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Lavoro: licenziamenti e tagli a raffica in tutto il mondo.


Arcadia
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Lavoro: licenziamenti e tagli a raffica in tutto il mondo, Germania inclusa

Tutto il pianeta senza lavoro. Inclusi gli USA, i maghi della finanza inglese e, udite udite, i tedeschi della Germania felix.

Debora Billi

In Rete fa molta impressione il video della distribuzione gratuita di frutta e verdura in Grecia, con conseguente ressa della popolazione. Ma non basta: ad Atene si sta attuando una riduzione di altri 13 mila dipendenti pubblici (la chiamano "la legge Troika"), messi in mobilità e con la prospettiva di restare del tutto senza lo stipendio già ridottissimo entro la fine dell'anno. Purtroppo, però, non è un fenomeno solo greco.

Ecco un piccolo giro per il mondo, da dove si evince che tagli e licenziamenti avvengono praticamente ovunque. In Spagna, ad esempio, le banche salvate con il bailout licenzieranno quest'anno ben 20 mila dipendenti; in Olanda, la Lego licenzia 380 lavoratori; in Giappone, la Fujitsu ha annunciato il taglio di 5000 persone (e la Borsa ha festeggiato); la Vodafone il 10% del personale in Repubblica Ceca. Il Sud Africa comunica di aver perso ben 68 mila posti di lavoro solo nell'ultimo quadrimestre del 2012. In Australia si riduce il personale negli ospedali pediatrici perché il governo ha ordinato tagli al budget, e anche questa l'abbiamo già sentita.

In Gran Bretagna, la Rolls Royce cancella 320 posti, e 940 la Lloyds Bank; la Barclays Bank ne taglia ben 2000 e l'esercito si libera di oltre 5000 soldati. Una ricerca, inoltre, rivela che la finanza inglese taglierà addirittura 43 mila posti di lavoro entro i prossimi sei mesi. Non va granché bene la finanza, evidentemente.

Persino nella Germania felix, poi, la HP licenzia 850 dipendenti (e la Borsa ha festeggiato), mentre la Commerzbank annuncia il licenziamento addirittura di 6000 persone e la Daimler ne taglia 2100 fra Germania e USA. Anche la nostrana Unicredit "fa fuori" 1000 dipendenti tedeschi, la Deutsche Telekom ne licenzia 1200 e 900 la Air Berlin. Anche la Coca Cola conferma 450 esuberi.

E negli States? 1200 persone a spasso nell'Illinois, oltre 500 la Harman e la Food Lion, 700 la Frontier Airlines. Taglia il 20% delle risorse umane la Dreamworks Animation di Steven Spielberg, 600 posti la Boston Scientific, 500 persone la Time Inc., 600 la United Continental e altri 600 la United Airlines. Anche Blockbusters ne elimina 3000.

Dicevamo tempo che fa che è finito il lavoro, e infatti l'emorragia continua.

http://crisis.blogosfere.it/2013/02/lavoro-licenziamenti-e-tagli-a-raffica-intorno-al-mondo.html


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Kevin
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E' una conseguenza di due fattori molto semplici:

1. La continua automatizzazione (nei prossimi 30 anni andranno a morire un sacco di mestieri: benzinai, badanti, tassisti, conducenti, operai etc.)
2. Il continuo aumento della popolazione mondiale.

Se entrambi continuano a crescere sarà peggio, non c'è nessun governo o riforma economica che tenga. Se non si interviene su almeno uno di quei due fattori si arriverà a un tasso di disoccupazione del 20 o 30%, con tutte le conseguenze relative.


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Ogopogo
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E' una conseguenza di due fattori molto semplici:

1. La continua automatizzazione (nei prossimi 30 anni andranno a morire un sacco di mestieri: benzinai, badanti, tassisti, conducenti, operai etc.)
2. Il continuo aumento della popolazione mondiale.

Se entrambi continuano a crescere sarà peggio, non c'è nessun governo o riforma economica che tenga. Se non si interviene su almeno uno di quei due fattori si arriverà a un tasso di disoccupazione del 20 o 30%, con tutte le conseguenze relative.

Quoto quanto sostieni, e aggiungerei una cosa molto semplice: una volta che la situazione che tu prospetti si sarà concretizzata - e ci vorranno pochi anni oramai - vi saranno solo 2 possibili sbocchi:

1) Un reddito di cittadinanza per tutti i disoccupati;
2) la soppressione del 90-95% della popolazione mondiale;

Tertium non datur.


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BIGIGO
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se la tecnologia, così vanzata degli ultimi 30 anni, ci consente di produrre tutto ciò che occorre al mondo usando solo il 10% degli abitanti del pianeta..... siamo tutti ricchi e....tre possibilità....
- possiamo lavorare solo il 10% di quanto lavorava mio padre nel 1975 !
- lavoriamo solo per 5-6 anni a turno e poi ci divertiamo per il resto della vita!
- continuiamo a lavorare più di prima per rendere sempre più ricchi pochi e stolti e avidi abitanti di questo meraviglioso pianeta.
cosa scegliete ?


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ficodebahia
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E' una conseguenza di due fattori molto semplici:
L'Automatizzazione e l'aumento demografico...

Una prova della determinazione con cui vogliono demolire i vecchi mestieri è qui:
La Toyota assieme a Google, hanno allo studio già avanzato un auto che si guida da sola..
E vogliono aplicarla alla macchine agricole per iniziare....
La rivoluzione potrebbe fare scomparire il mestiere del contadino...o farlo diventare uno schiavetto di supporto alle macchine....
Insieme alla Monsanto e alla monocultura geneticamente modificata ottenere delle produzioni immense con profitti sempre + alti !

Perchè vogliono distruggere i mestieri ?
Pechè vogliono trasformarci in schiavi che vendono il loro corpo, e in drogati, che consumano la loro merda....
Vogliono uccidere anche la sacralità della vita, ridurre la religione al rispetto delle sole regole, imposte dalle autorità ecclesiastiche...


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Kevin
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se la tecnologia, così vanzata degli ultimi 30 anni, ci consente di produrre tutto ciò che occorre al mondo usando solo il 10% degli abitanti del pianeta..... siamo tutti ricchi e....tre possibilità....
- possiamo lavorare solo il 10% di quanto lavorava mio padre nel 1975 !
- lavoriamo solo per 5-6 anni a turno e poi ci divertiamo per il resto della vita!
- continuiamo a lavorare più di prima per rendere sempre più ricchi pochi e stolti e avidi abitanti di questo meraviglioso pianeta.
cosa scegliete ?

Ma già adesso si potrebbe lavorare tutti 4 ore al giorno fino all'età della pensione. Penso che ci sia dietro una volontà politica ben precisa. La cosa curiosa è che nessuno di sti ciarlatani della politica dice nulla. Propongono sempre le solite minchiate: abolizione IMU, riduzione tasse, etc. Nessuno che dica che nelle attuali condizioni storiche la riduzione dell'orario è una necessità e potrebbe sul serio riassorbire i disoccupati. Anzichè tenere una sola persona 8 ore al giorno, ne tieni due a 4 ore al giorno. Il problema è che la maggior parte dei lavori "semplici" si sta automatizzando, ma in compenso ci sono tante offerte di lavoro nel mercato dell'informatica. Ma uno che non ha le competenze cosa fa? Io direi che o si dà il reddito minimo di cittadinanza per quelle persone che non hanno le competenze adatte a lavorare in quei settori, o in alternativa si può dare degli incentivi per formarli. Come dice anche l'utente sopra, o si dà il reddito minimo di cittadinanza a quelle persone rimpiazzate dalle macchine o moriranno di fame. Io direi così: diamo un reddito di cittadinanza a quelle persone e adottiamo la legge del figlio unico ovunque, in modo da riequilibrarci un attimo (noi italiani in realtà ci stiamo riequilibrando con le nascite, dovremmo però mettere un freno all'immigrazione). Altrimenti sarà la natura stessa a sbatterci la realtà in faccia quando avremo:

a) 10 miliardi di persone
b) intelligenza artificiale


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Kevin
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La Toyota assieme a Google, hanno allo studio già avanzato un auto che si guida da sola..

