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L'uomo delle caverne


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Truman sostiene che ripetere i temi economici serve e forse avrà ragione, ma io sostengo che sia inutile se le persone ragionano come l'internauta che si firma AlbertoConti ed altri. Costui spreca il suo tempo a cianciare anziché informarsi e conseguentemente analizzare e confrontare le situazioni socio/economiche che si sviluppano nel tempo. Poi quando lo si mette alla prova glissa.

Da Wikipedia:
IGE Imposta generale sulle entrate

L'imposta generale sulle entrate o IGE era un'imposta italiana sostituita in seguito dall'Imposta sul valore aggiunto (IVA) a causa dei suoi effetti distorsivi.
Caratteristiche:

Essa era un tributo plurifase sul valore pieno e si imponeva sui trasferimenti dei beni in tutto il loro valore, e non solamente su quello aggiunto, svantaggiando i sistemi produttivi che effettuavano l'intero ciclo di produzione seguendo ogni passaggio fino alla vendita. Quest'ultimo è il caso della "produzione orizzontale": qui alle 5 fasi del ciclo produttivo (materia prima, semilavorato, prodotto finito, grossista, dettagliante) corrispondono 5 imprese. Va invece a vantaggio delle "produzioni verticali" dove le imprese sono di meno (3) quindi ognuna non corrisponde ad ogni fase del ciclo produttivo. L'IGE tassa ogni fase del ciclo produttivo, dalla seconda fase quindi tasserà anche l'imposta pagata in precedenza per questo conviene alle produzioni verticali che pagheranno di meno. Applicando l'IVA questa differenza non si manifesta.

Tassi applicati:

Nel 1963 l'IGE è al 3,30%
Nel 1964 l'IGE è al 3,30%
Nel 1966 l'IGE sale al 4,00%
Nel 1968 l'IGE è al 4,00%
Nel 1969 l'IGE è al 4,00%
Nel 1971 l'IGE è al 4,00%
Nel 1972 l'IGE è al 4,00%
Nel 1973 l'IGE viene abrogata ed entra in vigore l'IVA.

Negli anni sessanta non è che vivevamo nelle caverne, no!!!! Le condizioni sociali erano identiche alle attuali c'erano: le scuole, gli ospedali, le strade, le assistenze sociali, le pensioni, i mezzi di trasporto ed ogni altro servizio. Cosa è cambiato nel tempo? La tassazione.

Il debito pubblico sempre negli anni di riferimento era il 31,5% del PIL ( https://forum.termometropolitico.it) cioè 500 mld. di € al valore attuale.
Quindi con una tassazione del 3,30% il debito era di un quinto rispetto a quello attuale con una tassazione del 72,8%. Tutto è iniziato con la privatizzazione della Banca d'Italia realizzata dai geni Beniamino Andreatta e Carlo Azeglio Ciampi nell'anno 1981 e da quel momento c'è stata la crescita esponenziale del rapporto debito/PIL.

Si può evincere che le scusanti addotte erano/sono surrettizie, infatti all'epoca dell'IGE si sosteneva che questa fosse: "un tributo plurifase sul valore pieno e si imponeva sui trasferimenti dei beni in tutto il loro valore, e non solamente su quello aggiunto, svantaggiando i sistemi produttivi che effettuavano l'intero ciclo di produzione seguendo ogni passaggio fino alla vendita. Quest'ultimo è il caso della "produzione orizzontale": qui alle 5 fasi del ciclo produttivo (materia prima, semilavorato, prodotto finito, grossista, dettagliante) corrispondono 5 imprese."
Ma se moltiplichiamo, ammesso e non concesso che fosse realmente così, 5 volte il tributo di 3,30% otteniamo il 16,5% che è comunque inferiore a quello dell'attuale IVA al 22%. IVA che ad onor del vero si applica anche su altre imposte come nel caso più eclatante delle accise sui carburanti o dell'IRPEF su altre bollette.

AlbertoConti opina il mio post "L'utilità delle tasse" sostenendo che non è affatto vero che servano esclusivamente ad impoverire la società anziché retribuire i servizi. Contesta senza produrre uno straccio di prova o ragionamento.
Da notare che l'IGE era l'unica imposta sui redditi esistente ed una volta accordatisi con il "daziaro" a fine anno, era tombale. Non esisteva/esiste l'incubo di Equitalia o della agenzia delle entrate che ci fa perdere il sonno.
A gente come AC serve ripetere i concetti?


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Truman sostiene che ripetere i temi economici serve e forse avrà ragione, ma io sostengo che sia inutile se le persone ragionano come l'internauta che si firma AlbertoConti ed altri. Costui spreca il suo tempo a cianciare anziché informarsi e conseguentemente analizzare e confrontare le situazioni socio/economiche che si sviluppano nel tempo. Poi quando lo si mette alla prova glissa.

Da Wikipedia:
IGE Imposta generale sulle entrate

L'imposta generale sulle entrate o IGE era un'imposta italiana sostituita in seguito dall'Imposta sul valore aggiunto (IVA) a causa dei suoi effetti distorsivi.
Caratteristiche:

Essa era un tributo plurifase sul valore pieno e si imponeva sui trasferimenti dei beni in tutto il loro valore, e non solamente su quello aggiunto, svantaggiando i sistemi produttivi che effettuavano l'intero ciclo di produzione seguendo ogni passaggio fino alla vendita. Quest'ultimo è il caso della "produzione orizzontale": qui alle 5 fasi del ciclo produttivo (materia prima, semilavorato, prodotto finito, grossista, dettagliante) corrispondono 5 imprese. Va invece a vantaggio delle "produzioni verticali" dove le imprese sono di meno (3) quindi ognuna non corrisponde ad ogni fase del ciclo produttivo. L'IGE tassa ogni fase del ciclo produttivo, dalla seconda fase quindi tasserà anche l'imposta pagata in precedenza per questo conviene alle produzioni verticali che pagheranno di meno. Applicando l'IVA questa differenza non si manifesta.

Tassi applicati:

Nel 1963 l'IGE è al 3,30%
Nel 1964 l'IGE è al 3,30%
Nel 1966 l'IGE sale al 4,00%
Nel 1968 l'IGE è al 4,00%
Nel 1969 l'IGE è al 4,00%
Nel 1971 l'IGE è al 4,00%
Nel 1972 l'IGE è al 4,00%
Nel 1973 l'IGE viene abrogata ed entra in vigore l'IVA.

Negli anni sessanta non è che vivevamo nelle caverne, no!!!! Le condizioni sociali erano identiche alle attuali c'erano: le scuole, gli ospedali, le strade, le assistenze sociali, le pensioni, i mezzi di trasporto ed ogni altro servizio. Cosa è cambiato nel tempo? La tassazione.

Il debito pubblico sempre negli anni di riferimento era il 31,5% del PIL ( https://forum.termometropolitico.it) cioè 500 mld. di € al valore attuale.
Quindi con una tassazione del 3,30% il debito era di un quinto rispetto a quello attuale con una tassazione del 72,8%. Tutto è iniziato con la privatizzazione della Banca d'Italia realizzata dai geni Beniamino Andreatta e Carlo Azeglio Ciampi nell'anno 1981 e da quel momento c'è stata la crescita esponenziale del rapporto debito/PIL.

Si può evincere che le scusanti addotte erano/sono surrettizie, infatti all'epoca dell'IGE si sosteneva che questa fosse: "un tributo plurifase sul valore pieno e si imponeva sui trasferimenti dei beni in tutto il loro valore, e non solamente su quello aggiunto, svantaggiando i sistemi produttivi che effettuavano l'intero ciclo di produzione seguendo ogni passaggio fino alla vendita. Quest'ultimo è il caso della "produzione orizzontale": qui alle 5 fasi del ciclo produttivo (materia prima, semilavorato, prodotto finito, grossista, dettagliante) corrispondono 5 imprese."
Ma se moltiplichiamo, ammesso e non concesso che fosse realmente così, 5 volte il tributo di 3,30% otteniamo il 16,5% che è comunque inferiore a quello dell'attuale IVA al 22%. IVA che ad onor del vero si applica anche su altre imposte come nel caso più eclatante delle accise sui carburanti o dell'IRPEF su altre bollette.

AlbertoConti opina il mio post "L'utilità delle tasse" sostenendo che non è affatto vero che servano esclusivamente ad impoverire la società anziché retribuire i servizi. Contesta senza produrre uno straccio di prova o ragionamento.
Da notare che l'IGE era l'unica imposta sui redditi esistente ed una volta accordatisi con il "daziaro" a fine anno, era tombale. Non esisteva/esiste l'incubo di Equitalia o della agenzia delle entrate che ci fa perdere il sonno.
A gente come AC serve ripetere i concetti?

Forse AC è un adepto della bocca della verità?? 😯


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Forse AC è un adepto della bocca della verità?? Shocked

No, credo che non possegga gli strumenti per capire. 😉


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