizi e dei valori acquistabili. Se questi ultimi non esistessero, la moneta non varrebbe niente. La moneta è quindi ricchezza indefinita con cui si può ottenere ricchezza definita, cioè un prodotto o un servizio. La moneta è quindi un’idea, una convenzione. Purtroppo è abitudine degli ultimi secoli valutare e analizzare il mondo attraverso le idee, per poi applicarle alla realtà. I risultati sono stati e sono nefasti. Probabilmente non c’è vizio umano che abbia fatta danni e orrori paragonabile a quello che l’umanità ha commesso per idee metafisiche. Quindi, come ho fatto nel tratto Libertà Indefinita, dove non ho analizzato la Libertà partendo da fumosi diritti (come fanno ad esempio liberali, libertari, sia di sinistra che di destra) ma partendo proprio dalla realtà cioè dalla mancanza di libertà, dalla sensazione di oppressione così anche in questo caso vorrei analizzare il problema della decrescita demografica partendo non dalla moneta, cioè da un’idea fondata su basi perlomeno opinabili (Banche Centrali, Riserva Frazionaria, Tasso di Interesse e via dicendo) ma dalla realtà cioè la produzione, la ricchezza nazionale reale.

Prendiamo proprio l’Italia come esempio, sia perché è il paese che conosciamo meglio sia perché già tra i più “vecchi” del mondo. L’Italia oggi è sostenibile dal punto di vista reale, escludendo politica e finanza? Assolutamente sì e vediamo di dimostrarlo. Per dimostrarlo analizzeremo alcuni dati economici: 1) BILANCIA COMMERCIALE: nel 2015 la bilancia commerciale italiana è positiva per 45 miliardi di euro 2) BILANCIA DEI PAGAMENTI: conto corrente positivo di 33 miliardi, conto capitale positivo di 2 miliardi, conto finanziario di 49 miliardi 3) AVANZO PRIMARIO (ENTRATE-SPESE DELLO STATO AL NETTO DEGLI INTERESSI SUL DEBITO): 1,5% 4) DEFICIT PUBBLICO: -2,6% 5) DEFICIT PUBBLICO AL NETTO DEGLI INTERESSI INTERNI: +0,2% (approssimativamente)

Quindi ricapitolando con un tasso di occupazione del 55%, con un tasso di disoccupazione del 12%, con una popolazione over 65 del 20% l’Italia riesce ad esportare più di quanto importa, ad avere una bilancia dei pagamenti positiva, lo stato al netto degli interessi sul debito e nonostante enormi problemi di corruzione e spreco riesce a spendere meno di quanto gli entra e se scorporiamo dal deficit anche gli interessi che vengono pagati a soggetti nazionali, anche il deficit pubblico in realtà non è un problema. Quindi, ora come ora, l’Italia e gli Italiani in media non vivono oltre le loro possibilità, ( se visti come un insieme unico) a conferma di ciò abbiamo inoltre la dimostrazione reale della sostenibilità del sistema, nonostante i disoccupati e i pensionati, tutti mangiano, tutti hanno una casa (anzi le case sono decisamente di più di quante ne servano), le concessionarie, i magazzini sono pieni di auto e prodotti invenduti, praticamente tutti i bisogni primari soddisfatti (ad eccezioni di qualche punto percentuale di casi limite, purtroppo) ed oltre questo si esporta più di quanto si importa ed abbiamo beni e servizi non consumati e non utilizzati. E oltre tutto questo, il 12% della popolazione non trova lavoro (quindi abbondanza oltre di prodotti e servizi anche di manodopera sia specializzata che non), senza considerare che di quel 55% che lavora, a occhio un 15%-20% è praticamente poco o nulla produttivo (considerando dipendenti statali e privati in soprannumero, e molte lobby che potrebbero essere fortemente ridimensionate con una maggiore efficienza del sistema, ad esempio taxisti, commercialisti, notai, ecc).

Questo discorso per dire cosa? Che chi parla della decrescita demografica proponendo politiche di incremento demografico come soluzione, propone qualcosa di giusto e funzionante in un sistema capitalista basato sulla scarsità, ma è una ricetta valida per il secolo scorso e per i secoli passati, ora siamo nell’era dell’abbondanza, del troppo, della deflazione tecnologica e se i bisogni di tutti sono già soddisfatti adesso lo potranno essere lo stesso anche con un peggioramento della curva demografica, perché ormai ogni lavoratore produce in media, grazie alla tecnologia, molto di più di quello che il consumatore può consumare. Ipotizzando, come previsto dall’Istat, che nel 2050 gli over 65 saranno il 32-33% del totale, per sostenere così tanti pensionati basterebbe in proporzione che gli attuali disoccupati lavorino e che gli occupati sotto-utilizzati lavorino ad un migliore livello di utilità e il rapporto occupati/anziani sarebbe praticamente identico. Questo non considerando la deflazione tecnologica imperante e l’abbondanza di risorse che il decremento della popolazione libererebbe soprattutto dal lato immobiliare e dei capitali. Ipotizzando, ancora, una deflazione tecnologica media del 1% annuo (che è una cifra ridicola dato l’andamento esponenziale del fenomeno e l’avvento della robotizzazione), da qui al 2050 servirà il 30% della forza lavoro in meno, quindi probabilmente ci saranno comunque disoccupati nonostante il 33% di pensionati da sfamare e mantenere. (Ripeto parlo dal punto di vista lavorativo non economico/monetario)