Non solo! Dai un'occhiata qua

http://www.tomshw.it/cont/news/gli-occhiali-tecnologici-di-google-sono-acerbi-ma-gia-di-moda/39612/1.html

Ciò significa che andranno a sparire anche le commesse nei negozi di vestiti (poi sarà la volta delle cassiere dei supermercati: http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-italia/super-market-ikea-coop-carrefour-robot-al-posto-della-cassiera-28848/). A Milano adesso hanno inaugurato la metropolitana senza conducente ( http://www.agi.it/research-e-sviluppo/notizie/201302051657-eco-rt10275-ansaldo_sts_a_milano_prima_metropolitana_senza_conducente). Poi lo faranno anche con i treni. E la disoccupazione sale. Benissimo, ma che almeno diano un reddito di cittadinanza a quelle persone: oppure li formino per trovare un altro lavoro. Invece non faranno nulla di tutto ciò. Li faranno morire di fame, pronti a vendersi per un tozzo di pane. Ciò a cui stiamo assistendo è la quarta rivoluzione industriale, che è iniziata circa nel 1991, con la caduta dell'URSS e la nascita di internet e che penso si concluderà verso il 2030, con lo sviluppo dell'intelligenza artificiale. Ci sarà sempre più disoccupazione, più offerta di lavoro nel campo dell'informatica, delle nanotecnologie e delle biotecnologie.
Tutti gli altri lavori spariranno lentamente. Tutte le politiche economiche e sociali in atto ora sono semplicemente una conseguenza di questo fatto, proprio come la Rivoluzione Francese è stata una conseguenza della prima rivoluzione industriale, la Rivoluzione Russa è stata una conseguenza della seconda rivoluzione industriale e l'ascesa della Cina è stata una conseguenza della terza rivoluzione industriale.
La conseguenza di quest'ultima si chiama "globalizzazione".


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Giovina
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Questo pericolo e grave problema dell'aumento demografico e' ipotesi.
Nessuno considera che le nascite sono quasi arrivate a zero.
Mah......
L'automatizzazione?
Ricordo che questo era lo spauracchio degli albori della rivoluzione industriale.
Quel che e' accaduto, e' che le macchine corrono e producono di piu', sono velocissime, e l'uomo deve arrancare dietro sacrificando la sua vita e la sua salute...... Ora e' certo che si morira' nelle fabbriche. Si calmino e si tranquillizzino gli ossessionati dalla sovrapopolazione. Basta votare i pavidi del mito europeo, per morire anche sulle strade di fame e di freddo.

Nessuno sarebbe in sovrappiu' e, a voler lavorare, nessuno disoccupato, in un mondo dove gli uomini riuscissero ad essere veramente uomini e a scambiare con altri per la soddisfazione di tutti.


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mincuo
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Se tu telefoni a tot% di banche per servizi semplici o medi, ti risponde uno in Inglese perfetto. Ma è a Bombay. Fanno, in 3 impiegati, 24 ore cioè tre turni di 8 ore ciascuno, per alcune banche e tutti 3 costano meno di uno Inglese.

Chi parla della rava e della fava, dell'ambiente, del lavoro ecc. che vanno benissimo, ma mai di queste cose, automazione, robotizzazione, manodopera a bassissimo costo, delocalizzazione, il problema se lavoreranno tutti un domani, o si sceglierà che alcuni possano vivere ma senza lavorare, e anche poi il problema della popolazione che è un tema non da quattro soldi, illude le persone e basta, a mio avviso.
Lo stile di vita, mangia sano torna alla natura, il comportamento responsabile, mangia verdura, decresci felice, tutte belle cose per carità, vanno bene....ma.....
(Io ho fatto un post "addirittura" su Malthus, udite udite, argomento "tabù")


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mincuo
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@Giovina

A mio mdesto avviso non è ossessionato chi parla di un argomento, è ossesionato chi non ne vuol parlare normalmente.
O ne dà un connotato subito morale, razziale, ecc...
Se sali di un livello o due la popolazione sta al primo posto.
In rapporto anche ad automazione, sovracapacità produttiva e utilizzo degli impianti, e poi ambiente, energia, risorse inquinamento smaltimento rifiuti, pressione migratoria ecc...

E' un tema. Come un altro. Ma non inesistente o ininfluente.


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Giovina
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@Giovina

A mio mdesto avviso non è ossessionato chi parla di un argomento, è ossesionato chi non ne vuol parlare normalmente.
O ne dà un connotato subito morale, razziale, ecc...
Se sali di un livello o due la popolazione sta al primo posto.
In rapporto anche ad automazione, sovracapacità produttiva e utilizzo degli impianti, e poi ambiente, energia, risorse inquinamento smaltimento rifiuti, pressione migratoria ecc...

E' un tema. Come un altro. Ma non inesistente o ininfluente.

Salve Mincuo.
Posso concederti che il tuo moralismo sta alla morale che credi di vedere nel mio intervento.
La mia era semplice connessione logica, l’uomo cerca di soddisfare i suoi bisogni, direttamente o indirettamente, nel senso che produce e scambia. Non e’ che uno da solo puo’ farsi una casa, cucirsi un vestito, farsi le scarpe, insegnarsi negli studi, operarsi d'appendicite e trapantiarsi un cuore, tutto insieme insomma…..

Tu Mincuo sei appassionato, magari non ossessionato, di informazioni e di dati…..posso dirti che, per quanto riguarda me, se devo strafogarmi a ingurgitare bulimicamente dati e flussi, perche’ allora non usare quel pensiero che deve ordinarli e strizzarne fuori delle leggi, per riesumare quelle naturali e armoniche dell’economia?
Poi se vogliamo chiamare le brame varie e piu’ disparate di potere e di guadagno “sovracapacita’ produttiva" va bene pure, ma che non si dimentichi l’enorme e voluto spreco a scarto di merci e alimenti che l’automazione e il parossismo della produttivita' fa prevedere in computo tranquillamente nei preventivi di bilancio delle grandi aziende e multinazionali.

Morale? La morale non si pesca da qualche parte a comando ne’ si obbliga qualcuno ad essere morale, etico. E’ decisione e scelta individuale.
Esiste una teoria di sovrapopolazione a fronte di una chiara e voluta mancanza di volonta’ di mettere al livello primo gli uomini e non i numeri che li quantifica, una inversione di gerarchia e valori che rende l'uomo in balia di cio' che l'uomo crea e produce, ossia fatti, dati, numeri, misure...Mentre egli crede di poter cosi' sanare cio' che non si spiega e non gli piace, non s'accorge di procedere esattamente secondo i meccanismi che procurano il caos stesso.

La vita dell’uomo e’ una parabola, anche il pianeta terra potrebbe avere la sua. Uno, nessuno o centomila miliardi di uomini, se la terra anche ha un suo ciclo di vita, l’essere umano sparira’ con essa. Intanto per ora questo pianeta e’ immenso e smisurato e puo’ accogliere ancora moltitudini, di individui.

Poi se permetti Mincuo: del mio parlare sugli argomenti tu non puoi sapere ne’ arguire al posto mio qualcosa di me che non sai. Ne’ obbligarmi a parlare di cose secondo la tua scala di importanza che agli argomenti dai.
Potrei ora discorrere qui di teorie di sovrapopolazione si’ e sovrapopolazione no pero' non e' che mi va tanto, devo trovare un esorcista? 😯

Comunque qualche giorno fa ho letto un bell’articolo, sempre a mio modesto avviso, c’entri o non c’ entri un tubo con l’argomento lo propongo alla lettura di chi volesse. Dal sito del signor Stefano D’Andrea, col suo permesso ( Se l’Amministrazione del forum per caso lo ha gia’ postato , o altri, me ne scuso, ma non ho tempo ultimamente di internettare e mi sara’ sfuggito):

http://www.appelloalpopolo.it/?p=8077

(scusate se non copio incollo, davvero non ho tempo)


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