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'langue de bois' della politica


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http://www.mattinonline.ch/contromisure-alla-libera-circolazione-il-consiglio-federale-continua-a-prenderci-per-fessi/

"Contromisure alla libera circolazione: il Consiglio Federale continua a prenderci per fessi..."

di Sergio Savoia (*) - 16 gennaio 2014

Splendido esercizio di free climbing sui cristalli (Crystal Climbing?) del Consiglio Federale (**). Ieri ha annunciato che annuncera' (si' e' proprio cosi', non ho sbagliato io a scrivere) fra qualche mese misure per evitare gli abusi nel settore dell'aiuto sociale ai cittadini Ue e per limitare la penuria di appartamenti ad affitto moderato.

E' un po' come se voi diceste alla fidanzata "sto considerando di pensare di sposarti".

Naturalmente Schneider-Ammann (forse il piu' acuminato dei sette scienziati) ha assicurato che questo non ha nulla a che fare con la votazione del 9 febbraio.

Posso con fierezza registrare comunque un importante primo risultato del Consiglio Federale. Il governo federale e' infatti riuscito a fugare ogni dubbio: effettivamente, si', ci prendono tutti per fessi.

Questo e' il comunicato per le misure nell'ambito dell'aiuto sociale e la disoccupazione. E' un vero e proprio capolavoro di "langue de bois" o di politichese. Cercate di capire quali misure sono gia' state decise, quali lo saranno, quali sono effettivamente applicabili o quali necessitano ancora di una verifica per stabilire se sono fattibili.

Attenti non e' facile, e' stato un vero rompicapo anche per i giornalisti specializzati, figurati per il tapino contribuente medio!

Ad esempio, il governo dice che emanera' una disposizione "vincolante" sul piano nazionale per spiegare che i cittadini Ue che vengono a cercare lavoro in Svizzera non possono reclamare l'aiuto sociale. Salvo che la misura e' stata cosi' lungamente e approfonditamente studiata, che quelli dell'amministrazione si sono dimenticati che la competenza per l'aiuto sociale spetta ai cantoni.

La Confederazione puo' emanare "normative vincolanti" in questo settore? Mmmhh, fammi pensare...

Altra misura particolarmente incisiva ed efficace: chi ha il permesso B ed e' disoccupato da oltre un anno non potra' ottenere il permesso C. ( puo' comune rinnovare il permesso B secondo le disposizioni in vigore). Salvo che il rilascio del permesso C non e' regolato dall'Accordo di Libera Circolazione delle Persone (ALCP). E via di seguito. Tutta aria fritta. E fritta con l'olio vecchio.

In pratica il Consiglio federale, adesso che butta male, cerca disperatamente di introdurre "specchietti per le allodole" per far finta che gestisce l'immigrazione (tipo quelle che chiede il PLR o il PPD) e si rende conto che il margine di manovra che lascia l'ALCP e' talmente ristretto che non puo' fare nulla. Colpa loro: sono loro che hanno negoziato questa schifezza!

Questo esercizio di prestidigitazione ha reso evidente una cosa: finora se ne sono strabattuti degli effetti negativi della libera circolazione, al punto che non sapevano neanche cosa l'accordo permette di fare e cosa no.

Ma non vale solo per il Consiglio Federale, vale per politici e giornalisti che hanno adottato la tesi "la libera circolazione e' tutta salute" e non si sono neppure dati la pena di guardare in faccia la realta', esaminare da vicino le statistiche, parlare con la gente. L'importante e' rimanere fedeli alla propria linea, e chi se ne frega se a pagare le conseguenze sono gli altri.

Per leggere il blog di Sergio Savoia clicca qui!
http://blog.savoia.ch/

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(*) coordinatore dei Verdi, sezione Ticino
(**) governo svizzero


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