Quindi, paradossalmente, se adesso importassimo più migranti o ci mettessimo a fare più di due figli a famiglia, non otterremo un sistema più sostenibile, ma un sistema più insostenibile perché avremmo più disoccupati da mantenere oltre i pensionati. E’ ovvio che se analizziamo il fenomeno dalla situazione attuale, fatta di debiti, contributi e sistema monetario errato, il sistema ovviamente collasserà, ma se si riuscisse a superare il capitalismo e l’attuale sistema monetario e pensionistico per orientarci verso un sistema economico sempre di libero mercato ma che sia in grado di distribuire in maniera ottimale l’abbondanza, anche la decrescita demografica, in questa precisa situazione s
torico-produttiva è perfettamente sostenibile anzi auspicabile sia dal punto di vista ambientale che dal punto di vista psicologico e di armonizzazione della densità demografica. E grazie alla deflazione tecnologica probabilmente, se in futuro il mondo riuscirà ad attuare politiche comuni, ci si potrà tranquillamente indirizzare verso una decrescita demografica mondiale senza particolari problemi di sostenibilità (beh se si riuscirà a colonizzare altri pianeti, il discorso cambia, ma allo stato attuale sembra un’ipotesi ancora remota). Concludiamo dicendo che noi partiamo dalla realtà, è la realtà è abbondanza, quindi perfetta sostenibilità dell’invecchiamento e della decrescita demografica, però se il sistema rimarrà ancorato alle vecchie logiche, probabilmente la deflazione demografica, assieme a quella da debito, a quella tecnologica, a quella di esaurimento dello scambio, porterà ad un collasso generale del sistema, cosa che in parte stiamo già vivendo e definibile come transizione post-capitalista. Se esisterà una società futura, dovrà inevitabilmente partire dalla realtà, dal lavoro e da essi far derivare la valuta e la ricchezza non come accade oggi, dove da delle idee convenzionali come moneta e capitale derivano la produzione e la ricchezza.


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The_Essay
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il-falso-problema-dellinvecchiamento-della-popolazione
cut....

Tutto l' articolo se lo consideriamo da un punto di vista
logico(quindi non ideologico)sembra non fare una piega!
"Questo discorso per dire cosa? Che chi parla della decrescita demografica proponendo politiche di incremento demografico come soluzione, propone qualcosa di giusto e funzionante in un sistema capitalista basato sulla scarsità, ma è una ricetta valida per il secolo scorso e per i secoli passati".
Mi chiedo e vi chiedo..possibile che una considerazione tipo
quella riportata in neretto è così difficile da capire e che
prima di fare delle esternazioni(mi riferisco a politici in tv o su vari altri media)non si accende la logica e il buon senso?
Bye,Bye The Essay


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thepatriot87
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ottimo discorso antanar


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mda1
 mda1
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quando si metteranno le quote (20% di immigrati in pappamento, in magistratura, nelle polizie. nei mass media) vedrete che i ricchi (cioè quelli di cui l'elenco prima) la finiranno di rompere i coglioni con l'immigra zion e.


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spadaccinonero
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il post è davvero degno di nota però, secondo la mia chiave di lettura, utilizza un metodo di ragionamento troppo alla comunista maniera in quanto troppo legato al concetto del capitalismo che necessita sempre di carne fresca

il ragionamento ci può anche stare ma se fosse così al 100% basterebbe produrre in loco, importare sarebbe un'opzione inutile in quanto non si parlerebbe di "nuovi prodotti" ma semplicemente masse umane che si spostano da una parte all'altra del globo che potrebbero consumare/produrre benissimo a casa loro

l'immigrazione è un progetto puramente politico che ha determinati perché, il denaro non c'entra una cippa se non in minima parte...

un giorno, forse, qualcuno dirà :

lo Spadaccino aveva ragione

8)

faccine a parte, l'invecchiamento della popolazione è UN FALSO PROBLEMA,su questo siamo perfettamente d'accordo

ciao antanar

😀


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antanar
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il-falso-problema-dellinvecchiamento-della-popolazione
cut....

Tutto l' articolo se lo consideriamo da un punto di vista
logico(quindi non ideologico)sembra non fare una piega!
"Questo discorso per dire cosa? Che chi parla della decrescita demografica proponendo politiche di incremento demografico come soluzione, propone qualcosa di giusto e funzionante in un sistema capitalista basato sulla scarsità, ma è una ricetta valida per il secolo scorso e per i secoli passati".
Mi chiedo e vi chiedo..possibile che una considerazione tipo
quella riportata in neretto è così difficile da capire e che
prima di fare delle esternazioni(mi riferisco a politici in tv o su vari altri media)non si accende la logica e il buon senso

Bye,Bye The Essay

Il problema The Essay, e' che i politici non possono affrontare un discorso del genere, perche' mette in discussione lo stesso sistema in cui loro sguazzano.


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mincuo
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Alcune considerazioni non sono sbagliate. Ma il punto è che hai meno "pane", meno servizi, più indebitamento e meno occupazione. Cioè ti indebiti sempre più. E non lo puoi più fare, più di tanto.
Il succo è che paghi più pensionati di quanto potresti rispetto ai lavoratori attivi che ci sono.
Infatti hai un disavanzo di cassa di 70 miliardi l'anno.
Che sono sottratti a investimenti e occupazione.
E non è che questo sia una colpa dei pensionati.
L'altra questione è che i pensionati (a parte le storture, i privilegi, i falsi pensionati, i baby, le truffe ecc.) sono comunque cittadini Italiani.
E bene o male sono anziani e vanno aiutati. I 60, 70 miliardi che costano all'anno gli immigrati, ad esempio, non c'era invece nessuno che te li imponesse, anzi sono venuti contra-legem. Perchè ci sono le leggi, da 20 anni, e dicono che uno può avere il visto solo se è in grado di sostenersi finanziariamente, altrimenti vanno respinti. Leggi identiche in 28 Paesi Europei. Tutte disattese e violate.
E lì è semplice. Hai un governo (dei governi) che invece di avere come priorità i propri cittadini disoccupati e pensionati, li ha messi in secondo e terz'ordine e ne ha aggravato le condizioni.
E i disoccupati non sono l'11%. Quelli sono quelli "tecnicamente" disoccupati. Poi ci sono gli inattivi, cioè disoccupati oltre l'anno o che non cercano neanche più "attivamente" lavoro. E sono altrettanti.
N.B.
I pensionati si devono calcolare sugli occupati che sono a memoria circa 23 milioni. A fronte di 18 milioni circa di pensionati. I pensionati, come costo, cresceranno per l'allungamento della vita. Perciò, come anche dici tu, andrebbero prima di tutto occupate più persone, in modo da avere più gettito. Specie quelle disoccupate. E non di certo andavano aggiunti sopra altri costi pesantissimi, ad esempio per 6 o 7 milioni di immigrati, e pure in violazione delle leggi sull'immigrazione vigenti.
Questo lo si sapeva anche 20 anni fa.

Poi uno può fare tutti i discorsi morali che vuole. Benissimo. Ma non si lamenti poi della disoccupazione, perchè ci vogliono investimenti per quella, nè del calo delle prestazioni pensionistiche o dei servizi...

P.S.
Nello specifico non commento il post.
Ma per esempio avere una bilancia commerciale positiva non vuol dire per forza una buona cosa. Se calo le importazioni ce l'ho positiva ma non è una buona cosa. Anzi. Significa che esporto meno.
L'Italia ha perso metà delle quote mondiali export in 15 anni....
Analogamente l'avanzo primario dipende da come è ottenuto.
In Italia dal 2008 hai avuto un precipizio sulla spesa pubblica per investimenti a favore di spesa corrente (male allocata e inefficiente pure). Il che equivale a castrarsi il futuro. Avessero mantenuto, o meglio aumentato gli investimenti, come dovevano, non avresti avuto avanzi primari. Ma hanno tagliato innanzitutto lì. Sul futuro e sull'occupazione.
Ora lì non c'è più molto da tagliare e tagliano servizi e pensioni....

Ho già messo un post e discusso un minimo di bilancio pubblico qui con le varie voci.
Non che sia servito a qualcosa...comunque c'è.....

Non è un falso problema l'invecchiamento. C'è perchè il costo per pensioni e per assistenza medica ecc...aumenta con l'aumentare della vita media. Sono false le "soluzioni" e sono vere le "non soluzioni" anzi gli aggravamenti del problema come gli immigrati che "portano ricchezza e pagano le pensioni".....A fronte di problemi che già si conoscevano (la demografia non è una sorpresa) anzichè cercare di aumentare gli occupati (che poi oltretutto la disoccupazione era un problema sociale già di per sè stesso, indipendentemente dagli anziani) e cioè il PIL, non si è trovato di meglio che aggiungere altri 7 milioni di assistiti.
Che è come bastonare un malato dicendo che è per curarlo.
Siccome poi ci sono vincoli all'indebitamento (il pareggio di bilancio l'hanno messo pure in Costituzione) da qualche parte i soldi li devono tirar fuori....
Tagliando. Non resta altro, se la torta è sempre quella, non aumenta o anzi pure cala. Prima tagliano gli investimenti, poi....
E' solo l'inizio questo...
La Camusso o i vari mangiapane a ufo (che le sapevano le cose, ma non hanno mai fiatato in 20 anni, anzi ci hanno campato anche su quello) poi possono andare in piazza con tamburelli, balli, bandiere, trombette e discorsi, e con i foglietti dei regolamenti e delle leggicole....
Temo che con quelli ci potranno fare tra non molti anni un quadretto da appendere in camera i disoccupati e i pensionati...E pure i lavoratori.


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