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Incominciamo dalla burocrazia


Primadellesabbie
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I partiti politici del dopoguerra, che possiamo chiamare storici, si sono disintegrati per varie cause, l'industria ha, per lo più, cambiato faccia, il commercio si vede spostare le carte in tavola dalla notte alla mattina, l'artigianato é l'irriconoscibile ombra di se stesso.
Ciò che resiste pervicacemente, anzi sembra nutrirsi avidamente di qualsiasi cambiamento come gli obesi del junk food é la burocrazia, vero padrone delle nostre vite, vera piaga maleodorante che limita, frustrandole, le nostre aspirazioni ad una vita decente.

Generazioni di politici (e di gente della strada) si sono infrante davanti alle barriere di "non si può", corredate da vagoni di motivazioni impossibili da verificare, come anche da immaginare, da una mente estranea a quei riti satanici celebrati da funzionari resi autorevoli dalla nebbia che li circonda e li segue ovunque.

Pare che di ogni popolo che ha avuto la ventura di soggiornare nella Penisola chi é rimasto abbia accuratamente conservato e sviluppato le imposizioni burocratiche che, pur essendo state ragione di mugugni, rivolte ed inestinguibili rancori razziali, pare abbiano soggiogato per sempre l'animo italico con il fascino perverso che emana dal loro sadico trionfare financo sulle macerie fumanti, quasi marchio indelebile, ricordo monumentale, di dominazioni papaline, borboniche, francesi, austriache.

L'animo si é deformato al punto che, frequentando i mezzi pubblici, si assiste infallibilmente a discussioni che sono vere e proprie "lezioni" su come si deve fare, sulle contorte regole da seguire, per fare od ottenere una certa cosa, mentre in altri lidi si parla del tempo, delle vacanze o del cibo e degli amici. E questo da molti anni, ormai.

Non voglio certo polemizzare con i nostri economisti, competenti o volenterosi saputelli, ma se non si trova il modo di estirpare radicalmente questa piaga, la buona volontà e l'entusiasmo costruttivo innati o apportati per altre vie, ripiegheranno e faranno la fine della competenza in fuga verso lidi più sereni (e non é un fenomeno limitato agli ultimi anni).

Non c'é abbastanza spazio per entrambi, si deve scegliere tra un esercito di fumosi funzionari che emanano grigiore dove passano, e chi vuole vivere mettendo a disposizione degli altri il suo patrimonio genetico di rispetto e buona volontà.


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spadaccinonero
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I partiti politici del dopoguerra, che possiamo chiamare storici, si sono disintegrati per varie cause, l'industria ha, per lo più, cambiato faccia, il commercio si vede spostare le carte in tavola dalla notte alla mattina, l'artigianato é l'irriconoscibile ombra di se stesso.
Ciò che resiste pervicacemente, anzi sembra nutrirsi avidamente di qualsiasi cambiamento come gli obesi del junk food é la burocrazia, vero padrone delle nostre vite, vera piaga maleodorante che limita, frustrandole, le nostre aspirazioni ad una vita decente.

Generazioni di politici (e di gente della strada) si sono infrante davanti alle barriere di "non si può", corredate da vagoni di motivazioni impossibili da verificare, come anche da immaginare, da una mente estranea a quei riti satanici celebrati da funzionari resi autorevoli dalla nebbia che li circonda e li segue ovunque.

Pare che di ogni popolo che ha avuto la ventura di soggiornare nella Penisola chi é rimasto abbia accuratamente conservato e sviluppato le imposizioni burocratiche che, pur essendo state ragione di mugugni, rivolte ed inestinguibili rancori razziali, pare abbiano soggiogato per sempre l'animo italico con il fascino perverso che emana dal loro sadico trionfare financo sulle macerie fumanti, quasi marchio indelebile, ricordo monumentale, di dominazioni papaline, borboniche, francesi, austriache.

L'animo si é deformato al punto che, frequentando i mezzi pubblici, si assiste infallibilmente a discussioni che sono vere e proprie "lezioni" su come si deve fare, sulle contorte regole da seguire, per fare od ottenere una certa cosa, mentre in altri lidi si parla del tempo, delle vacanze o del cibo e degli amici. E questo da molti anni, ormai.

Non voglio certo polemizzare con i nostri economisti, competenti o volenterosi saputelli, ma se non si trova il modo di estirpare radicalmente questa piaga, la buona volontà e l'entusiasmo costruttivo innati o apportati per altre vie, ripiegheranno e faranno la fine della competenza in fuga verso lidi più sereni (e non é un fenomeno limitato agli ultimi anni).

Non c'é abbastanza spazio per entrambi, si deve scegliere tra un esercito di fumosi funzionari che emanano grigiore dove passano, e chi vuole vivere mettendo a disposizione degli altri il suo patrimonio genetico di rispetto e buona volontà.

dove vuoi arrivare?
spiegati perché non ho capito il fine di questa discussione decisamente criptica


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Primadellesabbie
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dove vuoi arrivare?...

Se ricordo bene l'ultima volta che sono stato apostrofato a questo modo é stato molti anni fa. Ero ragazzino ed avevo accompagnato a casa troppo tardi una fiamma di allora, a quell'età l'orologio era solo un oggetto decorativo. Il padre della mia bella venne ad aprire e mi si parò davanti minaccioso con questa domanda, non ricordo cosa balbettai. Per fortuna eravamo nel profondo nord, la cosa finì lì, ed io continuai a frequentare la ragazzina.

...spiegati perché non ho capito il fine di questa discussione decisamente criptica

Non si tratta di una discussione ma di un'opinione che ho proposto per discuterne.

Mi sembra si tratti di espressioni piane, leggibili, passabilmente legate tra loro.

Se dovesse divenire criptica, come tu prevedi, cercheremo di fare luce.

Mi dispiace che tu non possa capire ma, a mia volta, non capisco il motivo per cui ci tieni così tanto a farlo sapere a tutti.

Se invece sono io che non riesco ad esprimermi correttamente mi preoccuperò di ripassare l'italiano.

Alla prossima.


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The_Essay
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I partiti politici del dopoguerra, che possiamo chiamare storici, si sono disintegrati per varie cause,

Buona sera!
Mi piace questo tuo interessamento delle tematiche politiche ( ti so avvezzo a temi più squisitamente culturali).
Non so quanto giusta sarà questa mia esternazione,ma modestamente con il senno di poi penso che per molti partiti,oltre alle cause classiche, sia scattato "un orologio biologico" il quale ne ha decretato per molti di essi la loro apoptòsi.

l'industria ha, per lo più, cambiato faccia, il commercio si vede spostare le carte in tavola dalla notte alla mattina, l'artigianato é l'irriconoscibile ombra di se stesso.

Dei suddetti cambiamenti a mio avviso quello più "doloroso" è quello dell'artigianato.
Anche qua le cause sono state molteplici,ma penso che la causa peggiore
sia stata una sottovalutazione "culturale" degli artigiani( e di tipo estrinseco ed intrinseco), i quali si sono lasciati ammaliare a fine anni 60 da uno stile di vita "moderno", con i ritmi fast,e il luccichio ad es. dei mobili di truciolato( se ci riferiamo ai falegnami).
Se consideriamo calzolai,sarti(questi ultimi di meno),sono stati avversati
dal modello industriale:scarpe,abiti già pronti e che dopo averli indossati un pò,vanno messi da parte per officiare i riti del consumismo.

Ciò che resiste pervicacemente, anzi sembra nutrirsi avidamente di qualsiasi cambiamento come gli obesi del junk food é la burocrazia, vero padrone delle nostre vite, vera piaga maleodorante che limita, frustrandole, le nostre aspirazioni ad una vita decente.

Permettimi di dire che la burocrazia non resiste,ma viene allevata con cura, nutrita, premiata, osannata. Il suo compito è di essere ancillare al potere.Essa risolve i problemi più spinosi,è camaleontica , e come sfinge obbedisce solo ai suoi padroni.Essa risolve i problemi in modo persino bipolare:"non risolvendoli o creandone di nuovi!In pratica vuoi risolvere un tuo problema? Te ne creo anche dieci!Viene allevata e curata,perchè consente grosse soddisfazioni:una per tutte l'ebbrezza del potere.

Generazioni di politici (e di gente della strada) si sono infrante davanti alle barriere di "non si può", corredate da vagoni di motivazioni impossibili da verificare, come anche da immaginare, da una mente estranea a quei riti satanici celebrati da funzionari resi autorevoli dalla nebbia che li circonda e li segue ovunque.

Mi piace la tua immagine dell'esericzio della burocrazia,aggiungo che i sacerdoti di tale divinità,le sono ossequiosi.Se hai assistito a qualche funzione, a chi la esercita,consente quell'incedere ieratico,e più che nebbia
impalpabile,a volte se l'officiante è di elevata caratura,si apprezza persino
l'odore di quell'incenso malevolo e perchè no fascinoso agli occhi del povero"disarmato".

cut...
Non voglio certo polemizzare con i nostri economisti, competenti o volenterosi saputelli, ma se non si trova il modo di estirpare radicalmente questa piaga, la buona volontà e l'entusiasmo costruttivo innati o apportati per altre vie, ripiegheranno e faranno la fine della competenza in fuga verso lidi più sereni (e non é un fenomeno limitato agli ultimi anni).

Non c'é abbastanza spazio per entrambi, si deve scegliere tra un esercito di fumosi funzionari che emanano grigiore dove passano, e chi vuole vivere mettendo a disposizione degli altri il suo patrimonio genetico di rispetto e buona volontà.

L'unico modo a mio modesto giudizio per estirpare tale pianta infestante,
è innaffiarla con abbondante senso civico;"armarsi di buone letture"
come anni fa ammoniva un libello di "un noto movimentista", dal Titolo il lettore armato.In tale libello si sondava la mente costruita con circuiti neurali arabeschi del burocrate e trovavi i diversi antidoti per addormentare tali virus.
Domanda da milioni di dollari:perchè quell'autore oggi intona un piffero e va salmodiando delle litanie strane?
Bye,Bye,The Essay


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spadaccinonero
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dove vuoi arrivare?...

Se ricordo bene l'ultima volta che sono stato apostrofato a questo modo é stato molti anni fa. Ero ragazzino ed avevo accompagnato a casa troppo tardi una fiamma di allora, a quell'età l'orologio era solo un oggetto decorativo. Il padre della mia bella venne ad aprire e mi si parò davanti minaccioso con questa domanda, non ricordo cosa balbettai. Per fortuna eravamo nel profondo nord, la cosa finì lì, ed io continuai a frequentare la ragazzina.

...spiegati perché non ho capito il fine di questa discussione decisamente criptica

Non si tratta di una discussione ma di un'opinione che ho proposto per discuterne.

Mi sembra si tratti di espressioni piane, leggibili, passabilmente legate tra loro.

Se dovesse divenire criptica, come tu prevedi, cercheremo di fare luce.

Mi dispiace che tu non possa capire ma, a mia volta, non capisco il motivo per cui ci tieni così tanto a farlo sapere a tutti.

Se invece sono io che non riesco ad esprimermi correttamente mi preoccuperò di ripassare l'italiano.

Alla prossima.

Bah


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Primadellesabbie
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@ The_Essay

Penso che la burocrazia in dosi da elefante, come capita da noi, abbia un'influenza determinante nel comportamento, nel modo di affrontare la vita e nella stessa struttura sociale.

In un commento che é stato tolto, uno di noi concludeva dicendo che bisognerebbe fare qualcosa ma non é il momento...perché la crisi...ecc. Ma non penseremo di poter modificare la struttura sociale quando le cose vanno bene!

Non ci sono solo eserciti di funzionari che vivono per complicarci e renderci costosa la vita, c'é anche una pletora di professionisti che hanno imparato a cavalcare l'onda, i cui ordini o collegi professionali non perdono occasione per aggiungere spezie nel cocktail. Vai a vedere i numeri, quanti erano negli anni '60, in piena ricostruzione, quando davano pareri e consigli al bar, e quanti sono oggi (non crederai ai tuoi occhi), a fare la spola tra studio, campo da tennis e ristorante alla moda...e io pago.. . Professioni, che si riteneva in quegli anni, si sarebbero estinte, hanno tratto nuova linfa e nuova vita grazie alle razioni di burocrazia generosamente distribuite.

E non confondiamo le regole con la burocrazia. Permettimi di fare un esempio di come si deforma il modo di pensare.

Ti capitasse di vivere in Germania ti accorgeresti che qualsiasi inevitabile scontro o contrasto nella vita sociale, viene risolto se dimostri di conoscere le regole appropriate. Subisci un torto, una prevaricazione? Fai presenti le regole (conosciute e rispettate da tutti) che vanno applicate in quel frangente e il prevaricatore sarà, come per magia, indotto ad un passo indietro, quasi sempre senza astio o ulteriori strascichi. Diciamo che ci ha provato...

Quando ti succede la stessa cosa da noi il prevaricatore, abituato o a disporre di una gamma di pretesti, conseguenza della selva burocratica, si guarderà bene dal ritrarsi ed anzi cercherà, di solito con successo, di rendere legittima la sua arroganza e costringerti a subirla e non mancherà di tentare di renderti addirittura responsabile dell'abuso che avrà, a questo punto, "dovuto" mettere in atto.

E un "aggiustamento" culturale, di cui questo é un aspetto rilevante, quello di cui abbiamo bisogno! Approfittiamo del momento!


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The_Essay
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@ The_Essay

E non confondiamo le regole con la burocrazia. Permettimi di fare un esempio di come si deforma il modo di pensare.

Ti capitasse di vivere in Germania ti accorgeresti che qualsiasi inevitabile scontro o contrasto nella vita sociale, viene risolto se dimostri di conoscere le regole appropriate. Subisci un torto, una prevaricazione? Fai presenti le regole (conosciute e rispettate da tutti) che vanno applicate in quel frangente e il prevaricatore sarà, come per magia, indotto ad un passo indietro, quasi sempre senza astio o ulteriori strascichi. Diciamo che ci ha provato...
Quando ti succede la stessa cosa da noi il prevaricatore, abituato o a disporre di una gamma di pretesti, conseguenza della selva burocratica, si guarderà bene dal ritrarsi ed anzi cercherà, di solito con successo, di rendere legittima la sua arroganza e costringerti a subirla e non mancherà di tentare di renderti addirittura responsabile dell'abuso che avrà, a questo punto, "dovuto" mettere in atto.

E un "aggiustamento" culturale, di cui questo é un aspetto rilevante, quello di cui abbiamo bisogno! Approfittiamo del momento!

Ciao!
Facciamo un piccolo antefatto:
ritengo che per certi aspetti tutto il mondo è paese, soltanto che da noi tutto è più esasperato rispetto alle altre nazioni.
Si è inoltre ammalati di due strane patologie,
1)l'esterofilia;2)copiamo dall'estero(leggi,mode),ma solo il peggio.FIne antefatto

Conosco per sommi capi e la realtà tedesca Germania[Monaco di Baviera.Tanto per dirne una, pensa ai semafori per le biciclette
e pensa chi da noi viene "stirato sulle strisce pedonali")];oppure il discorso Svizzera,e se dovessimo approfondire occorrerebbero ore.

In parole povere,potremmo essere più bravi degli altri soltanto se lo volessimo.

Il problema è che abbiamo scambiato e scambiamo la furbizia con l'intelligenza,e anzicchè alla prima attribuire una valenza negativa
(virtù dei deboli),crediamo pure che si addica ai forti.
Una per tutte, gli imperi costruiti[ da ambo le parti corrotti e corruttori] con i falsi invalidi,tanto per citarne una.
Oppure i falsi incidenti stradali.La lista è lunghissima.

In Italia comunque spesso si finisce in tribunale qualora ci si sente "di aver subito una prevaricazione" e veniamo pertanto additati come una popolazione tra le più litigiose d'Europa.

A onore del vero,bisogna dire pure che nel Nord Europa molte situazioni sociali sono meglio gestite,
Però da paesi colonialisti o ex tali, fanno o hanno fatto le loro porcate nelle altre nazioni.
Ergo data la nostra scarsa capacità di avere influenza all'estero(lasciamo perdere il discorso made in Italy,costruito sullo caparbietà
di bravi imprenditori privati(etc,etc,),le porcate le facciamo sulla nostra popolazione.

Se ti facessi un elenco dei soldi che si sprecano nelle nobilissime nazioni del nord Europa ti farei saltare dalla sedia,solo due esempi:
1)In Svezia,la grande azienda agricola che fa capo alla Corona incassa 1,6milioni di euro di fondi comunitari!!

2)La Germania,che prendi ad esempio,prende dalla comunità europea 900.000 euro di fondi comunitari e li dona allo Streulasund
Golf Park( Nordovest della Germania)che tra gli ospiti pare conti pure la Merkel e la quota associativa costa fino a 1110 euro al mese.
Domanda :perchè soldi della comunità europea finiscono ad un circolo che pretende una iscrizione così cara?

Tanto per citarne un'altra pensa ai milioni di euro (soldi dei contribuenti), stanziati dal governo Italiano e non spesi per la prevenzione in Liguria(dietro a tale mancata spesa pare che ci sia una guerra di carte bollate e cause che dura da circa tre anni).

Primadellesabbie wrote: E un "aggiustamento" culturale, di cui questo é un aspetto rilevante,
quello di cui abbiamo bisogno! Approfittiamo del momento!

Ma dovrebbe partire (tale aggiustamento) dal basso o dall'alto? Mai visti aggiustamenti dall'alto, solo in situazioni irrecuperabili(in diversi altri contesti).
Domande:
1)SE guardiamo al valore che danno al tempo gli altri,è anche una conseguenza dei loro sistemi economici?
2)Perchè anche nella letteratura e nei vecchi film Italiani è stata sbandierata come vincente ( e quindi favorita la furbizia)l'arte dell'arrangiarsi in Italia?
3)Perchè con i migliori ingegneri ed architetti quando abbiamo inaugurato l'areoporto di Fiumicino(1960),
per risparmiare sullo strato del manto stradale si è fatto più sottile e gli aerei (l'ho letto in rete da qualche parte)si sono affossati,con scene da terzo mondo?
4)perchè la maggior parte degli edifici scolastici in Italia,risultano a parole supercollaudati e nei fatti succedono cose da Burkina Faso?
Bye,The Essay


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Primadellesabbie
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@ The-Essay

Mescoli troppa roba.

Tutto il mondo é paese dimenticatelo. Non tocco neanche il tasto esterofilia, le nostre abitudini sono granitiche, non abbiamo mai copiato nulla da nessuno, non ne siamo capaci. É per questo che siamo nella melma.

Una delle conseguenze dell'esempio che faccio, ma volevo limitarmi a quello che ho detto, sono proprio i tribunali ingolfati da sciocchezze.

Non si tratta di chi é più bravo, la bravura non centra per nulla, lasciamola da parte.

Le "porcate" cosa centrano? Vuoi arrivare a dare un giudizio sulla storia degli altri Paesi? É una mania nazionale. Io no, e se c'é il sospetto di un giudizio mi ritiro in buon ordine.

I contributi rispettano sicuramente delle regole e io non voglio giudicare come vivono gli altri. Se ti metti a valutare come ciascuno destina i contributi...buonanotte.

Prova a prendere le cose per quello che sono, ad ossevarle senza attivare meccanismi di compensazione istintivi, estranei. Naturalmente fai quello che credi.


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The_Essay
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@"Primadellesabbie"

Buon giorno!

Un esempio su tutti:
Le tasse sulla casa,si sgolano a dire sono presenti in tutto il mondo!
Quindi vanno applicate!E' una affermazione di tanti giornalistii o Mia?

non abbiamo mai copiato nulla da nessuno, non ne siamo capaci. É per questo che siamo nella melma.

Da mie letture ho trovato che nel primo dopoguerra facevamo concorrenza agli altri copiando macchinari,un pò come fanno di recente altri(dell'est).Esempio?I tedeschi e gli inglesi costruivano delle lavatrici indistruttibili.Ebbene arriviamo noi velocemente ci imponiamo con delle lavatrici molto più scadenti( non abbiamo tanto sottosuolo con minerali) che però hanno fortuna perchè meno costose.

Vogliamo parlare delle navi che partivano da certi porti cariche di carcasse di automobili arruginite e portate da noi in altri porti Italiani, e destinate dopo essere state fuse ad automobili piccole,ma che avevano solo un buon motore?Un altro successone, ma di automobili non proprio durature!

Una delle conseguenze dell'esempio che faccio, ma volevo limitarmi a quello che ho detto, sono proprio i tribunali ingolfati da sciocchezze.

IL motivo delle cause lente si può spiegare solo de visu!

Le "porcate" cosa centrano? Vuoi arrivare a dare un giudizio sulla storia degli altri Paesi? É una mania nazionale. Io no, e se c'é il sospetto di un giudizio mi ritiro in buon ordine.

In un altro post che forse ti è sfuggito ho detto: non ho opinioni,mi limito spesso ad osservare!Quindo basta prendere dati e incrociarli e riesci non a giudicare, ma molto,molto di più!

I contributi rispettano sicuramente delle regole e io non voglio giudicare come vivono gli altri. Se ti metti a valutare come ciascuno destina i contributi...buonanotte.

Nessuno a detto che non ci sono regole.Le regole ci sono,però poi segui poi il destino dei soldi e osserva!Si predica bene a casa propria e poi si razzola in altri posti diversamente per avere dei vantaggi a casa propria!
Se si potesse osservare in molti paradisi fiscali e vedere la nazionalità?
Chissà che sorprese.

Prova a prendere le cose per quello che sono, ad ossevarle senza attivare meccanismi di compensazione istintivi, estranei. Naturalmente fai quello che credi.

Ti ringrazio del consiglio! Però se non si vedono le cose in un modo critico,
si deve acettare tutto ciò che ci viene proposto!
Bye,The Essay


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Primadellesabbie
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@ The_Essay

Ho fatto un esempio di come interferisce la mentalità burocratica nel modo di vivere, se vuoi prenderlo per quello che é e che vale.
Se non ti piace l'esempio mi dispiace, ma ho scelto quello che mi sembrava significativo.

Certo siamo capaci di copiare le lavatrici, ma se affermo, in questo contesto che non siamo capaci di copiare, come fai a pensare alle lavatrici?

Certo il motivo delle cause si spiega de visu e così si può anche verificare la dimensione dei fogli su cui sono scritte. Ma ho detto, a seguito di una tua osservazione, che da una parte ci sono e dall'altra no. Cosa centra de visu?

Hai detto qualcosa in un'altra occasione? Prendo atto, cosa vuoi che dica?

Pensi che tutto il mondo é paese? Va bene. Non ho niente da aggiungere.

Pensi che siamo esterofili? Va bene, come sopra.

Gli altri razzolano male? Di nuovo come sopra.

Si cercano vantaggi in casa propria? Ancora come sopra.

Se qualcuno fosse riuscito ad aver ragione dei luoghi comuni che proteggono i modi di pensare dell'uomo della strada, vivremmo tutti in paradiso.

Siamo e vogliamo essere impermeabili ed impuniti, altroché.


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The_Essay
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@ The_Essay
Cosa centra de visu?

Che ci sono delle cose che si dicono sotto voce,guardandosi negli occhi,
lontani da orecchie indiscrete;ossia l'equivalente del fatto che certi panni si lavano in famiglia e non al fiume dove sbirciano tutti.
Ultimo frase su tale discorso:
"Sii il cambiamento che vuoi vedere avvenire nel mondo".Gandhi


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Primadellesabbie
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Abbiamo tutto l'interesse a lavare i panni alla luce del sole.

Quei custodi dell'italianità che hanno mandato in giro per il mondo per decenni un clown di infimo profilo a raccontare barzellette e a rappresentarmi, e adesso si lamentano che tutti ce l'hanno con noi, cosa si credevano? Che ci avrebbero dato pacche sulle spalle dicendoci quanto siamo simpatici.

In giro per il mondo si ricordano con cerimonie i caduti nella guerra contro il fascismo, e noi presentiamo per vent'anni a riunioni internazionali ministri che si rifanno apertamente a quell'esperienza? Cos'era stato, un gioco quella guerra? E gli dimostriamo che non hanno capito nulla? Perché noi siamo noi e facciamo quello che vogliamo? E adesso chi paga?

Credi che Fini sia andato in Israele a pentirsi con la kippa in testa per una crisi di coscienza? Io no, credo che avesse annusato quello che si preparava: che ce l'avrebbero fatta pagare, l'abbronzato e tutto il resto, con i tempi, i modi e la determinazione di cui dispongono e che loro convengono. E stai tranquillo che non se ne dimenticheranno.

Continuo a credere che alla Farnesina debbano saperla molto lunga, e si guardano bene dal raccontarcela.

E tu mi inviti a lavare i panni in casa? E pensare che volevo invitare a combattere la burocrazia!


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The_Essay
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cut
E pensare che volevo invitare a combattere la burocrazia!

Ciao!
Da tale post,pernso che si possa evincere e per cortesia correggimi se sbaglio:
a)Cosa sia la burocrazia( ci abbiamo provato)
b)Che esiste un libello al quale si faceva menzione e a cosa serviva.Che esistono libri seri in cui se ne discute
c)Se si seguono i giornali(per chi è pensionato o meno)oppure se la burocrazia la si vive sulla propria pelle perchè ci si trova a vivere da più o meno giovane tale momento storico.
d)Che la mentalità Italiana è quella che è!( A prescindere dai luoghi comuni)
e)Che la percentuale di persone colte si aggira sul 30%
f) Che di tale trenta percento chi legge le cose in modo critico è sia e no ,il 3%
g)Di questo 3%,chi ha una visione completa sulla società è sia e no lo 0,5-1%,
Mi chiedo come si fa a combattere la burocrazia senza che tale "lotta sia supportata" da qualcuno che dovrebbe poi avere gli interessi
per combatterla.
Bye The Essay
P.S.:è stato inutile aver provato a parlarne? No!


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