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La sinistra, la destra e......sopra

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mincuo
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Mincuo@
Grazie, sempre puntuale.

Ti compri un libro di Riccardo Calimani (tre volumi), per dirne uno, (ce ne sono anche altri) e fai prima a sapere alcune cose non notissime, diciamo.
Se poi ti pigli il "Calimani" Tedesco, Francese, Inglese, Americano, Ungherese, Austriaco, Svizzero, Olandese, Australiano, Polacco, Russo, Canadese, Greco, Spagnolo, Portoghese, Marocchino, Turco, Iraqueno, Egiziano, Indiano, Libanese, Argentino, Brasiliano...allora anche qualche cosetta in più....
E se sei curioso nello specifico anche quello Sardo, Ferrarese, Livornese, Siciliano, Romano, Veneziano (che consiglio molto).


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Simulacres
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Alimentare l'odio è "Le jeu le plus facile au monde."

Non è un caso che le figure inculcate ossessivamente come particolarmente detestabili nell'immaginario fossero il piccolo imprenditore, il piccolo commerciante, l'artigiano, il negoziante, il piccolo professionista, il piccolo agricoltore, tutte figure che in comune avevano la capacità di creare ricchezza autonomamente cioè al di fuori del controllo del grande capitale e cioè delle elites e inoltre con una aderenza anche famigliare alle classi sociali meno abbienti, venendo in grandissima parte da lì. La diffusione di queste categorie e la formazione di un potere economico e culturale diffuso era l'unica cosa reale, non fantastica o favolistica, che avrebbe potuto contrastare o anche spezzare la schiena alla grande proprietà.

Infatti gli uni (i "socialisti"8):)) violentemente e sbrigativamente e gli altri ("i liberisti"8):)) man mano facendo finta di dolersi della sparizione della classe media, ma in realtà attuando ogni possibile misura legislativa, regolamentativa e fiscale per farla scomparire, e nel contempo favorendo acquisizioni, concentrazioni e fusioni, non sono altro che l'espressione della stessa volontà, della stessa strategia e soprattutto delle stesse identiche persone - monopoliste e suprematiste fin nel midollo - semplicemente sotto due maschere differenti.

Infatti, per come la vedi io, il loro ruolo è sempre stato quello di cane da guardia "del grande capitale e cioè delle elites "; il riflesso speculare del fine tautologico delle elites, storicamente determinato per abbacinare l'immensità delle masse e via via istupidirle sempre più con tonnellate di propaganda e fervori idealistici che si appiccicano ai loro sentimenti e - come un atto di fede - forma loro il modo di agire e pensare fin nei più intimi meandri della psiche.

E l'odierna ossessiva contrapposizione sociale è però soltanto l'ennesima farsa, la più gigantesca e universale presa per il culo di tutti i "tempi moderni", i cui attori miserabili mentre di facciata s'azzuffano in nome della "libertè, égalité, fraternità", sottobanco si coalizzano per mettergliela in quel posto.

ps. io - tramite la cessione del diritto d'autore (ero un fotografo-produttore c..d."creativo" nell'ambito multimediale) - facevo parte di quelli che autonomamente creavano ricchezza, finchè, gli ultimi segni di vita di questo diritto, di settore, già da lungo tempo agonizzante, non finì sotto i colpi della crisi economica del 2008 la quale offri ai padroni del "libero mercato", - ossia delle elites di settore, con a capo bile gates - l'occasione per smantellarlo e sconfinarlo ai margini del Nuovo Mondo "Royalty Free"".


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spadaccinonero
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Stampa, Corriere della Sera, Repubblica.
Agnelli, Elkann, Rothschild, Caracciolo. De Benedetti non mi risulta direttamente imparentato con le suddette famiglie ma, forse, Mincuo ne sa più di me.

Bisogna andare un pochino più indietro. Anche non tanto, basta fine '800.
A Treves de Bonfili (in Francia Dreyfus) et voilà.
O anche Corinaldi, Rignano, Wollenberg. E Weill, Jung, i fratelli Levi. 🙂

quel cognome (rarissimo) mi ricorda qualcuno 😉

p.s. non si riescono a trovare i veri proprietari perché copiano lui 8)


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mincuo
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.......Infatti, per come la vedi io, il loro ruolo è sempre stato quello di cane da guardia "del grande capitale e cioè delle elites "; il riflesso speculare del fine tautologico delle elites, storicamente determinato per abbacinare l'immensità delle masse e via via istupidirle sempre più con tonnellate di propaganda e fervori idealistici che si appiccicano ai loro sentimenti e - come un atto di fede - forma loro il modo di agire e pensare fin nei più intimi meandri della psiche......

Instupidirle e anche contrapporle. Cioè dividerle.
Orizzontalmente (sinistra / destra) e verticalmente (la "lotta di classe").

Al tempo in cui Marx predicava il "conflitto di classe" che è il prodromo di una società dicotomica e fortemente autoritaria, come ho spiegato nel post, c'era anche un'altra scuola di pensiero socialista: il "mutualismo".
I cui maggiori punti erano le libere associazioni, i contratti, il mutuo credito, il gradualismo e un mercato regolato da leggi.
E che però contestava le rendite, gli affitti, gli interessi, e anche la stessa proprietà se non ottenuta attraverso il lavoro.
Ma questo avrebbe spogliato la proprietà se non connessa con la sua fruizione, e avrebbe socializzato gli effetti sgraditi del capitalismo.
E perciò avrebbe fatto crescere una società con un potere effettivamente diffuso, composito e policentrico.

Fumo negli occhi per le elites e per il cugino di Rothschild, cioè Marx.

Un interprete del mutualismo era Pierre-Joseph Proudhon, contro cui si scagliò particolarmente il cugino di Rothschild, così come anche contro Feuerbach, Bakunin, Kropotkin. Landauer.....
E poi anche Stirner e Dühring.

Il Consiglio Generale dell'Internazionale, nel quale il cugino di Rothschild aveva un peso enorme, convocò il quinto "Congresso dell'Aia"(1872). Ma fece in modo di convocarlo in modo confuso, sicchè mancarono tutti i delegati anarchici Francesi e Spagnoli, che erano in gran numero, e così gli anarchici furono in minoranza.
La maggioranza marxista espulse gli anarchici dall'Internazionale operaia, pur se all'ultimo Congresso del 1869 gli anarchici erano addirittura la maggioranza.
(N.B. Si trattò dell'ennesimo esempio, questo precoce, di quei metodi che sono “parte del patrimonio culturale dell'Occidente” e dei valori “vincenti e positivi” come direbbe qualche umorista qui).
Dopodichè il Congresso, che ora era composto solo da marxisti, trasferì il Consiglio Generale a….............New York.
Una cosa abbastanza sorprendente dato che l'Internazionale era praticamente solo Europea.

Il mutualismo insieme al collettivismo anti-autoritario di Bakunin furono subito esecrati.
E naturalmente nè i media, (di chi erano?) nè l'editoria (di chi era?) e poi neanche le “squole” spinsero molto quelle idee, al punto che se dici oggi “mutualismo” in genere ti guardano con l'occhio fisso.....


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imperator
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Grazie Mincuo per questi interventi davvero illuminanti 😉


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mincuo
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Grazie Mincuo per questi interventi davvero illuminanti 😉

Niente.
Non sono cose del tutto sconosciute.
Sono cose censurate. Cancellate. O capovolte.
Al popolo. Dai "buoni"... specie quelli dei valori "vincenti e positivi"che gli volevano tanto bene al popolo.

Non sono le uniche.

C'è di peggio.
Molto peggio, anzi.


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Simulacres
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Il mutualismo insieme al collettivismo anti-autoritario di Bakunin furono subito esecrati.
E naturalmente nè i media, (di chi erano?) nè l'editoria (di chi era?) e poi neanche le “squole” spinsero molto quelle idee, al punto che se dici oggi “mutualismo” in genere ti guardano con l'occhio fisso.....

E con essi anche il significato dei termini "anarchia" e "anarchismo" furono stravolti dalla "confusione" e divennero biechi sinonimi di caos e terrore.

D'altronde, convengo con te, da quando l'isterico cugino di Rothschild gettò le semi del suo "Credo", il più ostile del mondo all'idea di mutualismo, questo crebbe e divenne “parte del patrimonio culturale dell'Occidente” e di quei sublimissimi valori “vincenti e positivi” che ancor oggi primeggiano e dominano ogni cosa.

Quegli stessi valori “vincenti e positivi” che provocarono - chissà perché - il disprezzo di grandi pensatori da te citati, quali Proudhon, Feuerbach, Bakunin, Kropotkin.. Landauer. fino a Stirner e Dühring, ma anche Faure e tanti altri…

Peraltro ti ringrazio vivamente per averli citati perché mi hanno - magicamente - riportato a quand'erro adolescente, a quelle letture sul cui pensiero, al pari di altri tra i quali spicca Schopenauer, gettai le basi per imparare a pensare e agire da me, sì posso dirlo forte. Insomma, nel mio piccolo, sono stato e sono uno forse un pò "visionario" che in ogni circostanza, buona o cattiva che fosse, non si è mai sottomesso ad alcuna autorità, né istituzionale né di pensiero, nè tantomeno mai accontentato o piegato a una sola verità; ari-insomma... uno che ha sempre viaggiato, navigato e vissuto senza mai smettere un solo istante di pensare liberamente. Poiché sono fermamente convinto che un uomo che ama la verità e che cerca di trovare le sue risposte sull'esistenza umana, sulle istituzioni umane e sulla natura della degradazione umana; non può che essere un pazzo o un visionario che osserva il mondo non come vorrebbe che fosse ma come è, analizzandolo attraverso le "lenti specialissime" che possiede.


