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L'esercizio del credito

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imperator
Eminent Member
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Post: 36
 

La stessa opera di stravolgimento è stata fatta su Keynes ma in senso opposto. Malgrado parlasse da conservatore è diventato un feticcio della cosiddetta sinistra.

Se hai tempo potresti approfondire questo punto? E' molto interessante.
Ciao


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Azz.. Mi hai beccato. Pensavo di aver cancellato in tempo quella divagazione. Comunque no, non qui e non adesso. Primo perché siamo già off topic, secondo perché è una “questione” che considero importante e controversa. Quindi per scrivere a riguardo dovrei impegnarmi un po’, per esempio, per poter citare tutte le affermazioni pubbliche di Keynes. Almeno per non fare arrabbiare troppo i fan di Keynes ed evitare di procurare una dissonanza cognitiva a qualcuno. Già in passato ho fatto un cenno in proposito e poi mi sono ritrovato a dover discutere del colore dell’anima di Keynes. Chissà, magari in futuro ci facciamo un thread a parte.

Ti anticipo solo che secondo me bisogna fare una distinzione fra il contributo teorico/accademico di Keynes e la sua “sintesi” che ebbe, secondo me, lo scopo di placare l’opinione pubblica e quindi di evitare una profonda riforma delle “strutture” e delle istituzioni dopo la crisi del ‘29. E da allora si continua a discutere se sia meglio tagliare o aumentare i tassi o far spendere di più o di meno lo Stato, evitando sistematicamente, al presentarsi dell’ennesima recessione, di mettere in discussione le regole del gioco o il gioco stesso.

Con i suoi suggerimenti, Keynes riuscì a convincere l’opinione pubblica che le “basi del sistema” erano solide e che non valeva la pena metterle in discussione, in quanto “i capitalisti”, i politici e gli economisti, ormai, avevano imparato la lezione. Insomma il “libero mercato” non avrebbe più creato problemi o future depressioni (bastano piccoli interventi).

Quindi il libero mercato sopravvisse non solo perché si riuscì a uscire dalla depressione (grazie alla guerra), ma soprattutto perché ci si convinse che le politiche macroeconomiche - tagliare i tassi d'interesse o aumentare il deficit statale per combattere le recessioni - potessero mantenere più o meno stabile un'economia di libero mercato anche in presenza di un tasso di quasi completa occupazione.

Di fatto però il libero mercato non è mai esistito e quindi qualunque intervento governativo che si limiti ad assecondare le esigenze di quel sistema (piuttosto che modificarlo) non può che contribuire ed essere funzionale al mantenimento dello status quo. Insomma, tutto deve cambiare perché nulla cambi. Tieni presente che le politiche keynesiane nel 29’ suonavano come eresie ai vari banchieri centrali o ministri del tesoro (e il perché non sarebbe nemmeno difficilissimo da spiegare).

Negli anni cinquanta, questo implicito accordo tra capitalismo ed opinione pubblica, venne chiamato “sintesi neoclassica” da P. Samuelson (Nobel). P. Krugman (Nobel) preferisce chiamarla “sintesi keynesiana”. Altri ancora, come alcuni economisti della Banca Mondiale amano definire questa sorta di interventi “ortodossia pragmatica”.

Comunque, queste sono solo idee mie, opinioni quindi, niente di più.
Ciao.

P.s.: qui sto menando il torrone sull'argomento.
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=61275&postdays=0&postorder=asc&start=0


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Georgejefferson
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Ma chi sarebbero poi "i fans della dissonanza cognitiva" ,o coloro che parlano dei "colori dell'anima di Keynes"...non l'ho capito.Puoi essere piu preciso?Qualche nome,tanto da capire di chi parli Nat.


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Noble Member
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Innanzitutto dovresti citare bene e non a caxxo. Poi io non mi ricordo ma vista la tua curiosità potresti essere benissimo anche tu uno di quelli.

A proposito, ho ripubblicato il post che avevo cancellato perché hai detto che era interessante. Ti ho fatto una domanda. Non mi rispondi nemmeno?


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Georgejefferson
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A,potrei essere io il dissonante cognitivo,non ci avevo pensato.Fans e fanatico anche?


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Si, vabé, sei annoiato. Hai voglia di fare un pò di polemica.

Comunque, visto che insisti col ricopiare a caxxo ti ripropongo il concetto:

Almeno per non fare arrabbiare troppo i fan di Keynes ed evitare di procurare una dissonanza cognitiva a qualcuno. Già in passato ho fatto un cenno in proposito e poi mi sono ritrovato a dover discutere del colore dell’anima di Keynes.

Ripeto che non ricordo con chi ne ho parlato in passato.
Ma rispondere sugli argomenti niente. Nisba! troppa fatica.

P.s.: hai detto tu che "era interessante". Per me mica tanto. E' roba scontata per quasi tutti.


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