Abbiamo appreso che è bastata una protesta della Comunità ebraica e una manifestazione di scalmanati, probabilmente gli stessi che, recentemente, a Teramo hanno aggredito il prof. Moffa, per far sì che un Ministro della Repubblica, costringesse il Magistrato militare di sorveglianza di turno a revocare con decreto la decisione del Tribunale Militare che accordava a un vecchio ultraottantenne, Erick Priebke, il permesso di lavorare fuori dalla prigione in cui è rinchiuso a seguito del processo che lo ha condannato all’ergastolo.
Quante volte abbiamo manifestato, ripetutamente in centinaia di migliaia per la liberazione di condannati senza prove o con false prove, come nel caso Valpreda?
Quante volte abbiamo protestato contro gli arresti domiciliari accordati con mano larga a tangentisti, politici corrotti, ladri di regime, colti con le mani nel sacco e rei confessi, ancora in età di sostenere la carcerazione, e godenti di ottima salute fisica?
Nessun ministro si è precipitato a convocare il Giudice di sorveglianza per revocare alcunché.
Nel caso di Priebke, già assolto nel passato, poi in seguito a pressioni coordinate della lobby ebraica internazionale, arrestato, giudicato e condannato per gli stessi fatti per cui era stato assolto, è bastato poco per annullare una decisione del Tribunale a suo favore.
Se la giustizia militare, in qualche modo si è ravveduta, tardivamente, e, in considerazione dell’età e della salute del condannato, ha accordato un piccolo beneficio, non si può dire la stessa cosa dei nostri politici così ossequienti verso tutto quello che è richiesta ebraica, sionista, israeliana.
I politici margheritici-cattolici, i politici sionistri-pedemocratici e i politici filosemitici-rifondatori, dimentichi dell’imperativo religioso del perdono e dell’imperativo umanitario della considerazione per il debole e il vecchio, si sono dimostrati inflessibili, pronti, scandalizzati e moralistici nel perseguitare, su comando, chi non è gradito alla nostra comunità ebraica e a quella internazionale.
Da quando in qua la sovrana decisione di un libero Tribunale della Repubblica viene così piratescamente messa in discussione dai nostri politici?
In particolare chiediamo come mai coloro che si vantano di essere per la pace e la giustizia, ma che in realtà sono “sionistri”, fanno l’orecchio sordo alle numerose manifestazioni pacifiste contro la guerra in Afghanistan, contro l’allargamento della base americana di Vicenza o le manifestazioni a favore della Palestina e per un diverso atteggiamento del Governo italiano nei confronti dei palestinesi? E si inchinano alla prima richiesta di una, tutto sommato, piccola comunità etnico-religiosa transnazionale, si commuovono per la manifestazione di quattro esaltati turblenti e chiedono la revoca di decisioni legali?
Dietro la scusa dell’antifascismo, che non ha senso di essere nel momento che nessuno sente il pericolo o la nostalgia del regime mussoliniano, e dietro la scusa della lotta all’antisemitismo, di cui non si vede nessun rigurgito all’orizzonte, i nostri “sionistri” manifestano soltanto il loro ossequio al sionismo, a Israele e ai neoconservatori del governo Bush. Questi, e non un inesistente pericolo fascista, sono le vere minacce alla democrazia in Occidente e alla pace nel mondo. Questi e non altri sono i mostri da combattere. Ma siccome sono mostri veri, potenti, armati, minacciosi, davanti ad essi i nostri politici chinano il capo vergognosamente.
Allo stesso modo i nostri eroi “sionistri” dimostrano la loro piccolezza politica e la loro disumanità. Non è segno di coraggio per chi pretende di cambiare il mondo e risollevare i deboli prendersela, fare la voce grossa e alzare l’indice accusatore con un uomo finito, uscito da un passato ormai sepolto, un uomo solo, vecchio e debole, dignitoso nel suo silenzio, patetico nella sua ostinazione.
Ah come sento la mancanza di Pasolini !
Manno Mauro
19-06-07
Premetto che sono favorevole alla scarcerazione di Erich PRIEBKE per l'età considerevole e per il fatto che era già stato giudicato non colpevole in quanto eseguiva un ordine, cosa che il suo status di militare gli imponeva (all'epoca dei fatti oggi non è più così)
tuttavia rimango sconcertato dalle motivazioni che tu caro Mauro adduci, cioè la solita favola del complotto sionista internazionale...
mi sembra che con tale favola giustificate tutto ciò che accade
come mai non critichi ad esempio l'Islam radicale che lapida persone con il giudizio inappellabile di una sola persona!"!!!
oppure condanna a morte Salman Rushdie!!!
oppure sgozza i prigionieri andando contro tutte le convenzioni internazionali sul diritto bellico!!!
oppure usa i bambini come scudi umani per impedire alle Forze armate regolari d'ingaggiare battaglia?!!!
oppure permette ai suoi giovani di stuprare le donne che non indossano l'HIJAB (e questo accade in Francia non in Afghanistan e le vittime sono donne cristiane)!!!!
oppure afferma con certezza di essere nemico dell'occidente e della democrazia?!!!
e si come si suol dire è facile fare il "£$&%/% con il cul... degli altri!!!!!
ti consiglio di vederti qualche documentario sull'Islam radicale e sulla loro visione del mondo poi mi racconti
un abbraccio fraterno
come mai non critichi ad esempio l'Islam radicale che lapida persone con il giudizio inappellabile di una sola persona!"!!!
Anche in Occidente vengono sbattute in galera (e alla pena di morte, negli USA) persone col solo giudizio inappellabile di un solo accusatore.
oppure condanna a morte Salman Rushdie!!!
Che è ancora vivo e sta benissimo.
Che dire invece della censura e della persecuzione stile fascista degli storici che osano mettere in dubbio il numero dei morti nelle camere a gas naziste ? Due pesi e due misure.
oppure sgozza i prigionieri andando contro tutte le convenzioni internazionali sul diritto bellico!!!
Oppure butta fosforo bianco sulla popolazione civile, come gli americani a Falluja, oppure tortura i prigionieri a Guantano, ad Abu Grahib, come gli americani, andando contro tutte le convenzioni internazionali sul diritto bellico.
oppure usa i bambini come scudi umani per impedire alle Forze armate regolari d'ingaggiare battaglia?!!!
Oppure usa i bambini palestinesi come scudi umani -lo fanno i soldati Israeliani- per impedire alle forze armate Palestinesi di attaccarli. (a proposito, vedo che anche tu ti sei bevuto la nuova arma propagandistica americana sugli "scudi umani", uscita da uno dei centri di propaganda di Washington. Prima erano "effetti collaterali", adesso sarebbero "scudi umani" per giustificare gli eccidi nazisti degli americani/israeliani. L'ignoranza non ha mai fine)
oppure permette ai suoi giovani di stuprare le donne che non indossano l'HIJAB (e questo accade in Francia non in Afghanistan e le vittime sono donne cristiane)!!!!
Chi "permetterebbe" ciò ? Chi fa ciò è un criminale, così è un criminale quel ministro israeliano recentemente accusato per violenza carnale, o quei 3 soldati americani che hanno STUPRATO una bambina irackena di 13 anni poi ne hanno bruciato il cadavere e ucciso l'intera famiglia.
oppure afferma con certezza di essere nemico dell'occidente e della democrazia?!!!
Oppure l'Occidente afferma con certezza di essere nemico dell'Oriente, dell'Islam, e del diritto all'autodeterminazione dei popoli di questo pianeta.
e si come si suol dire è facile fare il "£$&%/% con il cul... degli altri!!!!!
Già il resto del tuo messaggio erano farneticazioni che non seguivano nessuna logica, e quest'ultima frasetta ne è la conferma.
ti consiglio di vederti qualche documentario sull'Islam radicale e sulla loro visione del mondo poi mi racconti
Ti consiglio di vederti qualche documentario sui Neocon e sui cristianisti-radicali americani e sulla loro visione del mondo e poi mi racconti. (si, proprio quelli che hanno invaso illegalmente un paese sovrano del Medio Oriente e ne hanno sterminato oltre 700'000 abitanti, e adesso stanno minacciando altri paesi del mondo.)
Un abbraccio fraterno.
Di famiglia prussiana Erich Priebke nasce il 29 luglio 1913 a Hennigsdorf, nelle vicinanze di Berlino e rimane orfano di entrambi i genitori a sette anni. Accolto nella casa di una zia materna, a 14 anni viene avviato al lavoro nel settore alberghiero.
Ventenne, emigra in Italia per lavorare in un hotel della costiera ligure, poi a Londra ed in fine, tornato in Patria, si arruola nella polizia ottenendo così anche i gradi militari di appartenente al corpo delle SS.
Scoppiata la seconda guerra mondiale, come tenente di prima nomina fu inviato in Italia presso l'ambasciata tedesca con funzioni di vice Polizei Attaché. Dopo l'otto settembre fu inquadrato nell' Aussenkommando Roma che, nella sede di via Tasso, svolgeva funzioni di polizia. Lì, dopo l'attentato di via Rasella, insieme al suo comandante Kappler e ai suoi colleghi fu raggiunto dall'ordine di Hitler che lo porterà a far parte dei plotoni di esecuzione nella rappresaglia delle Cave Ardeatine. In seguito prestò servizio a Brescia e alla fine della guerra, scappato da un campo di prigionia, si rifugiò a Vipiteno riunendosi a moglie e figli.
Mettendosi nei soi panni a quei tempi quanti si sarebbero comportati da eroi, ignorando l'ordine di Hitler (o anche solo di Kappler) e disertando (ovviamente)?
Che contro Priebke si sia scatenata la lobby sionista l'ha detto il Corriere della sera oltre che Mauro Manno.
Inoltre non mi sembra che il Manno si sia espresso a favore di alcuni retaggi di inciviltà ancora in essere in Medioriente, magari proprio tra quelle popolazioni, come i Kurdi Irakeni tanto cari agli USA e a Israele.
Senza contare che, certamente non è più civile disseminare il Libano di migliaia di cluster bomb!
Caro robbynaish71 ti senti toccato sul vivo quando viene citata la lobby sionista?
Bene, sappi che, grazie alla feccia dei nostri politici, siamo un feudo di questa lobby, della quale il mortadella e il draghetto sono due dei controllori.
Guardare la pagliuzza nell'occhio altrui non toglie la trave che abbiamo nel nostro occhio!
Lasciamo pure perdere anche le perplessità del ceppalonico Mastella ... tanto sappiamo bene chi è questo signore ... Dio ce ne scampi e liberi!
mi fa piacere che mi abbiate risposto,
per quanto riguarda l'Islam chi mi ha risposto non ha notato che ho sottolineato RADICALE,
cioè formato da estremisti o meglio TERRORISTI!!!
per quanto riguarda gli USA lungi da me difenderli
tuttavia permettimi di farti presente che i livelli di giudizio in Occidente sono molteplice e non certo lasciati ad un singolo,
comunque in Europa nessuno uccide seguendo dei canoni pseudo-religiosi, stendiamo poi un velo pietoso sulla modalità delle condanne puoi vedere qualcosa presso il sito allegato, dove ex islamici raccontano cosa significhi vivere sotto la dittatura della Religione
http://www.islam-watch.org/Videos/index.html
comunque ti assicuro che io sono alquanto distante dalla lobby sionista, ma sono stanco di chi vuole vedere il male solo in modo univoco,
chiunque uccide un'altra persona solo per le sue idee o per la sua religione và condannato cosa che dovresti fare anche tu se sei un vero musulmano.
grazie ancora per le risposte e che Dio ti benedica
sono pienamente d'accordo con Mauro Manno. Le indignazioni vanno sempre, in questo paese, "a corrente alternata" come dice l'ottima Dacia Valent nel suo ultimo post.
Cloro
La strage delle Fosse Ardeatine rientra in un istituto perfettamente legale in tempo di guerra: la rappresaglia. Può sembrare abominevole, ma secondo varie Convenzioni, basta dichiararla e non sforare. Cosa invece accaduta nel caso in esame (335/6 morti anzichè 330). Pertanto Priebke, Hass (che ho visto personalmente), e soprattutto Kappler non sono passibili per 330 morti, ma per quei 5/6 in più. Cosa oltremodo grave, perchè quando si arrivo agli ultimi morti, i tedeschi, che sapevano contare, si dissero "abbiamo concluso", e si domandarono che fare dei rimanenti 5. Allora Kappler ne decretò la morte. Non ci furono errori di conteggio. Fu una scelta criminale.
Tuttavia, io andrei a prendere pure quei "partigiani" che uccisero i 33 militari della divisione Bozen delle SS. Anche perchè la volontà di rivalsa dei tedeschi era ben nota...
Non a caso molti pensano che quella strage fu compiuta proprio per provocare la reazione nazista, eliminando nel contempo un po' di detenuti nelle terribili carceri di via Tasso (la "concorrenza" politica), ed esasperando la popolazione romana. Una tattica perfettamente spiegata nell'ultimo libro di Pansa.
Se questo vi sembra fantascienza, pensate che persino qui in Brianza vi fu un fatto molto simile, però in quel caso i partigiani bianchi costrinsero i rossi a consegnare i colpevoli, ai quali oggi sono immeritatamente intitolate vie e scuole.
Saludos
FB
PS Per il conteggio dei morti alle Fosse Ardeatine, è da poco noto il numero globale di 336 caduti. L'ultima a perdere la vita fu una donna che si trovava per caso nei dintorni. Le fu intimato l'alt da una sentinella, ma essendo sorda, non potè sentire l'ordine, e venne freddata.
Voglio dire solo una cosa.
Indipendentemente dai voleri della comunità ebraica, Priebke passa alla storia per la strage delle Fosse Ardeatine dove sono morti 300 e passa cittadini italiani innocenti.
Priebke è già stato fortunato nella vita perchè avrebbe meritato la fucilazione, senza neanche il privilegio di un processo sommario.
Perciò gli va già di lusso che rimanga agli arresti domiciliari fino a quando schiatterà.
Ripeto, avrebbe meritato una pallottola in testa. Una sola, perchè due costituiscono una spesa economica eccessiva per una merda di uomo come lui.
Anzi, se avesse avuto un briciolo di dignità si sarebbe dovuto suicidare da tempo. Come hanno fatto molte SS, appena avuto notizia della morte di Hitler.
Anzi, se avesse avuto un briciolo di dignità si sarebbe dovuto suicidare da tempo. Come hanno fatto molte SS, appena avuto notizia della morte di Hitler.
Quelle che non si sono messe a lavorare per CIA e Mossad, intendi?
[quote="Huey"]
Quelle che non si sono messe a lavorare per CIA e Mossad, intendi?
Certo.
la guerra è finita (quella nazista), il tribunale militare non doveva subire ordini politici
l'odioso assassino non può più far paura
quelli che fanno paura sono i criminali di oggi
cioè us-raele
quanto agli estremisti islamici che terrorizzano noi-buoni:
purtroppo non esistono
Ieri sera nei telegiornali della notte ho ascoltato e visto un servizio dove si riportava che ad inscenare la manifestazione contro il novantatreenne Priebke sarebbero stati circa un centinaio di giovani ebrei romani. (1) Credo che siano gli stessi che si sono distinti in Teramo contro l’ottantenne Faurisson, che a differenza di Priebke non ha avuto nessuna responsabilità diretta in fatti bellici e parabellici della seconda guerra mondiale, ma che ha invece la sola “colpa” di pensarla in modo diverso dagli ebrei romani. Uno di loro, un “giovane romano”, (2) si è addirittura spacciato per poliziotto, evidentemente immaginando possibile fino a questo punto l’indubbia copertura ufficiale da parte delle istituzioni. Ormai hanno posto tutto ciò che è ebraico al di sopra dei diritti degli altri cittadini. Le parole pentimento e vergogna (3) si ritorcono contro chi le ha usate. Se ben ricordo, citato da Pannella, il rabbino capo di Roma, Toaff, aveva sentenziato su Priebke che da parte ebraica era più che sufficiente che venisse ritenuto colpevole e condannato, ma che poi lo si sarebbe dovuto lasciar morire in pace.
A mio avviso, era una mossa astuta ed intelligente. Personalmente, non sono convinto della “colpevolezza” di Priebke. Non perché l’ufficiale tedesco non sia stato responsabile dei fatti che gli vengono addebbitati, ma perché trovo inadeguato il concetto di responsabilità individuale in fatti catastrofici collettivi, bellici ed ambientali che sconvolgono ogni sicura determinazione delle responsabilità da parte di singoli individui.
Mentre nessuno mai ne parla, io penso sempre al gesto “eroico” degli attentatori di via Rasella, che pare avessero previsto la reazione che vi fu poi e che avrebbe dovuto avere l’effetto di suscitare nuovo odio contro i tedeschi, fino al giorno prima alleati ed il giorno dopo nemici ed occupanti: i soliti giri di valzer all’italiana. Mi chiedo quale fosse il valore strategico di quell’attentato e soprattutto paragono il loro starsene nell’ombra con il comportamento dei kamikazi musulmani, che nella loro disperazione uccidono per prima se stessi.
Di fronte ad una persona di 93 anni, l’età in cui è morta mia madre, io non riesco poi a nutrire sentimenti di vendetta e di odio, qualsiasi cosa abbia fatto in gioventù. Se qualcosa ha fatto negli anni del suo vigore, si tratta per me di un’altra persona, che doveva essere giudicata allora, mentre oggi ha solo tempo per pensare alla morte che lo attende ogni giorno. Non si parli di giustizia e di giusta condanna, perché io non non ne vedo di giustizia. Vedo solo vendetta. La Giustizia veste i panni di Parisi e di Mastella. Difficile immaginarne una caricatura più grottesca, ma senza volerlo forse Parisi si è lasciata sfuggire una mezza verità: se manca il pentimento, forse vuol dire che il diretto interessato non ha mai pensato di essere in colpa. A 93 anni non si ha motivo di mentire a se stessi. La cosa dovrebbe farci riflettere.
Non intendo con ciò negare competenza ed autorità ai giudici che si sono pronunciati, ma voglio sperare che a me quegli stessi giudici mi vogliano e possano riconoscere il diritto alle mie opinioni. Non ho certezze e verità da imporre agli altri, ma solo opinioni o anche verità che impegnano soltanto me e dalle quali nessuno mi può separare. In Teramo, i “giovani romani”, qualificatisi come ebrei romani figli di deportati, si sono scatenati con furia fascista contro un vecchio di ottant’anni che certamente in vita sua non ha mai deportato nessuno. Inoltre, non si vuol capire che non si tratta di camere a gas si, camere a gas no. Si tratta di un problema generale di interpretazione di cosa è stata quella immane guerra civile che ha funestato l’Europa dal 1914 al 1945. Tutti sono stati vittime. Tutti hanno sofferto.
Ma non è questo il punto per il quale a mia volta non mi sento di “perdonare” i giovani ebrei romani. Qualunque cosa Faurisson avesse da dire o potesse dire, esisteva un mio diritto di poterlo ascoltare e di potermene fare una personale idea. I giovani ebrei romani hanno calpestato questo mio diritto, ritenendo che si possa pensare solo cià che loro autorizzano a sapere e pensare. Non intendo perdonare loro quella che per me è una prepotenza inaudita e non dimenticherò. Sarà questa la mia “memoria”. Ne ho una convinzione morale e persuasione intellettuale. Mi chiedo cosa sarebbero gli ebrei romani senza i Priebke. Come potrebbero vivere senza nutrirsi della colpa altrui, o meglio della colpa che loro pensano il mondo intero abbia verso di loro. Su questa base fondano la loro tracotanza, la loro pretesa ad un risarcimento morale e materiale infinito. Anche se nato cinquant’anni dopo i fatti, di cui non sa nulla di nulla, ogni europeo è responsabile in eterno verso di loro. Così in un ennesimo Appello con Amos Luzzatto primo firmatario, dove mentre si tenta di arginare il boicottaggio inglese verso Israele, si ricorda che “L’Europa intera è in debito verso Israele”? In debito di che?
Norman G. Finkelstein, ebreo lui stesso ma totalmente estraneo all’enfasi olocaustica della persecuzione subita, ha rivelato al mondo come Svizzera, Germania, Austria ed altri paesi siano stati alleggeriti delle loro risorse finanziarie e vivano sotto un costante ricatto morale. Ebrei come Finkelstein si attirano l’odio delle varie organizzazioni ebraiche in quanto diventa difficile bollarli con la consueta patente di antisemita. Spesso si pone l’equazione chi non è con Israele è un antisemita. Guai poi a criticare la politica israeliana verso i palestinesi che da 4o anni vivono come in una riserva indiana, con periodiche mattanze che alleggeriscano la pressione demografica di una popolazione che non si decide a scomparire e togliere il disturbo. L’antisemitismo è una sentenza di condanna passata in giudicato che viene utilizzata ad ogni piè sospinto per mettere a tacere ogni possibile critiche verso bravate come quelle teramane, dove è stata intimidita un’intera università. È strabiliante come si sia costruita su simili basi una dottrina della superiorità morale. La prepotenza arrogante e fascista ha addirittura forgiata una inedita teoria dell “cinquina” educativa, che non è stata tale perché nella confusione un vicequestore in borghese ci ha rimesso una spalla, della quale qualcuno dovrà pur rispondere. Mah!
Antonio Caracciolo
Fonte: http://clubtiberino.blogspot.com/
Link: http://clubtiberino.blogspot.com/2007/06/chi-perdoner-gli-ebrei-romani.html
19.06.07
Note
1) http://city.corriere.it/news/articolo.php?tipo=cronaca&id=54709&id_testata=8
2) http://www.teramonews.com/news/news/tehx3za8s2
3) http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=374407
I giovani ebrei che manifestavano erano gli stessi che sono soliti fare il saluto fascista e inneggiare a Mussolini? Sembra incredibile ma è vero, ad esempio lo hanno fatto quando protestavano a Piazza Venezia contro i manifestanti della iniziativa in favore del Libano.
Priebke è un criminale di guerra nazista e mi fa schifo, ma ovviamente si può discutere se concedere delle libere uscite a un detenuto 93enne anche se ex nazista.
Il problema è che i nazifascisti di oggi (cioè i sionisti e i neocon) vengono trattati con tutti i riguardi e due settimane fa abbiamo accolto con baci e abbracci un tale G. Bush i cui crimini di guerra in qualità di comandante in capo fanno impallidire quelli di Kappler e Priebke (molto più di 600000 morti contro circa 330...).
Si deve usare la stessa misura con tutti, fare gli inflessibili con un criminale 93enne di una guerra di 60 anni fa ed essere amici dei criminali di guerra di oggi è qualcosa che non ha giustificazioni se non una criminale ipocrisia.
Si deve usare la stessa misura con tutti, fare gli inflessibili con un criminale 93enne di una guerra di 60 anni fa ed essere amici dei criminali di guerra di oggi è qualcosa che non ha giustificazioni se non una criminale ipocrisia.
sottoscrivo pienamente
cloro
io penso che i crimini di guerra sono un'invenzione dei vincitori
non perchè non esistano
esistono i criminali e basta (bush è uno di essi, anche quando fa finta di giocare a baseball),
sparargli sarebbe un crimine (?) di sicuro meno grave che ospitarlo in un salotto dei rappresentanti dello stato italiano (accanto ai dipinti di insigni artisti ...)
ma a guerra finita fa ridere
vogliamo condannare bush all'ergastolo fra 60 anni ?
quando non si renderà neppure conto di stare in prigione
il criminale nazista di cui si parla mi pare ancora "potenzialmente" "in servizio",
lucido e non pentito
una roccia
il "caso" serve solo a distrarci dal lavoro dei criminali "in servizio effettivo" che occupano la Palestina