Il Nuovo Rinascimen...
 
Notifiche
Cancella tutti

Il Nuovo Rinascimento (un cambio di paradigma essenziale)

Pagina 2 / 2

nrt-ita
Active Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14
Topic starter  

@ shoona:

anche perché io quello stile di vita lo attuo sostanzialmente da tempo .

Quale stile di vita? Perché a meno che tu non abbia trovato il modo di vivere in modo del tutto indipendente dall'economia Prendi (quella della nostra civiltà, insomma), purtroppo partecipi indirettamente alla distruzione ambientale anche tu, come tutti noi.
Se invece hai trovato il modo di farlo, ti pregherei di spiegarmi come hai fatto e in che consiste.

@ mincuo:

Concentrarsi sugli esempi anziché sui concetti che quegli esempi vogliono illustrare significa concentrarsi sul dito che indica la luna. Il significato dell'espressione non l'ho inventato io, e per quanto ti roda di sicuro non puoi cambiarlo.

Io le fonti le ho cercato un pò. E cercherò. Ma le fonti non sono il giornalista che ripete la stessa cosa che dice un altro giornalista che dice la stessa cosa che dice un altro giornalista ancora, citando qualcosa che poi non trovi.

I dati che quei giornalisti citano non se li sono sognati, provengono da studi scientifici e da esperti del settore. Ormai pochissimi biologi dubitano che siamo nel bel mezzo di un'estinzione di massa provocata da attività umane. Criticare i dati perché sono scritti su giornali e riviste è come dire che siccome qualcosa è scritto su internet è sicuramente falso.
Se vuoi dei libri che ne trattano, comunque, ci sono "La Sesta Estinzione" che parla proprio di quest'argomento e altri libri come "Armi, acciaio e malattie" e "Il terzo scimpanzé" che parlano anche di quello, fra le varie cose.

Io sono interessato a capire che vuol dire 200 specie al giorno morte.
1) Animali, o anche vegetali, o anche batteri, o pure virus.
Sono specie o sono sottospecie? ecc...
2) Se e quante ne nascono eventualmente di nuove.
3) Quante ne morivano prima, e nel caso quante ne nascevano prima.
30 o 50 anni fa o 100 anni fa.
4) E cioè quanto dipende o no dalla popolazione. Perchè per assurdo se ne sono sempre morte 180 tra animali insetti batteri vegetali ecc..ha un valore, se invece prima erano 0 o 10 allora ne ha un altro di valore.
Quindi lo vorrei sapere.

Si parla di animali e vegetali, non di batteri e virus.
Specie nuove ne compaiono, certo, ma a ritmi molto più lenti di quello con cui vengono distrutte, di qui la definizione di "estinzione di massa". Se comparissero nuove specie abbastanza rapidamente da rimpiazzare quelle che scompaiono, non ci sarebbero problemi.
In parecchie delle fonti che ho linkato si dice chiaramente che gli attuali tassi di estinzione sono dalle 1000 alle 10.000 volte superiori a quelli "normali" (ossia prima che l'uomo cominciasse ad accelerarli).

E sono pure interessato a sapere come si fa a dire "ogni giorno" "al mondo". Perchè allora ci sarà un sistema di osservazione scientifica imponente, in tutto il mondo, e giornaliero, costante, che registra, non solo ma è in grado di asserire che una specie, quella, quel giorno, e così ogni giorno, si è estinta, così capisco anche come fa a dirlo, perlustrando palmo a palmo?

Trattasi di stime, non di calcoli precisi (impossibili da fare, in questa situazione: esistono troppe specie in tutto il mondo), ecco perché differiscono da studio a studio (benché tutti concordino sul fatto fondamentale che ci troviamo nel bel mezzo di un'estinzione di massa).
Si prende il numero di specie che esistono in media in una certa area, diciamo 100 km quadrati, in una certa zona, diciamo l'Amazzonia, e poi si incrocia questo dato con la quantità di territorio di quella zona che viene disboscata e devastata ogni giorno (di questo abbiamo una stima più precisa, visto che lo stiamo facendo noi, si parla di un'area pari a un campo di calcio ogni 4 secondi). E' un metodo necessariamente approssimativo, ma fornisce un'idea generale della situazione, che è catastrofica, non solo un tantino grave.
Se prima di scappare da una casa in fiamme pretendi di sapere la temperatura precisa al centesimo di grado in ogni stanza, finisci per finire carbonizzato anche tu. Ti basti sapere che c'è un incendio.

@ BaronCorvo:

Le specie in estinzione ogni anno sono 30.000 ma non e' importante il numero

Sono d'accordo che non sia indispensabile il numero preciso per capire la gravità della situazione, ma la sicurezza con cui affermi che le specie che si estinguono ogni anno sono 30.000 è bizzarra. Non lo puoi sapere. Nessuno può. Innanzitutto, il ritmo con cui queste specie vengono distrutte non è costante, ma cambia di minuto in minuto e di territorio in territorio, visto che alcuni sono molto più ricchi di specie di altri. Le stime variano da 27.000 a 150.000 all'anno, quindi avere la certezza di quale sia giusta è impossibile. Conta solo che si tratta di numeri insostenibili, anche volendo prendere la stima più bassa.

Ora uno non si puo' mettere a sviscerare a fondo pure questa questione e quindi si studia il linguaggio di chi scrive e con quello non ti sbagli mai
Per linguaggio intendo il tipo di sintassi, i vocaboli, il tentativo o meno di essere particolarmente persuasivo, l'enfasi, la ripetitivita' degli schemi, la spontaneita' o l'essere affettato etc etc

...cioé, fammi capire... anziché sviscerare la questione dell'estinzione di massa che stiamo provocando, tu preferisci concentrarti sul modo che Quinn ha di parlarne?
E' un po' come dire che siccome uno scienziato ha uno stile lento e tedioso che ti fa annoiare e distrarre, quello che dice non è importante.
Naturalmente Quinn cerca di essere persuasivo. Tu quando vuoi esprimere un concetto cerchi di NON essere persuasivo e di non convincere nessuno?
L'inutilità di questo approccio è sconcertante. Per non parlare della sua arroganza: non mi serve approfondire l'argomento, mi basta vedere come uno ne parla per capire se è sensato o no, perché io sono più furbo...

Dov'e' che Quinn si dimostra irrimediabilmente vuoto di contenuti? Semplice: noi siamo in un'epoca diversa da tutte le altre, siamo a un bivio dove si prendera' una strada e almeno in uno dei due casi non si potra' mai piu' tornare indietro.
Una persona seria capisce una cosa prima di tutte e cioe' la coincidenza di una percezione di alterazione degli equilibri biologici con una percezione, meno precisa ma piu' inquietante, di alterazione degli equilibri sociali e della scala di valori. E qui ATTENZIONE: perche' e' la seconda che ha generato (nella coscienza comune e individuale) la prima e si ha il coraggio di parlare della prima solo perche' non si osa nemmeno guardare in faccia la seconda.

Completamente falso.
Innanzitutto, Quinn del crollo e della degenerazione sempre peggiore delle nostre attuali società e dei suoi valori HA PARLATO, ECCOME, non è affatto spaventato dall'argomento, tantomeno non "osa nemmeno guardarlo in faccia". In questo saggio particolare non ne ha GIUSTAMENTE parlato perché NON era quello l'argomento centrale del saggio, ma ne ha parlato in altre sedi. In questo saggio, per esempio, intitolato proprio "Il Crollo dei Valori": http://NuovaRivoluzioneTribale.uphero.com/thestoryofb1.html#crollodeivalori
Bisognerebbe astenersi dall'esprimere giudizi così categorici dopo aver letto un solo saggio di un autore, per giunta molto specifico. Dovrebbe servire per incuriosire e spingere a informarsi meglio, non per sputare sentenze...

Comunque, se intendi dire che la distruzione ambientale è stata generata dal crollo dei nostri valori in epoca recente (negli ultimi uno o due secoli), allora ti sbagli. Questo è semplicemente falso. Sei preda di un luogo comune molto diffuso ma infondato.
Uno dei contributi più importanti di Quinn (e di altri, perché non è certo l'unico a dirlo), è stato fare chiarezza sulla vera età del problema: non cinquanta, cento o duecento anni, ma DIECIMILA. La nostra cultura (che Quinn definisce Prendi) non ha cominciato a distruggere l'ambiente per i propri scopi solo con la Rivoluzione Industriale, ma ha cominciato MILLENNI fa, non appena ha cominciato ad attuare il nostro particolare stile di agricoltura (definito "totalitario"), completamente diverso da tutti gli stili di agricoltura precedenti nel modo in cui utilizza l'eccedenza di produzione alimentare per produrre sempre più persone, che avranno bisogno di ancora più cibo, che produrrà ancora più persone, e così via, nel circolo vizioso che ci ha portato dai 5 milioni che eravamo diecimila anni fa ai 7 miliardi attuali.
Si tende a credere che prima degli ultimi secoli l'uomo vivesse in armonia con l'ambiente in modo sostenibile, ma questo non è assolutamente vero. L'esplosione demografica causata dall'agricoltura totalitaria è cominciata 10.000 anni fa, e nel 1750 (all'inizio della Rivoluzione Industriale) ci aveva già fatto passare da 5 a 800 milioni. Di quel passo, la semplice distruzione ambientale necessaria per coltivare sempre più territori e sfamare sempre più gente avrebbe portato al crollo ecologico, anche senza Rivoluzione Industriale, senza inquinamenti, senza pesticidi. L'agricoltura da sola, radendo al suolo sempre più giungle e foreste e sempre più specie che in quei luoghi vivono, avrebbe finito logicamente col causare un crollo ecologico. Ci sarebbero voluti millenni in più, certo, ma saremmo arrivati sempre lì. Già allora vivevamo in modo INSOSTENIBILE.

