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Le rivoluzioni le fa il popolo. Non le elite!

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gianni72
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ma continua pure con gli insulti, fai pure. Quando si discuteva e ci si insultava con mincuo a proposito di Euro ero pagato da repubblica per difendere il potere, ora invece lecco il deretano a mincuo perchè sono un suo adoratore folle. Semplicemente sono in disaccordo con mincuo sull'Euro, ma proprio in maniera totale, sono invece d'accordo con lui sul bolscevismo. Che poi non è proprio essere d'accordo, perchè le prove su quello che è stato il bolscevismo è lì, è storia, c'è scritto sui libri, ci sono i suoi scritti e ci sono i fatti, veri e documentati. Basta leggere.


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gianni72
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Non so chi ti ha mandato, non so se sei un troll o altro(non l'ho scritto) ma son certo... che se Mincuo si ferma di colpo la tua lingua gli finisce mezzo metro su per il culo... se vuoi la chiudiamo qui, sennò mi prendo la briga di copincollare un po di discussioni a sostegno di quanto affermo. Scegli tu.

Aspetto i tuoi copiaincolla che dimostrano che appena mincuo si ferma la mia lingua gli finisce mezzo metro su per il culo. Posta anche quelli dove mincuo mi insultava però e quelli dove ho chiesto di bannarlo per gli insulti ricevuti. Non fare il lavoro a metà 😀 😀


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Matt-e-Tatty
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Soprassiedo, che poi non mi interessa nemmeno e mi preme più far altro, ti si è letto e si è sghignazzato a sufficienza, poi si abbassa troppo il livello.


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Matt-e-Tatty
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Poi di Lenin mi è sempre fregato pochino...sennò saprei. Non son gran fan del bolscevismo, preferisco di gran lunga altre figure della sinistra mondiale, altre rivoluzioni meno distanti nel tempo, e ancora di più mi interessa l'attualità della politica, quella che riguarda più direttamente la mia vita.
Ma è anche inutile perder tempo a spiegarlo.


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Jor-el
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Questa non è una vera discussione, è un flame, come dire discutere se è meglio iOS Apple o Android. Lenin disse che la rivoluzione la fanno le masse sotto la guida delle avanguardie rivoluzionari del Partito, cioè un'élite.
Prima di leggere le opere di Lenin mi reputavo un marxista-leninista, poi, nel 1975, le lessi, e da allora ho sempre pensato che il leninismo sia stato il cancro che ha sempre infestato il movimento comunista e che, alla fine, lo ha portato alla rovina. Questa ferrea determinazione a conseguire l'obiettivo rivoluzionario a qualsiasi costo, a servirsi della menzogna, della mistificazione e della demagogia ha portato le generazioni successive di comunisti a una strana forma di dissociazione morale. Pensare sempre una cosa e dirne un'altra è l'essenza del leninismo, ed è una cosa voluta, studiata a tavolino, serve a creare un combattente, un dirigente "comunista" capace di compiere le peggio atrocità, di ignorare qualsiasi cosa possa distoglierlo dall'obiettivo. In poche parole, un quadro militare. Nell'Europa fra le due guerre i capitalisti dominanti (principalmente francesi e tedeschi), non potendo rischiare una rivoluzione vera, misero il controllo della classe lavoratrice innanzi a tutto e promossero la militarizzare la produzione. Cioè, una forma di taylorismo esteso ma irregimentato. A questo servì la Prima Guerra Mondiale e i vari regimi più o meno democratici, più o meno fascisti o più o meno comunisti che ne emersero. Questo fece Lenin in Russia.


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mincuo
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Credo di riuscire a comprendere quanta fatica, quanto travaglio interiore ti possa costare, Jor-el, dire queste cose, anche se solo in base a ciò che conosci, ma puoi andare a testa alta come uomo, quello che sia, socialista o comunista. Che sono cose nobili. Ma non hanno nulla a che vedere con quelle infamie.
Non è poco.


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omicron
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Durante la guerra, prima dei Bolscevichi è una cosa, dopo un'altra, con il reddito ridotto del 70%.
Non c'era nessuna carestia (famine) prima, durante il conflitto.
La Russia era anzi il più grande esportatore di grano al mondo, e nei giornali d'epoca era chiamata "il granaio d'Europa".
Quella, la carestia, fu progettata e procurata dai Bolscevichi, requisendo i raccolti e forzando le popolazioni verso le città.
Il già citato lavoro coatto e poi anche forzato.

Ti cito Vladimir Lenin, testuale, dai Collected Works.

“By destroying the peasant economy and driving the peasant from the country to the town, the famine creates a proletariat... Furthermore the famine can and should be a progressive factor not only economically. It will force the peasant to reflect on the bases of the capitalist system, demolish faith in the tsar and tsarism, and consequently in due course make the victory of the revolution easier... Psychologically all this talk about feeding the starving and so on essentially reflects the usual sugary sentimentality of our intelligentsia.”

Traduco:

"Distruggendo l'economia contadina e spingendo il contadino dalla campagna alla città la carestia crea un proletariato...Ancor più la carestia può e deve essere un fattore progressivo non solo economicamente. Essa forzerà il contadino a riflettere sulle basi del sistema capitalistico, demolirà la fede nello Zar e nello Zarismo, e conseguentemente a tempo debito farà la vittoria della Rivoluzione più facile.... Psicologicamente tutto questo parlare di nutrire chi sta morendo di fame e così via, essenzialmente riflette l'usuale sentimentalismo della nostra sdolcinata intellighentsia."

Un passo decontestualizzato qui, una bugia là e il gioco è fatto. Avevamo bisogno di un propagandista anticomunista viscerale che ce la menasse a furia di cazzate, complottismo, negazionismo, antisemitismo ecc.? No di certo, ma lui si diverte e crede di fare la differenza con le demonizzazioni e le grandi verità nascoste al popolo che solo lui sa. Che palle.

Tutte le parti in lotta nella guerra civile russa hanno depredato i contadini, che diminuirono la produzione; poi arrivò la siccità che fece il resto. Aggiungi imboscamento di quello che rimaneva per venderlo al mercato nero da parte dei kulaki e la carestia è servita.

Il passo di Lenin basta leggerlo per capire che è precedente e si riferisce alla teoria del "tanto peggio tanto meglio": se la causano i comunisti la carestia non si capisce come possa far riflettere sul capitalismo.


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omicron
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Quindi lenin NON E' STATO un criminale assassino?Be,almeno hai risposto

Geroge Jefferson mi pare abbia sparato in testa a uno sul prato della Casa Bianca. Era un criminale assassino? O solo un assassino? A proposito ma tutte le guerre imperialiste tipo la I Guerra Mondiale sono state scatenate da criminali assassini o da idealisti? No, perché solo la Prima ha fatto 30 milioni di morti e la seconda 50 milioni. Tutta colpa degli ebrei? Quali sono le cause di queste e altre mille guerre? Le teorie marxiste?


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Georgejefferson
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Eccone un'altro.Omicron,Se parli con me parla con me.Io non ho citato nulla se non un tema con relativa domanda:

NON E' STATO un criminale assassino lenin? Si o No,e' facile,mettici anche il perche ma rispondi,se non ti turba troppo.Ti parlo da socialista anche.


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omicron
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@mincuo

Insomma perché Lenin aveva il nonno materno ebreo convertito al cristianesimo (che non mi pare essere cosa gradita agli altri ebrei), allora la rivoluzione d'ottobre è un complotto ebraico.

Non penso che il tuo ossessivo antisemitismo derivi dalle tue conoscenze storiche. Penso sia un retaggio politico derivato dall'appartenenza a qualche partito nazionalista di estrema destra. Mi pare tu abbia detto in passato che mincuo è un anagramma; quindi potrebbe essere il Kuo Ming Tang.

Poi c'è la questione della classe sociale e delle origini: prendere lezioni sulla storia del marxismo da un borghese proveniente magari da una famiglia di cinesi ricchi fuggiti dai comunisti cinesi non mi pare una grande idea. Come minimo si rischia una certa imparzialità.