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mincuo
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Disprezzati e/o anche oscurati e cancellati. E anche molti, molti altri.
Dai cuginetti di stampa editoria e finanza. E poi di radio, Tv e cinema che hanno imbastito e inculcato centinaia di storie fasulle piene di "valori vincenti e positivi" quando la realtà era un'abiezione mai vista prima nella storia e nel contempo hanno calunniato e infamato tutti quelli sopranominati e quelli non nominati e tutto ciò che non corrispondeva ai loro desiderata.
Arrivando a far riscrivere perfino i libri di storia per le scuole facendola diventare una buffonata idiotico-dottrinaria gigantesca e il trionfo dell'ignoranza più crassa.

Ma stiamo parlando del peggio in tutti i sensi, culturale, morale, etico, intellettuale e criminale della intera storia dell'umanità.
Quindi...


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Jor-el
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.......Infatti, per come la vedi io, il loro ruolo è sempre stato quello di cane da guardia "del grande capitale e cioè delle elites "; il riflesso speculare del fine tautologico delle elites, storicamente determinato per abbacinare l'immensità delle masse e via via istupidirle sempre più con tonnellate di propaganda e fervori idealistici che si appiccicano ai loro sentimenti e - come un atto di fede - forma loro il modo di agire e pensare fin nei più intimi meandri della psiche......

Instupidirle e anche contrapporle. Cioè dividerle.
Orizzontalmente (sinistra / destra) e verticalmente (la "lotta di classe").

Al tempo in cui Marx predicava il "conflitto di classe" che è il prodromo di una società dicotomica e fortemente autoritaria, come ho spiegato nel post, c'era anche un'altra scuola di pensiero socialista: il "mutualismo".
I cui maggiori punti erano le libere associazioni, i contratti, il mutuo credito, il gradualismo e un mercato regolato da leggi.
E che però contestava le rendite, gli affitti, gli interessi, e anche la stessa proprietà se non ottenuta attraverso il lavoro.
Ma questo avrebbe spogliato la proprietà se non connessa con la sua fruizione, e avrebbe socializzato gli effetti sgraditi del capitalismo.
E perciò avrebbe fatto crescere una società con un potere effettivamente diffuso, composito e policentrico.

Fumo negli occhi per le elites e per il cugino di Rothschild, cioè Marx.

Un interprete del mutualismo era Pierre-Joseph Proudhon, contro cui si scagliò particolarmente il cugino di Rothschild, così come anche contro Feuerbach, Bakunin, Kropotkin. Landauer.....
E poi anche Stirner e Dühring.

Il Consiglio Generale dell'Internazionale, nel quale il cugino di Rothschild aveva un peso enorme, convocò il quinto "Congresso dell'Aia"(1872). Ma fece in modo di convocarlo in modo confuso, sicchè mancarono tutti i delegati anarchici Francesi e Spagnoli, che erano in gran numero, e così gli anarchici furono in minoranza.
La maggioranza marxista espulse gli anarchici dall'Internazionale operaia, pur se all'ultimo Congresso del 1869 gli anarchici erano addirittura la maggioranza.
(N.B. Si trattò dell'ennesimo esempio, questo precoce, di quei metodi che sono “parte del patrimonio culturale dell'Occidente” e dei valori “vincenti e positivi” come direbbe qualche umorista qui).
Dopodichè il Congresso, che ora era composto solo da marxisti, trasferì il Consiglio Generale a….............New York.
Una cosa abbastanza sorprendente dato che l'Internazionale era praticamente solo Europea.

Il mutualismo insieme al collettivismo anti-autoritario di Bakunin furono subito esecrati.
E naturalmente nè i media, (di chi erano?) nè l'editoria (di chi era?) e poi neanche le “squole” spinsero molto quelle idee, al punto che se dici oggi “mutualismo” in genere ti guardano con l'occhio fisso.....

Bellissimo post!

«il nocciolo d’istituzioni, di abitudini e di costumi di mutuo appoggio resta vivo tra i milioni d’uomini di cui si compongono le masse; li mantiene uniti; ed essi preferiscono attenersi ai loro costumi, alle loro credenze, alle loro tradizioni, piuttosto che accettare la dottrina di una guerra di ciascuno contro tutti, che loro si presenta sotto il nome di scienza, ma che non è affatto scienza».

Petr Kropotkin


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spadaccinonero
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@Jor-el + mincuo

non mi insospettisce (relativamente) più di tanto il trasferimento a ny quanto la prima internazionale tenutasi a londra... 😆

anche quel "proletari di tutto il mondo uniteVI" puzza di marcio

levi, confessa di non appartenere a tale categoria (astratta, dato che chiunque può essere borghese, pure il barbone che sta a dieci passi da noi - basta dargli una casa e dei vestiti decenti)

8)


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