Islam e democrazia?
 
Notifiche
Cancella tutti

Islam e democrazia?


Johannmatthias
Trusted Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 82
Topic starter  

Un dialogo avviene in genere tra due parti e non sono certo che esistano in questo ipotetico dialogo due parti.
Sono certo dell'esistenza della “nostra” parte, quella delle costituzioni democratiche del mondo occidentale, che formano quel sentire comune basato sui diritti dell’uomo. Sotto questo profilo formiamo un’unità, abbiamo fondamentalmente le stesse costituzioni e gli stessi principi trascritti in esse. Ciò ha permesso la fondazione di un'Europa comune.
Dall'altra parte troviamo un immenso patchwork islamico, governato da una miriade di forme religiose, come i Sunniti, gli Sciiti, i Wahabbiti, i Salafiti ed altri ancora, con ulteriori frammentazioni all'interno di queste stesse sette con forme arcaiche di clan e con altre forme di familismo organizzato. Tra queste formazioni e sub-formazioni sociali spesso vi sono delle lotte e battaglie violente per il predominio su una determinata zona o per il possesso di una determinata risorsa economica. Non esiste un'unità, un riferimento, un califfato, una Umma: non esiste quindi l'Islam che avrebbe anche la sua ragione d'essere nel costituirsi di un’unità di popolo. Ci sono alcuni paesi, pochi, che si differenziano, come la Tunisia che, ha tentato la costituzione di uno stato repubblicano, e il Marocco con la sua monarchia costituzionale, ma non possono essere sicuramente solo loro a parlare in nome e per conto di tutti i musulmani.
In poche parole, l’astio nei nostri confronti ce lo siamo in parte procurato con le nostre mani ed in parte è stato suscitato a bell'apposta dai loro capi politici e religiosi per loro fini politici. Tale astio ora provoca questi temuti attacchi fisici e noi non possiamo trovare soluzioni , perché non abbiamo interlocutori, in quanto non vi è dalla parte del mondo musulmano, un’unità di intenti, di vedute, di credo e di visione del mondo.
Esiste una miriade di gruppi politici-religiosi, che in qualche modo fanno tutti riferimento al Corano. Essi sono principalmente impegnati a massacrarsi tra di loro o a massacrare la popolazione del proprio territorio. Ciò che sta succedendo in Europa per mano di questi pochi disadattati è un’inezia al confronto di quanto stanno facendo ed hanno fatto nei loro paesi ad intere etnie delle loro popolazioni, seppure di religione musulmana, ma appartenenti a sette diverse dalla propria.
Tutti questi gruppi politici radicali, sparsi su un territorio immenso, quale quello occupato dalle popolazioni musulmane del pianeta, sono ben in grado di finanziare una decina di uomini per compiere stragi in Europa in nome di qualche fatwa. Ci dovremo aspettare purtroppo, quindi, altre azioni in seguito al pronunciamento di qualche fatwa da parte di qualche imam felice di esercitare questo terribile potere.
Paesi con così forti tensioni sociali creano un’alta percentuale di persone psichicamente instabili che sono facili prede di questi gruppi estremisti.
Diventa ovvio a questo punto che un dialogo è impossibile per mancanza di interlocutori nel mondo islamico. Potrei quasi dire che l’universo musulmano non esiste, se non fosse per quel filo conduttore, interpretato in vari modi, che è il Corano.
C’è un chiarimento che dobbiamo fare a noi stessi:
non ci troviamo di fronte ad uno scontro religioso tra Islam e Cristianesimo, come è avvenuto fino al 1700, ma ad un’ opposizione tra Islam e Democrazia, semplicemente perché non siamo più solamente Cristiani, siamo principalmente dei laici che hanno deciso, con il trattato di Vestfalia nel 1648 prima, con l’illuminismo e con le rivoluzioni atlantiche poi, di accantonare la religione, di toglierla dall'amministrazione dello stato per impedire ulteriori guerre fratricide in nome di essa.
Successivamente ne abbiamo fatte di peggiori, ma questo è un altro discorso.
Noi abbiamo sostituito nel tempo le leggi religiose con leggi laiche, fatte dagli uomini, anche se tutt'ora ci sono influenze delle Chiese Cattolica, Protestante,….. sulle leggi fatte dai legislatori eletti dai cittadini .
In Italia, in alcuni casi, abbiamo l'intervento della Corte Costituzionale che cerca di rimettere ordine, come nel caso della legge sulla fecondazione assistita. Ci sono ovviamente le resistenze interne a ciò, come in Lombardia, dove all'attuazione di questo diritto vengono opposti ancora degli ostacoli derivanti indirettamente dalla religione, essendo che la sanità in questa regione è in mano a lobby religiose come Comunione e Liberazione.
Dopo la fondazione dello stato Italiano i simboli religiosi, i crocefissi, sono stati tolti dai luoghi pubblici e dalla scuole fino al 1925. Non correva buon sangue tra Vaticano e l'allora Stato liberale.
Un eventuale attentato alla Santa sede, come minacciato dall’ISIS, presupporrebbe un’ ignoranza sullo stato attuale delle cose. Probabilmente questo assurdo intento di colpire la Chiesa nasce dalla convinzione errata che noi facciamo parte di un mondo cristiano, così come loro pensano di far parte di un mondo musulmano, ma non è così.
Il nostro è un mondo laico che ingloba, tra l’altro, anche il pensiero cristiano, ma molte leggi del nostro ordinamento laico e democratico sono in conflitto con il pensiero confessionale.
Niente contrapposizione, quindi, tra due religioni monoteiste, ma tra una religione monoteista, quella islamica, ed un accordo laico e democratico tra le genti dei paesi occidentali. Là dove i musulmani hanno leggi vincolanti per il singolo e per la società, già stabilite e scritte nel Corano, noi abbiamo leggi fatte da noi e dai nostri legislatori scelti da noi.
Certo, il nostro pensiero è stato forgiato nei secoli dal cristianesimo, meglio sarebbe dire dal cattolicesimo, ma poi ce ne siamo distanziati al punto tale che alcune delle nostre leggi non coincidono più con quelle della religione. Le nostre leggi non sono state fatte nell'interesse di una religione, di un'etnia o di un popolo, ma sono state fatte nell'interesse dell'essere umano e dei suoi diritti.
Questo al fine di permettere una coesistenza più ampia possibile di più religioni, etnie e popoli in modo che non sia possibile che una di queste prenda il sopravvento sulle altre.
Questo si chiama Laicità.
Il cattolico non può impedire al laico di abortire, il laico non può impedire all'ebreo di onorare il sabato, l'ebreo non può impedire che il fascista neghi l'olocausto, il fascista non può impedire alla donna musulmana di circolare con il chador, il musulmano non può impedire che il cattolico creda in un dio uno e trino……..
Il laico, però, può impedire, per esempio, che non via sia pari diritto tra uomo e donna, come invece è prescritto in alcune religioni. Egli é costretto ad intervenire perchè tale diritto venga garantito, in quanto ciò fa parte dei diritti dell'essere umano che ha promesso di difendere.
Se fossimo rimasti Cattolici, mai e poi mai sarebbero state possibili delle riviste come Charlie Hebdo.
Con la nostra laicità, nel tempo, siamo riusciti ed eliminare in molte nostre democrazie la pena di morte, il delitto d'onore, la schiavitù nelle sue varie forme , la differenza dinnanzi alla legge tra essere umani diversi per razza, religione…. e genere.
A che punto è l'Islam in merito a questo?
Democrazia non è solo andare a votare alla distanza di un tempo prestabilito. Questa è la democrazia formale, quella della forma, utilizzata persino da Hamas. Molto più importante è la democrazia sostanziale, quella dei diritti dell'essere umano, dei diritti universali dell'uomo inteso come essere umano.
Ed è di QUESTO che dobbiamo farci forti noi, di QUESTO dobbiamo renderci conto noi stessi quando vogliamo confrontarci con loro, con i musulmani.
Bisogna ammettere, con rammarico, che i cosiddetti musulmani moderati, non potranno mai essere tali, perchè o si accetta o si rifiuta il Corano. Il Corano regola la vita dei musulmani nei vari momenti della vita, della giornata, delle relazioni e in
questo detta dei comportamenti che sono in antitesi, non con il Cristianesimo, ma con la democrazia, con i diritti dell'uomo.
Volendo essere tollerante, passi che l'Islam sia una religione di pace, come asseriscono quei musulmani che non si riconoscono con gli integralisti estremisti, ma certamente non è una religione di eguaglianze dei diritti.
Prepariamoci a dialogare con loro su un altro terreno, su un terreno nuovo. Non saprei al momento quale, parchè il loro terreno è religioso ed il nostro è laico.
Non penso che loro vorranno far parte di una più ampia comunità laica e, soprattutto, al momento, le popolazioni soggiogate e martoriate o tenute ferme sotto la mano ferrea di qualche dittatura religiosa, non hanno certamente la possibilità di discuterne e di scegliere.
Noi l’abbiamo fatto nel nostro passato e non possiamo tornare indietro. E' dal medioevo che ci battiamo per i diritti dell'uomo, abbiamo abbattuto le nostre monarchie , i nostri “califfati”, cercando di migliorare sempre le nostre leggi. Non possiamo cedere su questo terreno, il terreno della democrazia, il terreno delle leggi fatte dall'uomo per l'uomo, leggi migliorabili dagli uomini stessi in ogni momento e non congelate nel tempo, per facilitare sempre più la convivenza pacifica tra gli uomini stessi.
L’unica cosa che dobbiamo cercare in qualsiasi modo di fare per porre fine a quel massacro che i musulmani stanno compiendo fra di loro, è provare a portare la pace in quei paesi, non la democrazia. La democrazia, se la vogliono, se la devono creare da soli, come abbiamo fatto noi in passato, noi possiamo solo essere loro da esempio, se lo vogliono seguire.

Un cordiale saluto
Matthias


Citazione
Condividi: