La sinistra sparita
 
Notifiche
Cancella tutti

La sinistra sparita


paolodegregorio
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1630
Topic starter  

L’assenza di Casini all’assise di scioglimento dei DS comunica a tutti che il “centro politico” è ormai occupato e che il disegno centrista neo-democristiano è fallito.
L’entusiastico applauso di Berlusconi al nuovo partito “democratico” (manca solo l’aggiunta cristiano), significa per Casini una umiliante marcia indietro verso la destra che lo accoglierà come il figliol prodigo, ma ridimensionato e con la coda tra le gambe.

Dal 1977 a oggi sono 30 anni che democristiani e comunisti parlano di “compromesso storico”, oggi si realizza sul cedimento identitario della sinistra, per approdare definitivamente nel campo liberista e confindustriale, vero centro moderato moderno, che conta di attrarre moderati delusi da Berlusconi,e forse Casini e Mastella
frustrati dal fatto di non poter riproporre la DC quale eterno ago della bilancia da spostare a sinistra o a destra secondo la convenienza.

Visto la fine che ha fatto una sinistra di compromesso e senza identità, alle persone di buon senso verrebbe in mente che vi è spazio solo per una “sinistra antagonista”, capace di mettere al primo posto la difesa dell’ambiente, la PACE, la cacciata delle basi americane e della Nato, una forte spinta europeista, la difesa dei disoccupati, dei precari, per la riconversione dell’economia in economia sostenibile e ecocompatibile.
Ebbene scordatevelo! La somma di Mussi, più PDCI, più Verdi, più Rifondazione, pur avendo un peso elettorale quasi del 15%,rappresenta un gruppo dirigente vecchio, ambiguo, che in questi ultimi dieci anni ha svolto il ruolo di tenere dentro il gioco elettorale gli elementi che venivano dai movimenti, per poi emarginarli dopo aver ottenuto i voti. Sono coloro che tengono volontariamente in sella il governo Prodi, pur avendo preso solo schiaffi sull’Afghanistan, sull’ampliamento della base Usa di Vicenza, sulla TAV, sui DICO.

Di questi gruppi politici bisogna diffidare e soprattutto non vanno più votati, perché sostengono un governo confindustriale che non ha nulla di diverso dal governo Berlusconi e viene intanto perfezionato il disegno di annullare la sinistra nel partito “democratico”.
Quello che serve è impostare un nuovo modo di far politica, che cominci dal fatto che non si può essere eletti oltre due legislature, per far finire questo miserevole spettacolo dei politicanti a vita che da incendiari diventano pompieri, da atei a mistici, che venderebbero la madre pur di rimanere nel paradiso economico e nella sfera del potere.
Quello che serve è passare dalla politica delle parole, degli accordi sottobanco, delle ideologie, del teatrino mediatico, alla partecipazione dei cittadini, all’impegno militante per ottenere con la lotta risultati tangibili, legati a problemi veri, diretti, vicini alle masse.

Da questo metodo e dalle possibili vittorie può nascere una nuova classe dirigente, che dovrà andare in Parlamento con regole nuove, con nuovi metodi di consenso, solo portavoce pro-tempore di un programma concordato e votato.

Finora abbiamo votato una sinistra che non è stata nemmeno capace di organizzare i disoccupati e i precari per ottenere rispettivamente un adeguato assegno di disoccupazione e la fine del ricatto del precariato, nonostante metta la parola “comunismo” nelle proprie insegne.
Ci imbrogliano, la loro politica ci porta al nulla, le cose vere si ottengono solo strappandole con la partecipazione e la lotta.

Paolo De Gregorio
21.04.07


Citazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

Mi dispiace che si arrivi a questo, e finalmente e' giusto cosi, anche se ne abbiamo perse di vie e di soluzioni, per vedere alla fine, che l' uno vale l' altro. Tutta la politica e la divulgazione del potere o dei governi, hanno sempre dato favole agli elettori. Hanno finalizzato degli assestamenti per farli stare buoni e vedere che qualcosa va', ma alla fine, il malloppo e' sempre corso dietro a loro, ai loro fini, alle loro posizioni di comando, intascando denaro, favorendo redditi in nero, mantenendosi con i favoritismi, movimenti, partiti e sedie in carica, nonche', privilegi e fondi ad eternum per loro e per chi ne hanno comodo'. Spero che ora sia chiaro a tutti, che la' sopra, sono tutti dei figli di cane, con la loro testa nelle librerie dei metabolismi caotici morti e filosofici, e che ancora, si stanno assestando, puttanandosi di volta in volta con chi capita, purche' capiti a fagiuolo.
Ancora insisto e ancora voglio mettere l' attenzione su questo punto. Perche' gente come qui che ce ne sono a milioni, fra eruditi dell' informazione, brava gente, gente volonterosa, beppe grillini, donchisciottari, stefani salvi, professionisti e capaci, e chi piu' ne pensa e ne crede e piu' ne metta: non fanno alla fine un movimento da votare,e con tanto di programma, comandare dove c'e' il senso vero delle cose e i cambiamenti, che devvono e dovrebbero essere attuati, nelle giustizie planetarie e come sistema di democrazia e uguaglianza? A voi, l'improbabile e ardua sentenza, e un fattibile e possibile a procedere. Sara' mai?


RispondiCitazione
bstrnt
Trusted Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 59
 

Diciamo pure che assieme a quest'ultima inesistente sinistra è sparita anche la Politica (quella con la P maiuscola).
Il pensiero-nano (neologismo nato il 21 aprile a Firenze) incombe e ha distrutto una sinistra senza ideali e senza punti di riferimento.
Proprio il 21 Aprile, poco lontano dal luogo dove la sinistra dal pensiero-nano veniva tumulata, un gruppo di persone si riuniva per decidere il che fare.
C'erano Giulietto Chiesa, Diego Novelli, Mario Monforte e c'era anche quel Fernando Rossi che assieme a Franco Turigliatto ha avuto il coraggio di difendere col voto la costituzione.
Penso che alla Casa del Popolo di Firenze si siano definiti degli obiettivi chiari e condivisibili per cercare di tirar fuori l'Italia dalla palude nella quale politicanti senza decenza e senza scrupoli l'hanno infilata.
Punti come: rifiuto della guerra, moralità nella politica, difesa dell'ambiente, diminuzione dei costi esorbitanti della politica, difesa della dignità delle persone e della nazione, ritengono che siano delle scelte condivisibili non solo da persone di sinistra.
C'erano persone demoralizzate dall'attuale classe politica, persone che mai prima d'ora si erano avvicinate alla politica avevano fatto diverse centinaia di chilometri perché hanno sentito la necessità di aggregarsi in un movimento in gradi di offrire delle garanzie per i propri figli e le future generazioni.
Se continua questa politica dal pensiero-nano, suicida e servile ai poteri forti, non si va da nessuna parte e sprofonderemo sempre più nella melma.
C'è da fare molto lavoro, ma le idee sono molto chiare, nobili e le persone molto risolute a portarle avanti.
Siamo in emergenza, in questo movimento può riconoscersi non solo la sinistra, ma soprattutto le persone di buon senso.
Penso che determinate persone siano anche una garanzia che almeno in quel movimento non prevarrà il pensiero-nano come oramai generizzato tra i banchi di Montecitorio.
Ritengo che il coordinamento e la creazione della rete per questo movimento sia necessario per il momento credo per informazioni si possa far capo a questo indirizzo di posta elettronica : [email protected]
Cerchiamo di organizzarci con i pochi mezzi a nostra disposizione!


RispondiCitazione
Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

Guarda: riorganizzare una cosa perche' si faccia sentire ed esista, e' uno sforzo enorme, a meno che non sei dentro gia' al contesto che conta.
La cosa che sparisce, è che non c'e' piu' nessuna etica. Chi puo' far man bassa di pensieri e di scelte, le fa nel momento che puop', come crede, come vuole, e secondo gli interessi del potere momentaneo. Una specie di arraffa arraffa. E quando serve: rastrtellamento di soldi italianio, coperture per far si che il sistema stia in piedi, e poi via: le vie dell' immonnezza sono infinite. Nessun restauro, nessun dietrtofront, nessuna riforma del sistema, nessuna giustizia alla fine, come noti te: no alla guerra salvaguardia dell' ambiente, sprechi, ecc ecc ecc. E sono solo voci da misericordia, come dire: confessiamoci che almeno na soluzione l' abbiamo. Non c'e' verso. Le cose devono sempre collassare, e quando sono a terra, aprire gli occhi p0er vedeere se si esiste ancora. Meglio che non ci sia un sistema. Alla fine: e' un borghese e comodo stare che fa strtagi di sensi e di vite e di onori, e alla fine: fara' pagare il conto piu' salato della storia.


