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Le bufale sui costi dell'uscita dall'euro


Davide
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Questa volta l'uscita di Draghi è davvero grossa. Infatti, il Governatore della Bce ha risposto a un'interrogazione di due parlamentari europei italiani del M5S in merito ai presunti costi per l'Italia nel caso di un eventuale abbandono dell'euro e un ritorno a una moneta nazionale. La domanda sembra una sorta di copertura politica, un modo per poter dire politicamente "vedete quanto ci costerebbe? Uscire non conviene". Sembra quasi che Draghi abbia voluto fornire un assist a quel partito, un modo per poter far dire loro "noi vorremmo uscire dall'euro, ma non conviene, ci costerebbe troppo". Se così fosse, leggendo bene tra le righe, l'uscita di Draghi rischia si trasformarsi in un clamoroso autogol.

Infatti, ammettere che ci sia un costo per uscire, vuol dire ammettere ufficialmente (stavolta in documento, quindi nero su bianco) che si può uscire. Una cosa finora letteralmente esclusa, nemmeno in discussione. Un clamoroso capovolgimento rispetto alle dichiarazioni di qualche tempo fa: "Impossibile uscire dall'euro, non è in discussione". Ma non basta. Dire che il costo per l'Italia sarebbe di 350 miliardi di euro e accennare che questi sarebbero i costi iniziali, come se ve fossero altri per ora nascosti, sembra più una minaccia, una boutade, piuttosto che un'analisi seria.

Poi c'è il non detto. E il non detto più grosso è che un Paese che torna alla moneta nazionale recupera in questo modo la sovranità monetaria e sarebbe folle se facesse tutta questa fatica per poi non utilizzarla. In altre parole, nulla impedisce a un Paese di tornare a una moneta nazionale e fissare il cambio 1 a 1, ponendo cioè un cambio fisso (almeno inizialmente, prima di lasciarlo fluttuare, proprio per evitare sconquassi) e quindi pagare i propri debiti in moneta nazionale.

Aggiungo di più. Visto che la Banca d'Italia tratta la moneta euro e il credito di 350 miliardi di euro denunciato da Draghi è in realtà un debito della Banca d'Italia, proprio in virtù della conclamata indipendenza delle banche centrali dagli stati, nulla impedisce allo Stato Italiano di lasciar fallire la Banca d'Italia con il suo mostruoso debito e fondare una nuova banca centrale per la nuova moneta. Ma questa non sarebbe una grossa fregatura? Sarebbe moralmente lecito fare una cosa del genere? Da cosa dipende questo debito da pagare?

Presto detto, e detto bene da Draghi: dipende dal cosiddetto Target2, cioè dalle regole di bilanciamento degli acquisti (e delle vendite) compiute dalle banche centrali dei diversi paesi che hanno l'euro. E come mai c'è un tale sbilanciamento, un tale debito della nostra banca centrale? Anche questo lo dice proprio Draghi: è una conseguenza del Programma di acquisto attività (Ppa) promosso dalla Bce come intervento di liquidità sui mercati finanziari.

Detto questo, Draghi conclude la sua spiegazione con una frase vagamente minacciosa: "Se un Paese lasciasse l'Eurosistema, i crediti e le passività della sua Banca centrale nazionale nei confronti della Bce dovrebbero essere regolati integralmente". Ma già a questo punto la situazione morale diventa più chiara: la responsabilità dello sbilanciamento dei conti del Target2 è responsabilità della Bce. E perché dovremmo pagare noi per un piano folle ideato dalla Bce?

CONTINUA QUI http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2017/2/2/FINANZA-Le-bufale-sui-costi-dell-uscita-dall-euro/745393/


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l'ultima frase concorda con me


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comedonchisciotte
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Visto che la Banca d'Italia tratta la moneta euro e il credito di 350 miliardi di euro denunciato da Draghi è in realtà un debito della Banca d'Italia, proprio in virtù della conclamata indipendenza delle banche centrali dagli stati, nulla impedisce allo Stato Italiano di lasciar fallire la Banca d'Italia con il suo mostruoso debito e fondare una nuova banca centrale per la nuova moneta.

Questa mi sembra proprio interessante.


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vic
 vic
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 6373
 

Da quel che ne capisco la conclamata indipendenza delle banche centrali dagli stati e' operativa. Simile, per intenderci, alla separazione dei poteri: legislativo, esecutivo e giudiziario.

Rimane tuttavia una ulteriore distinzione non di poco conto.
La Banca Nazionale Svizzera per esempio opera autonomamente dal governo, a cui deve rendere conto, come prescrive la legislazione sulla Banca nazionale.

Pero' la BNS non e' una banca privata, come lo sono invece la Banca d'Italia e pure la famosa FED statunitense!

Quindi l'idea di lasciar fallire la Banca d'Italia andrebbe approfondita. Soprattutto sarebbe uno spunto per riflettere sotto quali forme farla poi risorgere.

my 2 cents


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Post: 194
 

Perché non opporre la necessità di restituzione dei miliardi versati per il MES, di quelli versati all'UE, della quale l'Italia è da sempre contributrice netta, più i danni causati all'economia nazionale dalla politica lassista dell'UE nei confronti della Germania in perenne saldo attivo della bilancia dei pagamenti oltre il 6%, ovviamente a danno in primo luogo di paesi come l'Italia?


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oriundo2006
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Post: 3195
 

Tenete conto che Draghi parla perche' 'nuora intenda', ovvero ai 5Stelle, probabili vincitori della tornata elettorale prossima ventura: la nuova moneta sarebbe gravata immediamente da tali pesi pregressi e sfiducia ( leggi enorme svalutazione ) da risultare una moneta di cartapesta, primo per il debito ( chi lo negozierebbe piu' in sede internazionale? Come farebbe lo stato italiano ad accedere di nuovo al mercato internazionale del credito ? In che valuta sarebbero le nuove emissioni e quanto graverebbero sul bilancio pubblico ? ), secondo perche' l'oro di Bankitalia che dovrebbe fare da contrappeso e' nei forzieri americani e li' resta, a loro e non nostra disposizione ( per quanto se ne sa: ma certuni dicono anche peggio ...). Insomma, chi propone questa uscita al buio farebbe bene a fare davvero tutti i conti. In terzo luogo lasciatemi dire che se manovre di questo impegno anche intellettuale venissero gestite come Raggi o altri di questa torma di ciarlatani gestiscono quanto di loro (in)competenza saremmo fritti. Dico Raggi ma potrei indicare il Parlamento intero insieme a Bankitalia & Co.


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PietroGE
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D'accordo con oriundo. Non si possono fare solo le sparate, bisogna calcolarne le conseguenze. Il debito pubblico italiano non è quello greco, un default, comunque mascherato avrebbe conseguenze molto gravi sul sistema finanziario internazionale. Un casino del genere ce lo possono far pagare caro.


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