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Introversione ed aggressivita' sociale.


Daniele
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SentieroIndiano
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Scrive l'autore dell'articolo: nessuno sceglie volontariamente di rinunciare ai contatti sociali per cui tutti siamo naturalmente costruiti.
Questo non è vero. E' vero che l'Homo sapiens sapiens a differenza di altre specie animali ha una spiccata tendenza a vivere in comunità perchè da questo trae enormi vantaggi di sopravvivenza.
La personalità di ognuno è però composta da molte componenti 'normoidi' che però non sono vere e proprie malattie mentali: narcisistiche, istrioniche, schizoidi, paranoidi, etc ....
Ogni persona è un mix di queste componenti e alcune componenti spesso prevalgono su altre.
Una persona in cui prevale la componente schizoide tenderà a comportarsi come la persona descritta nell'articolo.
In questo caso non è vero che questa persona soffra come l'autore dell'articolo immagina.
Semplicemente una persona tendenzialmente schizoide non prova alcun interesse nei contatti sociali.
Le persone che ha intorno gli appaiono un pò come se fossero delle macchine e non ne teme quindi neppure il giudizio come invece immagina l'autore dell'articolo.
Vi è da considerare poi anche un aspetto energetico: le relazioni con le altre persone richiedono energia nervosa e in una società ipersocializzata e frenetica come la nostra queste relazioni richiedono quindi moltissima energia nervosa. Molte persone non hanno più tutta questa energia e quindi tenderanno ad evitare troppi contatti con le altre persone per evitare un break down nervoso. Pensate semplicemente al numero sempre più crescente di persone che soffrono di malattie legate alla sfera energetica nervosa come la depressione, l'astenia nervosa e vi renderete che questo discorso non è poi così strano come sembra.
L'autore dell'articolo ha invece energia da vendere: è un libero professionista e quindi probabilmente lavorerà come un matto e a stretto contatto con le persone e i loro problemi per tutto il giorno (avvocati, commercialisti, medici, etc..). Nonostante questo la mattina ha l'energia per andare al bar prima di andare in ufficio e lo fa correndo e ridacchiando. Un maratoneta del vivere moderno ...


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Mattanza
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Post: 49
 

Poi magari pure c'è da dire che l'introversione da un punto di vista caratteriologico, (termine junghiano divenuto di uso comune) non denota alcuno stato patologico (anzi) anche in soggetti dove è prevalente nella personalità; la società occidentale così estroversa tende a patologizzare l'introversione.


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LinCad
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Post: 111
 

Poi magari pure c'è da dire che l'introversione da un punto di vista caratteriologico, (termine junghiano divenuto di uso comune) non denota alcuno stato patologico (anzi) anche in soggetti dove è prevalente nella personalità; la società occidentale così estroversa tende a patologizzare l'introversione.

Concordo al 100%


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sandrez
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Poi magari pure c'è da dire che l'introversione da un punto di vista caratteriologico, (termine junghiano divenuto di uso comune) non denota alcuno stato patologico (anzi) anche in soggetti dove è prevalente nella personalità; la società occidentale così estroversa tende a patologizzare l'introversione.

quoto.

e infatti "esiste" lo Stile Evitante di Personalità
https://it.wikipedia.org/wiki/Disturbo_evitante_di_personalit%C3%A0#Stile_evitante_di_personalit.C3.A0_contro_disturbo_evitante_di_personalit.C3.A0

e il Disturbo Evitante di Personalità
https://it.wikipedia.org/wiki/Disturbo_evitante_di_personalit%C3%A0

entrambi inseriti nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali.

~certevolteilsolebatteanchesulculodiuncane~


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rossland
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Sono arrivata solo fino a qui:" Non ho niente contro queste persone perche' mi rendo conto che alle loro spalle ci sono ovviamente storie brutte, traumi, violenza subita, gente stupida che li ha presi di mira, complessi e sofferenza. Uomini e donne distrutti, spesso fin dai primi anni di vita (capitelo, è un buono che capisce a fiuto le disgrazie altrui). Il tizio e' alto, muscoloso e forse un po' bello, visto che una delle donne presenti cerca di parlare con il nuovo arrivato, ma lui si sforza di non guardarla nemmeno in faccia. La donna intraprendente non capisce che alle spalle di questo introverso ci sono sicuramente delle storie brutte che lo hanno trasformato in un asociale, ed esclama con enfasi e delusione:
"Che tempi brutti!
(ma farsi da parte in buon ordine se non ti si fila, no?)"
...e non proseguo oltre.
Chi scrive ha a mio avviso una visione totalmente schematica del mondo e delle persone.
Si presenta come fosse dentro a uno spot pubblicitario (la mia futura moglie, corre per aprirle la porta, vanno al solito bar prima di andare insieme in ufficio con la valigetta...) e dall'alto di questa visione di sé come essere perfettamente corrispondente a un modello sociale da cartolina standard inizia a tranciare giudizi e immaginare retroscena tragici sul vissuto di uno che al bar magari si vuole solo bere un caffè e di mattina non ha voglia di rompiballe tipo "una delle donne presenti" che cerca di parlargli perché (oddio), è pure "ben messo" e forse piacente.
Meno tv e meno film di scarsa qualità, prima di darsi all'esercizio abusivo della professione psicanalitica...


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uomospeciale
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Quindi ci sarebbe qualcosa di male ad essere introversi ed amare il silenzio, la pace, la tranquillità, e la solitudine?
Francamente a me son sempre sembrati anormali gli altri, quelli che amano il casino, i party affollati, i cori da stadio, i contorcimenti in discoteca, ecc ecc ecc

Son stato in mezzo al casino, e a gente ubriaca e strafatta 14 ore al giorno per 30 anni quando gestivo locali pubblici e quel lavoro oltre a logorarmi la salute, era arrivato a farmi odiare letteralmente buona parte del genere umano.

Ma non mi sono mai sentito "inadeguato" io.....No, no, no...
Tutt'altro.
Anzi sono sempre stati gli altri a provocarmi disgusto e repulsione profondissimi....
E' sempre stata l'umanità invadente, urlante, sudaticcia, volgare, ottusa, idiota e casinista che non ho mai potuto sopportare.

Sopratutto quando urlavano, cantavano, o facevano i cori da stadio ubriachi spolpi.

Fortuna che non dovrò mai più averci a che fare.
Mai più.


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rossland
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e infatti "esiste" lo Stile Evitante di Personalità
https://it.wikipedia.org/wiki/Disturbo_evitante_di_personalit%C3%A0#Stile_evitante_di_personalit.C3.A0_contro_disturbo_evitante_di_personalit.C3.A0

e il Disturbo Evitante di Personalità
https://it.wikipedia.org/wiki/Disturbo_evitante_di_personalit%C3%A0

entrambi inseriti nel Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali.

Andiamo bene...
La Bibbia il cui verbo aiuta a diagnosticare come patologico ogni tremor di piede fuori standard...
Ma dov'é finito il tempo in cui andava di moda l'esaltazione della diversità in quanto ricchezza?


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uomospeciale
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Ma dov'é finito il tempo in cui andava di moda l'esaltazione della diversità in quanto ricchezza?

Quei tempi sono finiti.
Oggi è richiesto di unirsi e uniformarsi tutti alla truppa, per fare "branco"
Perché le masse aggregate sono facilmente suggestionabili e prevedibili a differenza degli
outsider che sono da sempre, visti con molto sospetto.

I cani sciolti non sono mai piaciuti a nessuno.

😆


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spadaccinonero
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Post: 10314
 

Ma dov'é finito il tempo in cui andava di moda l'esaltazione della diversità in quanto ricchezza?

Quei tempi sono finiti.
Oggi è richiesto di unirsi e uniformarsi tutti alla truppa, per fare "branco"
Perché le masse aggregate sono facilmente suggestionabili e prevedibili a differenza degli
outsider che sono da sempre, visti con molto sospetto.

I cani sciolti non sono mai piaciuti a nessuno.

😆

grande, us

8)


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Daniele
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Topic starter  

Grazie dei vostri pareri, sono stati tutti interessanti. Cosa ne pensate pero' della gente normale che si auto-organizza in "gruppi di sfottimento" contro chi ha gia' dei problemi, oppure trovano strano? Mi sembra che avete evitato molto questo argomento, ben presente nell'articolo.
Buona giornata.


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rossland
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[quote="uomospeciale"]

I cani sciolti non sono mai piaciuti a nessuno.

😆

No, infatti.
Hanno quel brutto vizio di non voler stare in riga che ricorda alle pecore che si può disubbidire ai cani servi...


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