necessitano di solitudine menti più brillanti

quindi perchè prendi una frase da un contesto per dire delle scemenze?
E'evidente che chi è intellettualmente onesto non lo farebbe.

Evidentemente ti stai dando la petente internazionale dell'intellettuale onesto che non dice mai scemenze. E' un film già visto migliaia di volte, grazie. Si chiama narcisismo patologico, e prevede che i discorsi corrano su binari prestabiliti, alla faccia della "potenza della vita contemplativa". Qui si contempla solo il proprio ego, e chi non si adegua all'immagine viene brutalmente insultato.

1 - Nelle relazioni umane la quasi totalità delle persone si innamora, sta "insieme", fa cose ecc. ecc., non per un desiderio disinteressato di farlo ma per la fottutissima paura di stare sole. Mentre la capacità di stare soli è, a mio avviso , la condizione prima per stare con gli altri come con se stesso.

2 - La solitudine non è solo un forte sentimento, è una necessità dello spirito che si estende nello spazio - complicato, ma armonico - relativamente all'introspezione, alla sensibilità, alla contemplazione; qualcosa di infinitamente misterioso, che - a mio avviso - nasce da bisogni primordiali dell'essere umano "immaginativo".

non per caso la solitudine proprio in virtu' del fatto che ci consente di sintonizzarci con il silenzio che tutto pervade, agevolando notevolmente la capacità di riscoprire aspetti inconsueti e insoliti di noi stessi, la solitudine vero e proprio trampolino di lancio o chiave d'accesso per accedere al pilastro fondamentale dei sentieri spirituali di vecchia data. Ad ognuno la sua solitudine, fisicamente circondati dalla moltitudine di gente, o ubicati all'interno di un' abitacolo domestico o di un luogo disabitato, è tutta una questione di allineamento e di risonanza con le frequenze mentali degli altri. le piu' grandi ispirazioni e le scoperte che fanno la storia, traggono come fonte di ispirazione proprio dal silenzio mentale, e quale miglior modo di entrare in contatto con esso? con lo svincolamento dai pensieri oppressivi e dall'inconsapevole identificazione di noi stessi con l'idea e l'immagine fittizia che gli altri si fanno di noi, la solitudine è come il rifugio degli innamorati, per intraprendere una storia d'amore con l'impersonale quietudine.