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L’ultima chiamata per la Lega


Rosanna
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L’ultima chiamata per la Lega

Mentre l’Europa brucia di odio e rancore verso gli utili idioti dell’Unione Europea e l’eurozona trita nei suoi ingranaggi deflazionistici la vita e i progetti di milioni di uomini e donne, l’unico partito italiano che seriamente aveva affrontato in una critica strutturata l’€assetto s’è rifugiato in un silenzio assordante, esasperato da qualche frasetta di circostanza affidata alla pedante e pesante pagina Facebook di Salvini.

DI ANTONIO MARTINO - 4 AGOSTO 2016

I risultati delle elezioni amministrative di giugno hanno definitivamente posto innanzi le proprie responsabilità i vari attori della galassia centrodestra. La possibile e probabile investitura di Parisi come delfino di Berlusconi rappresenta infatti una cesura esiziale nella scena politica nazionale: nell’ennesimo carrozzone liberal-moderato si abbandoneranno (e già lo si sta facendo) le illusioni provenienti d’Oltralpe per irreggimentarsi nel doppiopetto di prammatica del PPE, creando una sorta di Nuovo Centro Destra più largo e più gonfio. Il Popolo delle Libertà, dunque, è vivo e lotta insieme alla Merkel e all’élite di Bruxelles. Non ci meraviglieremmo di un futuribile nuovo patto del Nazareno con quel che rimane del PD- per esigenze di traghettamento citofonare Denis Verdini- così come non sarebbe poi così improbabile risentire suonare la vecchia e bolsa solfa della Grossekoalition all’italiana, già rodata durante la vigorosa e salvifica cura Monti.

Niente di nuovo sotto al sole, purtroppo. La tradizionale idiozia della destra moderata, unita alla proverbiale codardia della borghesia nostrana, oblia con il fumo del cretinismo moderato le linee guida capaci di risollevare un settore potenzialmente maggioritario e però rintontito, stanco e sfiduciato da vent’anni di promesse puntuali e infranti risultati. Se la Meloni e il suo bottegone romano voglion giocare al Monopoli di Silvio, se gran parte dei problematici alleati si distaccano- con malcelato sollievo- dalle battaglie dell’ora, Matteo Salvini e la Lega devono decidere al più presto da che parte stare e quale sinfonia offrire a milioni di ascoltatori esausti.

Occorre esser chiari: se Salvini non cambia passo la Lega nel medio periodo ripiomba nell’anonimato dell’unità percentuale, nella sostanziale irrilevanza politica. Gli anni di fatica, di vera rivoluzione comunicativa e programmatica predicati e messi in atto dal Matteo felpato sembrano oggi ibernati, quasi vergognosa eredità d’un tentativo abortito, silenziato per bagatelle elettorali di poco conto. Dalla tremebonda réunion di Bologna fino al circo Barnum del primo turno romano, infatti, il ciclo ascendente s’è esaurito, lasciando spazio a piccine e tutto sommato inutili manifestazioni d’esistenza. Il sacrificio offerto al dioscuro di Arcore per divenire presentabile agli occhi dell’elettorato forzista è costato troppo sangue, e non ha portato a nulla.

La retorica sull’Islam ha solo contribuito ad esasperare gli aspetti caricaturali del modus operandi salviniano. Slogan gretti e ragionamenti da bar non aiutano, e spostano solo l’ago della bilancia lontano dal piatto leghista. In tal senso, la differenza tra ISIS e una religione valida e nobile come l’Islam non può essere omesso, pena la boldrinizzazione al contrario del tema. Una nazione come l’Italia, immersa fino all’orlo nel Mediterraneo, non può e non deve cadere nel tranello teso da chi ha interessi cruciali nella zona Medio Orientale. Non ha senso cercare farfalle nell’ampio recinto della Piazza Rossa, all’ombra dello studiolo di Putin, per poi chiudere gli occhi e non vedere l’enorme moschea costruita dal leader russo pro bono pacis. La coerenza, alla lunga, paga.

Torniamo al nostro uscio di casa. Mentre l’Europa brucia di odio e rancore verso gli utili idioti dell’Unione Europea e l’eurozona trita nei suoi ingranaggi deflazionistici la vita e i progetti di milioni di uomini e donne, l’unico partito italiano che seriamente aveva affrontato in una critica strutturata l’€assetto (grazie all’immenso Claudio Borghi Aquilini) s’è rifugiato in un silenzio assordante, esasperato da qualche frasetta di circostanza affidata alla pedante e pesante pagina facebook di Salvini.

Praticamente ogni paese del Vecchio Continente ha un forte movimento euroscettico: e come diceva Alberto Bagnai, la Storia e l’idiozia delle sinistre consegna alla destra il compito fatale di rompere la gabbia dell’austerità e del mercantilismo liberista. Francia e Germania l’han capito, Ungheria e Regno Unito l’hanno già messo in pratica. È questa la battaglia principale della Lega nel tempo presente. È da questo snodo vitale che consegue tutto: Lavoro, Immigrazione, Stato Sociale, tutela degli Italiani, Sovranità. Se Salvini dunque non riprende la bandiera (e la maglia e le dinamiche) delle Europee del 2014, se non elimina definitivamente le pastoie che lo legano, e localmente e a livello nazionale, ai tentacoli dei moderatini liberal-europeisti, il destino suo e di un’intera generazione è perduto.

Questo, quindi, è il compito per le vacanze che tocca in sorte all’alunno Salvini. Non abbiamo inserito né il referendum d’Ottobre-Novembre né la figura ed il ruolo di Matteo Renzi perché, apertis verbis, ci preme colpire il bersaglio, e non perder tempo con i “servi”. Caduto il castello di Draghi e Junker, del PD e delle lacrime di madame Boschi e Boldrini non rimarrà che polvere e ribrezzo. Ma tutto questo la Lega, al momento, non lo sa.

http://www.lintellettualedissidente.it/italia-2/ultima-chiamata-per-la-lega/


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PietroGE
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Sono sostanzialmente d'accordo con Martino. Ci sono state troppe T shirt con le ruspe e troppo pochi progetti presentati al parlamento e al Paese, troppi slogan che hanno poi lasciato il tempo che trovavano.
Non bisogna dimenticare però le difficoltà di un partito nato come seccessionista del Nord a sfondare a livello nazionale. Bossi lo aveva lasciato al 3%.
Ho l'impressione che la Lega sia in attesa di un passo falso del M5S per poter rilanciarsi come unico vero partito anti sistema.
Intanto, alcuni sondaggi danno la Le Pen vittoriosa anche al secondo turno e il prossimo presidente austriaco molto probabilmente sarà di destra, per cui Salvini potrebbe ricevere un po' di ossigeno dall'estero questo autunno.


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Rosanna
Famed Member
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Sono sostanzialmente d'accordo con Martino. Ci sono state troppe T shirt con le ruspe e troppo pochi progetti presentati al parlamento e al Paese, troppi slogan che hanno poi lasciato il tempo che trovavano.
Non bisogna dimenticare però le difficoltà di un partito nato come seccessionista del Nord a sfondare a livello nazionale. Bossi lo aveva lasciato al 3%.
Ho l'impressione che la Lega sia in attesa di un passo falso del M5S per poter rilanciarsi come unico vero partito anti sistema.
Intanto, alcuni sondaggi danno la Le Pen vittoriosa anche al secondo turno e il prossimo presidente austriaco molto probabilmente sarà di destra, per cui Salvini potrebbe ricevere un po' di ossigeno dall'estero questo autunno.

Mah ... in realtà la Lega è nata come partito del Nord contro il Sud, dunque un partito che puntava alla secessione, mascherata da federazione ... quindi non potrà mai arrivare a sfondare i livelli di consenso ... per di più Salvini, abile politicante al servizio del sistema, non è stato in grado di rivoltare le fodere del partito, proprio perché non ha nessun progetto vero, ma la sua è pura propaganda, composta solo di slogan efficaci, ma che non sfondano l'immaginario collettivo ... si è salvato alle ultime europee perché è stato riesumato dagli economisti d'assalto no-euro, Bagnai e Borghi ... ma ultimamente si sta afflosciando come un sacco bucato, che perde consensi piuttosto che incassarli ...

non dimentichiamoci anche che la Lega trae linfa vitale dal Veneto, terra di fallimenti bancari ... Banca Popolare di Vicenza e la Banca Veneto ...

quanto agli errori dei 5 stelle, il MoV ne ha fatti tanti, però ora sta raccogliendo i frutti del suo progetto politico, perché la presenza in parlamento delle numerose figure dei deputati, capaci ed efficienti, se in un primo tempo si era rivelata una debolezza ... ora si sta rivelando una forza notevole, tanto che il MoV è il primo partito per numero di consensi ... e le ultime dichiarazioni di Di Battista contrarie alla guerra in Libia , vanno per il verso giusto ...

8) 8)


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helios
Illustrious Member
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quanto agli errori dei 5 stelle, il MoV ne ha fatti tanti, però ora sta raccogliendo i frutti del suo progetto politico, perché la presenza in parlamento delle numerose figure dei deputati, capaci ed efficienti, se in un primo tempo si era rivelata una debolezza ... ora si sta rivelando una forza notevole, tanto che il MoV è il primo partito per numero di consensi ... e le ultime dichiarazioni di Di Battista contrarie alla guerra in Libia , vanno per il verso giusto ...

quale sarebbe il progetto politico? non a parole a fatti.

Qui non l'ha visto ancora nessuno.

Chi sono i deputati efficienti e capaci? i consensi vanno e vengono sono solo sondaggi.
Il paese ha bisogno di altro. Molti prima dei pentastellati hanno venduto fumo, senza avere una casaleggio associati.

Le dichiarazioni contrarie alla guerra in Libia sono dichiarazioni ipocrite da parte di TUTTI per cui non sono nemmeno da tenere in considerazione.
Oltretutto i 5stelle non hanno mai preso posizioni contro le basi militari Nato/Usa sul territorio. Ma sono andati a Villa Taverna ad azzerbinarsi,esattamente come tutti gli altri, all'invito dell'ambasciatore Usa.
Ora se Di Battista è contrario alla guerra in Libia è raccappricciante vedere tanta ipocrisia.


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PietroGE
Famed Member
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Chi sono i deputati efficienti e capaci? i consensi vanno e vengono sono solo sondaggi.
Il paese ha bisogno di altro. Molti prima dei pentastellati hanno venduto fumo, senza avere una casaleggio associati.

Infatti, non bisogna mai dimenticare la volatilità dell'elettorato italiano. Così come i 5S sono passati in poco tempo da zero al 25%, possono ritornare alla insignificanza politica con un paio di flop. Uno di questi potrebbe essere Roma, un altro potrebbe essere il deteriorarsi della situazione migranti e qualche attentato islamico tipo quelli francesi.

C'è poi il classico centro destra moderato, l'eterno tentativo di resuscitare la DC con altro nome. Berlusconi prepara con Parisi il flop Marchini 2.0 e anche questa volta nasce il sospetto che sia fatto apposta per far vincere Renzi, in cambio di un occhio di riguardo verso le sue aziende. Belusconi, e quindi FI, non fanno più politica da anni.


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spadaccinonero
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quelli di sciolta civica, invece, sono persone con cui andate d'accordo


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[Utente Cancellato]
Famed Member
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quelli di sciolta civica, invece, sono persone con cui andate d'accordo

Anch'io conosco Borrelli e non lo stimo. 😈


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