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Il truffatore pentito. Un curioso servizio delle Iene


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
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La storia

Un servizio delle Iene, apparentemente come tutti gli altri, offre invece diversi spunti di riflessione se si analizzano attentamente alcuni passaggi della storia. Prima di segnalare questi spunti riassumiamo la storia:

Un ragazzo che vive di truffe telefona alle Iene dicendo che è pentito e vuole smettere. Per lui truffare è come una droga. Non ce la fa a smettere. La sua vita è diventata un inferno, non tanto per le innumerevoli denunce che si è beccato - dice - ma perché molti lo minacciano, lo inseguono, e perché ha reso un inferno anche la vita dei suoi genitori. Fin qui tutto ok.
Un operatore delle Iene lo intervista e gli fa promettere anche davanti ai genitori che non lo farà più. Il ragazzo va anche ad autodenunciarsi alla polizia. E qui già mentre guardiamo il servizio viene da pensare che risolvere il problema di una dipendenza di questo tipo con una semplice ammissione davanti alle telecamere è come pretendere di disintossicare un drogato o un alcoolista con una semplice promessa. Impossibile.
Termina qui la prima parte della storia.
Come prevedibile, il ragazzo ci ricasca. le Iene tornano da lui e lo intervistano di nuovo. Lui ammette di essere uno stronzo e la cosa finisce lì.
Fin qui potrebbe sembrare una delle tante storie proposte dalle Iene (che, per quanto mi riguarda, nonostante alcuni clamorosi scivoloni, come quello della Mereu, rimane uno dei pochi programmi che denunciano cose vere e trattano vari argomenti senza la superficialità che caratterizza qualsiasi altra trasmissione, in Rai come in Mediaset).
Ma ad approfondire ci sono due cose che mi hanno colpito.

Gli spunti (drammatici) di riflessione

A guardare il servizio oltre il velo di maya, emerge in tutta la sua assurdità e la sua evidenza come funziona la giustizia italiana: decine di denunce non sono servite a nulla. Persino l'autodenuncia effettuata dal ragazzo non è servita a nulla. Nessun provvedimento restrittivo, nessuna sanzione, nessun intervento - che ne so - dei servizi sociali. Nulla di nulla.
E si che, in base alla legge, il ragazzo rischia da sei mesi a tre anni di carcere; considerando poi la reiterazione del reato teoricamente rischia anche dieci anni di carcere.
Invece la verità è che - come chiunque viva di truffe e di illegalità nel nostro paese - non rischia nulla.
Questo è lo specchio (reale) del funzionamento della giustizia italiana, dove il 99,9% delle denunce dei cittadini, di qualsiasi tipo, non hanno alcun seguito. Nessuna indagine, nessun provvedimento. Nulla di nulla.
I casi che emergono alla cronaca, o che arrivano a sentenza nei tribunali, costituiscono delle eccezioni, generalmente per motivi di opportunità politica o di altro tipo (in linea di massima perché il denunciante, essendo persona potente, deve essere tutelato e quindi alla denuncia si dà corso fino ad arrivare a sentenza).
Mi viene alla mente il ricordo di un extracomunitario, quache tempo fa, che mi disse "sono venuto in Italia perchè per la legge italiana puoi commettere qualsiasi reato, che non ti fanno nulla"; o il ricordo di un truffatore che aveva effettuato plurime truffe per miliardi all'assicurazione per cui mio padre lavorava, che un giorno lo incontrò nell'ufficio di una delle sue sedi e gli disse "ah ispettore, lei lavora qui? Peccato, dovrò andare altrove, allora, visto che mi conosce e mi ha denunciato varie volte... vado dai suoi colleghi di altre città, che la mia faccia non la conoscono. Come sta? tutto bene in famiglia?"

Il secondo spunto è questo, ed è meno evidente.
A un certo punto l'operatore dice al ragazzo: "Ma tu hai la psoriasi, vero? - e mostra i segni della psoriasi sul corpo del ragazzo - Lo sai che è una malattia che nasce per i sensi di colpa e per la vita di merda che fai, vero?"; e lui risponde che sì, lo sa.
Ora, che la psoriasi nasca da motivi psicologici è cosa sconosciuta alla medicina ufficiale, mentre è da sempre ben conosciuta dalla cosiddetta metamedicina di Claudia Rainville, dalle teorie Hameriane, dagli studi di Rüdiger Dahlke, ecc. Questo problema lo conosco bene, perché ho una malattia, che si chiama psoriasi artropatica, che mischia i sintomi della psoriasi e dell'artrosi, e quindi so bene, per essere stato visitato in passato da diversi medici, che "non si conosce la causa" di questa malattia. In realtà la causa è ben conosciuta e i sintomi sono assolutamente guaribili, purché ci si rivolga altrove; tanto è vero che io da quando ho 25 anni ho cessato di avere sintomi, tenendola sotto controllo con dieta e meditazione.
Gli studi di Dahlke, Rainville, Hamer, Dethlefsen, ma anche la psicomagia di Jodorowsky, sono né più né meno che le basi concettuali su cui si fonda la cosiddetta terapia verbale di Gabriella Mereu, oggetto di recente di attacchi pesantissimi da parte della stessa trasmissione Le Iene.

Insomma, alle Iene qualcuno conosce bene la correlazione tra corpo e psiche. E allora sorgono spontanee delle domande:
Dov'è il problema con la dottoressa Mereu? Perché la correlazione tra corpo e psiche va bene con la psoriasi e non con le altre malattie? Mancanza di dialogo tra Nadia Toffa, autrice del servizio su Gabriella Mereu, e altri membri della troupe, o semplice divergenza di conoscenze?

La risposta non la conosco. Certo mi ha stupito vedere questo operatore fare questa correlazione con tanta sicurezza, e ripensare agli attacchi alla Mereu.

Potete vedere il servizio a questo link:

http://www.iene.mediaset.it/puntate/2015/10/26/agresti-il-truffatore-pentito_9606.shtml

Paolo Franceschetti
Fonte: http://paolofranceschetti.blogspot.it
Link: http://paolofranceschetti.blogspot.it/2015/10/un-curioso-servizio-delle-iene.html
31.10.2015


Citazione
venezia63jr
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1229
 

Io penso che franceschetti cerchi la verità dove invece non esiste. La televisione o qualsiasi altro strumento di massa è fatto per stupire, il conduttore del programma vuole stupire e vuole fama, gli serve stare e non risultati veri. Poi tutto è manipolabile, un taglio qua uno la e si confeziona una trasmissione.
Mi meraviglio che franceschetti guardi la TV. A che pro '?


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neroscuro2014
Eminent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 49
 

Ricordo il servizio sulla Mereu. È riuscita a dipingere sé stessa come una cialtrona, come una che vende olio di serpente. Franceschetti difende un medico così?


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
Registrato: 2 anni fa
Post: 10314
 

@Venezia

franceschetti non mi ha mai convinto, recentemente si è occupato della teoria di genere

da allora è nel club di quelli da scartare a priori...


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