Posto qui questo articolo che completa senza pero' dettagliare come vorremmo, quanto qualche giorno fa Blondet ha indicato come 'piano di rinascita' del III Tempio, ovvero di una patria ancestrale per gli ebrei Kazari/askenaziti che non sono 'ebrei' come quelli sefarditi ( che sono molto peggio: non fatevi illusioni sugli uni o sugli altri ):
https://numidia-liberum.blogspot.com/2022/04/les-juifs-chabad-ont-ils-orchestre-la.html?spref=tw
In sintesi, si precisa come Putin e parte del suo entourage sia sotto l' influsso negativo dei cabalisti ebrei, sino a consentire ampiamente al loro piano di stabilimento in buona parte dell' Ucraina, previo depopolamento bellico con trasferimenti forzosi di popolazioni 'goy'. Si capisce allora parte della strategia militare del comando moscovita, che militare strettamente non e' ma e' essenzialmente guidata da prospettive talmudiche, come anche parte della storia recente della Russia ex URSS: l' unica domanda e' questa: Putin ci fa o ci e' ?
Non lo sappiamo in via definitiva, ma guardando alla conduzione della pre-guerra e poi del tardivo intervento militare tutte le ipotesi e tutte le possibilita' sono da porsi sul tavolo, come ben sanno i generali russi.
Tanto e' per quegli sprovveduti 'materialisti', negatori che ci sia un mondo 'superiore' che determina gli avvenimenti e li pianifica poi giu' con le sue 'armate': pensare di essere grandi e forti non significa essere poi vincitori e stare dalla loro parte non porta alcuna garanzia e l' inverso vale pure. Gli ebrei NON hanno le 'chiavi' del mondo del futuro, 'olam ha-ba': ne hanno solo delle copie falsificate.
Qui nell'articolo e' citata la setta Lubavitcher come Architetto del Piano, ma le 'entita' in azione sono ben altre e l' azione dei cabalisti si schiantera' assai presto: come ho gia' detto, il Mondo di Sopra non e' di proprieta' degli umani.
E' bene dunque non identificarsi troppo con le fazioni in lotta oggi in Ucraina in quanto entrambe sono connesse ampiamente con ambienti spiritualmente 'deviati'.
Ma se i protocolli, come sostiene autorevolmente Guenon tra altri, sono un falso, su cosa appoggi queste tesi?
Qualche anno fa un mio amico ucraino, con cui oggi sto scambiando opinioni sulla guerra, mi mandò un articolo che li per li mi parse una roba complottista che neanche mi presi la briga di leggere. Queso tuo post me lha fatto rispolverare, e la lettura ne vale la pena ..
Soprattutto quando dice: "
Secondo gli astrologi, secondo la cosiddetta "Legge dei Mutamenti", l'arrivo delle energie cosmiche dell'anno del gallo rosso (28/01/2017) preannuncia l'inizio di una nuova tappa nei cicli della storia. Allo stesso tempo, il ciclo stesso inizia nel 2020 (secondo il calendario orientale, l'anno del topo bianco). E in generale, a quanto pare, i prossimi anni diventeranno un punto di svolta: un cambiamento radicale nella mentalità delle masse, nel modo di vivere delle élite, nel sistema stesso di potere e nel corso politico degli eredi dell'URSS dall'attuale “ammirazione per l'Occidente” all'“autosufficienza”.
Di conseguenza, ciò provocherà inevitabilmente un'ondata di cambiamenti di potente ampiezza. Un'onda che naturalmente, in primis, può travolgere i principali conduttori di tali progetti di cambiamento dell'ordine mondiale, che hanno già portato quasi tutto il pianeta e il nostro Paese, in particolare, in uno stato di profonda crisi sistemica. "
https://kievgid.org/o-starte-v-ukraine-zavetnogo-evreyskogo-proekta-nebesnyiy-ierusalim/ (A proposito del lancio dell'amato progetto ebraico "Heavenly Jerusalem" in Ucraina)
Infatti "Zelenskyy vuole che l’Ucraina sia “una grande Israele” . L'affermazione può sembrare strana a prima vista e lui la ha giustificata dicendo che vuole avere la stessa sicurezza che ha Israele. Ora, Israele è circondato da nemici e ha circa 200 testate nucleari, come si deve interpretare questa citazione? L'articolo di Blondet è molto interessante per diversi motivi :
- Stranamente, nonostante i proclami (da parte di Putin) antinazisti e di 'regime change' a Kiev, a Zelensky non è stato torto un capello, anzi il tipo è diventato una star mediatica internazionale, ma non subito. Ricordo che all'inizio Putin lo ha accusato (insieme al suo entourage) di essere un nazista drogato, poi c'è stata la visita del premier israeliano a Mosca e la musica è cambiata.
- Il Donbass è ricco di gas e materie prime ( https://masterx.iulm.it/news/ucraina-risorse-minerarie-energetiche/) . È vero che la Russia sarebbe interessata a queste ricchezze, ma in Siberia c'è molto di più e non vale certo la pena sacrificare decini di migliaia di soldati per ottenere quello che si può avere gratis nel proprio hinterland. La cosa però è molto più interessante per l'Ucraina e per 'chi' ha intenzione di sfruttare queste risorse.
- La decisione di iniziare la guerra è stata presa da Putin e solo da lui, insieme ai pochissimi che hanno accesso a lui, e sarebbe interessante sapere chi sono. Il Deep State russo era contrario e a Putin è stato detto chiaro e tondo, in diretta tv, cosa inaudita, di proseguire nei negoziati. "Putin ci fa o ci e' ?" Difficile saperlo, il tipo è sempre stato deciso ma prudente, mai il tipo dell'avventurista, ora è andato allo sbaraglio con tattiche sbagliate, perdite notevoli (come ammesso da parte russa) e obiettivi che sono passati dal regime change a Kiev, alla denazificazione (che è sempre stata una bufala mediatica), ora alla conquista del Donbass....che aveva già e che gli ucraini non avevano saputo conquistare in 8 anni di guerra strisciante.
L'influenza degli ebrei nelle decisioni di Putin la si vede chiaramente in Siria dove Israele può impunemente colpire gli obiettivi iraniani quando e come vuole, con il benestare di Mosca. D'altra parte il sodalizio con gli ebrei è di lunga data e dura dalla fine della WWII (con l'aiuto all'URSS per la costruzione della bomba atomica, ricambiato poi a Norimberga) sino ad oggi senza interruzioni, anche se l'URSS si è sempre dipinta come amica e sostenitrice degli arabi.
Ma se i protocolli, come sostiene autorevolmente Guenon tra altri, sono un falso, su cosa appoggi queste tesi?
I Protocolli sono 'falsi' perché mettono in cattiva luce gli ebrei e svelano quello che non si può svelare . Vengono descritti come una creazione della Polizia zarista dell'epoca. Da ridere a crepapelle! Se la Polizia zarista avesse avuto il 10% dell'intelligenza che ci vuole per scrivere il libercolo, Lenin e Trotsky non avrebbero avuto nessuna possibilità di prendere il potere.
Vengono descritti come una creazione dell'Uomo Ragno, ma siccome l'Uomo Ragno non esiste sono autentici: logica ineccepibile per qualcuno che la ripete per la centesima volta.
Nella recensione di pubblicazioni in calce al volume Il Teosofismo, nell'ed. italiana di Arktos, alle p. 354-357 Guenon parla dei Protocolli, e lo ritengo più autorevole di un commentatore monocorde.
Per vedere se i Protocolli sono falsi o no basta vedere se quello che viene descritto ha una base reale e se si è realizzato o meno nella storia e nella dinamica sociale e economica. Esempi :
1) La schiavizzazione dei popoli attraverso il debito
2) Il controllo dell'opinione pubblica attraverso i media, comprese le società massoniche
3) La gestione della politica attraverso le lobby.
Qualcun altro, ad eccezione degli ebrei nei Protocolli, ha mai esposto simili programmi agli inizi del '900? I Protocolli descrivono il futuro, un futuro che si è realizzato. Chi ne è materialmente l'autore è secondario, la cosa importante è a quale gruppo (popolo o lobby) fa parte.
Riporto qui una parte di quanto scritto da Guenon nel testo che ho richiamato sopra:
...L'autenticità non è più sostenibile...una organizzazione seriamente e veramente segreta, qualunque sia la sua natura, non lascia mai dietro di sé dei documenti scritti. D'altronde sono state indicate le "fonti" alle quali si richiamano quasi testualmente numerosi passi dei Protocolli: il 'Dialogo agli Inferi tra Machiavelli e Montesquieu', di Maurice Joly, libello scritto contro Napoleone III e pubblicato a Bruxelles nel 1865, ed il discorso attribuito ad un rabbino di Praga nel romanzo 'Biarritz', pubblicato nel 1868 dallo scrittore tedesco Hermann Goedsche con lo pseudonimo di Sir John Retcliffe. Vi è ancora un'altra "fonte" che, per quanto ne sappiamo, non è mai stata segnalata: un romanzo intitolato 'Il Barone Jehova' di Sidney Vigneaux, pubblicato a Parigi nel 1886 e dedicato, cosa assai curiosa, "al molto gentiluomo A. De Gobineau, autore del 'Saggio sulla ineguaglianza delle razze umane' entrato nel Walhalla il 13 ottobre 1882". È da notare anche che, secondo un'indicazione fornita nelle "Memorie di un alienato", dalla sig.na Hersilie Rouy, pubblicate da E. Le Normant (Parigi 1886, pp 308-309), Sidney Vigneaux era, come De Gobineau, un amico del dr. Henri Favre; si tratta di una strana storia dove compare anche il nome di Jules Favre, che si ritrova immischiato in così tante questioni dello stesso genere che è difficile pensare a una semplice coincidenza. Ne 'Il Barone Jehova' (da p. 59 a p. 87) si trova un sedicente 'Testamento d'Ybarzabal' che presenta delle similitudini del tutto sorprendenti con i Protocolli, ma con la notevole particolarità che gli ebrei vi appaiono solamente come lo strumento per l'esecuzione di un piano, che non è mai stato conosciuto né voluto da loro. Sono stati anche notati tratti di rassomiglianza con l'introduzione al 'Giuseppe Balsamo' di Alessandro Dumas, benché qui non si parli affatto di ebrei, ma di una immaginaria assemblea massonica; da parte nostra aggiungiamo che questa assemblea ha una certa relazione con il "Parlamento" pseudo rosa-cruciano descritto, quasi alla stessa data, dallo scrittore americano George Lippard nel 'Paul Ardenheim, il Monaco del Wissahickon', e la parte riguardante tale descrizione è stata riprodotta dal dr.Swinburn Clymer ne 'La Fraternità Rosacruciana in America'. Non v'è dubbio che tutti questi scritti, sotto una forma più o meno "romanzata" rivelano insomma un'unico richiamo, relativo alla stessa "corrente" d'idee, al di là del fatto che gli autori approvino o meno tali idee e che in funzione delle loro tendenze o delle loro particolari prevenzioni, ne attribuiscano origine, a torto o a ragione, agli ebrei, ai massoni, o ad altri; l'essenziale, in tutto questo, e ciò che ne costituisce l'elemento di "veridicità" [rif. a un'introduzione di Evola, nota mia], è l'affermazione che tutto l'orientamento del mondo moderno corrisponde ad un "piano" stabilito ed imposto da qualche misteriosa organizzazione; si sa quello che noi stessi pensiamo a questo proposito e ci siamo spiegati già a più riprese sul ruolo della "contro-iniziazione" e dei suoi agenti coscienti e incoscienti, per insistervi ulteriormente. A dire il vero, per intendere queste cose, all'epoca in cui vennero redatti i Protocolli non era affatto necessario essere dei "profeti" (si tratta probabilmente del 1901) e nemmeno all'epoca a cui risalgono tutte le altre opere che abbiamo citato, cioè verso la metà del XIX secolo, in quanto era sufficiente una osservazione un po' più attenta delle condizioni generali, anche se alcune cose non erano così evidenti come ai nostri giorni; ma é opportuno fare delle puntualizzazioni, che non recitano certo a favore dell'intelligenza dei nostri contemporanei: se ci si accontenta di esporre "onestamente" ciò che si constata e quanto se ne deduce logicamente, nessuno vi crede o vi presta attenzione; se, invece, le stesse cose vengono presentate come opera di un'organizzazione fantastica, ecco che esse appaiono come dei "documenti" che, a questo titolo, mettono tutti in agitazione: strano effetto delle superstizioni inculcate ai moderni dal troppo famoso "metodo storico", che fa anch'esso parte delle suggestioni indispensabili per il compimento del "piano" in questione. ...
La solita arrampicata su gli specchi per cercare di difendere gli 'eletti da Dio'. Maurice Joly (non Holy) era molto probabilmente ebreo, il suo amico e compagno di loggia era Adolph Cremieux, il fondatore dell'Alliance Israelite e Gran Maestro della Loggia giudeo-massonica Mizraim a Parigi. Non è la disputa sull'autore materiale (c'è chi dice sia stato Cremieux o Theodore Herzl) o il fatto se sia originale o se sia stato in parte copiato che è importante, come ho detto prima. L'autenticità del contenuto dei Protocolli la si deduce dalla storia successiva. Testimoniano dell'autenticità dei Protocolli :
- La fondazione della Federal Reserve. Vedere 'The Creature from Jekill Island' di E. Griffin
- L'entrata in guerra degli USA in Europa per 2 volte senza un interesse nazionale da salvaguardare. Promozione, in particolare, della WWII dopo che i nazisti avevano scoperto il 'tallone d'Achille' del potere ebraico
- A partire dal 2001, venti anni di guerre in MO per rimuovere i nemici di Israele
- Hollywood, il controllo sui media e i giornali più importanti. Vedere il gruppo GEDI qui da noi
- La deregulation finanziaria e la finanziarizzazione dell'economia
- ecc. ecc.
Un esempio recente? Ieri il rappresentante dei Rothschild all'Eliseo ha vinto il primo turno delle elezioni presidenziali francesi ma deve stare attento al ballottaggio e deve mobilitare il cosiddetto 'fronte repubblicano' contro la candidata nazionalista. Bene, il massone del Grande Oriente di Francia che gestisce la sinistra francese per la lobby ebraica, dopo che per 5 anni aveva criticato il presidente come affamatore delle masse, ha subito detto " non un voto alla destra" (traduzione : votate Macron). Ancora una volta, la massoneria a servizio della famosa lobby....come scritto nei Protocolli.
"...era molto probabilmente ebreo...", sospettato di essere ebreo, ma ci si rende conto dell'infimo livello cui ci si riduce coltivando un'ossessione?
Una costante di costoro che si può facilmente verificare anche qui su CdC, è che chiunque sostenga qualcosa che intralcia il loro credo, con la sua autorità o con argomenti, passa senza complimenti nella categoria degli inaffidabili, naturalmente senza ritegno e senza lesinare epiteti, come verificatosi per Montagnier grazie agli ossessi da vaccinismo.
Ci sono stati e ci sono critici di Guenon, anche accesi, che hanno scrutato ogni aspetto, ogni parola dei suoi scritti, c'è chi ha trovato da ridire a proposito della sua descrizione dell'induismo, chi non sopporta le sue critiche alla massoneria, chi ha sottolineato la sua posizione reazionaria, chi il suo notorio cattivo carattere, ma un Guenon che si arrampica sugli specchi, una vetta di balordaggine, non l'avevo mai sentito.
... Secondo Lord Alfred Douglas in Plain English nel 1921, Joly era un ebreo e il suo vero nome era Moses Joel. Un'accusa simile è stata fatta da Kerry Bolton in The Protocols of Zion In Context, dove il vero nome di Joly era Joseph Levy, ed è stato per tutta la vita Massone e membro del Rito di Misraïm..
C'è una costante, sia in generale su internet sia anche qui quando si parla dei Protocolli : si discute sempre dell'autore e della autenticità del libercolo. Ma non è questo l'importante e non è per questo che il libro viene demonizzato da una certa parte. L'importante è QUELLO CHE CONTIENE come programma e come metodo di gestione del potere. Di questo non ne vuol discutere nessuno e il dibattito sull'autore serve proprio a non discutere del contenuto del libro. Io invito chi è interessato a leggere il libro senza curarsi di chi lo ha scritto e di fare il confronto con la realtà storica successiva alla sua pubblicazione. E lasciamo stare l''ipse dixit' di Guenon. Qui ognuno ragiona con la propria testa in base ai fatti.