Quindi dire che il recente degrado dei valori sociali abbia causato la crisi ecologica è ridicolo e frutto di una prospettiva molto ristretta. E concentrarsi solo su di esso non significa altro che concentrarsi solo sui SINTOMI del problema, e per giunta su quelli più recenti, anziché sulle CAUSE.
Cause che sono sì culturali, ma molto più antiche e profonde di quanto si tende a credere: quando diecimila anni fa la nostra cultura, ancora agli albori, si è convinta di possedere il mondo, di avere il diritto/dovere di sfruttarlo a piacimento, di appartenere a una specie separata e superiore alle altre e di non aver bisogno delle altre specie per esistere, ALLORA la crisi ecologica è cominciata. Ci ha solo messo svariati millenni per divenire visibile, ma è in azione da moltissimo tempo.

Questo è l'argomento del lavoro di Quinn: la mitologia culturale della nostra cultura. Quel complesso di idee che ci sembrano così ovvie e scontate che neanche ci accorgiamo di possederle e che condizionano ogni nostro ragionamento e, di conseguenza, ogni nostra azione. Quelle fallacie culturali che ci hanno condotto sull'orlo dell'estinzione. E che ci faranno estinguere, di questo passo, se non ne riconosciamo la falsità e la nocività.
Le principali falsità della nostra mitologia culturale sono riassunte qui per comodità: http://NuovaRivoluzioneTribale.uphero.com/faq.html#faq_mitologia_culturale1

Quinn parla ancora di umanita' come di un grande gruppo umano; con qualche differenza certo ma con un destino e un'ontologia comune.

No. Quinn parla delle società appartenenti alla nostra civiltà Prendi come di un grande gruppo umano con delle differenze ma unito da una mitologia culturale comune. Non dice che TUTTA l'umanità lo è. Anzi, precisa molto chiaramente nei suoi libri che la nostra cultura NON costituisce l'intera umanità, e che le società tribali non condividono la nostra mitologia culturale.

Non e' piu' cosi' e le differenze sociali stanno per cristallizzarsi in qualcosa di molto piu' radicale delle disuguaglianze fra classi come le abbiamo conosciute

Previsione inquietante ma vaghissima: di che stai parlando? Cos'è questa cosa "molto più radicale" che sta per arrivare?

questa sara' la tragedia "ecologica" non certo la possibilita' di una scomparsa della specie umana alla quale si oppone altrettanto ridicolmente una specie di sdolcinata palingenesi new wave (che lui chiama rinascimentale, ammesso che sappia cos'e'stato il rinascimento) nel senso del bello e del buono che sarebbe stata considerata infantile gia' negli anni sessanta.

Ok, alcune precisazioni:

1) Prima accettare che stiamo causando un'estinzione di massa e poi dire che l'ipotesi che finiremo per estinguerci anche noi è ridicola, non ha il minimo senso logico. Dato che dipendiamo dalle altre specie, che ci piaccia o no, distruggerle significa autodistruggerci. Se accetti l'estinzione di massa, accetti anche la sua logica conclusione: la NOSTRA estinzione.
Dire: "Sì, stiamo provocando un'estinzione di massa, ma non per questo ci estingueremo", significa essere preda della mitologia culturale secondo cui noi umani siamo una specie superiore e indipendente dalle altre, e grazie al nostro ingegno riusciremo sicuramente a sopravvivere anche senza le altre specie (come? Producendo cibo e aria dai sassi?). Il che è scientificamente assurdo.

2) La "sdolcinata palingenesi new wave" te la sei sognata. Non hai capito assolutamente NIENTE di quello che hai letto.
Come troppe persone, leggi un discorso sulla necessità di smettere di distruggere l'ambiente, e automaticamente pensi agli hippie, agli abbraccia-alberi e ai santoni new age, lo etichetti come discorso inutile, ingenuo e infantile e SMETTI DI PENSARCI. Il che è un'efficacissima strategia propagandistica che i custodi dello status quo usano per evitare che qualcuno prenda sul serio l'argomento (potenzialmente letale, per il sistema attuale) e che tu ti sei bevuto in pieno.

Il discorso di Quinn è TOTALMENTE diverso.
Il Nuovo Rinascimento che propone non è affatto il diventare tutti più buoni, più generosi o più saggi, dato che dice chiaramente che una cosa simile non avverrà mai, e che aspettare che la natura umana cambi significa aspettare in eterno (ma fortunatamente non è necessario che questo avvenga per salvarci dall'estinzione). Il Nuovo Rinascimento non è altro che un cambio di paradigma: dall'etica umana (secondo cui l'uomo possiede il mondo e può sfruttarlo e devastarlo senza conseguenze e senza rischiare di estinguersi) si passa a un'etica ecologica, che altro non è se non il riconoscimento della REALTA' SCIENTIFICA della situazione, ossia che il nostro pianeta ha dei limiti e che infrangerli causerà la nostra estinzione come è sempre avvenuto per qualunque altra specie nella storia del mondo, perché non siamo affatto immuni ai vincoli ecologici come ci piace credere, e non c'è alcun motivo di pensare che il nostro ingegno e la nostra tecnologia ci permetteranno di vivere per sempre in modo insostenibile.

Questo riconoscimento non richiede che la natura umana cambi, richiede "solo" che smettiamo di dare per scontate le bugie della mitologia culturale della nostra civiltà senza neanche accorgerci di farlo. Richiede solo di riesaminare l'aspetto più profondo e basilare della nostra cultura: quello che riguarda la nostra visione del mondo e dell'uomo e il posto dell'uomo in esso, e di EPURARLO delle bugie e delle falsità che sopravvivono da millenni.

Sembra un compito titanico, ma in realtà basta cominciare a riflettere su idee e credenze che finora sono sopravvissute solo perché nessuno si rendeva conto che ci fosse MOTIVO di metterle in discussione, non per altro.

Se questo è essere degli sdolcinati hippie new age, allora i biologi che predicano questa stessa necessità da decenni sono tutti hippie abbraccia-alberi che vogliono che diventiamo tutti più buoni.
O questo, oppure stai etichettando qualcosa che nemmeno capisci.


RispondiCitazione
mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
 

Concentrarsi sugli esempi anziché sui concetti che quegli esempi vogliono illustrare significa concentrarsi sul dito che indica la luna. Il significato dell'espressione non l'ho inventato io, e per quanto ti roda di sicuro non puoi cambiarlo.

Non mi rode niente salvo che chi fa gli "esempi" è un peracottaro, mentre invece chi non si perita nemeno di verificare se gli esempi sono veri o fasulli, inventati, è un boccalone pronto a bersi qualunque "concetto" il quale viene appunto "corroborato" da sempre per i boccaloni con gli esempi fasulli.

CHIAMASI PROPAGANDA, o anche dottrina della fede in taluni casi.

Per il resto io cerco le fonti. No: "si sa" "tutti sanno che" "si dice" "è noto che" "tutti i biologi dicono che". IO GUARDO LE FONTI.
I "concetti" me li faccio dopo. Sulla base delle fonti.

CHIAMASI ERUDIZIONE

P.S. Se uno in base a stime, probabilistiche tra l'altro, e senza margine d'errore e metodologia trovate finora, che indicano da un anno all'altro ToT scomparsa di specie, fa il calcolo giornaliero chiamasi invece cialtrone, dato che nulla di quel che ho visto finora giustifica il fare delle divisioni per 365 e creare una scomparsa giornaliera costante e cioè è arbitrario.
E infatti le poche (perchè di cose serie finora praticamente quasi nulla) fonti viste si guardano bene da dire questo.
Mentre gli uffici stampa, o i giornalisti invece "corroborano" i "concetti"


RispondiCitazione
nrt-ita
Active Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14
Topic starter  

Attenzione: si renda noto che il significato di ERUDIZIONE è stato cambiato per indicare l'ignorare l'esistenza delle fonti a sostegno di un'affermazione e il vaneggiare sulla loro inesistenza anche dopo che ne sono state presentate a secchiate, nel frattempo vantandosi di non essere l'imbecille che invece evidentemente si è, incapace perfino di capire che polemizzare e ipotizzare teorie di complotto sui dettagli storici di un esempio significa perdere di vista il concetto che quell'esempio vuole esprimere (concetto che, com'è ovvio per chiunque non sia deficiente, non si regge solo su quell'esempio, ma ha una validità indipendente ed è corroborato da decenni di ricerche e dati tanto convincenti che ormai quasi nessun biologo ne dubita più. Gli esempi CHARIFICANO i concetti, non li DIMOSTRANO, quindi concentrarsi solo su quelli ignorando il resto è un atteggiamento improduttivo che solo uno troppo stupido per capire questa ovvia differenza o uno in malafede può attuare).

Qualcuno avvisi lo Zanichelli.

Anzi, no, lasciate perdere. Dopotutto la tattica di polemizzare all'infinito e inutilmente sui dettagli di aspetti marginali quando non si conosce l'argomento in discussione per nascondere la propria ignoranza e/o la propria incapacità di comprenderlo non l'ha inventato certo minchiolo, qui. Attivissimo e chiunque non sa di cosa parla ma è troppo scemo per capirlo lo fanno da 10 anni...

EDIT:

In 20 secondi di ricerca su Google: "La perdità di biodiversità una minaccia crescente alla vita umana", Ricerca dell'Università del Michigan a cui hanno partecipato anche biologi della British Columbia University.
17 ricercatori hanno analizzato 20 anni di dati provenienti da oltre 1000 (MILLE) studi ecologici e hanno presentato la conclusione: che la perdità di biodiversità minaccia sempre più gravemente la capacità del pianeta di fornire cibo, acqua, terreno fertile, ecc. agli umani.
Fonte: http://www.publicaffairs.ubc.ca/2012/06/06/loss-of-biodiversity-a-growing-threat-to-human-life-ubc-university-of-michigan-research/
Ma visto che non elencano esattamente le specie che scompaiono ogni giorno per nome e cognome e non ne forniscono il numero esatto, sicuramente questo non ha la minima importanza.
ERUDIZIONE!

Nel 2007, Ahmed Djoglaf, il segretario generale della UN Convention on Biodiversity, ha detto che ogni giorno perdiamo fino a 150-200 specie di vegetali, insetti, uccelli e mammiferi, a un ritmo 1000 (mille) volte superiore al normale, e che di questo passo raggiungeremo un punto critico che minaccerà la sopravvivenza della specie umana.
http://www.guardian.co.uk/environment/2010/aug/16/nature-economic-security
Ma è scritto su un giornale, quindi sicuramente si sono inventati tutto e non conta niente manco questo.
ERUDIZIONE!


RispondiCitazione
mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
 

Esatto testa fina e io cerco le fonti. E quella che metti http://www.publicaffairs.ubc.ca/2012/06/06/loss-of-biodiversity-a-growing-threat-to-human-life-ubc-university-of-michigan-research/
non è una fonte primaria, è un commento, e rimanda a delle fonti primarie, volpe.
Inoltre da nessuna parte quello stesso abstract parla di 200 specie giornaliere scomparse.
Fa riferimento a degli studi. E io quelli cerco, infatti, genio.
E finora di numeri ne ho trovati: da 30 giornaliere a 74 giornaliere a 200 giornaliere a 3000 all'anno a 11.000 all'anno, a 30.000 all'anno. Di tutto di più. Ma fonti secondarie sempre, salvo un paio di cose primarie ma che prendono in esame 3 specie e non c'entra molto.
Che la biodiversità sia minacciata nessuno dice niente e non occorreva neanche Mr Quinn, ma questo dice 200 specie giornaliere scomparse.
Cioè 1.400.000 perse in 20 anni. Ci arrivi, se ti concentri a fondo, a capire che non è la stessa cosa, come non è la stessa cosa dire che c'è inquinamento o che se esci dalla porta di casa resti asfissiato?

E l'altro è un altro articolo, ma di quelli ne ho a bizzeffe.

NON CERCO QUELLA ROBA cerco gli studi. Nessuno ti tocca le tue 200 specie e i tuoi concetti.
IO CERCO GLI STUDI. Dove ci sono le stime. E la ricerca, la metodologia ecc...Che caxxo c'entra col "complottismo"

N.B. Erudizione deriva da ex-rudio. Che significa sgrezzare, andare in profondità.

E le armi di distruzione di massa idell'Iraq vuoi che se le siano inventati tutti? La BBC, il NYT, la Reuters, tutti giornali e le TV del mondo?
E non vorrai mica che al Congresso Colin Powell sia andato con un provetta di farina dicendo che erano armi chimiche, o che abbia, a una seduta ufficiale dell'ONU, mostrato delle foto satellitari taroccate? Ma scherzi?

Ti ho già detto: tu hai i tuoi gusti, e io i miei. Per te va bene quella roba, per me no. Però mi interessa la notizia che da e cerco conferma.
Cerco quello che per me va bene. Non va bene per te.
Pare che devo essere obbligato a farmela piacere così com'è.


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

@NRT ITA

None, non ci siamo. Ti ho detto che il numero non significa niente e mi vieni a chiedere dove ho preso il 30000? Che domanda mi fai? Stava in un sito, in un altro sono "piu' di 10000" etc...chissenefrega, e' evidente che si stanno creando degli squilibri biologici e che sono da prendere sul serio.

Sul linguaggio non hai capito (ma anche nel resto non hai capito): non c'entra una mazza se e' tedioso o meno. Non e' convincente e in ogni caso non ha soluzioni. Pensi che ce l'abbia? Benissimo, io dico che e' uno che parla un po' a vanvera (sulle soluzioni, il problema e' reale e lo sanno tutti).

Sui valori anche li' non hai capito (e su un po' di impegno, mannaggia); questa NON e' una crisi di valori. I valori di riferimento cambiano e questo provoca sgomento ma non e' la causa, ovviamente.
La causa sono gli squilibri sociali, compris? Questo portera' a una cristallizzazione delle differenze di classe e su questo non posso che dirti di campare abbastanza per verificarlo di persona.
Se poi non riesci a mettere in relazione gli squilibri sociali con il sistema di produzione ti suggerisco di rivolgerti a qualcuno che ti dia ripetizioni private.
Si' ho letto il tuo paragrafo che comincia con

"Il discorso di Quinn è TOTALMENTE diverso"

Ecco quello e' precisamente quello che io chiamo sdolcinamento new age, che ci posso fare?
Vuoi sapere di cosa parlo? La crisi e' dei rapporti sociali, non ancora quella ecologica che arrivera' ma eventualmente dopo e quindi se ci sara' una catastrofe (e io temo che ci sara') sara' per un incremento straordinario del livello di conflitto sociale.
Ora ricordiamoci il link di questo thread e ne riparliamo fra un po' che secondo me gia' nel 2013 vedremo i primi segni di quello che sta per succedere.


RispondiCitazione
nrt-ita
Active Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14
Topic starter  

Minchiolo, mi ricordi un film di Pierino in cui c'era questo dialogo:
-"Mi sai dire gli abitanti della Cina?"
-"Certo, sono circa un miliardo e duecento milioni." (all'epoca)
-"I NOMI! VOGLIO SAPERE NOME E COGNOME DI UNO PER UNO!"

Puoi cercare quanto ti pare di fare la parte del paladino della verità, che vuole solo scavare a fondo, ecc. ecc., ma rimani un fesso che si concentra su un dettaglio di una questione evidentemente troppo grande per il tuo cervellino, che infatti si ritira terrorizzato in questa discussione inutile e infinita su un dettaglio che comunque vada NON PUO' cambiare la conclusione, visto che l'estinzione di massa sta avvenendo di sicuro, che il ritmo sia di 30 o 3000 specie al giorno non importa.

Le specie possono essere quante ti pare, gli studi possono essere stati condotti da biologi in mutande e boccaglio e scritti su carta verde a pallini rosa, quello che conta è che la nostra civiltà sta distruggendo la biodiversità a ritmi troppo rapidi perché l'evoluzione possa rimpiazzare le specie perse, con conseguente estinzione umana inevitabile, di questo passo. E per capire questo non ci sarebbe nemmeno bisogno della conferma dei biologi, perché è un fatto logico: un sistema che si espande sempre di più e consuma sempre più delle risorse limitate da cui DIPENDE per esistere, prima o poi finirà per autodistruggersi. Come uno che taglia il ramo su cui è seduto finirà per cadere. E' semplice LOGICA, i vari studi ecologici sono solo una conferma di qualcosa che era già evidente. E tu che fai? Vuoi dei dettagli che non si POSSONO nemmeno avere, vista la natura della questione, altrimenti di lì non ti smuovi.

Uno ti dice che se non smettiamo di distruggere ecosistemi come se piovesse finiremo per autodistruggerci, ti fornisce pure decine di studi a sostegno, e tu che fai? Invece di riflettere sulla questione nel complesso ti blocchi lì, ti infogni in una discussione sul numero e addirittura sui nomi (i NOMI, Cristo) delle specie scomparse negli ultimi decenni, cosa che oltre a essere inutile è pure IMPOSSIBILE da trovare con certezza, visto che nessuno può sapere il numero esatto delle specie e tutti i loro nomi, dato che alcune finiscono estinte perfino prima di venire classificate e studiate.

E quando qualcuno ti fa presente che si deve NECESSARIAMENTE parlare di stime approssimative e non di cifre precise, tu rifiuti di accettarlo e continui a insistere che vuoi i numeri precisi e pure i nomi?

Sul serio, la stupidità di questo comportamento è eccessiva per essere espressa direttamente, ci vuole un dialogo che la renda più evidente.

-"Guarda che se continui a mangiare veleno per topi crepi, eh."
-"Quando?"
-"Eh?"
-"Quando creperò? Voglio anno, mese, giorno e ora!"
-"Ma sei scemo?"
-"Pure i minuti, voglio, sennò vuol dire che parli a vanvera e mangiare veleno per topi fa benissimo!"
-"Sei scemo."
-"Fa bene pure alla prostata!"

Se proprio vuoi leggerti gli studi a riguardo (ma in realtà vuoi solo trovare scuse per non parlare dell'argomento in discussione, questo si è capito), basta che ordini il numero del 7 giugno 2012 della rivista Nature, e ci trovi lo studio di cui si parla nella pagina che ti ho linkato. Su internet (per comodità e rapidità) hanno pubblicato solo dei brevi riepiloghi dei risultati. (Hanno peccato di ingenuità, avrebbero dovuto immaginare che qualcuno l'avrebbe usato come pretesto per rifiutare il loro intero lavoro.)
Ci tieni così tanto che sicuramente ordinerai quel numero della rivista per saperne di più, vero? E' chiaro che la questione ti sta a cuore.

Guarda, puoi perfino chiedere i dettagli agli autori dello studio, nella pagina che ti ho linkato ci sono numeri di telefono e email. Hai tutto il necessario. Visto che il semplice fatto che stiamo devastando la biosfera e che ci stiamo autodistruggendo non ti soddisfa, e vuoi sapere precisamente quante specie facciamo fuori ogni giorno, vai pure a scoprirlo. Ma smettila di rompere i coglioni a me, perché non ho più tempo da perdere dietro alle tue idiozie.

E la storia delle armi di distruzione di massa è esilarante. Un ragionamento da bambino di sei anni. Giornali, ONU e compagnia bella hanno mentito QUELLA volta, quindi mentono SEMPRE, sicuramente anche stavolta.
Non ti viene in mente che NON HA SENSO che mentano inventandosi un'estinzione di massa che non esiste, visto che le istituzioni non ci guadagnano niente (anzi) nel creare panico e caos? Non ti viene in mente che la gente mente quando ha qualcosa da guadagnarci, e non per rimetterci?
Troppo complicato?

@ Baroncorvo:

None, non ci siamo. Ti ho detto che il numero non significa niente e mi vieni a chiedere dove ho preso il 30000? Che domanda mi fai?

Quello che non ci sta sei tu.
La domanda non era "dove hai preso la cifra di 30000", perché era ovvio che l'avevi trovata in qualche articolo, ma: "Come fai a dire con SICUREZZA che è quella giusta e le altre sono sbagliate, visto che nessuno può saperlo?"
E' una domanda un tantino diversa, non ti pare? Improvvisamente, la figura dello scemo la fai tu. Ma guarda un po'.

Sul linguaggio non hai capito (ma anche nel resto non hai capito). Non e' convincente e in ogni caso non ha soluzioni.

Primo: ma vai a cagare, testina di cazzo. Quello che evidentemente non ha capito e non capisce un accidente sei tu, come dimostri a ogni messaggio.

Secondo: stai facendo ESATTAMENTE lo stesso errore di cui secondo te ti ho accusato ingiustamente e che hai negato di aver fatto una riga prima. Ti stai concentrando sul modo che Quinn ha di esprimere un concetto anziché sulla validità del concetto stesso. Dire che "non è convincente" NON significa che quello che dice è sbagliato. Ci arrivi, fino qui? Se uno ti dice che due più due fa quattro non importa se lo fa in modo non convincente, comunque ha ragione.

E una soluzione la offre, e anche se dal punto di vista pratico può essere difficile quanto ti pare, dal punto di vista logico non fa una piega. Se tu non la trovi convincente, non significa che Quinn non la offra.

Sui valori anche li' non hai capito (e su un po' di impegno, mannaggia); questa NON e' una crisi di valori. I valori di riferimento cambiano e questo provoca sgomento ma non e' la causa, ovviamente.

Primo: di nuovo, vai a cagare, arrogante testina di cazzo che non capisce neanche un millesimo di quello che crede e che pensa di essere erudito perché legge la colonna di sociologia delle riviste che trova nella sala d'aspetto del proctologo.

Secondo: l'attuale crisi dei valori è talmente evidente che nessuno si sogna di negarla, dai sociologi al Papa. E' una delle pochissime cose su cui sono tutti d'accordo (fanno eccezione gli imbecilli che vogliono sembrare più furbi degli altri, a quanto pare).
Dato che un enorme numero di valori del passato (la nozione che possiamo sfruttare il mondo a piacimento senza conseguenze, la credenza che la vita umana non farà che migliorare sempre di più, che la tecnologia risolverà tutti i nostri problemi, che le istituzioni siano positive, che l'istruzione sia una cosa seria e il lavoro pure e possa darti una vita soddisfacente, ecc.) sta venendo creduto sempre meno, si ha un "crollo dei valori". Lo si avrebbe anche se i valori di riferimento cambiassero, cosa che comunque non sta accadendo, secondo molti, dato che al posto dei valori che crollano non se ne insediano di nuovi altrettanto validi ma si rimane con un VUOTO di valori, il che provoca il nichilismo crescente che si osserva nelle società moderne, ecc. ecc. Ma questo è un altro discorso. Qui si parla di crisi ecologica, non di sociologia spicciola.

La causa sono gli squilibri sociali, compris? Questo portera' a una cristallizzazione delle differenze di classe e su questo non posso che dirti di campare abbastanza per verificarlo di persona.

Compris che sei un coglione a cui piace riempirsi la bocca di paroloni per sembrare furbo.

Gli squilibri sociali non sono la causa della crisi ecologica. NON POSSONO esserlo, piccolo idiota, visto che come ti ho già spiegato essa è cominciata millenni PRIMA della loro comparsa ed è intrinseca alla nostra civiltà e al nostro modo di vivere. Se vuoi vivere come facciamo noi, espandendoci sempre di più e convertendo sempre più specie in cibo umano e poi in massa umana, è INEVITABILE che prima o poi arriverai al punto in cui gli ecosistemi crolleranno perché avrai sterminato troppe delle specie che li compongono.
Potremmo anche essere tutti dei Budda bravi, buoni, saggi, lungimiranti e generosi, e avere delle società perfette in cui tutto funziona alla perfezione e nessuno è infelice, comunque vivendo in quel modo causeremmo una crisi ecologica, ANCHE IN ASSENZA DI SQUILIBRI SOCIALI.

Gli squilibri sociali, la divisione in classi (che è GIA' praticamente cristallizzata, per inciso, ma vabbé), e tutte le varie piacevolezze della nostra civiltà non sono che conseguenze inevitabili del nostro modo di vivere (se ti basi solo su ricchezza cumulabile, è inevitabile che avrai divisione tra ricchi e poveri, oppressioni, classi sociali in lotta, e squilibri sociali di ogni genere). Queste cose non hanno CAUSATO la crisi ecologica. Possono concorrere a peggiorarla, questo sì, ma di sicuro non sono le uniche cause, né quelle principali. La crisi ecologica rimarrebbe anche se per miracolo li risolvessimo domani. Quindi concentrarsi solo su quelli ignorando il resto non può che portare al fallimento.

Ecco quello e' precisamente quello che io chiamo sdolcinamento new age, che ci posso fare?

Potresti cominciare col dare alle parole il significato che gli attribuisce tutto il resto del mondo, e non un tuo significato personale che conosci solo tu.

Proporre di riesaminare la nostra visione del mondo e di noi stessi alla luce delle scoperte scientifiche degli ultimi decenni e di smettere di comportarci come se non fossero mai state fatte per evitare di ritrovarci senza cibo, aria e acqua, non ha un accidente di "sdolcinato". Non propone di diventare più buoni, altruisti o generosi (anzi, propone di diventare più egoisti, come sapresti se sapessi di che parli o se avessi anche solo dato un'occhiata alle FAQ che ho linkato, ma a te e a quell'altro di capire di che parlate non frega niente, è chiaro), né di diventare più saggi o più lungimiranti, o di mettersi in contatto col Grande Spirito o con la propria coscienza o tutte le varie stronzate che vengono predicate da secoli o millenni inutilmente e non hanno mai cambiato una virgola.

Se non riesci a capire la differenza tra le due cose, vuol dire che semplicemente non hai l'intelligenza necessaria per affrontare questa discussione. Perché si tratta di una differenza veramente ovvia ed evidente.

Allora, se le cose stanno così, smettila di scocciare e vai a leggere Topolino, non vedo perché devo rimetterci io per la tua inadeguatezza intellettuale.

Sia tu che minchiolo siete ovviamente ignoranti a questo riguardo, privi della voglia di capirne di più e interessati solo a sembrare più furbi degli altri e a sputare sentenze su qualcosa che NON conoscete, e ormai state pure diventando ripetitivi. I motivi per cui avete torto ve li ho detti e pure ripetuti, quindi per quanto mi riguarda potete anche continuare a tenere il cranio ben affondato nel vostro culo, se vi piace tanto.

Buon proseguimento, io cambio festa.


RispondiCitazione
mincuo
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6059
 

Uno scimmiotto analfabeta che si agita tanto perchè uno cerca e vuol vedere degli studi originali e studiarseli.
Gli deve apparire un sacrilegio, abituato che è ai talk show e ai romanzi.
Che urla che "ha messo 10 links e bastano 10 secondi" per poi mettere degli altri articoli di giornale che nemmeno poi citano le 200 specie giornaliere del suo teleimbonitore di turno.
E neanche sa cosa sia una fonte primaria. E sproloquia di metodo scientifico pure. Dopo aver infilato una serie castronerie di storia prese dai fumetti e dal Corrierino dei Piccoli, una dietro l'altra, che l'unica cosa che "corroborano" è quanto ignorante è. Va all'asilo va.


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

Povero NRT ITA. Il disagio delle banlieus deve essere molto difficile da vivere 😥

Hai tutta la mia solidarieta'!


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

Sia tu che minchiolo siete ovviamente ignoranti a questo riguardo, privi della voglia di capirne di più

Vabbe', sono troppo buono. Come dice Trimalcione nel Satyricon:

"Quand'eri galletto facevi anche tu chicchirichi'"

e obiettivamente anch'io ero impetuoso e pasticcione come te.

QUINDI TI SPIEGO (e Mincuo mi smentisca se sbaglio per quanto riguarda lui): ne' a Mincuo ne' a me ce ne frega minimamente una mazza di questo signor Quinn; semplicemente abbiamo notato il tuo disordinato impeto giovanottistico e ti abbiamo sfruculiato un po'.
Tu ci sei cascato come un allocco.
Tutto qua.


RispondiCitazione
Pagina 2 / 2
Condividi: