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Limiti del Male


GioCo
Noble Member
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[Immagine da "BatMetal Return" un video satirico della ArthyBES di musica Metal]

In ambienti esoterici si parla spesso dell'esagerazione del Male. Cioé di una delle caratteristiche principali del Male, quella del "troppo stroppia" (come ci ricorda Braccio di Ferrro che incarna lo sterotipo del "buono") o meglio ancora di cercare ossessivamente il massimo del risultato rispetto un obbiettivo, cioè l'efficacia, però a prescindere dal "costo" (esotericamente parlando in termini energetici). Ad esempio se per rubare una zolletta di zucchero a BabaYaga devo sacrificare trentatremila vergini sotto i dodici anni, non mi preoccupo di nessuna conseguenza, dal momento che ciò mi garantisce la zolletta. Se vi ricorda qualcosa delle dinamiche cogenti della nostra epoca (per esempio sostituendo la zolletta ad un cellulare) è perché siamo nel pieno di un periodo oscuro che dura almeno da duemila anni e non accenna a farsi più mite da allora.

Qualsiasi sia l'immagine che volete restituire al Male, ivi inclusi "gli eroi" di carta di ultima generazione, come ad esempio "Spawn" o "Ghost Rider" (che possiamo ridurre alla "bontà nel maligno" per i fans del taoismo) non è altro che lo sterotipo positivizzato dell'esagerazione che comunque è negativa (ma positivizzata per ovvi motivi nel mondo del consumismo). L'esagerazione si usa anche in satira e infatti vi potreste accorgere che è estremamente facile prendere per il culo queste icone  positivizzate, tanto nella realtà come nei fumetti, anche rendendole apertamente negative (come nel caso di musica rock metal). Perché poi non è che i fumetti sono una realtà a parte ma una rappresentazione stereotipata di fantasia del mondo reale. In altre parole un mito in forma iconica, reso semplice (ma non necessariamente per questo meno profondo e complesso) per menti semplici come quelle dei bambini (sotto i 6 anni).

L'esagerazione non è la sola caratteristica del Male ma è quella più nettamente distintiva. Non esiste esagerazione (sia in ciò che percepiamo positivamente che in quello che percepiamo negativamente) che non sia intrisecamente negativa. Per cui una delle icone che per noi occidentali è sommamente sacra (differentemente dagli orientali) tant'é che l'abbiamo voluta rapresentata tra gli astri, rimane quella della Bilancia che non ammette parzialità, dal momento che è l'ago a essere giudice sommo, non i piatti. In effetti per noi il Bene è sempre stato un atto necessario a temperare il Male e i suoi eccessi, non altro. Ad esempio uno dei termini che usiamo è proprio "temperamento" che nel suo significato più arcaico (e coerretto) è l'arte della mescolanza di più elementi nella giusta proporzione (l'oro pesa di più della merda e quindi ce ne vuole di meno). Quindi la Bontà pesa di più del Male, come l'Oro. Nel senso che ce ne vuole di meno per ottenere lo stesso Valore. Naturalmente come un sacco di altri termini utili alla ricerca "temperamento" è poi stato inquisito e adesso ci ritroviamo con un significato che riguarda le disposizioni più segrete della personalità anche determinate dalla volontà, come l'essere passivi, freddi o ironici.

I termini con cui moderiamo il linguaggio sono fondamentali perché veicolano forme pensiero, cioé i significati che poi agiscono a livello più profondo dentro di noi, inevitabilmente. Chiaramente indicare il temperamento e sapere che è un arte d'equilibrismo è infinitamente diverso che avere lo stesso termine sporcato con uno stato d'animo che per altro non è nemmeno del tutto sotto il nostro controllo volontario. Quindi ci troviamo oggi a fare un doppio lavoro, uno di pulizia del linguaggio per rimodulare i significati e uno per riassumerli nella loro corretta indicazione pedagogica. Un lavoro titanico e che smorza ogni speranza alla radice.

Chi modula il Male perché è convinto che gli fornisca un "quid" in più per ottenere ciò che desidera, lo sa perfettamente. Sa che questo momento storico per concessione della tecnologia non ha solo dato al Male mano libera, come è stato fin'ora, ma di fatto riduce l'azione moderatrice del Bene che da sempre ne ha limitato gli effetti più nefasti. A tutti i livelli. Ma (per fortuna) non ancora d'appertutto (ad esempio in Cina e in Russia le azioni del Male rimangono ancora relativamente moderate anche se meno di come lo si faceva in occidente fino al secolo scorso).

Chi troppo stroppia, stroppia e per ciò il Male oggi è "libero" di stroppiare a tutti i livelli. Ma solo nel cosidetto accidente di occidente e nei luoghi che ancora (ma non più come prima) desiderano i tempi di "Happy Days".

Putroppo (per il Male) l'assenza totale di moderazione, non è per niente desiderabile, perché foriera di una serie di conseguenze facilmente molto poco desiderabili (e gestibili). In un certo senso potremmo dire che paradossalmente il Bene non ha mai fatto davvero bene a nessuno moderando l'opera maligna. Semplicemente ha concesso di poter tirare avanti, cioé ha impedito che l'esagerazione arrivasse al punto di estinguere del tutto l'umanità. Le minacce che hanno gravato quindi sull'essere umano (quel connubio inestricabile di identificazione con la carne e la materia e l'indefinibile spiritualità disincarnata) non hanno mai toccato il legame tra spirito e corpo. Oggi è tutto rovesciato. Le minacce non interessano più il corpo o la psiche, cioé la componente immateriale che però è sempre rivolta alla materia (diremo oggi "il sofware della macchina biologica" o esperienza corporea) che ho spesso ridotto al termine "Mente", ma interessano il legame tra il corpo e il nostro lato completamente incorporeo, che per noi (in soldoni) è rappresentato dalla componete creativa. La nuova frontiera della conquista. La zolletta di zucchero.

La creatività è sempre stata la palestra dei linguaggi, nel senso che è sempre stata una forgia di "logos", dove non è solo la parola (ad esempio con il poema) ad agire ma qualsiasi espressione di fantasia che si riconosca capace di veicolare significazioni nuove e che sono tali in quando le forme comunicative disponibili non sono adatte a veicolare questi significati e quindi occorre inventarsene di "nuove", più adatte. La digitalizzazione ha di fatto messo un cappio al collo della creatività, paradossalmente rendendo tutti creatori di contenuti (e linguaggi). Perché ha incamerato tutti i linguaggi e non permette che se ne creino di nuovi "esterni".

La pedagogia invece si è sempre occupata di riformulare questi significati utilizzando i linguaggi disponibili per renderli fruibili ai più con metoti e tecniche utili a raggiungere le Menti più semplici, indipendentemente dalla complessità dell'argomento da veicolare. Più la mente è semplice, più il metodo è considerato efficace se riesce nell'intento. Certamente ci sono dei limiti, non si può ad esempio insegnare il senso della politica (spesso poco chiara anche agli adulti) a un bambino che sta imparando a contare, ma l'intento mi sembra abbastanza chiaro. La digitalizzazione ha certamente avuto un impatto devastante sulla pedagogia, ma solo nella misura in cui non è stata "pedagogia della digitalizzazione".

Ovviamente tutto ciò non rende in automatico positiva (o negativa) l'azione creativa e pedagogica. L'esagerazione in entrambe però ci dice molto di più e di meglio su quanto sia veicolabile il Male attraverso queste pratiche.

Naturalmente vivendo in un mondo dove l'esagerazione è continua e pervasiva, la tentazione di rispondere esagerando, andando così fuori dagli equilibri delle proporzioni in ogni atto, è una pressione costante che siamo costretti a subire. Chi non desidera oggi restituire al Male tutta la violenza che subisce?

Bene, a questo proposito vorrei ricordare che l'Oro pesa sempre più della Merda e quindi ce ne vuole molto meno. Oggi ci vogliono convincere che la merda è l'oro del futuro e quindi abbiamo di fatto smesso di contrapporre alla merda l'Oro. Anzi, abbiamo proprio abbandonato del tutto la Bilancia e il senso corretto del suo uso nella ricerca di un benessere spirituale.

Questo ha prodotto e produce una serie di conseguenze. Prendiame due a caso. L'uso indiscriminato della mascherina rende complicato introdurre software di riconoscimento facciale. Per ciò è obbligatorio accellerare il tracciamento con altri mezzi. Ma perché viene costretto l'uso di un dispositivo medico come la mascherina se è evidente che non c'è proporzione tra benefici ed effetti indesiderabili? Perché è evidente che questi effetti indesiderabili non sono sufficienti o addirittura sottendono un vantaggio indiretto che incentiva il Male. Cioé lo costringono a esagerare e così indirettamente a esporsi, rendersi pubblicamente ridicolo. A questo punto scatta la repressione, cioè la serietà coercitiva, che deve impedire a tutti i costi la ridicolizzazione dell'esagerazione. Ma questo fa scoppiare un altro bubbone, costringedo quindi qualcuno a diventare capro espiatorio per tutti gli altri. E' il caso di Conte che di fatto ho ribattezzato simpaticamente "pigliasberle" o "pungiball" della situazione.

Questo semplice legame logico con il Male ci rende chiaro un aspetto della attuale crisi di governo italico. Crisi che però non è certamente confintata al nostro paese, ma gestita diversamene nel resto dei paesi occidentali a seconda dei casi. Ricordate, per ottenere l'obbiettivo il Male non considera mai gli effetti collaterali che non ostacolano l'ottenimento dell'obbiettivo. Nemmeno quelli più evidenti e disastrosi. Quindi pianifica la soluzione peggiore che gli riesce (la più grotesca) e tutto ciò che interessa dal momento che la rende operativa è ottenere gli obbiettivi, senza cosiderare le conseguenze a meno che non interferiscono. Quindi se Conte è pagato per pigliare sberle da tutti, il suo compito l'ha svolto con tanta solerzia che adesso si pone un problema: chi lo sostituisce? Perché qualsiasi "pigliasberle" dopo un po' va sotituito, dal momento che dura poco. L'esagerazione lo consuma in fretta, come fa con ogni capro espiatorio (anche quelli pagati e tutelati per essere capri espiatori). Ma non se ne trovano tanti di volontari "pigliasberle" che riescano a resistere abbastanza da continuare a essere utili e soprattutto fedeli. Chissa quanto è costata la selezione e poi l'addestramento di uno come Conte. Di fessi così fessi (contrariamente alle dicerie popolari) utili alla "causa" non è così pieno il Mondo. Bisogna fabbricarli apposta e non è nemmeno semplice. Così adesso s'è accesa una crisi che vorrebbe spingere alla sostituzione di Conte. Sarà interessante capire chi si farà avanti. Secondo me nessuno (ed è su questo che Renzi conta, sempre secondo me). Quindi probabilmente avremo un governo Conte-bis-bis con tutte le ovvie conseguenze del caso. Insomma Conte Sir Biss (QUI).

Come dico spesso, non è facile immedesimarsi nel pensiero di un insetto e il Male è infintamente più alieno di così per chi non lo professa. Ma non è necessario, basta un minimo di logica e la giusta impostazione per seguirla.


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