Da: www.laregione.ch/interna_new_coe.asp?art=commento1&frmt=ca
Il commento
Approvato il fallimento della favola di Berlusconi
di Erminio Ferrari - 16 luglio 2011
Fatti, non parole: nel giorno in cui la Camera dei deputati ha approvato una manovra finanziaria smodata, per ampiezza e spietatezza dei costi sociali che comporta, l’Istituto italiano di statistica ha indicato in otto milioni gli italiani poveri, tre dei quali in estrema povertà. L’approvazione in tempi strettissimi è stata dettata dalla necessità di “dare una risposta ai mercati”. L’opposizione ha votato contro, ma senza alzare barricate; e il presidente Napolitano si è complimentato per la “coesione” della politica in un momento tanto grave.
Ora si può essere pro o contro Silvio Berlusconi, condividere o rifiutare il suo disegno politico e il suo modello di uomo (noterete che non si è fatto uso di aggettivi). Ci fanno orrore, ma non ne parliamo qui. Perché oggi basta questa manovra a certificarne il fallimento. Da anni la sua parabola politica narra di fortune che aspettano chi si affidi a lui; e da mesi il capo del governo, dopo averne quasi negata l’esistenza, va dicendo che la crisi è superata e che l’Italia ne è uscita molto meglio di tanti altri partner europei.
I fatti mostrano il contrario. Il mantra “non-metteremo-le-mani-nelle-tasche-degliitaliani” è stato ripetuto fino alla nausea da lui e dai suoi corifei, compresa quella Lega che sottoscrive una manovra lacrime-e-sangue, mentre cerca maldestramente di smarcarsi.
E il risultato è sotto gli occhi di tutti. Tagli e costi aggiuntivi che colpiranno naturalmente le fasce più deboli della popolazione (nelle quali peraltro Berlusconi e la Lega hanno sino ad oggi attinto vasti consensi).
I sogni fanno presto a trasformarsi in incubi, soprattutto per chi vi crede senza riserve. “Non ora – ha detto ieri Berlusconi – ma abbasserò le tasse”. Avanti così, fino al prossimo risveglio.
Perché oggi basta questa manovra a certificarne il fallimento. "
questa manovra è una risposta estorta dai mercati, per loro si è fatta.
Questi mi fanno orrore, un'economia in balia della finanza fa orrore ed ha prodotto, contestualmente ad un modello di crescita e sviluppo, quegli 8milioni di poveri e si parla di Italia.
Spagna, Irlanda, Grecia, Portogallo hanno seguito lo stesso percorso imposto da BCE, ma ancora si insiste a dire che l'euro è imprescindibile.
Questo fa orrore.
Giova ricordare che quanto sta per essere estorto dalle tasche già duramente provate degli italiani appartenenti alle classi inferiori avrebbe potuto essere stornato dalle casse dei grandi gruppi: bastava tagliare le spese militari e di militarizzazione (missioni estere) e dire definitivamente addio all'inutile grande opera di Valsusa.
Tutto quadra....
I sogni fanno presto a trasformarsi in incubi, soprattutto per chi vi crede senza riserve.
Questa mi è piaciuta.