Di quale "complotto" parli?
Non c'è nessun complotto. Il gruppo dirigente della Rivoluzione Russa del 1917 aveva una forte matrice ebraica, come si evince dai nomi e cognomi, che pure ho messo belli chiari, non dai "complotti".
Altrettanto quella del 1906.
Cosa anche piuttosto logica, del resto.
Non c'è nessun complotto, nè antisemitismo. Posso garantire. Io seguo scrupolosamente quel che dice Abraham H. Foxman, il capo dell'ADL del B'nai B'rith (cioè la Massoneria Ebraica, 1600 logge. Anche per la Massoneria ce ne è una "riservata" solo agli Eletti). E lui non dice ancora che riportare e citare la storiografia classica sia "antisemitismo".
Per adesso.
Quindi sono i libri di storia, non antisemitismo, ignorante.
E ce ne sono citati abbastanza di autori, oltre all'Enciclopedia Judaica.
Ho scelto appositamente solo storici Ebrei, giusto per quelli intelligenti e in buona fede come te.
Che hanno come argomenti il "retaggio" e il borghese "ricco" Cinese (che sarei io) fuoriuscito dalla tua testolina.
Partecipa anche tu alle cene di Fernesto. Siete in tanti qui.
Magari tu vinci la gara di rutti.
Prosit.
P.S.
Per la discendenza ebraica di Lenin non è come dici tu.
Quello va bene per Stefanoandrea o per le cene con Fernesto. Non per me.
Hanno anche fatto anni fa una mostra a Mosca.
http://www.huffingtonpost.com/2011/05/24/vladimir-lenin-jewish-roots-moscow-museum_n_866098.html

N.B. Non ho inteso dare lezioni di storia. Ma invece del Kuo Min Tang riferito a me che è il massimo che pare tu riesca a vomitare, prova a rettificare i nomi.
Io ho già detto: faccio un po' alla volta. Faccio sempre così con quelli come voi.
Sempre più preciso. Mi diverto così.
Tra i prossimi metterò i mitragliamenti agli operai.
Dai documenti originali della Cheka.
Solo per fare un favore a Fernesto, che pareva interessato.

Magari quando scriverai frasi di senso compiuto in italiano potrai anche darmi dell'ignorante. Nel frattempo magari ci chiarisci il perchè del nickname mincuo, e magari ci parli anche delle tue origini e dello stato attuale delle tue finanze. O forse dovremmo credere che fai propaganda anticomunista perchè ci vuoi bene e non vuoi che cadiamo nell'errore?

Quanto ai mitragliamenti metti pure che non mi offendo, anzi. Ma che siano i documenti originali, mi raccomando. Perchè le tue fonti sono sempre documenti originali e inoppugnabili. Mica propaganda. Quella la fanno gli altri.

Ah! dimenticavo. Ci spieghi anche il perchè di tutte le evidenziazioni di nomi ebrei che dissemini nei tuoi post, sennò potremmo pensare che lo fai per sostenere la tesi del complotto ebraico.

p.s.: ti è mai passato per la testa che la presenza massiccia di ebrei ad alto livello in tutti i campi, sia dovuta al fatto che si fanno un culo tanto sui libri per tradizione? Che poi non siano dei simpaticoni lo dimostra la politica di Israele, ma ti pare che i non ebrei siano tanto meglio? Sono migliori i cinesi? E gli italiani? Non è meglio stabilire che le responsabilità sono personali senza tirare in mezzo gruppi etnici e/o religiosi?


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Matt-e-Tatty
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Cereali pre rivoluzione. Da un paragrafetto sulla fine dell'autocrazia zarista:

"Nell'ultimo anno la situazione interna dell'impero russo si è costantemente aggravata: dopo le vittorie tedesche e austro.ungariche in Galizia il morale delle truppe è basso, i raccolti di cereali sono scarsi, la catena distributiva è saltata, i prezzi salgono costantemente in un paese entrato in guerra non potendo contare su strutture produttive e condizioni sociali ed economiche paragonabili a quelle delle altre potenze coinvolte nel conflitto. etc."
Poi parla della corruzione, delle idee anarchiche e socialiste che andavano diffondendosi tra i soldati (reclutati tra le masse contadine), scioperi nelle fabbriche, manifestazioni e stavolta (a differenza dei moti del 1905) la guardia imperiale fraternizza con la rivolta. Poi l'abdicazione, la rinuncia del fratello Michele, il governo provvisorio e via di seguito fino alla rivoluzione.


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helios
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Nessuno sa esattamente che cosa è mai accaduto ma pensa di saperlo più degli altri.

Non sequitur. Ciò che ho scritto non c'entra nulla con questa affermazione.
Ripeto: esiste una visione elitistica del mondo ed una visione populistica del medesimo mondo.

Se hai qualcosa da dire a questo riguardo bene, sennò non citarmi e scrivi pure a mano libera quello che ti passa per la mente.

esiste anche una visione storica fondata su documenti storici e penso che sia l'unica da tenere in considerazione.

La visioni elitistica del mondo chi l'ha fatta?
La visioni populistica chi mai l'ha messa in piedi?

Pertanto torno a ribadire che ho sempre messo le fonti di quello che affermavo e non credo sia il caso di dire che scrivo quello che mi passa per la mente quando vedo molti che scrivono in questa maniera.

Non confondermi con altri e se pensi che tutto sia bianco o nero e che la storia sia elitistica o populista penso sia il caso di dirti che sbagli e non sei il solo.

Ribadisco che le visioni del mondo non hanno nulla a che fare con i fatti storici documentati e che se i vincitori scrivono la storia sono anche quelli che non esitano a confonderla.

PS-se ho scritto che qualcuno vuole rovinare la discussione affermando se stesso non era diretta a te. Era assolutamente generico,considerato come sta andando a finire questo topic.


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mincuo
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Magari quando scriverai frasi di senso compiuto in italiano potrai anche darmi dell'ignorante. Nel frattempo magari ci chiarisci il perchè del nickname mincuo, e magari ci parli anche delle tue origini e dello stato attuale delle tue finanze. O forse dovremmo credere che fai propaganda anticomunista perchè ci vuoi bene e non vuoi che cadiamo nell'errore?

Dovresti specificare, gentile Omicron o Omincronessy, e stando alle tue parole fai prima a citare quelle poche di senso compiuto in Italiano.
Non ho notato grandi lamentele, a parte quelle di un utente provvisto del notevole diploma di terza media inferiore.

Quanto ai mitragliamenti metti pure che non mi offendo, anzi. Ma che siano i documenti originali, mi raccomando. Perchè le tue fonti sono sempre documenti originali e inoppugnabili. Mica propaganda. Quella la fanno gli altri.

Per ora l'unico a dare qualche riferimento o citazione sono stato io.
Per il resto ho visto solo affermazioni, su Lenin e altri. E "tutti sapevano che".
Se ti offenderai a leggere dei mitragliamenti agli operai ordinati da Lenin non me ne può fregare di meno.

Ah! dimenticavo. Ci spieghi anche il perchè di tutte le evidenziazioni di nomi ebrei che dissemini nei tuoi post, sennò potremmo pensare che lo fai per sostenere la tesi del complotto ebraico.
p.s.: ti è mai passato per la testa che la presenza massiccia di ebrei ad alto livello in tutti i campi, sia dovuta al fatto che si fanno un culo tanto sui libri per tradizione? Che poi non siano dei simpaticoni lo dimostra la politica di Israele, ma ti pare che i non ebrei siano tanto meglio? Sono migliori i cinesi? E gli italiani? Non è meglio stabilire che le responsabilità sono personali senza tirare in mezzo gruppi etnici e/o religiosi?

Si te lo spiego bene. Vediamo la tesi del “complotto”.
Se dico che i Francesi eccellono nel settore del vino, e li nomino, sto facendo un “complotto” anti-Francese? Mai sentito.
Anzi questa loro eccellenza è conosciuta, apprezzata e anche pubblicizzata.
Come mai allora se si parla di un altro gruppo che eccelle, ma vale solo per quello, diventa un “complotto”?
Ma non hai scritto proprio tu:

ti è mai passato per la testa che la presenza massiccia di ebrei ad alto livello in tutti i campi, sia dovuta al fatto che si fanno un culo tanto sui libri per tradizione?

E allora, se la presenza massiccia si conosce dov'è la sorpresa? E perchè non si deve dire? Perchè la si deve nascondere?
Oppure la verità è che non la si conosce così tanto, e perchè allora, se è un merito dovuto allo studio? Anzi sarebbe un esempio e un incentivo.
Come mai mentre è conosciuta e apprezzata la bravura dei Francesi nel fare il vino, è stato invece cancellato ogni riferimento ad ogni bravura se riferito a un gruppo, ma solo a quello.
Hai appena detto che è un valore. E allora? Come te lo spieghi?
E' un merito ma non si deve sapere.
Eppure sono bravure infinitamente maggiori di quelle Francesi.
Perchè vedi i Francesi sono bravi più degli altri nel vino.
E tuttavia fanno il 17% del mercato. Cioè sono sovrarappresentati, grazie alla loro bravura. Ma quanto? Un po'.
Nella Rivoluzione Russa gli Ebrei anche erano sovrarappresentati nella direzione. Ma quanto?
Beh, a fronte di un 1,8% di popolazione la troika nominata più gli altri 2 facevano il 100% dei posti chiave di comando.
Quindi non è come per i Francesi, è diverso.
Se vai a vedere anche gli altri Paesi, Polonia, Ungheria, Romania, Germania, Austria, trovi una sovrarappresentazione stupefacente.
Avevano studiato da rivoluzionari molto, ma molto più degli altri.

E mica solo da rivoluzionari.
Per esempio in USA oggi hai 7 Agenzie Governative di controllo dei vari mercati finanziari.
Sono posti chiave.
Tutte 7 hanno a capo uno “bravissimo”.
Al Securities Investor Protection Corporation (SIPC): Stephen P. Harbeck
Al Commodity Futures Trading Commission (CFTC) Gary G. Gensler
Al National Futures Association (NFA) Daniel J. Roth
Al Financial Industry Regulatory Authority (FINRA) Richard G. Ketchum
Al New York Stock Exchange (NYSE Euronext) Duncan L. Niederauer
Al NASDAQ OMX Robert Greifeld
Alla SEC (Security Exchange Commission) c'era Mary Schapiro. Scaduto il mandato è stata sostituita da Elisse Walter.
100%.
E qui si parla proprio di bravissimi, immensamente più bravi. Perchè?
Chi occupa quei posti viene da Harvard, Princeton, Berkeley ecc...non dalla terza media. I migliori, coi migliori voti, poi fanno una carriera importante.
Quindi abbiamo ad esempio 30 elementi tutti coi massimi voti.
Però uno di loro, pur a parità di voti, in realtà è bravissimo.
Abbiamo un gruppo, i bravissimi, che rappresenta il 2% della popolazione USA.
Quanto “più bravi” sono questi pochissimi rispetto ai concorrenti, sempre di fascia top, usciti anche loro da Harvard con i massimi voti, e con una carriera alle spalle, e in numero così tanto più elevato dei pochissimi?
Il doppio più bravi e studiosi? No, no, altrimenti non ne avremmo neanche uno di “bravissimo” stando alle percentuali. Dieci volte più bravi e studiosi?
No, no altrimenti ne avremmo al massimo uno su 7. Venti volte? No, no.
Di più, molto di più.
Non ti pare quindi che sia un bell'esempio di come alcuni possano, tramite lo studio, pur anche se gli altri studiano, essere non “un po' più bravi” di quelli usciti a pieni voti anche loro, ma così bravi da sedere poi a capo del 100% di 7 Istituzioni, rappresentando il 2% di popolazione?
Caspita, hanno battuto in bravura l'altro 98%. Bravissimi.
E la cosa strana è che questo straordinario esempio di bravura, come tanti altri possibili, invece di essere pubblicizzato, viene nascosto, a differenza del vino per i Francesi, che pure è una bravura molto più modesta, perchè consente loro di avere appena un 17%, cioè un pochino più di quel che avrebbero se non fossero così bravi rispetto alla concorrenza.
Eppure quella bravura Francese, più modesta, la conoscono tutti.

E tornando alla Rivoluzione, era poi così segreta quella bravura?
Lenin stesso diceva che erano molto più bravi.
Anzi lui non considerava nemmeno granchè bravi i Russi, a stare alle sue stesse parole.
"An intelligent Russian is almost always a Jew or someone with Jewish blood in his veins”
The Russian Revolution (New York: Knopf, 1990), p. 352

All'epoca non era una realtà sconosciuta quella bravura.
Nemmeno dopo, per i testi accademici, o per l'Enciclopedia Judaica, o per tutti i contemporanei, come si rileva dalle cronache, dai rapporti dei diplomatici o incaricati d'affari, o dalle innumerevoli citazioni.
Una, di Churchill, l'ho anche messa qui sopra.

Solo dopo è diventata sconosciuta.
E come mai è stato cancellata, questa come altre realtà, da libri divulgativi, da film, da articoli, da libri di scuola, cioè per la massa?
Tant'è che sembra così sconvolgente dire dopo un secolo quello che era noto un secolo fa. E anzi diventa un "complotto" per la massa dire una verità storica che è pacifica per chi abbia studiato qualcosa.
Evidentemente la massa non la conosceva, a differenza dell'abilità dei Francesi nel fare il vino.

Quello dipende forse dai media, un altro settore in cui troviamo tanti bravissimi. Fin da fine '800. Quasi un monopolio.
O anche un monopolio totale, come ad esempio per il cinema.


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Tonguessy
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esiste anche una visione storica fondata su documenti storici e penso che sia l'unica da tenere in considerazione.

E allora prendiamoli in cosiderazione, questo documenti storici.
Kamenev era figlio di ferroviere. Fin qui i dati. Apparteneva alla elite oppure al "popolo"? Eh qui la questione si ingarbuglia.

Secondo il team mincuo era 'figlio di ferroviere (capo macchinista), che all'epoca era circa come pilota d'aereo oggi', mentre secondo Stefano D'Andrea, 'Kamanev "studente di legge entrò nel Partito operaio socialdemocratico russo nel 1901 e aderì all'ala bolscevica. Nel 1908 emigrò nell'europa occidentale e si occupò dell'organizzazione del partito bolscevico al finaco di Lenin. Tornato in russia fu eletto deputato della Duma, ma venne arrestato e confinato in Siberia per essersi pronunciato contro l'entrata in guerrà".
Kamenev apparteneva alla elite della società? Non scherziamo.'

La visioni elitistica del mondo chi l'ha fatta?
La visioni populistica chi mai l'ha messa in piedi?

Queste visioni sono frutto della divisione degli uomini in strati, o classi. Di sopra ci sono le elites, e sotto ci sono i popoli. D'accordo, non ci avevi mai fatto caso. Sappi comunque che la visione del mondo delle elites differisce significativamente da quella dei popoli (intesi come classi subalterne). Che tu ci creda o no.

Pertanto torno a ribadire che ho sempre messo le fonti di quello che affermavo e non credo sia il caso di dire che scrivo quello che mi passa per la mente quando vedo molti che scrivono in questa maniera.

Bene. Stando così le cose ti dispiacerebbe citare le fonti di affermazioni come "Nessuno sa esattamente che cosa è mai accaduto ma pensa di saperlo più degli altri"? Giusto per fare un esempio, eh? E per curiosità: se nessuno sa cosa è accaduto, neanche tu lo sai. Quindi come fai ad affermarlo? Tipico paradosso di Zenone....

Ribadisco che le visioni del mondo non hanno nulla a che fare con i fatti storici documentati e che se i vincitori scrivono la storia sono anche quelli che non esitano a confonderla.

Due affermazioni distinte in un'unica frase. Tralascio la seconda parte, su cui potrei essere d'accordo. Sulla prima invece stai anche tu cadendo nella trappola delle certificazioni assolute. Ciò che succede ha necessità di essere interpretato, prima che certificato. Cito a memoria un vecchio koan Zen: se un albero cade ma nessuno sta ascoltando, che rumore fa? Cioè: senza l'interpretazione umana (dal fruscio di fronde al fragore della caduta preceduto dal crepitare di rami spezzati), cosa resta del fatto?

Prendiamo un articolo proprio sui Romanov:
"Vorrei sottolineare alcune tendenze emergenti nei confronti del 400° anniversario della dinastia dei Romanov, a differenza del precedente (300° anniversario), la caratteristica consiste nel fatto che se quest'ultimo è stato una vera e propria festa per la nazione come descritto in maniera dettagliata in molte pubblicazioni recenti, allora in vista del quadricentenario della dinastia il dottore in scienze storiche I.Kurukin scrive che, "questa non è più una festa, ma un motivo per riflettere."

Quindi un identico fatto (la dinastia dei Romanov, con relativa sfilza di date e avvenimenti) da una parte è una festa e dall'altra un motivo per riflettere. Eppure è lo stessa identica serie di fatti storici. Come la mettiamo? Se la percezione della storia dovesse essere legata unicamente a dei fatti non dovrebbero esistere quelle differenze che denotano diverse "visioni del mondo". Eppure...

Ma la questione non si ferma qui:
"Gli storici rilevano l’importanza dell’essere e del rimanere nella scienza, ed uno degli obiettivi della celebrazione del 400° anniversario della Dinastia dei Romanov è quello di incrementare la cultura storica ritenendo che l'anniversario è in grado di ridurre il divario tra la conoscenza degli storici professionali e l'opinione pubblica, il divario tra i punti di vista della comunità scientifica e del popolo, con la consapevolezza che la scienza a poco a poco sta diventando una cultura e gli scienziati professionisti devono acquisire un ruolo di primo piano in questo percorso."
http://www.larussiaeladinastiaromanov.it/index.php/10-contributi/22-percezione-della-storia-nella-russia-contemporanea

Toh, guarda! Ancora la distinzione tra concezione elitista (gli scienziati) e populista (il popolo) con i primi che devono guidare (o manipolare, a seconda) il secondo nel nome dell'abbattimento del "divario tra i punti di vista della comunità scientifica e [quelli] del popolo".
Più chiaro di così.....
Se hai ancora dubbi potresti però chiedere all'articolista :
"La visioni elitistica del mondo chi l'ha fatta?
La visioni populistica chi mai l'ha messa in piedi? "

Magari ti risponde. Nel caso, rendimi edotto che sono curioso.


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mincuo
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Secondo Mincuo Kamenev era figlio di un capo macchinista, circa come oggi un pilota d'aereo, cioè proveniva da borghesia. Come tutti gli altri, con la differenza che alcuni provenivano da alta borghesia o nobiltà.
Non da strati popolari o proletari, che è invece la tesi del post.
Mincuo ha rettificato poi questa percezione indotta anche riguardo ad altri, Lenin in special modo, dipinto prima come figlio di modesto insegnante, e poi senza un soldo. Essendo di famiglia nobile, figlio di un funzionario Statale, proprietario terriero e avendo vissuto bene fin dal 1900 in ogni capitale Europea senza lavorare.
Mincuo sostiene che le Rivoluzioni non siano progettate e attuate dal popolo, ma che quello segua dopo i nuovi capi, capaci di intercettare, coordinare, promuovere e dirigere un disagio o un sentimento popolare.
E che per far questo occorra un gruppo colto, determinato e con molti mezzi. Ed occorrano anche interessi convergenti.
Tanto per far solo un piccolo esempio non si possono fondare 17 giornali per 1,4 milioni di copie settimanali con il "popolo". Poi portati a 41.
Però coi fondi regolari forniti dal Governo Tedesco tramite la German Imperial Bank, come risulta, allora si può mettere su la Pravda che tirava 300.000 copie prima ancora della Rivoluzione di Febbraio, non di quella di Ottobre.
Un piccolissimo esempio. Ma da dove e da chi provenissero le ingenti risorse finanziarie necessarie e le armi non è molto segreto.
E non c'entra con alcuna "visione elitista".

Questo per quel che riguarda Mincuo, il resto non è riferito a lui.

Nè gli interessa discutere il "più chiaro di così" dato che a lui "pare chiaro" che la differenza fondamentale stia nel chiamare "visione populistica" dei fatti quella che è semplicemente propaganda e indottrinamento di massa, sempre a cura delle elites al potere, che li distorce, li inventa o li fa scomparire i fatti e così crea la "visione populistica".
Da sempre.


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