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Madonna di Anguera:gravi avvertimenti per il prossimo futuro

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Anonymous
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Ma 'sta madonna che certificazioni ha?
Come pure quella di Medjugorie o come cavolo si scrive.....
Per chi ha fede il diavolo puo' assumere molte sembianze: quel che voglio dire e' che si fanno sempre romanzi a partire da punti di partenza indiscussi e accettati a scatola chiusa.
Poi i russi....sono pure piu' religiosi di noi....informarsi prego.
Se la Chiesa sta deviando se lo merita di incontrare un bastonatore.
Che' magari ognuno poi torna a fare quel che gli spetta.....magari.

Madre di Dio di Belozersk-Icona russa del XIII sec.

pure la Madonna schierata con obama contro la cattiva russia. Se , come credo, Madonna e Gesù sono più belli di come appaiono in questa icona russa, capisco perché non gli stanno simpatici i russi. 😉


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Giovina
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Se , come credo, Madonna e Gesù sono più belli di come appaiono in questa icona russa, capisco perché non gli stanno simpatici i russi. 😉

Come? Ma gm, da quando ti sei convertito? 😯 😉


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Solounintervento
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No GM, Madonna e Gesù sono già bellissimi in questa icona, quando mai hai visto un ritratto di Madonna con Bambino dove il bambino cullato ha il corpo di uomo e il volto della madre sia talmente terreno da trasfigurare il sentimento che ogni madre terrena prova per il proprio figlio-a? Se tu chiedessi a tua madre di guardarti dritto negli occhi per leggervi cosa vede, lei ti risponderebbe che sempre e comunque vi vede il suo dolce amatissimo figlio, il suo tenero bambino.
Nel volto della madre si ravvisa la non accettazione del sacrificio a cui sarà destinato il figlio e per il quale egli perirà-

I russi stanno antipatici agli umani che hanno perduto il tipo di spiritualità profusa nel ritratto.


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Anonymous
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No GM, Madonna e Gesù sono già bellissimi in questa icona, quando mai hai visto un ritratto di Madonna con Bambino dove il bambino cullato ha il corpo da uomo e il volto della madre sia talmente terreno da trasfigurare il sentimento che ogni madre terrena prova per il proprio figlio-a? Se tu chiedessi a tua madre di guardarti dritto negli occhi per leggervi cosa vede, lei ti risponderebbe che sempre e comunque vi vede il suo dolce amatissimo figlio, il suo tenero bambino.
I russi stanno antipatici agli umani che hanno perduto quel tipo di spiritualità che la cultura di un popolo ha saputo imprimere all'immagine di quel ritratto.

Naturalmente la mia voleva essere solo una "battuta" ... comunque, cara amica, quel Gesù rappresentato in quel modo sarà pure il frutto di un grande ingegno ma a me fa orrore e non mi piace... questione di gusti .


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Anonymous
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Se , come credo, Madonna e Gesù sono più belli di come appaiono in questa icona russa, capisco perché non gli stanno simpatici i russi. 😉

Come? Ma gm, da quando ti sei convertito? 😯 😉

Ti sorprenderà ancora di più sapere che io non ho mai smesso di essere "credente" anche se non vado in pellegrinaggio e neppure frequento nè chiese nè qualsivoglia congregazione religiosa...a dirla tutta, poi, aggiungo che credo anche in maometto e un pò anche in budda e nel "grande spirito". Insomma non trascuro quasi nessuna credenza religiosa e non considero Dio, chiunque esso sia, responsabile dei nostri mali.
Di questi considero invece responsabili soltanto alcuni esseri a due zampe contro i quali reputo sacrosanto usare, al momento opportuno e senza pietà, anche ghigliottine e gulag non solo per metterli in condizione di non nuocere ulteriormente ma anche per fargli provare almeno un centesimo dell'"inferno" somministrato agli altri esseri umani ...altro che "offrire l'altra guancia" o "perdonare"... il perdono spetta a Dio non agli uomini.


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remox
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Topic starter  

Non capisco i risolini e l'incredulità per lo scenario tratteggiato. Il fatto che gli USA negli ultimi 20 anni, credendosi l'ultima superpotenza rimasta, abbiano bombardato a destra e sinistra non significa che ora che la Russia è ritornata sulla scena internazionale per difendere i propri interessi strategici non sia pronta ad agire di conseguenza.
L'Europa naviga a vista sull'orlo della bancarotta del sistema euro.
Le guerre americane hanno creato stati falliti dove migliai di mercenari islamisti vengono addestrati. Sono al soldo dei petrodollari, ma la convenienza a servire un padrone o l'altro potrebbe cambiare al mutare degli equilibri internazionali.
Insomma, il caos mondiale attuale apre le porte a qualunque scenario possibile.
Qualunque.


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Anonymous
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Se , come credo, Madonna e Gesù sono più belli di come appaiono in questa icona russa, capisco perché non gli stanno simpatici i russi. 😉

Come? Ma gm, da quando ti sei convertito? 😯 😉

Ti sorprenderà ancora di più sapere che io non ho mai smesso di essere "credente" anche se non vado in pellegrinaggio e neppure frequento nè chiese nè qualsivoglia congregazione religiosa...a dirla tutta, poi, aggiungo che credo anche in maometto e un pò anche in budda e nel "grande spirito". Insomma non trascuro quasi nessuna credenza religiosa e non considero Dio, chiunque esso sia, responsabile dei nostri mali.
Di questi considero invece responsabili soltanto alcuni esseri a due zampe contro i quali reputo sacrosanto usare, al momento opportuno e senza pietà, anche ghigliottine e gulag non solo per metterli in condizione di non nuocere ulteriormente ma anche per fargli provare almeno un centesimo dell'"inferno" somministrato agli altri esseri umani ...altro che "offrire l'altra guancia" o "perdonare"... il perdono spetta a Dio non agli uomini.

Preferisco Horus, suo padre e sua madre ( anch'essa vergine ). 🙂 🙂 🙂


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Giovina
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"il perdono spetta a Dio....."?

Sapevo che Sua fosse la vendetta.... 🙂

Ma comunque gm, le mie sono battute.
Nell'uomo la capacita' e la volonta' di perdonare non escludono il momento della indignazione e della battaglia.
E in tutte le piu' grandi religioni c'e' una verita'.


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Anonymous
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"il perdono spetta a Dio....."?

Sapevo che Sua fosse la vendetta.... 🙂

Tanto per scherzare anch'io: Sua infatti è la vendetta ma da qualche tempo l'ha delegata agli uomini riservando a sé stesso il potere di perdonare. 😉

Nell'uomo la capacita' e la volonta' di perdonare non escludono il momento della indignazione e della battaglia.

Solo per cercare un pò di "filosofare" direi :
a) Il "perdono" (la "pietas" come meglio dicevano gli antichi) è un sentimento umano fondamentale e chi ne è incapace non può neppure essere definito "umano".
Questo , però, vale essenzialmente nei rapporti tra singoli individui e non certo nei rapporti tra classi sociali contrapposte. Si può perdonare una classe di individui senza scrupoli che mettono il loro potere al di sopra di tutto e di tutti? al di sopra della stessa natura? Si può perdonare chi, per effetto di leggi inscritte nel suo sistema di rapporti, è totalmente incapace di concepire altro che la guerra contro tutti e contro i suoi stessi "compagni di cordata"?
Questo è e sarà sempre il capitalismo. Nei suoi riguardi non solo non si può reclamare il " perdono" ma non è neppure sufficiente l'indignazione e la battaglia se questa non è mossa e accompagnata dall'odio e dalla vendetta.
Lasciamo ai preti e agli omuncoli servizievoli predicare la rassegnazione e il perdono ... che, peraltro, le classi dominanti neppure chiedono.
Specie papi e preti cattolici parlano e sparlano di "perdono" ma il risultato delle loro prediche è che tutto rimane fermo e inamovibile...compreso il loro potere.
Provate a bastonare in continuazione un cane e poi vediamo se, dopo avervi perdonato la prima e la seconda volta, non finirà con l'odiarvi e azzannarvi o, quanto meno, scappare lontano da voi!
In tal caso, non obbedirà forse a un istinto naturale di odio altrettanto fondamentale come l'istinto al perdono? Perché mai solo il perdono dovrebbe essere "nobile" e non anche la capacità di "odiare"?
Perciò considero la capacità di odiare e di vendicarsi un dono divino tanto quanto quello di amare e di perdonare.
Si potrebbe obiettare che se è ammissibile l'odio non lo è altrettanto la "vendetta" perché mentre il primo (l'odio) potrebbe essere giustificabile come movente, come spinta energetica per l'azione, la seconda interverrebbe solo quando l'azione è risultata vincente e, quindi, sarebbe un disumano infierire sui vinti. In realtà Odio e Vendetta sono inseparabili : se odio il nemico e lo uccido compio un'azione che è mossa dall'odio ma che si concretizza proprio nella vendetta (l'uccisione del nemico).

b) Diverso dalla vendetta è il caso in cui effettivamente si "infierisce" sul vinto : in questo caso la vendetta non è più neppure tale e lascia il posto al gusto sadico di "infierire" sul prossimo non essendo più giustificata dalla necessità di sopraffare un nemico ancora in grado di nuocerci.
Alcuni denunciano indignati l'esistenza dei "gulag" in russia (i quali peraltro, prima ancora che da stalin, sarebbero stati creati fin dai primi tempi rivoluzionari di lenin). Costoro, almeno quelli in buona fede,
mostrano di essere vittima di questa confusione di concetti tra "vendetta" e "infierire".
I campi di concentramento leniniani, a parte forse casi particolari, servivano a mettere in condizione di non nuocere i nemici della rivoluzione (aristocratici, borghesi e anche proletari o contadini loro complici più o meno manovrati) e, quindi, erano parte integrante della battaglia rivoluzionaria e della sacrosanta "vendetta" della classe proletaria e contadina contro la classe dominante sconfitta ma ancora non del tutto vinta. Non so se Stalin, invece, li usò più per "infierire" su nemici oramai vinti o per combattere chi riteneva rappresentasse un pericolo per l'oligarchia che oramai rappresentava piuttosto che per un popolo oramai ridotto a mero esecutore delle sue decisioni. Nel primo caso esercitò una "vendetta" inutile e condannabile, nel secondo caso (più probabile) esercitò una vendetta utile solo a sé stesso e all'oligarchia di cui era a capo. Dal suo punto di vista era una "vendetta" legittima perché era il solo modo per vincere durevolmente contro i suoi nemici, dal punto di vista di un rivoluzionario comunista lo è molto di meno ma non in base a considerazioni "moralistiche" (incapacità di perdonare) ma perché quei gulag erano la concretizzazione della sua (di stalin) "vendetta" e non certo di quella sacrosanta del popolo.


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Giovina
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Tutto molto logico pero' non chiamerei semplicemente o genericamente sentimenti il perdonare, l'amare, l'odiare....., cosi' paiono istinti e percio' in fondo chi li ha li ha, chi non li ha non li ha, ossia nessuno sarebbe meritevole o colpevole addirittura.....
Invece in queste nostre espressioni dei sentimenti dovrebbe intervenire una certa lucidita' o purezza del pensare, una zona e potenzialita' da conquistare che possano cosi' dirigere i sentimenti stessi - prima che essi si sbriglino ciecamente - con vera umanita'.

Si dice spesso che la passione e' un merito e una virtu' dell'uomo, che senza egli non sarebbe e non potrebbe nulla ma, in questo termine, passione, si racchiude tutto, anche il negativo, che non si puo' distinguere o separare dal positivo e dal buono.....

Non mi focalizzo sul fenomeno "capitalismo" nella sua accezione negativa, quanto sulla "ignoranza" dell'uomo, e quindi mia, nostra. Diversamente qualsiasi guerra e' inutile e sprecata.

La filosofia e' cosa meravigliosa, ma piu' grande di essa e' l'esperienza stessa della saggezza e della sapienza ( vediamo che c'e' un campo di azione pratica anche in sede interiore ).

Non c'e' meta piu' ambita e di valore della Sapienza......celeste...o superiore, intendo non meramente fisica o materiale, esteriore.
Questa consapevolezza, necessita', l'uomo dovrebbe concepire, e di conseguenza "agire". Diversamente tutte le azioni sono da considerarsi mero e sterile attivismo, ivi compresa la lotta di classe.

Buonanotte.


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Anonymous
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Tutto molto logico pero' non chiamerei semplicemente o genericamente sentimenti il perdonare, l'amare, l'odiare....., cosi' paiono istinti e percio' in fondo chi li ha li ha, chi non li ha non li ha, ossia nessuno sarebbe meritevole o colpevole addirittura.....

a) Se quei "sentimenti" (amore, odio ecc.) sono sentimenti "istintivi", scritti cioè nel nostro codice genetico, sono sentimenti (istinti) che tutti possediamo almeno "in nuce" fin dalla nascita. Non vedo , quindi, perché - secondo te - ci sarebbe "chi li ha e chi non li ha".
Naturalmente poi si sviluppano in modo diverso in ciascuno di noi a seconda delle proprie esperienze di vita. Ci sarà quindi quello che svilupperà maggiormente il sentimento dell'amore (e quindi del perdono) oppure quello dell'odio (e della vedetta) così come ci sarà anche quello che riuscirà a distribuire le sue energie abbastanza equamente tra i sentimenti dell'uno o dell'altro tipo in modo da essere ugualmente capace di amare ma anche, quand'è il caso, di odiare.
Se, quindi, tutti nascono con questi istinti di amore ma anche di odio, non mi sembra che ci sarebbe "chi ce li ha e chi non ce li ha" né che "nessuno sarebbe meritevole o colpevole".
Il merito o la colpevolezza sta come sempre nel giusto equilibrio tra le cose e, nel nostro caso, sta nel giusto equilibrio tra il sentimento dell'amore e quello dell'odio. Lo squilibrio esiste tanto in chi professa solo amore quanto in chi è capace solo di odio e di vendetta. Ma, laddove l'equilibrio è mantenuto, ritengo apprezzabile sia la capacità di amare quanto quella di odiare. Purtroppo le espressioni "odio" e "odiare" (anche grazie a certe religioni)sono state caricate nei secoli o millenni di negatività mentre sono state nobilitate solo quelle altre sull'amore e il perdono. Io penso semplicemente che entrambe le condizioni hanno pari dignità...almeno nell'uomo. In Dio probabilmente c'è una maggiore propensione all'amore ... ma credo che anche lui qualche volta perda la pazienza (d'altronde, come hai ricordato anche tu, "Sua è la vendetta" . Ammesso che sia così dovremmo concludere che addirittura Dio riserva a sé stesso sia la facoltà di "odiare" che la sua concretizzazione nella "vendetta" ... una cosa che suona blasfema ma che, se non sbaglio, è stata affermata in tanto di libri sacri).
b) se, invece quei sentimenti non sono "istintivi" ma vengono acquisiti esclusivamente nel corso della vita a maggior ragione si potrà parlare di merito o di colpevolezza a seconda che si coltivi o meno anche quello dell'amore e del perdono oltre che quello dell'odio e della vendetta

Non c'e' meta piu' ambita e di valore della Sapienza......celeste...o superiore, intendo non meramente fisica o materiale, esteriore.
Questa consapevolezza, necessita', l'uomo dovrebbe concepire, e di conseguenza "agire". Diversamente tutte le azioni sono da considerarsi mero e sterile attivismo, ivi compresa la lotta di classe.

Io non so in cosa consiste questa "sapienza celeste o superiore" di cui parli.
Molto più terra terra io considero che la meta più ambita da tutti sia quella di essere "liberi" e liberi in tutti i sensi, compresa la libertà dalla miseria e dall'ignoranza.
Chi acquisisce questa "sapienza" allora agirà di conseguenza e se per realizzare la sua libertà dovrà allearsi con altri suoi simili e combattere contro chi invece cerca di privarlo di questo sacrosanto diritto, allora la "lotta di classe" sarà benedetta anche da Dio perché proprio lui, si dice che abbia creato gli esseri viventi affinché tutti siano liberi e non schiavi.
cordialmente


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