La patetica e menzo...
 
Notifiche
Cancella tutti

La patetica e menzognera retorica di Benigni


Pellegrino
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2635
Topic starter  

Benigni perpetra la menzogna della favola dei Mille, della retorica risorgimentale intrisa di bugie. Garibaldi, Mazzini, Cavour, Vittorio Emanuele II, Torino ... ne fa una descrizione gloriosa, mitica, santificata, "sono morti per noi"... "sono morti poveri" i Borbone invece "erano una cosa terribile ..bastava dire una cosa storta e ti buttavano in galera".
Eccezionale la chiosa "la felicità deve costare poco, se una cosa costa tanto non vale niente". Evidentemente non pesava al suo cachet di 250,000 euro per 45 minuti di penose bugie, colpevolmente ignare di tutta una storiografia seria e documentata che dipinge il "risorgimento" con tutt'altre tinte. Bastava un accenno, una sfumatura... invece niente, la solita cartolina da propaganda tardo ottocentesca.

Se per "venderci" come cosa buona e giusta un periodo storico bisogna ricorrere a tali eccessi di menzogna e di retorica c'è qualcosa che proprio non va....

Ancora una volta il guitto toscano dimostra la totale estraneità a qualsiasi forma di onestà intellettuale.

*************************************************************
http://www.zapster.it/news/Sanremo-2011-Benigni-arringa-gli-italiani-e-racconta-un-po-di-balle/12560

Sanremo 2011: Benigni arringa gli italiani (e racconta un po' di balle)
di Teresa Di Sandri

venerdì 18 febbraio 2011 12.10

Ahi ahi ahi, professor Benigni! La sua concione al Festival di Sanremo è stata a dir poco imprecisa, per non dire del tutto farlocca... e sì che, da uno che avrebbe dovuto illustrare "l'esegesi" dell'inno d'Italia e che entra in teatro in sella a un cavallo bianco (che però in questa particolare occasione fa un tantino Caligola), ci si sarebbe potuti aspettare un tantinello di più, soprattutto considerato che lei si fregia di essere un sommo intenditore di storia e letteratura italiana.

E invece di panzane ne abbiamo sentite parecchie.

Ecco alcune delle frottole più memorabili: Cavour, Mazzini e Garibaldi sarebbero stati giovincelli all'atto della fondazione dello stato italiano ("stato", ricordiamo e non repubblica, perché fino a al termine della seconda guerra mondiale l'Italia ebbe un re), quando avevano rispettivamente 51, 56 e 54 anni - certo non decrepiti, ma nemmeno propriamente imberbi...

Stessa giovinezza viene attribuita a Goffredo (Gotifredo) Mameli, paroliere dell'inno italiano e a Michele Novaro, autore della musica. Anche questa è una panzana: Mameli morì a 22 anni (non 20 come dice Benigni), ma nel 1849 e non vide l'unità d'Italia, venne ferito alla gamba dalla baionetta di un compagno d'arme, mentre difendeva la cosiddetta repubblica romana. Novaro, invece, all'epoca dell'unità d'Italia aveva 43 anni.

Ecco altre panzane ancora più notabili: Cavour, Mazzini e Garibaldi morirono poveri, addirittura più poveri di quando iniziarono a dedicarsi all'impresa di fare l'unità d'Italia.

Ora, se è vero che Giuseppe Mazzini morì sotto falso nome e da latitante, la cosa avvenne soltanto perché la polizia del regno lo stava per arrestare, in quanto la sua idea era quella di unificare l'Italia per farne una repubblica e i Savoia, sotto questo profilo, non tolleravano granché la libertà di pensiero (alla faccia del paradiso libertario descritto da Roberto Benigni). Cavour morì proprio nel 1861 da latifondista, anch'egli in declino politico, ma non propriamente un pezzente... Quanto a Giuseppe Garibaldi, gli venne concessa l'isola di Caprera e soldi per finanziare i propri progetti (forse non tutti sanno che fu lui a fondare l'ente per la protezione degli animali) e in seguito divenne parlamentare di diverse camere locali in Francia. Infine il neonato stato italiano gli garantì una rendita dorata per fargli passare una vecchiaia agiata (50mila lire annue - un patrimonio, all'epoca - che Garibaldi inizialmente rifiutò, solo per poi accettarle a distanza di un anno).

Sulla corbelleria di Garibaldi "eroe dei due mondi", che è un titolo riconosciuto solo in Italia (di sicuro non nelle Americhe) giova ricordare che gli argentini, lungi dal ringraziare il nostro eroe per le sue nobili imprese, gli mozzarono il lobo dell'orecchio sinistro perché così facevano con i ladri di cavalli. Questa mutilazione è tra l'altro il motivo per cui Garibaldi portava i capelli lunghi fino a coprire le orecchie.

Ma - come si diceva in apertura - queste sono solo le frottole più smaccate e marchiane contenute nello sproloquio di Benigni, che, per il resto era infarcito di lughi comuni (anch'essi altrettanto fasulli).

Insomma, caro professore... meriterebbe di essere rimandato a settembre.

Sempre che, s'intende, le imprecisioni non nascano invece da preciso desiderio di falsare la storia...

Teresa Di Sandri


Citazione
vic
 vic
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6373
 

Ho solo sentito alla radio un estratto dello show di Benigni.
L'impressione? Che Benigni e' sempre Benigni, e che fa sempre il comico. A quanto pare ha catturato la platea dell'Ariston. Cosa si vuole di piu' da un artista comico, che faccia pure della storia?

A parte che a modo suo un'interpretaqzione della storia l'ha gia' data in un suo famoso film.
Non spariamo sul pianista, non su questo pianista.

Che poi lo si debba pagare 200mila euri per un'ora di spettacolo, quello e' un altro discorso. La RSI, per esempio, spende in un anno quanto spende la RAI in un giorno. E' anche questo un motivo che mi induce a postare contributi di questo media italofono ma non italiano. E' un esempio di come i soldi del canone possano essere spesi 360 volte piu' economicamente (e anche decentemente) della RAI.

Meritati i cachet di Morandi, Rodriguez e Canalis? Tutto e' opinabile in un mondo dove qualuinque prestazione viene pagata profumatamente, a patto che non sia una prestazione operaia.

Sanremo e' sempre Sanremo.
E San Vittore e' sempre San Vittore.


RispondiCitazione
Pellegrino
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2635
Topic starter  

ha catturato la platea dell'Ariston. Cosa si vuole di piu' da un artista comico, che faccia pure della storia?

Diamine!!!
ma è esattamente quello che ha fatto, ha voluto fare lo "storico", il "maestro" e con delle "conoscenze" che un libro delle elementari del 1955 sarebbe stato più sfaccettato!!

i 250,000, meritati? no? più o meno degli altri?
..almeno gli altri ci hanno risparmiato la penosa (/pelosa) chiosa morale "la felicità deve costare poco, se una cosa costa tanto non vale niente"


RispondiCitazione
Pellegrino
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2635
Topic starter  

ecco addirittura quello che dice Umberto Eco, l'anti-complottista per antonomasia:

Nel romanzo tuttavia il Risorgimento è presentato come un complotto. Lo è stato davvero?
«In un certo senso sì. Pensa il da fare che si è dato Cavour per parlare con Napoleone III, per mandargli addirittura una bella signora nel letto: la storia si ripete sempre; pensa ai doppi giochi tra Vittorio Emanuele II e Garibaldi: è stato tutto un gioco di diplomazia. Certamente il Risorgimento non è un fenomeno di massa, ma questo lo sapevamo anche prima; la prova si ha con il fallimento della spedizione di Pisacane. Sappiamo tutto dei famosi picciotti: non sono dei contadini siciliani immediatamente colpiti dalla grazia, ma dei contadini di signori e signorotti, di gattopardi che vanno ad unirsi a Garibaldi, e si portano dietro i loro dipendenti. Ecco, quindi: non essendo stato un episodio di massa, ma qualcosa di tramato a livello d´intellighenzia (tranne forse in un episodio come le Cinque Giornate di Milano), certo che ha molto del complotto».


RispondiCitazione
dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14351
 

disgustoso Benigni, ma poverino, si deve guadagnare il pane e pagare pegno ai massoni che lo hanno fatto diventare quel che è, il sig. Rosa Rossa e propagandare la favoletta del Risorgimento che tutti gli italiani hanno voluto (peccato non sia stato loro chiesto e peccato che abbiano versato il sangue per qualcosa che Non volevano, eh la democrazia..)

Ricordo che Morandi propose di cantare due canzoni simbolo della destra e della sinistra che avevano segnato l'Italia.
Ovviamente i dominatori della kultura e unici rappresentanti della democrazia dispoticamente si opposero a far cantare giovinezza.
Per par condicio allora fu deciso di non cantare entrambe.

I democratici depositari della kultura rispettarono tale scelta?
Macché, ma guai rinfacciare che non siano democratici.


RispondiCitazione
vic
 vic
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6373
 

Il succo e' semplice: se fai l'operaio, l'artigiano e sei fuori dal giro potresti essere di sinistra, sta a te decidere.

Se sei ricco, della casta e ti pagano 200mila euri per un'ora di spettacolo, sei lontano anni luce dall'operaio.
Vedi Benigni, le cose cambiano col tempo, anche lo status sociale. Tu sei ormai parte della casta, forse stai dalla parte di d'Alema, ma sempre casta e'.

Ecco perche' a troppi disgusta la sinistra, perche' non c'e' nessuno a rappresentarla che venga veramente dal basso e sia sempre in basso.

Artisti, sportivi d'elite, guadagnate molto di piu' del degno. Ok, e' il mercato che decide la vostra remunerazione. Allora non dite di essere di sinistra. Benigni sei un grande attore comico, un grande furbastro anche. Uno sportivo d'elite, a modo tuo.

Sei bravissimo anche a calibrare le tue apparizioni, un cervello molto fino.
Fai il tuo mestiere, come Mourinho fa il suo e Cristiano Ronaldo il suo. Ma per noi siete tutti su un altro pianeta. Il pianeta di quelli che guadagnano cifre esorbitanti, tenendo conto che il giorno ha 24 ore per tutti. Si' Cortellesi, anche per te il giorno ha 24 ore.

Benigni, a Sanremo ci saresti andato, magari a piedi o in bici, se ti facevano pagare il biglietto d'entrata? Sii sincero. Speriamo che paghi almeno il canone, perche' quei 200mila euri vengono anche da gente che sta molto peggio di te. poveri poveracci, che si sono ridotti a mantenere i milionari!

Clap clap clap.


RispondiCitazione
marcopa
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 8299
 

Finalmente ho una antipatia in comune con Dana74 e Pellegrino ! Il Benigni di fine anni 70 e inizio '80, che recitava con Marco Ferreri e Troisi, e' uscito definitivamente dalle mie simpatie quando ha difeso la guerra nel Kossovo del suo amico D' Alema, ricordo che la nostra partecipazione ai bombardamenti coincise anche con l' operazione Arcobaleno, container pieni di aiuti, chiesti dal governo agli italiani, furono abbandonati per mesi a Bari, se non ricordo male.


RispondiCitazione
AlbaKan
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2015
 

Ho solo sentito alla radio un estratto dello show di Benigni.
L'impressione? Che Benigni e' sempre Benigni, e che fa sempre il comico. A quanto pare ha catturato la platea dell'Ariston. Cosa si vuole di piu' da un artista comico, che faccia pure della storia?

A parte che a modo suo un'interpretaqzione della storia l'ha gia' data in un suo famoso film.
Non spariamo sul pianista, non su questo pianista.

Che poi lo si debba pagare 200mila euri per un'ora di spettacolo, quello e' un altro discorso. La RSI, per esempio, spende in un anno quanto spende la RAI in un giorno. E' anche questo un motivo che mi induce a postare contributi di questo media italofono ma non italiano. E' un esempio di come i soldi del canone possano essere spesi 360 volte piu' economicamente (e anche decentemente) della RAI.

Meritati i cachet di Morandi, Rodriguez e Canalis? Tutto e' opinabile in un mondo dove qualuinque prestazione viene pagata profumatamente, a patto che non sia una prestazione operaia.

Sanremo e' sempre Sanremo.
E San Vittore e' sempre San Vittore.

Sono perfettamente d'accordo con te.
Benigni ha fatto il comico, e come tale non poteva esimersi dalla satira politica anche nel contesto del Risorgimento ed è quello che ha fatto, ha lanciato "messaggi", non ha fatto storia.
In particolare quando ha detto che i politici di allora sono usciti più poveri di prima, quella non era "storia" ma un chiarissimo riferimento a chi ci governa.
Riguardo al cachet, sono sempre le solite chiacchiere.
Non è la Rai che paga...e quindi i cittadini che pagano il canone...bla, bla, bla, ci sono gli sponsor, che pagano in base agli indici di ascolto "previsti", vogliono milioni di telespettatori per fare pubblicità alla loro azienda?
Che pagassero!
E peccato che non c'è MarPionne come sponsor!
😉

P.S. Inoltre l'idea di Bersani a condurre il prossimo festival è magnifica!
😆


RispondiCitazione
Pellegrino
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2635
Topic starter  

Benigni ha fatto il comico, e come tale non poteva esimersi dalla satira politica anche nel contesto del Risorgimento ed è quello che ha fatto, ha lanciato "messaggi", non ha fatto storia.
In particolare quando ha detto che i politici di allora sono usciti più poveri di prima, quella non era "storia" ma un chiarissimo riferimento a chi ci governa.

Non è vero, lui ha voluto "insegnare", non ha fatto satira ma propaganda.
e "quando ha detto che i politici di allora sono usciti più poveri di prima" ha detto semplicemente il falso.

disgustoso Benigni, ma poverino, si deve guadagnare il pane e pagare pegno ai massoni che lo hanno fatto diventare quel che è.

Perfetto!!

Finalmente ho una antipatia in comune con Dana74 e Pellegrino ! Il Benigni di fine anni 70 e inizio '80, che recitava con Marco Ferreri e Troisi, e' uscito definitivamente dalle mie simpatie quando ha difeso la guerra nel Kossovo del suo amico D' Alema, ricordo che la nostra partecipazione ai bombardamenti coincise anche con l' operazione Arcobaleno, container pieni di aiuti, chiesti dal governo agli italiani, furono abbandonati per mesi a Bari, se non ricordo male.

Pazzesco!!! abbiamo trovato una cosa che ci unisce...son contento.... 😉


RispondiCitazione
Affus
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3261
 

Lucera

a cura di Rino Cammilleri09-02-2011

«Ordine del giorno del colonnello (piemontese ndr) Pantoni, comandante le truppe di Lucera. Lucera, 9 febbraio 1862. (…) D’ora in avanti nessuno potrà entrare nei boschi (…), nessuno potrà importare dai paesi vicini nessun commestibile per l’uso dei contadini, e i contadini non potranno avere in loro possesso che la quantità di viveri necessaria a nutrire per una giornata ogni persona della famiglia (…). I contravventori del presente ordine, esecutorio due giorni dopo la pubblicazione, saranno trattati come briganti e, come tali, fucilati». Nota Carlo Alianello, ne La conquista del Sud, che era praticamente «un genocidio. Perché migliaia di abitanti, residenti nella Capitanata, negli Abruzzi e in un distretto del Molise vivevano letteralmente di quei boschi» (pp. 152-153


RispondiCitazione
Condividi: