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La Fed pronta a comprare Btp


ilnatta
Reputable Member
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La Fed pronta a comprare Btp. Gli Usa preoccupati del Medio Oriente vogliono stabilizzare il Sud Europa

“La Fed pronta a comprare BTP”, così titola oggi MF. E non è un errore di stampa, non si è confusa la Fed con la Bce. Non si tratta però di una indiscrezione, bensì di una ampia argomentazione fondata su una non recente affermazione di Ben Bernanke, secondo cui “la Fed ha l’autorità per acquistare sia debito pubblico nazionale sia debito pubblico straniero”. Andreas Hoefert, capo economista di Ubs, come riporta MF, ha detto, "l'arsenale della Fed nasconde ancora un'arma", ricordando appunto, il discorso di Bernanke. Insomma, è la conclusione di Hoefert, "nulla può fermare la Fed dal fare il lavoro che la Bce si rifiuta di fare".

A prima vista sembrerebbe un ragionamento illogico, visto che di problemi l’economia americana ne ha ancora tanti. Ancora più strano, poi, sarebbe il fatto che partecipando alle aste dei titoli italiani, oppure di quelli spagnoli, se non operando sul mercato secondario, la Fed dovrebbe offrire euro, non certo dollari. E la Fed può creare liquidità smisurata in dollari, e non certo in euro: dovrebbe comprarli sul mercato a fare un accordo di swap con la Bce.

Ogni ragionamento dovrebbe comunque partire da un altro punto di vista, perché poi alla fine tutti i problemi tecnici, teorici e pratici si risolvono. Capire perché mai la Banca centrale americana dovrebbe acquistare titoli di Stato dei Paesi dell’Europa periferica.

Cominciamo con il contesto geopolitico: l’instabilità del Mediterraneo si è accentuata. Quale che sia l’interpretazione che si voglia dare delle primavere arabe, della guerra civile in Siria e delle prospettive dell’intera area medio-orientale, Iran compreso, non c’è dubbio che per gli Usa è indispensabile che l’Europa sia coesa, politicamente e socialmente. E soprattutto che siano stabili i Paesi meridionali dell’Europa, dalla Francia alla Spagna, dalla Italia alla Grecia: non solo e non tanto per il peso politico e per il ruolo effettivo che hanno all’interno della Nato, quanto per la necessità di un ampio consenso nell’eventualità di un acuirsi dei conflitti.

Una situazione sociale piagata dalla disoccupazione, con i governi inermi e sotto scacco dalla pubblica opinione, renderebbe assai problematico qualsiasi appoggio ad operazioni internazionali, quale che ne sia l’egida internazionale. La freddezza della Germania nei confronti dell’intervento franco-britannico in Libia e, più di recente, nei confronti del tentativo francese di stabilizzare il Mali la dice lunga sulla differenti sensibilità. In poche parole: un continente europeo a guida tedesca, non solo per quanto riguarda le politiche economiche improntate al rigore, ma anche per la politica estera dell’Unione potrebbe essere un fattore assai poco apprezzato dagli Usa.

Ci sono altre due questioni: la prospettiva di crescita dell’economia americana nei prossimi anni e le leve a disposizione degli Usa per sostenere la nuova strategia transatlantica annunciata dal Presidente Obama nel corso del recente Discorso sullo stato dell’Unione, con un nuovo round di liberalizzazioni nel settore dei servizi.

Da questa apertura dei mercati europei l’America si attende la creazione di milioni di posti di lavoro ben remunerati: nessuna deriva verso i livelli salariali cinesi. È ovvio che questa strategia trovi forti diffidenze in tutta Europa, esclusa la Gran Bretagna, che condivide lo stesso obiettivo. La Germania punta invece a rafforzare un contesto politico, normativo e finanziario europeo tutto incentrato su Bruxelles e Francoforte.

Un intervento della Fed a favore dei debiti pubblici dei Paesi periferici dell’Europa, in primis Italia e Spagna, avrebbe un ulteriore punto di approdo: l’interesse della finanza americana ad attivarsi in modo più sostanziale nella gestione delle nostre due economie. C’è da fare un mucchio di quattrini, sia nella gestione delle sofferenze bancarie sia nel settore immobiliare: naturalmente, per i debitori non ci sarebbe scampo, dacché perderebbero tutto. Business is business. Inoltre, c’è l’esigenza di evitare che passino di mano una serie innumerevole di imprese europee di nicchia, ma dense di tecnologie: tra Fondi sovrani arabi, investitori cinesi e russi, è in corso un grande slam a prezzi da saldo.

Se la Fed comprasse debito pubblico europeo, cambierebbe anche la percezione che si ha dell’America: probabilmente non torneremo a quella del Piano Marshall, ma senza dubbio l’effetto politico sarebbe forte. Non sarebbe più l’America che si occupa solo di fare il poliziotto del mondo o quella della crisi dei mutui sub-prime. Sarebbe un’America solidale.

D’altra parte, comprare euro sul mercato per pagare titoli pubblici europei sarebbe per la Fed una soluzione non inflazionistica per aumentare la circolazione dei dollari: bisogna evitare che salgano i prezzi del petrolio e delle materie prime, per non indispettire mezzo mondo e favorire i competitor strategici russi che vivono discretamente sull’esportazione di prodotti energetici. Continuare a pompare liquidità su Wall Street, ormai, per la Fed potrebbe diventare pericoloso, per via dei valori già elevati che sono stati raggiunti, mentre un acquisto di euro ne manterrebbe elevato il valore di cambio rispetto al dollaro, contribuendo per questa via a ridurre il deficit commerciale americano.

Come sempre, il fine giustifica i mezzi: con la mossa di acquistare titoli di Stato europei gli Usa prenderebbero molti piccioni con una fava. Il solo annuncio di questa iniziativa farebbe crollare la strategia del rigore della Germania come un castello di carta. Il problema italiano è la liquidità che non gira e la domanda che crolla: le fabbriche ci sono, ma chiudono.Tornerebbe l’euforia: altro giro, altra corsa. Anche questo, è il sogno americano. Per la prossima crisi, c’è tempo.

http://www.huffingtonpost.it/2013/06/04/la-fed-pronta-a-comprare-btp_n_3383721.html?utm_hp_ref=tw


Citazione
BIGIGO
Estimable Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 162
 

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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 30947
 

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Semplice, in cambio daranno dollari di carta ( cotone ?), come sempre; non fanno in tempo a stamparli !
Basta stampare altri BPT...


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