Notifiche
Cancella tutti

Luttwak: "La follia dell'eurozona segnerà il 2012"


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
Topic starter  

Sbagliano i paesi dell’Ue a sacrificare i loro figli pur di rimanere nel club con Francia e Germania. L’Italia è vittima di un’ossessione europea. Uscire dall’euro creerebbe competitività e lavoro, mentre l’imposizione fiscale deprime l’economia

Il “fattore dominante” degli scenari internazionali nel 2012 sarà “la questione delle finanze pubbliche europee”. Non ha dubbi Edward Luttwak nel tracciare una previsione per l’anno appena iniziato. La crisi del debito dell’eurozona, ricorda parlando con l’Adnkronos, “causa un rallentamento dell’economia globale”.

L’economista e politologo Usa, che si definisce “storico dilettante”, traccia un inquietante parallelo con due crisi del secolo scorso, quando, dice, “gli europei diventarono folli: il 1914 e il 1939, e il risultato fu una crisi globale. Ora, siamo al terzo appuntamento con la follia: la crisi dell’euro“.

“Nonostante l’enorme crescita di Cina e India, l’Europa rimane comunque centrale”, afferma Luttwak, che non ha peli sulla lingua nell’evocare “la follia dei governanti dei paesi dell’Europa del sud ossessionati dall’idea di farsi accettare da Francia e Germania”. E che, sostiene, a causa di questa “ossessione”, “stanno sacrificando i loro figli per rimanere nel club dell’euro”.

L’alternativa alla moneta unica per “i paesi che non ce la fanno”? La risposta è semplice: “Uscire dall’euro e pagarne le conseguenze, ma anche averne i benefici che ne deriverebbero”. E i benefici, dice Luttwak, “si chiamano competitività e lavoro per i giovani, invece di disoccupazione”.

Tra i paesi vittime di questa “ipnosi collettiva”, l’economista Usa inserisce ovviamente anche l’Italia e “l’ostinazione di fare qualcosa di aritmeticamente impossibile”, come uscire dalla crisi del debito attraverso “l’imposizione fiscale, che non fa altro che deprimere l’economia”. È “aritmeticamente impossibile”.

C’è quindi un “nuovo fattore” negli scenari internazionali tracciati a tinte fosche dal politologo ed economista americano per il 2012. “Si tratta del disprezzo crescente che c’è fuori dall’Europa per l’Europa: se tu vai a Londra, a Washington, a Singapore, a Pechino, a Tokyo il nuovo fattore è il disprezzo per l’Europa. Perché gli europei fanno finta di non sapere che la crisi del debito non è risolvibile“.

Fonte: www.futurolibero.it
Link: http://www.futurolibero.it/?p=4662
3.01.2012


Citazione
dana74
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 14377
 

Sbagliano i paesi dell’Ue a sacrificare i loro figli pur di rimanere nel club con Francia e Germania. L’Italia è vittima di un’ossessione europea. Uscire dall’euro creerebbe competitività e lavoro, mentre l’imposizione fiscale deprime l’economia"

vallo a dire alla polizia del pensiero della sinistra per la quale se abbandonassimo l'euro allora sì che si verificherebbero le profezie maya di immani cataclismi, dato che a loro piace intimidire con sloagan, ripetono a pappagallo, come scrisse il Berardi Bifo tempo fa che se lasciassimo l'euro e l'Ue cadremmo ostaggi di nazionalismi improntati a farsi la guerra.
Ignorando che ci sono nazioni con monete sovrane che sono perfino militarmente neutrali ed altre che non hanno mai attaccato nessuno pur avendo la propria moneta.

Ma le frasi fatte servono a condizionare menti poco inclini al ragionamento.

basta chiedere a loro quali siano questi benefici e scatta la scena muta.Forse il vantaggio che hanno gli eurofanatici consiste nell'evitare la fila all'ufficio cambiavalute.
I ricchi ovviamente.
Per i poveri il vantaggio è stata una bella decurtazione del potere di acquisto del 40%.


RispondiCitazione
Condividi: