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Immigrazione: si sta tirando troppo la corda


Rosanna
Famed Member
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Sull’immigrazione si sta tirando una corda fatta ormai di pochi fili. Cronache di un fine settimana

Mauro Bottarelli

La foto che vedete qui sopra e che ho scelto come immagine di copertina dell’articolo proviene dalla cittadina di Parchim nel Meclemburgo-Pomerania, proprio il Lander che andrà al voto domenica e che vede Alternative fur Deutschland al 21%, terzo partito a soli due punti percentuali dalla CDU. Si tratta della porta di una moschea in costruzione che è stata murata con mattoni nel cosro del weekend e sopra la copertura sono stati posti due messaggi: il primo recita “Voi vi chiamate fedeli, noi vi chiamiamo invasori” e il secondo un motto che viene attribuito al presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, “le moschee sono le nostre caserme, i minareti le nostre baionette, i fedeli i nostri soldati”. La polizia ha aperto un’inchiesta contro ignoti per vandalismo e incitamento all’odio, come riporta la tv NDR.

La barriera di mattoni è stata subito smantellata ma il fatto è stato denunciato sulla pagina Facebook dal gruppo pro-migranti Netzwerk für Flüchtlinge in Parchim, i membri del quale hanno scritto un biglietto che hanno affisso sulla porta della moschea: “Ciao, mi cari amici! I muri esistono per essere abbattuto. Mai arrendersi, state forti e siate felici! Non perdete mai il vostro spirito! Io sono che ci siano belle persone come voi! Siete grandi! Grazie tante!”. Ora, al di là del contenuto da bambino di 5 anni che difficoltà di sviluppo, la questione comincia a diventare seria, visto che dall’inizio del 2016 sono già stati 657 gli attacchi contro centri di accoglienza o moschee in Germania, quasi tutti attribuibili alla destra estrema, stando a un recente report della polizia federale.

Insomma, la pazienza della gente in Germania sta pericolosamente esaurendosi. E temo che lo stesso stia per avvenire nell’ospitale e bersagliata Grecia, la quale sempre nello scorso weekend ha visto concretizzarsi lo spettro della follia al potere. Il governo di coalizione di Alexis Tsipras (Syriza) e il movimento Panos Kammenos ha infatti chiesto al procuratore distrettuale di perseguire il vescovo dell’isola di Chios, Markos Vasilakis, perché nel corso dell’omelia della domenica ha osato dire che migliaia di persone che recentemente sono arrivate dalla Turchia sull’isola sono immigrati illegali e non profughi siriani. Chios è la quinta isola più grande della Grecia ed è a soltanto 3,5 miglia nautiche dalle coste turche, di fatto l’approdo perfetto: con una popolazione di 51.320 abitanti ha finora accolto 3078 migranti ma il numero continua ad aumentare, sintomo indiretto che Ankara ha cominciato a rilassare i controlli e guardare dall’altra parte come minaccia verso l’Ue per i visti liberi.

Quale sarebbe il reato compiuto dal religioso? Ha detto una bugia? No, perché stando alla Guardia costiera greca, nel periodo di luglio e agosto, dei 1950 cittadini entrati illegalmente in Grecia dalla Turchia solo 500 era rifugiati in fuga dalla Siria, gli altri erano clandestini. Di più, il ministero per l’Immigrazione ha più volte ripetuto che tra il 50% e il 70% dei flussi migratori verso la Grecia sono composti da immigrati irregolari provenienti da 77 nazioni diverse e solo il resto di rifugiati. Dunque, cosa fa lo Stato? Denuncia un vescovo perché reo di aver detto ciò che lo Stato stesso conferma!

Il tutto in un Paese in crisi economica cronica ormai da sette anni, dove ogni municipalità ha dovuto accettare almeno 1000 migranti, questo anche se di piccole dimensioni, dove si susseguono scontri tra migranti di diverse etnie e con la polizia, dove si sono registrati già 61 casi di malaria e 12 municipalità sono in quarantena a causa proprio dei flussi migratori, come conferma il ministero della Sanità ellenico e dove l’acquisto di armi sta aumentando esponenzialmente. Se Tsipras vuole rischiare che i suoi connazionali lo concino peggio della Troika, è sulla buona strada.

E l’Italia? Tutto bene, non c’è alcuna emergenza. Oddio, solo negli ultimi quattro giorni sono arrivate 13mila persone, di cui 1.100 a Lampedusa, dove l’hotspot è al collasso ma per il resto andiamo che è una meraviglia. E da dove arrivano? Dal Nord Africa, soprattutto dalla Libia ma anche dall’Egitto: ma si sa, l’importante è andare addosso ad Al-Sisi per la vicenda Regeni, non importa se poi paghiamo il prezzo della nostra stupidità con gli sbarchi, visto che se si vuole la verità occorre chiederla a Londra. Bloccare i flussi? Non conviene a molti.

Il traffico di migranti vale infatti fino a 6 miliardi di dollari e le persone che cercheranno di partire per raggiungere l’Unione europea aumenteranno ancora: solo dalla Libia si stimano 800mila in attesa di mettersi in viaggio, stando ai dato dell’Europol. Per arrivare, in condizioni spesso disperate, in Europa, ogni migrante ha pagato fra i 3200 e i 6500 dollari alle organizzazioni criminali che lucrano sul traffico: quanto ci campano con 6500 dollari nel loro Paese? Se hai a disposizione quella cifra, non sei proprio con le pezze al sedere, visto che molti italiani non potrebbero permetterselo quel viaggio.

Ma il business non è solo quello degli scafisti, grandi e piccoli ma anche di chi si occupa dell’accoglienza nei Paesi europei, Italia in testa. Gente di cuore, gente che vuole aiutare il prossimo, i “disperati”. Gente che però ha recapitato al ministero dell’Interno il seguente messaggio: se non ci pagate i quattro mesi arretrati, gli immigrati ve li gestite voi. E’ questo il succo della lettera inviata da un gruppo di albergatori del bresciano, i quali denunciano come il prezzo per il servizio di accoglienza – i famosi a 35 euro al giorno – assicurato loro per i richiedenti asilo non venga pagato da 120 giorni.

Lo ha riportato il Corriere della Sera, il quale ha fatto notare come ‘ultimatum, inviato sotto forma di lettera al prefetto di Brescia, parli chiaro: si partirà con l’eliminazione del pocket money, poi con la riduzione dei servizi integrati (alfabetizzazione, cancelleria, trasporti) e, infine, con “la possibilità di ridimensionare il numero degli ospiti nelle nostre strutture”. Sempre il quotidiano milanese racconta l’esempio della fondazione Museke di Castenedolo, la quale ospita in una sua struttura 8 profughi: i consumi di acqua, luce e gas sono esplosi. E tra bollette, pasti, cancelleria e maestre da pagare, la fondazione aspetta dallo Stato 42mila euro. C’è poi una cooperativa che ospita 19 persone e vanta un credito di 52mila euro.

Ma quanto spendono di cancelleria per otto profughi? Cosa usano, le Mont Blanc d’oro per alfabetizzarli? Ma state tranquilli, perché invece di chiedere alla magistratura un bel controllino su quei conti, la prefettura bresciana ha assicurato che entro una settimana tutto verrà sistemato e i soldi arriveranno. Inoltre, gli albergatori e le varie strutture hanno anche un’altra lamentela: “Le Asl di competenza stanno attuando controlli a tappeto con rigidità e perseveranza, tale operato può essere solo il risultato di precise disposizioni e scelte politiche, come ci è già stato confermato”. E basta con questi controllo delle Asl, dannati fascisti! Mandateli piuttosto nelle aziende dove si lavora onestamente e dove si beccano migliaia di euro di multa, se la macchinetta del caffé si scosta più di 3 centimetri dal muro, non negli alberghi o nelle strutture dove si ospita gente che non si sa nemmeno da dove arrivi e in che condizione di salute sia. D’altronde, viviamo in un Paese così: dove si lucra sull’invasione con il benestare del governo, tacciando chi lo denuncia di razzismo. Ma è anche il Paese dove accadeva questo:

ovvero, quando al governo c’era Silvio Berlusconi, le “risorse” erano chiamate con il loro nome dal PD, ovvero immigrati clandestini e il partito attualmen
te al governo e che sta favorendo l’immigrazione di massa e l business ad essa connesso, fregandosene della sicurezza dei cittadini, all’epoca si preoccupava per il raddoppio degli arrivi. Stanno tirando una corda che ormai è fatta di pochi fili. E quando si spezzerà, ci sarà anche chi si chiederà il perché.

http://www.rischiocalcolato.it/2016/08/sullimmigrazione-si-sta-tirando-corda-fatta-ormai-fili-cronache-un-fine-settimana.html


Citazione
spadaccinonero
Illustrious Member Guest
Registrato: 2 anni fa
Post: 10314
 

cito

"perché nel corso dell’omelia della domenica ha osato dire che migliaia di persone che recentemente sono arrivate dalla Turchia sull’isola sono immigrati illegali e non profughi siriani. "

per il momento non ho MAI e dico MAI visto un Siriano...
tenete conto che la mia palestra è frequentata anche dagli "ospiti" del cara a 200 mt da noi


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Matt-e-Tatty
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2484
 

Per forza non li vedi. Vanno tutti in Germania.


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