RispondiCitazione
Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
 

Al momento dell'addio piangevano tutti.Per cosa non ho ben capito.Forse per il fatto che, negli ultimi 30 anni, hanno fatto parte di un'esperienza che a furia di marce indietro li ha resi trasparenti come un'ostia.Hanno cambiato abito e cappello tante di quelle volte che Zelig ne sarebbe rimasto impressionato.In questo loro ondeggiare c'è stato un minimo comune denominatore di tipo ideologico, far percepire ai più, che in loro riponevano le loro speranze, la necessità di adeguarsi ai tempi, fare sacrifici prima, essere responsabili e partito di governo poi. Il risultato di tutto questo? Un impoverimento della società dal punto di vista dei valori, uno smembramento di quel corpo sociale che è ossigeno per un partito di
sinistra, un montare la guardia agli interessi del grande capitale, una classe dirigente fatta per lo più da professionisti della politica e dell'intrallazzo, gente che si trova bene con Craxi e molto male con Gramsci.Quel partito è sempre stato un pò lento nel cambiare.Quando lo ha fatto ne abbiamo pagato un prezzo tutti.Quando lo ha fatto è sempre stato per avere di meno e mai di più.Ha perso tante occasioni nella sua storia quel partito (e quelli venuti dopo).Ha faticato ad accettare i vari Pintor all'epoca del muro ed infatti li ha cacciati.Ha digerito malissimo il 68 prima ed il 77poi.

Per quella generazione il trattamento è stato il rivendicare la propria funzione di regolatore delle tensioni sociali,una sorta di polizia in incognito.Quella politica miope ha concorso al disastro di quegli anni.Quella classe dirigente ha allevato una classe operaia ai valori della disciplina e del sacrificio e quando questa scalpitava era sempre pronto qualcuno a raccontarti che quella era l'unica strada per avere di più. A fare i conti, negli ultimi 20 anni, gli operai ci hanno guadagnato meno salario, i loro figli e figlie più precarietà, i padroni e gli interessi finanziari maggiori profitti e più flessibilità, la società in genere minori speranze e più paure. Adesso mettono da parte le ultime ipocrisie e partono per la nuova avventura. Mi danno l'idea di un grande buco.Non si capisce bene quali siano i valori di riferimento.Veltroni pensa al "partito della gente".Quale?

Una roba indefinita, dai contorni sfumati a cui raccontare robe da far venire le lacrime agli occhi, citando personaggi che tra di loro non hanno nulla che li accomuni.Kennedy quello della guerra contro il Vietnam con Ghandi quello della non violenza a tutti i costi.Anche a quello del sacrificio più estremo.Si passa da Mandela uno che di certo non sposava la politica del porgere l'altra guancia a chi vessava il suo popolo.Sono un pò come le canzoni di Jovannotti o lo stile dei film di Alberto Sordi. Volemose bene! Non che l'obiettivo sia disprezzabile, il punto è che in quella marmellata si trovano bene quelli che hanno molto da perdere e per nulla chi avrebbe tanto da guadagnarci. E' una marmellata che non definisce le priorità degli interessi. Se conta di più la collettività, quelli a basso reddito (che sono i più), quelli che producono o se contano di più i salotti buoni, le clientele ed una classe di persone che vive solo grazie alla politica. In verità loro hanno già scelto.

Il capitale ha bisogno di strumenti di governo flessibili. Che si adattino alle varie circostanze.Un aggregato buono per i periodi di riordino e di riforma dei sistemi di gestione, coincide sempre con i governi di centro sinistra (Treu con la riforma del mercato del lavoro, Dini con quello del sistema pensionistico). Un aggregato buono per i momenti in cui bisogna gestire con la forza ideologica dell'ordine le nuove conquiste del capitale. Sono onde complementari una all'altra e molto armoniche tra di loro. Come ci si può volere bene se un metalmeccanico deve pure scioperare per avere diritto ad un salario che lo faccia vivere.Chi dovremmo amare se la criminalità si nutre di appalti dati da politici che lor signori conoscono molto bene.Perchè dovremmo camminare insieme a quella classe di persone che è più occupata a spogliare le risorse, che sono di tutti, per farne business a vantaggio di pochi?

Mario
Fonte: http://pensareinprofondo.blogspot.com
Link: http://pensareinprofondo.blogspot.com/2007/04/se-ne-vanno-piangendo.html
24.04.7


RispondiCitazione
Condividi: