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Israele vs Iran, lo scontro che fa comodo all’economia Usa


Davide
Membro
Registrato: 3 anni fa
Post: 2583
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Che qualcosa stesse per andare pericolosamente fuori giri lo si era capito fra il 14 e il 15 dicembre scorsi. Ovviamente, nessun grande giornale o tg mainstream se ne occupò. E, per una volta, senza particolare colpa. Le notizie, almeno la prima, in sé non erano certo da prima pagina. Il 14, infatti, Donald Trump e Recep Erdogan si intrattennero per una lunga telefonata. Si pensò al caso Khashoggi, alla gestione di quel fattaccio al consolato saudita di Istanbul che tante difficoltà stava creando a Ryad, già alle prese con gli equilibri interni in modalità tintinnar di sciabole e l’Opec che perdeva colpi, esattamente con il barile di greggio che perdeva valore. Il giorno dopo, però, un indiretto indizio doveva far capire che il contenuto di quella chiamata era ben più importante: il Dipartimento di Stato, con fretta poco rituale, approvava infatti la vendita di missili Patriots alla Turchia per un controvalore di 3,5 miliardi di dollari. La stessa Turchia che aveva appena chiuso l’accordo con Mosca per la fornitura di batterie missilistiche S-400, facendo non poco infuriare Washington e preoccupare la Nato.

CONTINUA QUI https://www.ilsussidiario.net/news/economia-e-finanza/2018/12/29/terza-guerra-mondiale-israele-vs-iran-lo-scontro-che-fa-comodo-alleconomia-usa/1828424/


Citazione
oriundo2006
Famed Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 3220
 

L'articolo è confuso, vuole sposare le diverse linee politiche di attori assai diversi come Russia,Usa, la mosca cocchiera e Cina unificandoli con la tempesta perfetta che scaturirebbe dalla prossima crisi economica: senonchè alcuni tra loro ( a caso...) le crisi le creano per diffonderle nel mondo intero a loro uso e consumo. Qui gli aspetti economici vengono messi in relazione diretta a quelli militari per dedurre un 'rinforzo' dei primi sui secondi avvenuto recentissimamente e particolarmente nel teatro siriano: ma probabilmente i due vettori principali sono invece stabilità vs interessi: e tanto gli uni come gli altri variamente interrelati con i primi. Perchè il conflitto siriano divenga la miccia che fa esplodere il tutto bisogna che la realizzazione degli interessi ( politici e militari ) dipenda da una nuova stabilità internazionale: che è però quel 'cigno nero' che gli Usa temono, in quanto li costringerebbero a prendere coscienza e ad accettare il multipolarismo, oggi realtà ancora in attesa di emergere con tutta la sua forza dirompente. Insomma, se gli Usa lasciano fare ad Israele, come sembrerebbe possibile secondo l'articolista, molto probabilmente si troverebbero dalla parte dei perdenti: un po' difficile che lo vogliano. Se Israele si muoverà in Siria come altrove lo farà per i propri di interessi e mai come oggi questi sono legati esclusivamente alla sua propria realtà interna fortemente vincolata ad aspetti cabalistici millenaristici ( https://www.maurizioblondet.it/dedicato-laltare-per-il-terzo-tempio/ ). Insomma, è l' 'irrazionale' che domina oggi a bandiere spiegate nel mondo della competizione sfrenata degli stati per il dominio globale: e l'instabilità che ne deriva non è rimediabile nè compensabile con argomenti diplomatici come vorrebbero i russi e gli europei.


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