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La famiglia "tradizionale" è naturale?

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Georgejefferson
Famed Member
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Post: 4401
 

perché chi è succube della tv non ha la giusta chiave di lettura e non l'avrà mai continuando a guardarla

sii più rispettoso nei confronti degli altri utenti, per favore, altrimenti smetterò di discutere con te

Ma che siamo matti? Io sto esprimendo delle idee, se ti dà fastidio non leggere i miei post.
Ripeto la domanda visto che ti rifiuti di rispondere e giri la frittata:

perché la gente non ha la chiave di lettura? Chi gliela dovrebbe dare secondo te, quegli stessi che la vogliono ingannare? Cioè i cattivi dovrebbero essere buoni contro i loro interessi? Di che diavolo parli?
I padroni fanno il loro mestiere che è quello di cercare di istupidire il popolo, è loro diritto.
Allora: perché il popolo non reagisce?
La mia risposta è che il popolaccio vuole a tutti incosti un padrone che lo domini e lo protegga in modo da essere dersponsabilizzato e potersi fare i cazzacci propri che è il suo massimo ideale; le scemenze sulla "famiglia naturale" quindi non sono altro che le lamentele del popolaccio che tradotte significano: "Per pietà dateci un padrone al quale sottometterci, che ci domini e ci protegga sennò come ce li facciamo i cazzacci nostri?"

La tv non la accendi, non la compri, la butti, puoi fare tante cose. Nessuno ti obbliga a accenderla.

Mmm..la fraseologia non la condivido del tutto , per es. la locuzione "fare il proprio mestiere" viene associata e fatta associare contemporaneamente ad un valore positivo, quindi legarla al discorso di classi dirigenti spesso disumane avide ed egoiste e' fuori luogo, dal mio punto di vista. Specie per i "mestieri" autonominati come un "diritto" che in verita' e' solo quello del piu forte (e quindi un ossimoro, ma capisco che non tutti la pensiamo allo stesso modo).

Poi manca un tassello, che e' quello storico, e cioe' che quella avidita ed egoismo ( che dal mio punto di vista nella misura ragionevole e considerante dell'altro e' abbastanza normale ) cosi estremizzata NON e' affatto naturale, la sua estremizzazione e' costrutto storico dove le classi dirigenti sono parzialmente (di larga parte) responsabili, come e' ovvio perche cosi il tutto diventa funzionale al loro privilegio (perche si costruisce il cerchio di difesa, la corte, che arriva fino in basso).

Quindi un humus culturale enfatizzato e spinto, lo stesso simile penso a quello che intendevi sulla scala sociale della graduale espressione di potere a sfruttare il gradino inferiore perche' e' l'unico modello culturale permesso dal potere.

Quindi "modelli" atti ad essere imitati per i motivi che ho espresso al post sopra.

Allora..va bene la tirata di orecchie, ma, a parte che se non viene legittimata (la bacchettata sull'egoismo e avidita estremizzato) alla vista delle masse da qualcuno di almeno medio che si e' fatto un po di autorita', produce poco (e quindi sembra piu uno sfogo)

dicevo, a parte questo, e' ingiusto non tener conto della paura, della paura nel sentirsi giudicati diversi dato l'individualismo egoista imperante che accumuna la maggioranza, e quindi di fondo la paura di sentirci esclusi, soli e di conseguenza la sensazione che da soli non si va da nessuna parte.

( ps. salta gli errori per cortesia, sto scrivendo di getto dal telefono, magari correggo domani)


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ohmygod
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 570
 

Black_Jack:- Mica ha letto...cioè, ha letto solo "presa di coscienza politica collettiva"...non lo sa che che cos'è però gli hanno detto alla tv che le ideologie sono brutte, che destra e sinistra sono cose del passato...e si scaglia agli ordini dei padroni contro la sua stessa libertà...solo che purtroppo non ha letto cosa ho scritto...
Non importa, anzi meglio cosí.

non so a quale platea ti stai rivolgendo, conosco il cieco furore dell'oppresso, l'ipocrita candore dell'oppressore e la bieca benevolenza dell'opprimente.


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Primadellesabbie
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 5039
 

Quando nasce la famiglia tradizionale?
È sempre stata una naturale forma di aggregazione umana?
A me sembra di no.
.........
Che poi ciò che è naturale sia automaticamente buono non solo è falso ma è un modo di pensare pericolosissimo.

A me sembra una buona impostazione per discuterne, ed é importante l'ammonizione finale.

Per me la famiglia é un prodotto culturale, e poco dovrebbe importare, qui, se la cultura da cui origina sia stata imposta o sia percolata goccia a goccia.

Non credo che lo scontro vero sia tra i favorevoli alla nostra tradizione ed i contrari, ma tra coloro che non vogliono ammettere che qualche caposaldo sia rimasto sguarnito (ed il perché é una ulteriore ragione di scontro) e coloro che ne prendono atto. I primi si irrigidiscono, gli altri si sbandano, distratti dalla variopinta offerta che l'epoca espone sul bancone.

Sia questi che quelli, a dispetto dell'espressione del volto, soffrono la situazione che si é creata, direttamente, prima o poi, o per interposti figli o nipoti (sono circondato da amici, stimate persone, coinvolti loro malgrado in situazioni grottesche, diciamo così).

Vorrei mettere l'accento su un aspetto poco praticato della nostra cultura. L'importanza ed il ruolo della famiglia non é il medesimo per i popoli da cui discendiamo che, giungendo nel continente, fondavano "la città" da cui la storia di quella comunità aveva un nuovo inizio, e per i popoli del dopo Thatcher, che gridava al mondo la non significatività della componente sociale.

Riflettiamo quanto serve. Quali sarebbero i barbari?

Tra i molteplici costumi riguardanti la "famiglia tradizionale", ne cito due (ne ho già parlato in passato) che mi sembrano emblematici.

Anni or sono ho appreso, ad una conferenza di un prelato francese che fu il primo vescovo del Benin, di un costume di quei popoli che affonda le radici in una cultura della quale i missionari non sono riusciti a venire a capo.
Quelle comunità erano costituita da coppie che mettevano al mondo i figli e li allevavano fino ad un minimo di autonomia. A quel punto i genitori facevano un passo indietro ed i bimbi, usciti definitivamente dalla casa, venivano affidati alla comunità che si occupava di tutto ciò che li riguardava, allevamento, educazione, ecc., il rapporto diveniva bimbo - comunità. Il prelato spiegava di non essere riuscito a farsi spiegare quali strutture ci fossero dietro questo sistema: tabù.

L'altra costume riguarda una regione della Mauritania. Qui si forma la coppia che mette al mondo un figlio. Quando questo raggiunge i due-tre anni, la madre abbandona la famiglia e ne costituisce un'altra, avendo cura di cambiare villaggio per non colpire emozionalmente il pur consapevole, precedente compagno.

Come molte altre, non si tratta di usanze improvvisate.

Ancora: riflettiamo.


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Matt-e-Tatty
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2484
 

Quando nasce la famiglia tradizionale?
È sempre stata una naturale forma di aggregazione umana?
A me sembra di no.
.........
Che poi ciò che è naturale sia automaticamente buono non solo è falso ma è un modo di pensare pericolosissimo.

A me sembra una buona impostazione per discuterne, ed é importante l'ammonizione finale.

Per me la famiglia é un prodotto culturale, e poco dovrebbe importare, qui, se la cultura da cui origina sia stata imposta o sia percolata goccia a goccia.

Non credo che lo scontro vero sia tra i favorevoli alla nostra tradizione ed i contrari, ma tra coloro che non vogliono ammettere che qualche caposaldo sia rimasto sguarnito (ed il perché é una ulteriore ragione di scontro) e coloro che ne prendono atto. I primi si irrigidiscono, gli altri si sbandano, distratti dalla variopinta offerta che l'epoca espone sul bancone.

Sia questi che quelli, a dispetto dell'espressione del volto, soffrono la situazione che si é creata, direttamente, prima o poi, o per interposti figli o nipoti.

Vorrei mettere l'accento su un aspetto poco praticato della nostra cultura. L'importanza ed il ruolo della famiglia non é il medesimo per i popoli da cui discendiamo che, giungendo nel continente, fondavano "la città" da cui la storia di quella comunità aveva un nuovo inizio, e per i popoli del dopo Tatcher, che gridava al mondo la non significatività della componente sociale.

Riflettiamo quanto serve. Quali sarebbero i barbari?

Tra i molteplici costumi riguardanti la "famiglia tradizionale", ne cito due (ne ho già parlato in passato) che mi sembrano emblematici.

Anni or sono ho appreso, ad una conferenza di un prelato francese che fu il primo vescovo del Benin, di un costume di quei popoli che affonda le radici in una cultura della quale i missionari non sono riusciti a venire a capo.
Quelle comunità erano costituita da coppie che mettevano al mondo i figli e li allevavano fino ad un minimo di autonomia. A quel punto i genitori facevano un passo indietro ed i bimbi, usciti definitivamente dalla casa, venivano affidati alla comunità che si occupava di tutto ciò che li riguardava, allevamento, educazione, ecc., il rapporto diveniva bimbo - comunità. Il prelato spiegava di non essere riuscito a farsi spiegare quali strutture ci fossero dietro questo sistema: tabù.

L'altra costume riguarda una regione della Mauritania. Qui si forma la coppia che mette al mondo un figlio. Quando questo raggiunge i due-tre anni, la madre abbandona la famiglia e ne costituisce un'altra, avendo cura di cambiare villaggio per non colpire emozionalmente il pur consapevole, precedente compagno.

Come molte altre, non si tratta di usanze improvvisate.

Ancora: riflettiamo.

Dal momento che cambiamo cerchiamo di adattare il costume alla necessità.
Tutti gli esempi fornito sono generati da necessità che forse non immaginiamo, un po come per i comandamenti e i costumi religiosi che fanno spesso seguito a reali necessità dell'epoca e dei luoghi in cui sono stati stabiliti.

Quelli del Benin mettono in pratica delle cose molto simili anche alla nostra cultura passata. Mi riferisco alle famiglie di un tempo, che erano numerose, più copie di sposi, fratelli scapoli, sorelle zitelle, i nonni, tutti sotto lo stesso tetto. E l'educazione ai giovani veniva impartita dagli adulti, degli anziani, anche se non erano i genitori.

In un certo senso anche oggi ci sono persone che si occupano dell'educazione della prole che non sono i genitori.

🙄


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Primadellesabbie
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 5039
 

Dal momento che cambiamo cerchiamo di adattare il costume alla necessità. ...

Altro bel tema.

Io sostengo che é proprio perché ci siamo regolati a questo modo che ci troviamo nei pasticci (a 360 gradi).

Noi pretendiamo di spiegare (e risolvere) tutto ciò in cui ci imbattiamo in termini utilitaristici e, sai com'é, impoverisci oggi, impoverisci domani...!

A monte di ogni tradizione che sia tale, c'é un mito, non un volgare studio tecnico, e questo vale per gli inuit, per i pigmei...e per noi, solo che gli altri lo sanno.


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PietroGE
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Post: 4107
 

La famiglia ha una dimensione biologica e una sociale. Nasce per procreare e per aver cura dei piccoli, una cosa comune a tutti i mammiferi.
In questo senso la famiglia tradizionale, o naturale, è la più vicina al dettato biologico.
Da quando, però, l'uomo ha cominciato a vivere in comunità, alla famiglia "biologica" si sono aggiunti contenuti che riguardano la vita sociale, tradizioni, modi di proteggere la prole nel caso della morte dei genitori naturali, gerarchie varie con diritti maggiori per i più potenti ecc. ecc.
La famiglia "sociale" però, non è mai andata a sostituire quella naturale, almeno sino ad oggi. Quelli che hanno tentato questa via, cioè abbandonando il nucleo biologico familiare, sono scomparsi.

Non è un caso che gli esperimenti umani di oggi nella società decadente occidentale si coniugano con la crisi demografica. Gente che concepisce la relazione tra i sessi solo come mezzo per " realizzare se stessi" o per soddisfare desideri sessuali "contro natura" è destinata a scomparire. E l'induzione, attraverso i media, di forme di convivenza basate su questi presupposti ha come scopo proprio questo.


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
Registrato: 2 anni fa
Post: 10314
 

perché chi è succube della tv non ha la giusta chiave di lettura e non l'avrà mai continuando a guardarla

sii più rispettoso nei confronti degli altri utenti, per favore, altrimenti smetterò di discutere con te

Ma che siamo matti? Io sto esprimendo delle idee, se ti dà fastidio non leggere i miei post.
Ripeto la domanda visto che ti rifiuti di rispondere e giri la frittata:

perché la gente non ha la chiave di lettura? Chi gliela dovrebbe dare secondo te, quegli stessi che la vogliono ingannare? Cioè i cattivi dovrebbero essere buoni contro i loro interessi? Di che diavolo parli?
I padroni fanno il loro mestiere che è quello di cercare di istupidire il popolo, è loro diritto.
Allora: perché il popolo non reagisce?
La mia risposta è che il popolaccio vuole a tutti incosti un padrone che lo domini e lo protegga in modo da essere dersponsabilizzato e potersi fare i cazzacci propri che è il suo massimo ideale; le scemenze sulla "famiglia naturale" quindi non sono altro che le lamentele del popolaccio che tradotte significano: "Per pietà dateci un padrone al quale sottometterci, che ci domini e ci protegga sennò come ce li facciamo i cazzacci nostri?"

La tv non la accendi, non la compri, la butti, puoi fare tante cose. Nessuno ti obbliga a accenderla.

vedo che il tuo atteggiamento non è cambiato

risponditi da solo la prossima volta


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Matt-e-Tatty
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Registrato: 2 anni fa
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Bisogna entrare nei dettagli. L'impoverimento può essere soggettivo e opinabile.

Se parli della disgregazione della famiglia avvenuta con il boom economico sono d'accordo sul fatto che è un impoverimento. Ed e oggettivo perché sono andati persi dei saperi e le persone unite affrontano meglio le difficoltà. Su altri mutamenti dei costumi non mi pare così facile da stabilire.


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Primadellesabbie
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 5039
 

...Da quando, però, l'uomo ha cominciato a vivere in comunità...

Non desidero replicare al tuo intervento e non faccio mai domande, solo mi incuriosisce questa frase. Sai indicarmi qualche esempio di "prima", o farmi immaginare qualcosa del genere?


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Matt-e-Tatty
Noble Member
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Post: 2484
 

La famiglia tradizionale secondo me è quella Pre industriale ,dal mio punto di vista la maggior parte degli italiani non rientra.


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Primadellesabbie
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 5039
 

@ Matt

Non mi riferisco specificamente ad un impoverimento materiale o assimilabile, la tradizione, quando non sia farlocca, inventata ieri (nell'ottocento ne hanno fatte di cotte e di crude), offre soluzioni e rimedi che riguardano aspetti e campi che oramai ci sfuggono, ma non per questo sono meno reali e necessari per l'equilibrio complessivo.

NB - Permettimi, qui, di restare sul generico.


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Black_Jack
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.
vedo che il tuo atteggiamento non è cambiato

risponditi da solo la prossima volta

Ma roba da matti.
Siccome non sai piu cosa rispondere fai l'offeso...
Ma che significa? Io non ho offeso nessuno.
Ho detto che tu e altri state parlando a vanvera ed è mio diritto scriverlo.
Devo anche provarlo e per farlo vi ho posto una domanda: gli schiavi minacciati e plagiati dal padrone come fanno a ribellarsi? Da soli o deve essere il padrone a sbvegliarli in modo che si ribellino proprio contro di lui?
E allora è inutile pontificare sulle banalità come "i codici della televisione". Se la gente si fa infinocchiare dalla televisione e non la spegne mai la colpa è sua.
Mica si tratta di dieci o cento persone, si tratta di milioni e milioni.
La forza ce la avrebbero pero preferiscono restare sottomessi.
E la colpa sarebbe del padrone?
No la colpa è loro.

E ALLORA COSA FANNO? Si mettono a fare le scenate sulle famiglie naturali di una volta. Quelle cose hanno senso solo se c'è una presa di coscienza politica altrimenti sono semplicemente l'espressione del massimo desiderio del popolo: essere dominato da un padrone che lo deresponsabilizzi e gli permetta di farsi i cazzacci suoi.

RIPETO LA DOMANDA ALLA QUALE NESSUNO VUOLE RISPONDERE:

"Perché la gente continua a guardare la tv? Perché continua a dare retta alle fregnacce che gli raccontano i padroni? Perché non si ribella?"

Invece di fare gli offesi non si sa di che rispondete su questo.
Se non sapete cosa dire statevene zitti e non prendetevela con me.


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PietroGE
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4107
 

...Da quando, però, l'uomo ha cominciato a vivere in comunità...

Non desidero replicare al tuo intervento e non faccio mai domande, solo mi incuriosisce questa frase. Sai indicarmi qualche esempio di "prima", o farmi immaginare qualcosa del genere?

Comunità organizzata, stanziale o anche nomade. Prima c'era il branco cacciatori raccoglitori.


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Black_Jack
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1577
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...Da quando, però, l'uomo ha cominciato a vivere in comunità...

Non desidero replicare al tuo intervento e non faccio mai domande, solo mi incuriosisce questa frase. Sai indicarmi qualche esempio di "prima", o farmi immaginare qualcosa del genere?

Comunità organizzata, stanziale. Prima c'era il branco cacciatori raccoglitori.

Perché era un "branco"? Era una comunità a tutti gli effetti. Ed erano abbastanza stanziali cioè giravano ma in una zona circoscritta, mica erano nomadi. Costruivano capanne etc etc

PREGO OSSERVARE: "prima" è per forza di cose più "naturale" di "dopo".
Però siccome "oggi" siamo stanziali allora noi siamo comunità e i non stanziali sono "branco".
Per cui quando fa comodo a noi "naturale" è buono ma quando non fa comodo "naturale" diventa "primitivo" (di Manduria).
Inoltre non esiste una famiglia "tradizionale-naturale". Esistono famiglie "tradizionali", sono tante e di diverso tipo, "naturale" non significa niente.
Perché si insiste su questo evidente paralogismo tradizionale=naturale?
Questo è il punto sul quale varrebbe la pena di discutere.


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PietroGE
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 4107
 

Perché era un "branco"? Era una comunità a tutti gli effetti. Ed erano abbastanza stanziali cioè giravano ma in una zona circoscritta, mica erano nomadi. Costruivano capanne etc etc

"Branco" sta per comunità non organizzata, quindi senza una struttura gerarchica, regole di vita ecc. La definizione migliore è quella inglese : hunter-gatherer
https://en.wikipedia.org/wiki/Hunter-gatherer

La famiglia tradizionale naturale è quella che ha come componente fondamentale la procreazione. Esiste e come! E guai se non esistesse.


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